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160) Dizion. 4° Ed. .
DI VEDUTA.
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pag.218



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Esempio: Com. Inf. Che Dante vada in Inferno per riportar di veduta a' mortali quelle cose, che le scritture dicono, quasi sia testimone di veduta, di quelle cose.


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Esempio: Segr. Fior. Mandr. 4. 8. I' potrò dire come Mona Ghinga, di veduta con queste mani.


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Esempio: Pecor. g. ult. nov. 2. Io lo posso dir di veduta, perocchè assaissime volte mi trovai presente dove s'usava quel diletto.
161) Dizion. 4° Ed. .
DI REPENTE.
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pag.141

162) Dizion. 4° Ed. .
DI RICAPO
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pag.145



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Esempio: Vit. S. Ant. Di ricapo si pose a pregarlo.


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Definiz: V. A. Posto avverbialm. Di nuovo. Lat. denuò, iterum, rursus. Gr. αὖ, αὖσθιςαὖθις, ἔμπαλιν.


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Esempio: Virg. En. M. Allora di ricapo sotto la cava ripa intorneata d'albori le tavole mettiamo.
163) Dizion. 4° Ed. .
DI RIETO;
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pag.145



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Esempio: Alleg. 191. La mia casa ha il di rieto il tramontano.


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Definiz: che si scrive altresì DIRIETO. Lo stesso, che Di retro. Lat. retro. Gr. ὄπισσθενὄπισθεν.


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Esempio: Fior. S. Franc. 10. Perchè a te tutto il mondo viene dirieto, e ogni persona pare, che desideri di vederti.


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Esempio: Ovid. Pist. S. B. Deh come le sta bene! ella volle innanzi uno straniere, che alcuno uomo del suo paese; vadagli adunque di rieto, e vada ad imparare.
164) Dizion. 4° Ed. .
DI RIETRO.
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pag.145



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v. DI RETRO.
165) Dizion. 4° Ed. .
DI RIMANDO
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pag.145



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Esempio: Ar. Fur. 28. 66. Giocondo a lui rispose di rimando, E disse: tu di' quel, ch'io a dire avrei.
166) Dizion. 4° Ed. .
DI RIMBALZO
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pag.145



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Esempio: Fr. Giord. Camm. Rin. Anche hae provedenza di provveder tutte le cose, e non gli vengono le cose di rimbalzo, come a noi.


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Definiz: §. II. Di rimbalzo, vale anche Per incidenza. Lat. obiter. Gr. παρέργως.


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Esempio: G. V. 5. 19. 2. E per l'una novità risurse di rimbalzo l'altra.


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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Or questo detto di rimbalzo, ma non senza grande cagione.


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Esempio: Dant. Inf. 29. E tremando ciascuno a me si volse Con altri, che l'udiron di rimbalzo.


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Esempio: Com. Dice di rimbalzo, perchè per obliquo, e non per diritto a loro venne il sermone.


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Esempio: Fr. Giord. Pred. S. Pensate voi forse, che fosse opera d'abbattimento, che s'avvenisse così di rimbalzo? no.


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Esempio: Virg. En. M. La lancia gli getta: quella, partita dallo scudo d'Enea, di rimbalzo si ficca ne' fianchi d'Antore.


10) id: 539254fe362e4cb5aa6dbf08166926f5)
Esempio: Pass. 289. Quanto alla carità del prossimo, la vanagloria ec. non è contraria, se non fosse di rimbalzo, o per indiretto.


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Definiz: Posto avverbialm. dicesi di qualsivoglia cosa, che nel muoversi, trovando intoppo, rimbalzi, e faccia moto diverso dalla prima direzione. Lat. obliquè. Gr. πλαγίως.


12) id: 7e3597bac18144b5a1c0016a8a9fc47d)
Esempio: Libr. Mott. Diceva Pescione da Castel Fiorentino, che avea un noioso compagno: oimè, ch'io muoio di rimbalzo; per le bestemmie, ch'erano mandate a quel suo compagno (quì vale: per colpa altrui)
167) Dizion. 4° Ed. .
DI RIMBECCO
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pag.145



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Definiz: Posto avverbialm. vale Per via di rimbeccare, Rimbeccando.


3) id: b580028fdd8347a3b492fc8f298a398a)
Esempio: Salv. Granch. 3. 9. Cominciaro Di rimbecco a rispondere alle rime.
168) Dizion. 4° Ed. .
DI RINTOPPO
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pag.146



2) id: fa635dfae4fd447d84e089dd26cf2b2b)
Esempio: Dittam. 3. 22. Che v'era per la strada di rintoppo.


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Esempio: Dant. Inf. 22. Alichin non si tenne, e di rintoppo Agli altri disse a lui: se tu ti cali, I' non ti verrò dietro di galoppo.


4) id: b5e0e8aa8e264d7b8a08b0709fe2fca0)
Definiz: Posto avverbialm. e talora anche in forza di preposizione, vale Con opposizione, Oppostamente. Lat. contra. Gr. ἐναντίον.
169) Dizion. 4° Ed. .
DI VOGLIA.
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pag.226



2) id: b1413ed894b8471293069824fa7a83c0)
Esempio: G. V. 12. 107. 4. Di buona voglia fece i sopraddetti tre degli ambasciadori cavalieri di sua mano.


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Definiz: §. II. Di bonissima voglia, Volentierissimo. Lat. libentissimè. Gr. ἀσμενέστατα.


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Esempio: Bemb. lett. Si tornerà al suo convento di bonissima voglia.


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Definiz: §. I. Di buona, o mala voglia; vale Volentieri, o Malvolentieri. Lat. libenter, illibenter. Gr. ἀσμένως, ἀκουσίως.


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Esempio: Bocc. nov. 12. 12. Tosto buon uomo entra in quel bagno ec. ed egli questo senza più inviti aspettare di voglia fece.


7) id: b6ec6bd2ea9e438785762b61b82cf87e)
Esempio: Capr. Bott. 2. 24. Dio volesse, che io non facessi così ancora nell'altre cose, che io non so più nulla di voglia.


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Esempio: E Capr. Bott. 9. 183. Quando io mi ricordo il piacer grande, che io ritruovo nel dormire un sonno di voglia, ec.
170) Dizion. 4° Ed. .
DI VOLONTÀ
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pag.226



2) id: ec8df145822442c4b60c2f186db76090)
Definiz: Posto avverbialm. lo stesso, che Di voglia, Spontaneamente, Volentieri. Lat. libenter. Gr. ἀσμένως.


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Esempio: Fr. Giord. S. Pred. 74. Gli agnelli avvegnachè non si difendono, nè mormorino, tuttavia e' non vi vanno di volontà, ma sono menati per forza; ma Cristo andò alla passione di volontà.
171) Dizion. 4° Ed. .
DI FILO
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pag.108



2) id: 0719a0a3ce3c439ab10493b5bc97ca1e)
Definiz: §. Pigliare uno di filo, vale Indurre altrui a checchè sia senza dargli tempo di repliche.


3) id: 1757648cd4724291858925107a1e9ca5)
Definiz: Posto avverbialm. vale Senza intermissione; e si dice di operazioni, che possono esser disgiunte. Lat. continenter. Gr. συνεχῶς.
172) Dizion. 4° Ed. .
DI FORZA
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pag.108



2) id: 13fb1e4ed0f34f9e97d102d5793202a5)
Esempio: Bocc. nov. 49. 7. Figliuol mio, confortati, e pensa di guarire di forza.


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Esempio: E Bocc. nov. 49. 7. Figliuol mio, confortati, e pensa di guarire di forza.


4) id: 250c03e5d23e40818c8a4aeba921a2f3)
Esempio: Retor. Tull. A colui, ch'è gran bevitore, di', che vada a dormir di forza.


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Esempio: Sen. Pist. Egli fedì di sì gran forza, e di sì gran niquità il capo alla parete, che si dicervellò.


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Esempio: Dant. Inf. 14. Allora il duca mio parlò di forza.


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Esempio: Ar. Fur. 11. 66. E temprato che l'ha, tira di forza.


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Esempio: Vegez. Quando venisse il bisogno, siccome riposati, assalissero più di forza i nemici.


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Esempio: E Bocc. nov. 85. 18. Maestri, a me conviene andar testè a Firenze, lavorate di forza.


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Esempio: Dant. Inf. 14. Se Giove stanchi il suo fabbro ec. E me saetti di tutta sua forza, Non ne potrebbe aver vendetta allegra.


11) id: 6c6fe427a6fb43bb9f5d551f82702fab)
Esempio: Cas. lett. 77. Tu sai, che tu non puoi vender vesciche; e per fuggir questo, e gli altri disordini, non ci è miglior via, che studiare, il che ti priego, che tu faccia di forza.
173) Dizion. 4° Ed. .
DI FRESCO
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pag.108



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Esempio: Sen. Pist. Siccome quelli, che eran formati da Dio, e disceverati di fresco.


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Esempio: Fir. Luc. 5. 7. Io ne disgrazio una vedova rimaritata per capriccio a una giovane di fresco.


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Esempio: G. V. 11. 96. 3. I quali accampati di fresco, e non provveduti per l'assalto della notte ec. furono sconfitti in poca d'ora.
174) Dizion. 4° Ed. .
DI FURTO
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pag.109



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Esempio: Stor. Pist. 127. Misevi dentro una notte di furto gente del comune di Lucca.


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Esempio: Ar. Fur. 24. 60. Se togliesti così l'armi d'Ettore, Tu l'hai di furto più, che di ragione.


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Esempio: Bocc. nov. 98. 34. Sua moglie è divenuta nascosamente di furto.


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Esempio: G. V. 10. 140. 2. Nè vi potea entrar vittuaglia, se non di furto.
175) Dizion. 4° Ed. .
DI GIÀ
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pag.109



2) id: 7560e718ad3d447fbb7f508d03001465)
Definiz: §. Per lo solo Già, in vece di Oramai. Lat. iam. Gr. ἤδη.


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Esempio: Urb. Di già il giorno cominciava a tor la luce alle risplendenti stelle, quando ec.


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Esempio: Fir. As. 78. Messomi le mani in seno tutto adirato, ne trasse parecchi (capelli) che io di già vi aveva nascosti.
176) Dizion. 4° Ed. .
DI GIORNO
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pag.109



2) id: 0081cbfcd26444fbbfb6ed10d2efcf68)
Esempio: Petr. canz. 3. Non credo, che pascesse mai per selva Sì aspra fera, o di notte, o di giorno.
177) Dizion. 4° Ed. .
DI GIÙ
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pag.109



2) id: e18ce9656cdc4339a0172d50db07857c)
Esempio: Dant. Inf. 5. Di quà, di là, di giù, di su gli mena.


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Definiz: Posto avverbial. contrario di Di su. Lat. deorsum. Gr. κάτω.


4) id: be2b1d95ee9e4f14bbe7f2a042096dcd)
Esempio: Nov. ant. 62. 5. Valletti vengono, e vanno di giù, e di su.


5) id: 0ec0e92188ab4396bad4ff230e0edd48)
Esempio: Tes. Br. 2. 40. Cioè mirando il cerchio per mezzo di ritta linea di su in giuso, e di giù in suso.
178) Dizion. 4° Ed. .
DI SALTO
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pag.153



2) id: a1ff899040e84b5fa99682cf9895193d)
Definiz: Posto avverbialm. vale Di lancio. Lat. confestim, extemplo, e vestigio. Gr. εὐσθέως εὐθέως.


3) id: 3a3af9a18906464994ed51fb6fa458f5)
Esempio: M. V. 1. 61. E sanza contesa, o difesa, di salto fu menato prigione a Imola.
179) Dizion. 4° Ed. .
DI SAPUTA
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pag.155