Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 3° Ed.
200) Dizion. 3° Ed. .
SIRI.
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pag.1534

201) Dizion. 3° Ed. .
SIROCCHIA
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SIROCCHIA.
Definiz: Sorella. Latin. soror.
Esempio: Dant. Purgat. 4. Colui, che mostra se più negligente, Che se pigrizia fosse sua sirocchia.
Esempio: E Dan. Purg. 21. L'anima sua, ch'è tua, e mia sirocchia.
Esempio: Boc. Nov. 45. tit. Riconoscesi la fanciulla esser sirocchia di Giannole.
Esempio: E Bocc. Nov. 68. 22. Avete voi udito, come il buon vostro cognato tratti la sirocchia vostra?
Esempio: E Bocc. Nov. 71. 2. Come che nelle madri, nelle sirocchie, nelle amiche, e nelle figliuole.
Esempio: G. V. 1. 13. 4. La detta Elena fu sirocchia di Castore, e Pollice.

202) Dizion. 3° Ed. .
SIROCCHIAMA
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SIROCCHIAMA.
Definiz: Sirocchia mia. Lat. soror mea. Gr. ἀδελφή μον μου .
Esempio: Annot. Vang. Signore, tu non hai cura di dire a sirocchiama, che m'aiuti.
Esempio: Pataff. E sirocchiama pare sbalordita.

203) Dizion. 3° Ed. .
SIROCCHIEVOLE.
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SIROCCHIEVOLE.
Definiz: Di sirocchia. Lat. sororius.
Esempio: Fir. As. 139. Con sentire il frutto de' sirocchievoli abbracciamenti.

204) Dizion. 3° Ed. .
SIROCCHIEVOLMENTE.
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SIROCCHIEVOLMENTE.
Definiz: Da sirocchia. Lat. sororiè.
Esempio: Bemb. As. 2. La destra di Lisa, che presso le sedea sirocchievolmente prendendo, e strignendo.

205) Dizion. 3° Ed. .
SIROPPO.
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SIROPPO.
Definiz: Sciloppo, Sciroppo.
Esempio: Red. Oss. An. 113. Mescolai due once di siroppo violato solutivo, con due once d'acqua.
Esempio: E Red. Oss. An. 114. Costumar frequentemente il siroppo di cicoria composto.
Esempio: Car. Mattac. Di che vetro si fanno i caraffoni Da tener i siroppi, e l'acqua cotta.

206) Dizion. 3° Ed. .
SISAMO, e SESAMO
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SISAMO, e SESAMO.
Definiz: Seme di pianta, che a noi vien di Sicilia per altro nome detto Giuggiolena. Lat. sisamum.
Esempio: Pallad. Aguale si semina il sisamo, in luogo putrido, cioè terra grassa.
Esempio: Serd. St. Ind. 49. Ungendoli spesso con olio di sesamo rendono i corpi loro incredibilmente agili.

207) Dizion. 3° Ed. .
SISARO.
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SISARO.
Definiz: Spezie d'erba. Latin. siser. Gr. σίσαρον.
Esempio: Volg. Diosc. Il sisaro è pianta nota, e la sua radice si mangia lessa.

208) Dizion. 3° Ed. .
SISIMBRIO
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SISIMBRIO.
Definiz: Erba medicinale, della qual vedi Diosc. Lat. sisymbrium.
Esempio: Cr. 6. 114. 1. Il sisimbrio è caldo, e secco nel terzo grado, ed è di due maniere, dimestico, e salvatico, il quale si chiama calamento.
Esempio: Cr. 81. 8. 5. Se di quel seme, cioè del bassilico si semina spesso si muta, quando in serpillo, e quando in sisimbrio.

209) Dizion. 3° Ed. .
SISMATICO
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SISMATICO.
Definiz: Scismatico. Lat. schismaticus.
Esempio: G. V. 9. 108. 1. Per Abbattere la signoria de' detti sismatici, e rubelli di Santa Chiesa.
Esempio: E G. V. 9. 142. 1. Sentenzia diede la Chiesa contro a loro, siccome eretici, sismatici.

210) Dizion. 3° Ed. .
SITIBONDO.
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SITIBONDO.
Definiz: Che ha sete. Latin. sitibundus.
Esempio: Bern. Orl. 2. 16. 49. Chi d'onore, o d'infamia è sitibondo Farà parlar di se per tutto il Mondo.

211) Dizion. 3° Ed. .
SITO
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SITO.
Definiz: Postura, o positura di luogo. Lat. situs us, loci positio, positura.
Esempio: Dant. Par. 1. Ed ora li, come a sito decreto, Cen porta la virtù di quella corda.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 16. Che pria per me avea mutato sito.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 27. E più mi fora discoverto il sito Di questa aiuola.
Esempio: E Dan. Purg. 1. O settentrional vedovo sito.
Esempio: Petr. Son. 33. Quando del proprio sito si rimuove L'arbor.
Esempio: But. Sito tanto è a dire, quanto luogo.
Esempio: E But. altrove. Sito è luogo dovuto alla cosa, per natura.
Esempio: Bocc. Nov. 19. 15. Per la qual cosa, il sito della camera, le dipinture, ec.
Esempio: G. V. 4. 25. 1. In quel tempo Prato era di picciol sito.
Esempio: Com. Inf. 14. Discrivegli in ardentissimo, e secco sito, sopra 'l quale sempre fiammelle di fuoco piovono.
Definiz: §. Per Odore, ma per lo più non buono. Lat. situs.
Esempio: Cresc. Il vasello, che hae preso un mal sito, nol può agevolmente lasciare.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 263. Da un bracco, ec. non vien dato segno di sentirne il sito.
Definiz: §. Per Abitazione. Lat. domus, habitatio.
Esempio: Franc. Sacch. Rim. Povera capannetta è 'l nostro sito.

212) Dizion. 3° Ed. .
SITUAMENTO
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SITUAMENTO.
Definiz: Il situare: sito. Lat. situs, positura.
Esempio: But. Si muta, secondo lo mutamento de' Cieli, e lo situamento delle sue parti.

213) Dizion. 3° Ed. .
SITUARE
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SITUARE.
Definiz: Porre in sito. Latin. collocare, statuere.
Esempio: Pallad. E vogliono esser situate al meriggio.
Esempio: Cres. 2. 18. 1. I campi, i quali son nelle pendici de' monti situati, spesse fiate sostengono secchezza, e magrezza.
Esempio: Stor. Eur. 18. Questa Città posta in monte è situata tra le montagne.

214) Dizion. 3° Ed. .
SITUATO
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SITUATO.
Definiz: Add. Lat. positus, collocatus.
Esempio: G. V. 5. 7. 3. E nota, che 'l detto poggio è de' meglio situati, che sia in Italia.
Esempio: M. V. 11. 47. Il castello è di famiglie assai forte, e per luogo ben situato a difesa.

215) Dizion. 3° Ed. .
SITUAZIONE.
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SITUAZIONE.
Definiz: Sito. Latin. situs, positus, positura.
Esempio: Red. Oss. An. Situati nella consueta situazione.

216) Dizion. 3° Ed. .
SI VERAMENTE
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SI VERAMENTE.
Definiz: Con patto. Latin. hac conditione.
Esempio: Boc. Nov. 2. 5. Io son disposto a farlo, si veramente, ch'io voglio imprima andare a Roma.
Esempio: E Bocc. Nov. Si veramente, che in guisa si facesse, che il Duca mai non risapesse, che, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 20. 14. Paganin disse, che gli piacea, si veramente, che egli non la dovesse contro a suo piacer, baciare.
Esempio: E Bocc. Nov. 78. 11. Si veramente, che tu mi facci di questo, che far dobbiamo rimanere in pace colla tua donna.
Esempio: Albert. cap. 43. E meglio anzivenire, che dipo' fatto vendicare, si veramente, che per vendetta non si faccia, si come detto è di sopra.

217) Dizion. 3° Ed. .
SLACCIARE
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SLACCIARE.
Definiz: Contrario d'Allacciare, sciogliere. Lat. dissolvere, laqueis solvere. E si usa oltre al sent. att. anche nel signif. neut. pass.
Esempio: Dan. Inf. 12. Quale è quel toro, che si slaccia in quella, Ch'ha ricevuto già il colpo mortale.
Esempio: Com. Purg. 15. O che voi ve ne tegnate infra i termini, o presi ve ne vogliate slacciare.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Guid. G. La cui possanza è di potere slacciare tutte cose naturali.

218) Dizion. 3° Ed. .
SLARGARE.
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SLARGARE.
Definiz: Allargare. Lat. dilatare, ampliare.
Esempio: Segn. Conf. Istr. Se gli può agevolare di modo la legge, che egli s'innamori di soggettarsele, e può slargarseli tanto, che egli già quasi libero scuota il giogo.

219) Dizion. 3° Ed. .
SLASCIO
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SLASCIO.
Definiz: A slascio. V. A. Senza ritegno, con impeto, furiosamente. Latin. impetuosè, furenter, in praeceps, effusè.
Esempio: Liv. M. I Romani veniano a slascio in giù correndo, e percoteano a' Galli.
Esempio: E Liv. M. altrove. Li manipoli incontanente, che ebbono tornati i dossi, si fuggirono a slascio.
Esempio: E Liv. M. appresso. E sanza comandamento, corso a slascio a' nimici [Latin. cursu effuso]