Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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4° Edizione
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200) Dizion. 4° Ed. .
SCIAMITO
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pag.391

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Esempio:

Rett. Tull. 97. È d'un bello sciamito, e d'un bello drappo ad oro vestito.

201) Dizion. 4° Ed. .
DISAVVEDUTAMENTE
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pag.156

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Esempio:

Retor. Tull. Ma chi disavvedutamente commette peccato, hae cagione molte volte di domandar perdono.

202) Dizion. 4° Ed. .
MANUCARE
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pag.164

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Esempio:

Ret. Tull. G. S. Mangiare conviene all'uomo, acciocch'e' viva, e non vivere, acciocch'e' manuchi.

203) Dizion. 4° Ed. .
NIGHITTOSO
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pag.344

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Esempio:

Ret. Tull. Chi è nighittoso ne' suo' proprj fatti, come sarà rangoloso negli altrui?

204) Dizion. 4° Ed. .
INSTILLARE
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pag.867

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Definiz:

Infondere a stilla a stilla.

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Esempio:

Petr. son. 111. Come Amor proprio a' suoi seguaci instilla.

205) Dizion. 4° Ed. .
A DIRITTO, e A DRITTO.
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pag.62

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Esempio:

E G. V. 12. 31. 2. Molti ne furono condennati ec. e chi a diritto, e chi a torto.

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Esempio:

Albert. cart. 192. Tolga Iddio ira, colla quale non puote uomo far cosa nè a diritto, nè a ragione.

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Esempio:

Ar. Fur. 42. 49. Colpi a dritto, e a riverso tira assai, Ma non ne tira alcun, che fera mai.

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Definiz:

§. Per Giustamente, Convenevolmente, A ragione. Lat. iurè, meritò. Gr. δικαίως.

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Esempio:

G. V. 10. 61. 3. E però è da guardare da offendere chi è in luogotenente di Cristo, nè Santa Chiesa, a diritto, nè a torto.

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Esempio:

Tes. Br. 2. 35. E la rinchiudesse dentro da se sì egualmente, e sì a diritto, che non toccasse più da una parte, che dall'altra.

206) Dizion. 4° Ed. .
A CHETICHELLI, e A CHETICHELLA.
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pag.45

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Esempio:

Varch. stor. 15. Per le case si facevano delle ragunate a chetichelli.

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Esempio:

Malm. 9. 35. Fate, che la cagione almen s'intenda, Ch'a chetichella a questo mo' non vale.

207) Dizion. 4° Ed. .
SCHENCIRE
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pag.378

1) id: 0bb2221887a047e899569970f41a3fe4)

Definiz:

V. A. Andare a schiancío.

208) Dizion. 4° Ed. .
A SCHIANCÍO, e A SCANCÍO.
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pag.282

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Esempio:

Pallad. Tagliandolo a schiancío in giù dall'una parte, salvo il midollo.

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Esempio:

Cr. 5. 51. 3. Le sue pertiche ec. si ricidano ritondamente, o almeno non molto a schiancío.

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Definiz:

Posto avverbialm. Dicesi una cosa essere tagliata a schiancío, o situata a schiancío, quando è situata, o tagliata in maniera, che participa del lungo, e del largo, siccome fa la diagonále del quadro, altrimenti detta schianciána.

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Esempio:

Ciriff. Calv. 3. 94. Per dar le frutte al padre avanti cena, Un colpo trasse col brando a schiancío Al destro braccio.

209) Dizion. 4° Ed. .
A SCROCCHIO, e A SCROCCO
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pag.284

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Definiz:

Posto avverbialm. A ufo.

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Esempio:

Cant. Carn. 112. Pagando di contanti, Che non son cosa da allogarsi a scrocchio.

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Esempio:

Buon. Fier. 1. 4. 6. Preda di chi volea sfamarsi a scrocco, Son quì condotto, come un nuovo pesce.

210) Dizion. 4° Ed. .
A CARRA, e A CARRI.
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pag.21

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Esempio:

Bern. Orl. 2. 4. 75. Ma pur al fin di vincer si conforta, Se nascessero a some, a balle, a carra.

211) Dizion. 4° Ed. .
A CAVALCIONI, e A CAVALCIONE.
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pag.21

2) id: 621a511142f6435c8e401a69cf69105d)

Esempio:

Bocc. nov. 85. 19. E salígli addosso a cavalcione.

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Esempio:

Malm. 3. 5. Un par d'occhiali affumicati, e rotti, I quali sopra il naso a petonciano Colla sua flemma pose a cavalcioni.

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Esempio:

Franc. Sacch. nov. 25. Lo fece salire su la botte a cavalcioni.

212) Dizion. 4° Ed. .
A VOLTA, e A VOLTE
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pag.342

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Esempio:

M. Aldobr. Fece (Dio) l'entrata degli orecchi a volte, acciocchè la voce potesse meglio risonare.

213) Dizion. 4° Ed. .
OTTA .
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pag.445

1) id: be3441aad7ae442bb56d9d1b09748226)
v. A OTTA A OTTA.

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v. A OTTA A OTTA.

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Definiz:

§. II. A otta a otta, posto avverbialm. A ora a ora, Di quando in quando. Lat. subinde. Gr. θαμά.

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Esempio:

Serd. stor. 16. 631. In tanto a otta a otta alcuni di loro deboli, e fiacchi per la stanchezza ec. restavano preda a' crudeli Etiopi.

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Esempio:

Fr. Giord. Pred. R. Or grideranno tutti a un'otta? or come s'udirà la voce, e come s'intenderà tanta gente a un tratto?

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Esempio:

Bocc. nov. 64. 10. S'addormenta per le taverne, e poscia torna a quest'otta.

214) Dizion. 4° Ed. .
A GIUDIZIO, e A GIUDICIO.
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pag.95

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Definiz:

§. Per metaf. A giudizio dell'occhio, A giudizio del tatto, ec.

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Esempio:

Bemb. stor. 1. 12. I quali temendo l'odio de' candidati non a giudizio, ed a conscienzia, ma in grazia, davano il più delle volte il suffragio apertamente.

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Esempio:

Ar. Fur. 24. 1. Che non è insomma amor, se non insania A giudicio de' savj universale.

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Esempio:

Sen. ben. Varch. 2. 31. Questo paradosso ec. non è a giudizio mio punto nè maraviglioso, nè 'ncredibile.

215) Dizion. 4° Ed. .
A PIEDE , e A PIÈ
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pag.220

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Esempio:

G. V. 4. 30. 2. E mandovvi il Comun di Firenze gente d'arme a piede, e a cavallo.

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Definiz:

§. Gente a piede, vale Fanteria. Lat. pedites. Gr. πεζόν.

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Esempio:

Dant. Purg. 5. Fuggendo a piede, e sanguinando il piano.

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Esempio:

E G. V. 8. 55. 11. Con più d'altri trentamila sergenti a piede.

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Esempio:

Bocc.nov. 12. 6. E lui a piè, e in camicia lasciato, partendosi, dissono.

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Esempio:

M. V. 3. 85. Ordinarono, che in cotal dì si corresse un palio di braccia otto d'uno cardinalesco di lieve costo, a piè, tenendosi al Duomo, e movendosi i corridori fuori della porta a S. Pier Gattolino.

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Esempio:

Ar. Fur. 26. 25. E chi non ha destrier, quivi s'avvede, Quanto il mestier dell'armi è tristo a piede.

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Esempio:

Bemb. stor. 1. 10. I soldati a piè certe canne di ferro adoperavano, colle quali canne pallottole di piombo per impeto di fuoco con gran forza mandavano fuori.

216) Dizion. 4° Ed. .
A FATO, e A FATA.
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pag.70

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Esempio:

Pataff. 3. Per via s'acconcia soma, a fare a fato.

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Esempio:

Varch. Ercol. 94. Favellare a caso, o a casaccio, o a fata, o al bacchio ec. è non pensare a quello che si favella.

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Definiz:

Avverbialm. A ventura, Com'ella viene. Lat. temere. Gr. προπετῶς.

217) Dizion. 4° Ed. .
A VANVERA, e A FANFERA
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pag.328

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Esempio:

Matt. Franz. rim. burl. In queste rime a vanvera dettate.

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Esempio:

Tac. Dav. stor. 4. 339. E secondo, che eran caldi dal vino, corrono a combattere alla 'mpazzata, tirando a vanvera nel buio.

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Definiz:

Posti avverbialm. A caso, Com'ella viene. Lat. casu, fortuitò. Gr. τυχῇ.

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Esempio:

Alleg. 34. Non usavano i vecchi nostri far cose a vanvera.

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Esempio:

Varch. lez. Un saettatore, che non s'avesse proposto berzaglio nessuno, ma traesse a vanvera.

218) Dizion. 4° Ed. .
A PROVA, e A PRUOVA.
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pag.243

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Definiz:

Avverbialm. A gara, A concorrenza, A competenza. Lat. certatim. Gr. ἐφαμίλλως.

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Definiz:

§. II. A tutta prova, Ad ogni prova, e A tutte prove, vale Atto a resistere a qualunque cimento.

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Definiz:

§. I. Torre a prova, Dare a prova, e Volere ec. a prova: cioè per farne esperienza, e cimento. Lat.accipere ad experimentum. Gr. ἐπὶ πείρᾳ.

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Esempio:

Dant. Inf. 8. Che ciascun dentro a pruova si riscosse.

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Esempio:

E uom. ill. Cercavano nelle chiaviche a pruova, per truovare qualche vivanda.

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Esempio:

Burch. 1. 28. Che quei, che danno le civaie a prova ec.

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Esempio:

E Petr. canz. 31. 1. E vive poi con la fenice a pruova.

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Esempio:

Franc. Sacch. nov. appresso: Vuo' tu fare a pruova di bere con costui.

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Esempio:

Mor. S. Greg. 1. 2. Questo santo fu chiesto dal nimico a prova.

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Esempio:

Petr. son. 34. Ch'a Giove tolte son l'armi di mano, Temprate in Mongibello a tutte prove.

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Esempio:

Ar. Fur. 41. 92. Vantaggio ha ben assai nell'armatura, A tutta prova l'ha buona, e perfetta.

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Esempio:

Bocc. g. 3. p. 8. Udendo forse venti maniere di canti d'uccelli, quasi a pruova l'un dell'altro, cantare.

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Esempio:

Franc. Sacch. nov. 82. Se tu bei così volentieri, vo' tu bere a pruova con un mio famiglio?

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Esempio:

Alleg. 44. E però chi sospetta di quelli (colpi) non ha altro rimedio, che 'l provvedersi d'un'anima a pruova.

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Esempio:

Petr. son. 121. Le stelle, e 'l cielo, e gli elementi a prova Tutte loro arti, o ogni estrema cura, Poser nel vivo lume

219) Dizion. 4° Ed. .
A LUNGA, e A LUNGE.
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pag.141

2) id: 0d71d7258e4349e3afde9e031ee22bde)

Esempio:

Tes. Br. 3. 2. A lunga a Ierusalemme trenta giornate sono le cinque cittadi, che profondaro per lo peccato contr'a natura.

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Esempio:

Dant. Inf. 9. Che l'occhio nol potea menare a lunga.

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Esempio:

Ricord. Malesp. 147. Manfredi ec. crebbe molto la sua forza a lunge, e appresso.

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