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4° Edizione
Diz Giu. totali
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120) Dizion. 4° Ed. .
AGURIO.
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pag.102



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Esempio: G. V. 1. 7. 2. Per agurio, e consiglio d'Apollino suo astrologo.
121) Dizion. 4° Ed. .
TREMANTE
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pag.151



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Esempio: Tass. Ger. 7. 1. Nè più governa il fren la man tremante.
122) Dizion. 4° Ed. .
RIMPATRIARE
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pag.184



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Esempio: Cecch. Donz. 1. 1. Determinai rimpatriarmi.


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Esempio: Segr. Fior. Mandr. 1. 1. Deliberai di vivermi a Parigi, e non mi rimpatriare mai.
123) Dizion. 4° Ed. .
RIDDA
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pag.151



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Esempio: Maestruzz. 2. 7. 14. Peccano mortalmente coloro, che menano il ballo, o la ridda non licita?
124) Dizion. 4° Ed. .
BALESTRA
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pag.372



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Esempio: Bocc. nov. 14. 7. Messa in terra parte della lor gente, con balestra, e bene armata.


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Esempio: G. V. 7. 5. 2. E tutti i Saracini di Nocera, con arcora, e con balestra.
125) Dizion. 4° Ed. .
BOTTEGA
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pag.457



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Esempio: G. V. 7. 14. 3. Incontanente si levò la terra a romore, e serraronsi le botteghe.


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Esempio: Nov. ant. 1. 5. Questi fece bottega, e cominciò a legar sue pietre.


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Esempio: Cecch. Esalt. cr. 1. 3. I prigioni fare i banchetti Alle guardie, non fa per la bottega.
126) Dizion. 4° Ed. .
SCIOLTO
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pag.397



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Esempio: Bocc. nov. 14. 14. Trovò in quella molte preziose pietre, e legate, e sciolte.


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Esempio: Com. Inf. 14. Dice, che li soddomiti erano più, e quelli altri meno, ma più sciolti a piangere (cioè: che maggiormente piangevano)


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Esempio: Bern. Orl. 1. 11. 11. Già Sacripante a lui s'era voltato, E ne venía volando a briglia sciolta.
127) Dizion. 4° Ed. .
RITRAGGERE
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pag.243



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Esempio: Amm. ant. 11. 7. 7. Lo predicatore dee se medesimo ritraggere.
128) Dizion. 4° Ed. .
EQUINOZIALE.
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pag.290



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Esempio: Cr. 1. 5. 14. La qual posta è acconcissima agli equinoziali levamenti del sole.
129) Dizion. 4° Ed. .
SFORNITO
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pag.508



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Esempio: G. V. 11. 14. 1. La città di Lucca era sfornita di gente d'arme.
130) Dizion. 4° Ed. .
GIOCOLARINO
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pag.607



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Esempio: Fr. Iac. T. 1. 14. 33. A lussuria è dirizzato Per far suoi giocolarini.
131) Dizion. 4° Ed. .
ELETTISSIMO.
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pag.275



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Esempio: Bemb. stor. 1. 14. Furono lor fatti e feste, e balli di donne elettissime.
132) Dizion. 4° Ed. .
NASAGGINE
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pag.317



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Esempio: Car. lett. 1. 14. Perchè la nasaggine sua mi comandò, ch'io gli scrivessi appartatamente.
133) Dizion. 4° Ed. .
DIRE
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pag.141



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Esempio: E Bocc. nov. 1. 14. E son certissimo, che così n'avverrebbe, come voi dite.


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Esempio: Bern. Orl. 1. 7. 74. Gano a suo modo potrà fare, e dire.


3) id: 020924b95ce7474fafcffe31f6e6f70b)
Esempio: Bern. Orl. 1. 7. 75. Non san se burla, o pur se dice il vero.


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Esempio: Sen. ben. Varch. 1. 1. Io dirò liberamente com'io l'intendo.


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Esempio: E Bocc. nov. 68. 14. Ora, che vorrà dir questo? Domine aiutaci.


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Esempio: Petr. son. 7. Povera, e nuda vai filosofia, Dice la turba.


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Esempio: Gell. Sport. 3. 7. Ognuno par, che giuochi bene, quando gli dice buono.


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Esempio: Dant. Purg. 1. Com'io l'ho tratto saria lungo a dirti.


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Esempio: Petr. canz. 24. 7. E or t'ho detto Quanto per te più breve intender puossi.


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Esempio: Bocc. nov. 72. 14. La Belcolore, udendosi richiedere il tabarro, volle rispondere, ma Bentivegna con un mal viso disse.


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Esempio: Bocc. nov. 1. 29. A cui il frate disse: Dillo sicuramente.


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Esempio: Red. Vip. 1. 12. Plinio l'avea detto a lettere di scatola.


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Esempio: Bern. Orl. 2. 14. 55. Il peggio, che so far, fo al mio nimico, A lettere di scatola tel dico.


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Esempio: Ar. Len. 1. 2. Non ciancio, dicogli Del miglior senno, ch'io abbia.


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Esempio: Gell. Sport. 3. 1. Ghirigoro, io dico del miglior senno, ch'io ho.


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Esempio: E Bocc. nov. 6. 7. Messere ella fu quella parola dello Evangelio, la quale dice: voi riceverete per ognun cento.


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Esempio: G. V. 1. 39. 1. E se medesimo fece primo Imperadore di Roma, che tanto viene a dire, come comandatore sopra tutti (così ne' T. a penna, ma lo stampato ha: è dire)


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Esempio: Fir. Trin. 2. 1. E forse che non è pieno tutto Viterbo, e che ognun non dice la sua.


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Esempio: Burch. 2. 14. Disse colui da se a se pian piano: Io ti debbo sbusare a poco a poco, E non giuoco più oggi con cristiano; Non lo disse già in vano.


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Esempio: Bocc. nov. 1. 6. Tante quistioni malvagiamente vincea, a quante a giurare di dire il vero sopra la sua fede era chiamato.


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Esempio: Bern. Orl. 1. 17. 4. E lo scongiura per quel, ch'egli adora, Che la miseria sua gli voglia aprire, Onde piangendo così prese a dire.


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Esempio: Bocc. nov. 1. 33. Il santo uomo disse, che molto gli piacea, e che egli dicea bene, e farebbe, che di presente gli sarebbe apportato.


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Esempio: Segn. Pred. 6. 7. Ed essi sentendo la seconda volta i predicatori strepitare allo stesso modo, cambiano il timore in maraviglia, e cominciano a dire dentro di se: che pretendono mai costoro con tanti vani schiamazzi, ch'ogni dì fanno?


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Esempio: Bocc. nov. 1. 5. Non sappiendo li Franceschi, che si volesse dir Cepparello, credendo, che cappello, cioè ghirlanda secondo il loro volgare a dir venisse ec. Ciappelletto il chiamavano.
134) Dizion. 4° Ed. .
MORO
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pag.286



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Esempio: Cr. 5. 14. 1. Il moro è arbore noto, e amico molto della vite.
135) Dizion. 4° Ed. .
OGGIMAI
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pag.391



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Esempio: Bemb. Asol. 1. 14. Il tacere, ed il parlare oggimai ugualmente mi sono discari.
136) Dizion. 4° Ed. .
AVVINATO
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pag.353



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Esempio: Buon. Fier. 2. 1. 14. Quei mercanti, Ch'eran meno avvinati, Mettean mano a' quattrini.
137) Dizion. 4° Ed. .
CALPESTARE.
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pag.514



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Esempio: Bern. Orl. 1. 14. 25. Fu la tua carne calpesta, e 'l tuo corpo.
138) Dizion. 4° Ed. .
VICENDEVOLE
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pag.267



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Esempio: Amm. ant. 20. 1. 14. Quello, che non ha vicendevole riposo, non è durevole.
139) Dizion. 4° Ed. .
VIGLIACCHERÍA.
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pag.269



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Esempio: Buon. Fier. 2. 1. 14. Dessero gli orecchi Alle sirene lusinghiere, sporche Della vigliacchería.