Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 3° Ed.
180) Dizion. 3° Ed. .
SINISCALCATO
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pag.1533

SINISCALCATO.
Definiz: L'uficio del siniscalco.
Definiz: §. Provincia, che ha governatore, con titolo di siniscalco.
Esempio: G. V. 8. 101. 2. E que' del siniscalcato di Proenza fossero apparecchiati.

181) Dizion. 3° Ed. .
SINISCALCHIA.
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pag.1533

SINISCALCHIA.
Definiz: Denominazione di Provincia, contado, o simili. Latin. *Seneschallia.
Esempio: M. V. 11. 26. Elessono in Papa Messer Guglielmo Grimonardi nato della Siniscalchia di Belcari.

182) Dizion. 3° Ed. .
SINISCALCO
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pag.1533

SINISCALCO.
Definiz: Quegli, che ha cura della mensa, e che la 'mbandisce. Lat. architriclinus. Gr. ἀρχιτρίκλινος.
Esempio: Boc. g. 5. f. 1. Dato, col siniscalco, primieramente ordine a ciò, che bisogno facea.
Esempio: Fior. Vir. A. Mon. Al siniscalco della magione si conosce il Signore.
Esempio: Nov. Ant. 83. 1. Gli siniscalchi suoi furo tra loro colle gonnelle, e colla vivanda.
Definiz: §. Gli antichi dissero anche Seniscalco.
Esempio: Tesoret. Non chiamare a consiglio Seniscalco, ne sergente.

183) Dizion. 3° Ed. .
SINISTRA
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pag.1533

SINISTRA.
Definiz: Sust. Mano, e parte opposta alla destra. Lat. laeva, sinistra.
Esempio: Dan. Par. 32. Colui, che da sinistra le s'aggiusta, E 'l Padre.

184) Dizion. 3° Ed. .
SINISTRAMENTE.
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pag.1533

SINISTRAMENTE.
Definiz: Con sinistro. Latin. malè.
Esempio: Fir. Disc. An. 148. Mi stava, e di lui, e di me sinistramente contenta.
Definiz: §. Per Malamente, di mala maniera. Latin. malè, pessimè.
Esempio: Bern. Orl. 1. 24. 38. Tanto sinistramente gli batteva.

185) Dizion. 3° Ed. .
SINISTRARE
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pag.1533

SINISTRARE.
Definiz: Intraversare, imperversare. Lat. furere.
Esempio: Franc. Sacch. Come la giunse, il ronzino si cominciò a tirare addietro, ec. Alberto accennandogli cotale alla trista, non lo poteo mai fare andare, ma cominciandosi a sinistrare, e Alberto avendone grandissima paura, per lo migliore, discese in terra.

186) Dizion. 3° Ed. .
SINISTRO
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pag.1533

SINISTRO.
Definiz: Sust. Scomodo, sconcio. Lat. incommodum.
Esempio: Agn. Pand. E questo si può, senza pericolo, serbare, senza noia, o fatica, sanza sinistro, o troppo ingombro della casa.
Esempio: Stor. Eur. 46. Ma standovi con suo sinistro, e oltre a ciò con poco profitto.
Esempio: E Stor. Eur. 73. Debbiamo sempre per amor suo eziandio con sinistro nostro, procacciare giovamento al prossimo.
Esempio: E Stor. Eur. 17. Non per paura già, che egli avesse, ne per altro sinistro sopravvenutoli.
Esempio: Varch. Stor. 4. Così credevano quei della parte di Niccolò [parla di Niccolò Capponi] guidati da Lorenzo Segni, da Iacopo Morelli, e altri suoi amici, e parenti, di tener quieta la fazione degli arrabbiati, e fuggire ogni sinistro [qui incontro, disgrazia. Lat. calamitas, damnum, malum]

187) Dizion. 3° Ed. .
SINISTRO
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SINISTRO.
Definiz: Add. Che è dalla man sinistra. Latin. sinister, laevus.
Esempio: Dan. Inf. 1. Per l'argine sinistro volta dienno.
Esempio: Petr. Son. 51. Del Mar Tirreno alla sinistra riva.
Esempio: Amet. 54. E quindi alla destra mano lasciataci la sepoltura del Miseno Eolio, e dalla sinistra l'isole Pittacuse.

188) Dizion. 3° Ed. .
SINO, e INSINO
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pag.1533

SINO, e INSINO.
Definiz: Preposizioni terminative di luogo, di tempo, o di operazione: lo stesso, che Fino, e Infino. E pur come quelle si usan comunemente col terzo caso, benchè talora anche ad altri casi, od a varie particelle s'accompagnino; come delle medesime voci Fino, ed Infino a lor luogo si è detto. Latin. usque.
Esempio: Dan. Par. 32. E gli altri sin quaggiù di giro in giro.
Esempio: Guid. G. Partendo la testa sino al bellíco.
Esempio: Boc. Vit. Dant. Colui, il quale per addietro s'era molte volte udito le sue lodi portare sino alle stelle, fu furiosamente mandato in irrevocabile esilio.
Esempio: Poet. Ant. Guitt. Arez. Ratto sen corre giù sino alle porte Dell'aspra morte, per trovar diletto.
Definiz: §. Sino: Accompagnato con altre preposizioni.
Esempio: Gio. Vill. 22. 63. E la sua gente scorre sino presso a Parigi a due leghe.
Definiz: §. Sin che: lo stesso, che Fin che. Latin. donec, usquequo, usque dum, quoad.
Definiz: §. Sino a che: vale interamente quanto Sin che, Finchè. Lat. donec, usquequo, usque dum, quoad.
Definiz: §. Sin tanto che, o Sinattanto che: lo stesso, che Sin che.
Definiz: §. Per sin che: che è pure il medesimo, che Sin tanto che.
Definiz: §. Sino: talora dinota Intero compimento di che che si parli, così nel bene, come nel male.
Vedi Infino, e Insino.
Definiz: §. Sino: per Seino, Punto de' dadi, ed è Quando due dadi s'accordano amenduni a mostrare il punto sei.

189) Dizion. 3° Ed. .
SINODALE
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pag.1533

SINODALE.
Definiz: Di sinodo. I Canonisti usan comunemente in Lat. synodalis. S. Girol. disse synodicus. Grec. συνοδικός.
Esempio: Pass. 122. Questi casi riservati, ec. che i Vescovi si riservano, per loro arbitrio, o costituzione provinciale, o sinodale.
Esempio: Maestr. 2. 43. Assolvessono dalle date sentenzie per provinciali istatuti, ovvero sinodali.

190) Dizion. 3° Ed. .
SINODO
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pag.1533

SINODO.
Definiz: Congregazione, concilio, e s'intende d'Ecclesiastici. I Teologi dicono in Lat. synodus. Gr. σύνοδος.
Esempio: Caval. Fr. Ling. Un notorio, e infame fornicatore essendo richiesto a un sinodo, e concilio, temendo, ec.
Esempio: But. Niente potette riferire del Re Carlo al Sinodo, e al consiglio, ne al Santo Padre.

191) Dizion. 3° Ed. .
SINONIMO.
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pag.1533

SINONIMO.
Definiz: Che ha la stessa significazione. Latin. synonimus. Grec. συνώνυμος.
Esempio: Varch. Ercol. Perchè questi due verbi (come dicono i Latini con voce Greca) sinonimi, significano una cosa medesima.
Esempio: E Varch. Ercol. altrove. Egli è vero, che nelle definizioni, ec. non si deono mettere ne nomi sinonimi, ec.
Esempio: E Varch. Lez. Credono alcuni, che queste due parole principio, e cagione sieno sinonimi.

192) Dizion. 3° Ed. .
SINOPIA, e SENOPIA
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pag.1533

SINOPIA, e SENOPIA.
Definiz: Spezie di terra di color rosso. Latin. sinopis, dis. Gr. σινωπίς.
Esempio: Dittam. Così andando, ed ei, dandomi copia Di molte novità, giugnemmo al Mare, Lo quale è rosso sì, che par sinopia.
Esempio: Cr. 9. 97. 3. Torrai sinopia liquida, ovvero altro color simile, che tinga.
Esempio: Ricett. Fior. La sinopia chiamata da Dioscoride rubrica sinopide, perchè si vendeva in Sinope Città di Ponto è una terra rossa.
Esempio: E Ricett. Fior. appresso. Quella sinopia, che adoperano i legnaiuoli è un'altra sorta di rubrica, che si suol fare di cera cotta.
Esempio: P. Vett. Uliv. Si segnino queste talee con senopia, o altro colore.
Definiz: §. In proverbio: Andar pel fil della sinopia: Seguitar la dirittura, andar per la buona strada, non ismagando; tolta la metafora dal segno, che fanno i segatori su i legnami col filo intinto nella sinopia per andar diritto colla sega.
Esempio: Morg. Pel fil della sinopia, e per la riga, A questa volta questa cosa andava.
Esempio: Lib. Son. Non comparo l'inezie, e versi bigi Con chi riga in sul fil della sinopia.

193) Dizion. 3° Ed. .
SINTILLANTE
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pag.1533

SINTILLANTE.
Definiz: Scintillante, che scintilla.
Esempio: Bocc. g. 2. f. 2. Cogli occhi vaghi, e sintillanti, non altramenti, che mattutina stella.

194) Dizion. 3° Ed. .
SINUOSITÀ, SINUOSITADE, e SINUOSITATE .
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pag.1533

SINUOSITÀ, SINUOSITADE, e SINUOSITATE .
Definiz: Astratto di Sinuoso. Lat. flexus us.
Esempio: Fir. Dial. Bell. Don. 375. Hanno gli orecchi in quel pertugio, che manda dentro la voce quella certa rivoltura, e sinuosità, ec.

195) Dizion. 3° Ed. .
SINUOSO.
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pag.1533

SINUOSO.
Definiz: Che ha seno, che fa seno. Lat. sinuosus.
Esempio: Seg. Fior. Ar. Guer. Essendo le mura sinuose, e concave.

196) Dizion. 3° Ed. .
SIONE.
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pag.1533

SIONE.
Esempio: Franc. Barb. Docum. Am. E se un sion repente Vien, che subitamente Rompe, spezza, e rivolge.
Esempio: Red. Ditir. Scendon sioni dall'aerea chiostra.
Esempio: E Annot. Ditir. Credono i marinari, che il sione non sia altro, che una guerra di due, o di più venti di uguale, o poco differente possanza.
Esempio: E Annot. Ditir. appresso. Delle vane, e ridicolose superstizioni costumate da' marinari, per tagliare, com'essi dicono, il sione, sarà bello il tacere.

197) Dizion. 3° Ed. .
SIPA
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pag.1534

SIPA.
Definiz: Voce Bolognese, e val Si.
Esempio: Dant. Inf. 18. A dicer sipa tra Savéna, e 'l Reno.

198) Dizion. 3° Ed. .
SIRE, e SIRI
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pag.1534

SIRE, e SIRI.
Definiz: Signore, titol di maestà, che si usò anche con altri di minor condizione, accorciato dal Gr. κύριος, κῦρος, κύρ.
Esempio: Dan. Par. 28. Così 'l triforme effetto del suo Sire, Nell'esser suo raggiò insieme tutto.
Esempio: Petr. Cap. 10. Contra 'l buon Sire, che l'umana speme Alzò.
Esempio: Boc. Nov. 60. 11. Quasi stato fosse il Siri di Castiglione.
Esempio: G. V. 12. 92. Tra' quali vi rimasono morti il Siri della valle, e Messer Rosede.
Esempio: E G. V. 11. 142. Rimase di lui una figliuola, la quale era moglie del Sire di Valghera.
Esempio: Tavol. Rit. Palamides pensa allora un poco dicendo: ahi Siri Iddio, or che farò.
Esempio: E Tav. Rit. altrove. Lancilotto si trae avanti dicendo: Sire Tristano voi avete mandato a dire, che volete con meco battaglia.
Esempio: E Tav. Rit. appresso. Le damigelle si dissono: Sire Cavaliere non siate tanto disconoscente.

199) Dizion. 3° Ed. .
SIRENA
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SIRENA.
Definiz: Lo stesso, che Serena. Latin. siren. Grec. σειρήν.
Esempio: Dant. Par. 12. Nostre sirene in quelle dolci tube.
Esempio: Petr. Canz. 35. 7. Che dovea torcer gli occhi Dal troppo lume, e di sirene al suono Chiuder gli orecchi.
Esempio: Passav. Prol. Per lo dolce canto delle sirene vaghe.
Esempio: Franc. Sacch. Op. Div. Sirena è un'animale, ovvero un pesce, che dal mezzo in su ha forma di donzella, e dal mezzo in giù è come un pesce, con due code rivolte in su, e sta sempre in luoghi pericolosi di Mare.