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40) Dizion. 5° Ed. .
A TIRAPELLE.
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pag.808



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Definiz: Posto avverbialm. col verbo Mangiare a tirapelle, vale Empirsi il ventre di cibo così, che la pelle venga a tirare o stirarsi; che dicesi più comunemente Mangiare a crepapelle. –


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Esempio: Grazz. Pros. 349: Betto Arrighi.... n'ha sempre mai mangiato a tirapelle, e afferma che se non fusse stato il porco, esso sarebbe oramai terra da cavolini.
41) Dizion. 5° Ed. .
A IOSA.
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pag.331



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Esempio: Allegr. Rim. Lett. 123: Ed egli, saettando, faceva far a gl'innamorati scimunitaggini a iosa.


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Esempio: Bin. Rim. burl. 2, 364: Forse bisogna fornimenti a iosa.


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Esempio: Not. Malm. 294: A iosa, credo sia parola corrotta, e che si dovesse dire a chiosa.... Chiosa s’intende per moneta di niun valore;.... sicchè dicendosi: della tal mercanzia ve n’era a iosa o a chiosa, s’intende che di quella mercanzia ve n’era così grande abbondanza, e per questo era a così vil prezzo, che se n’aveva fino per una chiosa.


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Esempio: Salv. Granch. 2, 4: Agli uomini grossi Bisogna dar del macco a iosa.


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Esempio: Fag. Rim. 2, 301: Resto con augurarvi dal Signore Benedizioni in chiocca e figli a iosa.


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Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 157: Vedrai s’io so ritrovare ogni cosa, E s'io farò venir giù roba a iosa.
42) Dizion. 5° Ed. .
A ISONNE.
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pag.331



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Esempio: Red. Ditir. A. 224: A isonne, vale lo stesso che a ufo, cioè a spese altrui, senza propria spesa.


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Esempio: Cecch. Dichiar. Proverb. 31: Dicesi ancora scroccare e mangiare a scrocco, chi mangia a spese d'altri, o chi gode cose d’altri senza pagarle. Il medesimo si dice andare a sovvallo, godere a macca, andare a isonne, andare in groppa, e fare un asso.


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Definiz: § Trovasi usato anco per In abbondanza, In copia, A iosa. −


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Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 18: E scoccolare barbarismi a isonne.


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Definiz: Modo avverbiale e basso. Senza alcuna spesa; lo stesso che A ufo. −


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Esempio: E Cecch. Esalt. 4, 5: Bastati che noi siamo iti a isonne, A spese ti so dir di tal, che forse Non ha sentito l'odor degli arrosti.


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Esempio: Allegr. Rim. Lett. 77: Spesso spesso.... gli accadeva riportarne un rivellin di mazzate a isonne.


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Esempio: Panciat. Scritt. var. 116: Quest’anno mangerò a isonne; perchè la generosità d'un nostro collega Provveditore assolve tutto il clero dal pagar l’otto lire.


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Esempio: Not. Malm. 111: Può anch’essere che questo detto Isonne, venga da un luogo poco fuori di Firenze, detto Isonne, dove anticamente andavano a desinare alcune volte l’anno molti battilani senza spendere; non perchè veramente non ispendessero, ma perchè il denaro che si spendeva in quel desinare era di mance fatte per le Pasque, S. Giovanni e Carnevale, che messo in una lor corbona, si serbava e distribuiva per questi desinari.
43) Dizion. 5° Ed. .
A BISCIA
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pag.58



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Esempio: Not. Malm. 294: A iosa, in quantità grande. Diciamo nel medesimo significato A cafisso, In chiocca, A biscia, A fusone.


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Esempio: Red. Lett. fam. 1, 49: Mi favorisca di dire ad esso sig. Giuseppe, che io ho in mano danari a biscia per suo conto.


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Esempio: Fag. Rim. 4, 289: Chi mai resister può fra tanti affanni, Se quando abbiate le ragioni a biscia, Siate poi condannato in spese e danni?
44) Dizion. 5° Ed. .
A BISDOSSO
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pag.58



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Definiz: Posto avverbialm. co' verbi Cavalcare a bisdosso, Andare a bisdosso, Venire a bisdosso e simili, vale Sul cavallo nudo, A schiena nuda della cavalcatura.


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Esempio: Red. Ditir. 25: E sul destrier del vecchierel Sileno, Cavalcando a ritroso ed a bisdosso ec.


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Esempio: Burch. Son. 2, 70: Ed ogni liofante se ne scorna Veggendogli una cupola a bisdosso.


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Esempio: Bern. Orl. 57, 24: Prese Agramante un certo ragazzone, Che sopra un gran caval viene a bisdosso.


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Esempio: E Red. Poes. 98: O Sileno vecchierello, Se non vuoi gire a bisdosso, Metti il basto all'asinello.
45) Dizion. 5° Ed. .
A ARMACOLLO
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pag.12



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Esempio: Ross. B. Appar. Med. 55: Una mantellina a armacollo [Anfitrite avea] del color dell'acqua del mare, ricamata a nicchie.


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Definiz: Modo avverbiale. Usasi coi verbi Avere a armacollo, Mettere a armacollo, Portare a armacollo e simili, espressi o sottintesi; e si dice di ciò che, scendendo da una spalla all'opposto fianco, attraversa il petto e il dorso; ed anco di ciò che è sostenuto da cigna, corda, catena e simili, in tal modo disposte. −
46) Dizion. 5° Ed. .
A BARDOSSO
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pag.12



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A bisdosso

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Esempio: Machiav. Comm. 5, 186: Dipoi così vestiti a bardosso se n'andarono.


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Esempio: Cant. Carn. 2, 546: L'uom si getta a bardosso un capperone, Ed ha 'l fornuolo in mano.


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Esempio: Dav. Tac. 2, 290: Tanto è meglio il dicitore in toga rozza a bardosso, che in cotta lasciva da meretrice.


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Definiz: Avverbiale, che più comunemente dicesi A bisdosso, e vale Sul dosso nudo, o privo di sella, del cavallo o d'altra cavalcatura. −


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Esempio: Franz. Rim. burl. 145: Qualunque d'essa [Posta] il primo inventor fue, Se bene allora si correa a bardosso, Senza cuscino, e con le gambe giue, Meriterebbe una statua, un colosso.
47) Dizion. 5° Ed. .
A BASTALENA
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pag.12



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Esempio: Sacch. Nov. 1, 146: Stia dunque co' signori a bastalena chi vuole; chè per certo chi non si sa partir da loro e sta con essi a bastalena, rade volte ne capita bene.


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Definiz: Modo avverbiale, che significa Per quanto basta la lena, A tutta possa: ma oggi è poco usato. −


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Esempio: Allegr. Fantast. Vis. 5: E sul poggio de' Galli a bastalena Correndo, per la man preso mi mena.
48) Dizion. 5° Ed. .
A BATTISCARPA.
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pag.12



2) id: 1c84b20e07e342938734a446ccbcb14a)
Definiz: Avverbiale, che s'accompagna col verbo Mangiare a battiscarpa, vale Senza apparecchio, ed in fretta; quasi in atto di battere in terra la scarpa, o, come anche dicesi, battere il tacco, cioè partire. Modo familiare.
49) Dizion. 5° Ed. .
A NATIVITATE.
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pag.479



2) id: 6f876f96d7ce4e28af4300651b0d0491)
Esempio: Magal. Relaz. 15: Ma che poi.... egli arrivi a render sordi, per così dire, a nativitate, i vicini abitanti, questa è una favola.


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Definiz: Posto avverbialm. Modo latino, a nativitate, trasportato nella lingua nostra, e che vale Fino dalla nascita. –


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Esempio: Fag. Rim. 3, 39: Sarebbe stata d'un po' di rovella L'averla avuta a nativitate, Chè allor manca l'udito e la favella.


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Definiz: § Questo modo si usò anche per indicare gli anni dell'era volgare, cominciando a computarli dal 25 Dicembre, giorno della nascita di Gesù Cristo.
50) Dizion. 5° Ed. .
A FANFANA.
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pag.239



2) id: 1b0a49e7dd2242f8a12eb917c8ce93c2)
Definiz: Modo avverbiale. Vanamente, A caso. Lo stesso che A fanfera. −


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Esempio: Nell. Iac. Astratt. 3, 3: Senti che parlar a fanfana, e senza fondamento.
51) Dizion. 5° Ed. .
A FANFERA. −
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pag.239



2) id: c59f111dba8444c88786632716a33f4e)
V. A vanvera.
52) Dizion. 5° Ed. .
A POSTERIORI.
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pag.568



2) id: d9e07160c93f4588bc0b111a263f24d0)
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 55: Nell'altro [argomento] si trovò la minore a priori, e ora ve la voglio provare a posteriori.


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Esempio: E Galil. Op. astronom. 1, 59: Ma fusse il progresso di Aristotile in qual si voglia modo, sì che il discorso a priori precedesse il senso a posteriori, o per l'opposito, assai è che il medesimo Aristotile antepone.... le sperienze sensate a tutti i discorsi.


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Esempio: Vallisn. Op. 3, 584: Le quali [dottrine] è d'uopo sempre prendere per probabili, anzi dubbiose, e per incerte; nulla sapendo noi, o almeno pochissimo, come dicono le scuole, a priori, ma tutto a posteriori, cioè dall'effetto che veggiamo.


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Definiz: Modo avverbiale, tolto di pianta dal latino. Termine delle scuole, e si usa relativamente a quelle dimostrazioni, che si fondano su principj dedotti dall'esperienza. –
53) Dizion. 5° Ed. .
A SCACCAFAVA.
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pag.733



2) id: e07d09f1b9f7430baf857175b0a7f4e1)
Definiz: § II. A scaccafava, coi verbi Decidere a scaccafava, Sentenziare a scaccafava, e simili, vale Con prosunzione. –


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Esempio: Capor. Rim. 113: Questo giovan leggiadro che ogni mane, Con certe pianellette a scaccafava..... girava Ad impetrar da Augusto a i dotti il pane.


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Esempio: Grazz. Rim. 2, 170: A giudizio del popol fiorentino,.... Il Cecchi ha vinto e scavallato il Cino, Che prima era un poeta a scaccafava.


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Esempio: Car. Comm. 55: Ha in gamba un paio d'usatti ricotti a due suola con buone fibbie, e in piedi sopr'essi un paio di pantofole a scaccafava.


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Definiz: Modo avverb., che trovasi usato a significare una foggia elegante di zoccoli o pianelle. –


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Esempio: Firenz. Pros. 1, 168: Non si vergognò chiedergli tutto a un tratto un paio di scarpette gialle.... e un paio di zoccoli a scaccafava, colle belle guigge bianche stampate con mille belli ghirigori.


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Esempio: Bracc. R. Dial. 61: Fa pompa questo cotale d'una arroganza e indipendenza siffatta nel decidere a scaccafava, che vuol farsi credere per l'arcifanfano della letteratura.
54) Dizion. 5° Ed. .
A SCIACQUABUDELLA.
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pag.736



2) id: e1222b98670b431c8c1b4eec299e66e1)
Definiz: Posto avverbialm. col verbo Bere a sciacquabudella, vale Bere a stomaco vuoto e senza mangiare.
55) Dizion. 5° Ed. .
A SPARTE.
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pag.748



2) id: f408cfc7cdb744c6a66505d886c231f8)
Definiz: Posto avverbialm. vale A parte, In disparte. –


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Esempio: Fiorett. S. Franc. 79: Frate Currado, per compassione di quello giovane, e' prieghi de' frati, chiamò un dì a sparte il detto giovane.
56) Dizion. 5° Ed. .
A BIZZEFFE
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pag.65



2) id: ff578c2830ee43dc8dd3afdd7a299cc9)
Definiz: § Fare a bizzeffe di checchessia, vale Usarne abbondantemente, profusamente. −


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Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 16: O questa veramente è bella: volete esser voi quello che faccia a bizzeffe delle lettere, e le scialacqui; e poi pretendete che gli altri ne facciano a miccino?


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Esempio: Lipp. Malm. 2, 3: E dov'ei dava a' poveri a bizzeffe, Quando picchiavan poi, dalla finestra Facea lor dare il pan colla balestra.


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Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 79: Non si dà danar coniati, Dassi polizze a bizzeffe.


6) id: ba5d61590d0a40c794e2de753c65998e)
Esempio: Fag. Comm. 5, 225: E vo' spender a bizzeffe: non ho il granchio al borsello: de' quattrini non me ne mancano.


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Esempio: Menz. Sat. 41: Or voi, che sempre avete il gozzo pieno Del nettare che qui beesi a bizzeffe, Fuggite in vasel d'oro atro veleno.


8) id: b6415fe0f2ea42208c0e769b7c4a222e)
Esempio: Monigl. Cical. III, 1, 226: Bisogna certo che in avvenire agli accademici della Crusca si abbia ad assegnare una grossa provvisione, o conceder privilegi a bizzeffe.


9) id: f78a144c7ff34eb384cef118c9e5b52b)
Esempio: Not. Malm. 130: Quando il sommo Magistrato romano intendeva fare ad un supplicante la grazia senza limitazione, ma pienamente, faceva il rescritto sotto al memoriale che diceva fiat fiat: che poi per brevità costumarono di dimostrare questa pienezza di grazia con segnare i memoriali con sole due effe; onde quello che conseguiva tal grazia diceva: Io ho avuto la grazia a bis effe, cioè due volte f, che s'intende grazia intera e piena.... E da questo bis effe s'è poi corrottamente introdotto il dir bizzeffe ec.
57) Dizion. 5° Ed. .
A BRUCIAPELO.
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pag.71



2) id: e86535559eda4619a529f1160fbc9877)
Definiz: § Laonde figuratam., Prendere alcuno a bruciapelo, vale Prenderlo all'improvvista, Sorprenderlo.


3) id: ebe230811f114e4ca888721b2e37252d)
Definiz: Modo avverbiale, e dicesi dello sparare un'arme da fuoco contro alcuno da vicinissimo; e serve anche comunemente a qualificare un colpo fatto all'improvviso e di contrattempo.
58) Dizion. 5° Ed. .
A CATAFASCIO.
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pag.73



2) id: dbc01abdd3b140a4994cfaaf6d1b8f22)
Definiz: § II. Riferito a persona, vale Abborraccione, Fatto alla peggio o a caso. −


3) id: 2742d320b7f849ef8cd367396d5f6e1a)
Esempio: Franz. Rim. burl. 2, 330: Io non fui mai, nè son di gloria vago, E vivo a caso, e scrivo a catafascio.


4) id: 5d55871d92f84fd385366753b21634e8)
Esempio: Salvin. Iliad. 627: Or quando al campo giunsero, laddove Achille loro disegnato avea, Posarlo a terra; e tosto a catafascio Alzaron quivi sofficenti legna.


5) id: c8fa51ef5eb142cfb96f970fd7b0dc52)
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 50: Credendo che lavorasse a più potere, e fusse per fare altro lavoro che quel garzonaccio a catafascio non faceva, se ne stettono più giorni senza pensar ad altro.


6) id: 927e8b01f64a4740b2f210394fd7e9ed)
Esempio: Pataff. 5: Come si fa di rose, della spina, Faccia di voi [rime] ghirlande a catafascio.
59) Dizion. 5° Ed. .
A MAZZASTANGA.
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pag.422



2) id: 8d70f8bf669d49ec92afb1653d2ece35)
Definiz: Modo avverbiale, che significa A tutt'andare, Incessantemente, Di tutta forza.


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Esempio: Fag. Rim. 1, 161: Qua piove sempre a mazzastanga: Il che tutti fa star molto inquïeti.


4) id: 608d906ae0644d90b3a7b848a0c4ba92)
Esempio: Allegr. Fantast. Vis. 5: Chi nasce in questo mondo sventurato Sempre è malagurato; Soll'io ben, che lavoro a mazzastanga, Com'il bisogno vuole, Con la zappa e la vanga, Da che si leva a che tramonta il sole.


5) id: 66bf24bd8a104b328f2e1f17396f39c6)
Esempio: Red. Lett. 2, 305: La seconda cosa si è, ch'ella voglia rimettersi a mazzastanga sull'opera delle sue lettere.