Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 3° Ed.
160) Dizion. 3° Ed. .
PARGOLARITÀ, PARGOLARITADE, e PARGOLARITATE .
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pag.1156

PARGOLARITÀ, PARGOLARITADE, e PARGOLARITATE .
Definiz: V. A. Pargolezza.
Esempio: Moral. S. Greg. E per mostrare quello, che egli intendeva, per quella pargolarità, soggiugne, e dice.

161) Dizion. 3° Ed. .
PARGOLEGGIARE
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pag.1156

PARGOLEGGIARE.
Definiz: Vaneggiare, bamboleggiare, e fare atti da bambini. Lat. iuvenari.
Esempio: Dant. Purg. 16. Deh ridendo, e piangendo, pargoleggia.

162) Dizion. 3° Ed. .
PARGOLETTO
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pag.1156

PARGOLETTO.
Definiz: Dim. di Pargolo. Lat. puerulus.
Esempio: Dan. Parad. 27. Fede, ed innocenzia son reperte Solo ne' pargoletti.
Esempio: E Dan. Purgat. 31. Non ti dovea gravar le penne in giuso, Ad aspettar più colpi, o pargoletta.
Esempio: E Petr. Canz. 36. 1. Sola pensando pargoletta, e sciolta, Entrò di Primavera in un bel bosco.
Esempio: Dittam. 2. 3. Veniano appresso con vago desio, Le madri, le donzelle, e i pargoletti.

163) Dizion. 3° Ed. .
PARGOLEZZA
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pag.1156

PARGOLEZZA.
Definiz: Fanciullezza. Lat. puerilitas, pueritia.
Esempio: Com. Parad. 27. I cui pastori nella prima pargolezza furono tutti puri, e candidi.

164) Dizion. 3° Ed. .
PARGOLITÀ, PARGOLITADE, e PARGOLITATE
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pag.1156

PARGOLITÀ, PARGOLITADE, e PARGOLITATE .
Definiz: Pargolezza.
Esempio: Com. Par. 27. Si muta nel corso del tempo, che in sua pargolità è innocente, e fedele.

165) Dizion. 3° Ed. .
PARGOLO
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pag.1156

PARGOLO.
Definiz: Piccol fanciullo. Lat. puerulus, puellus.
Esempio: Dant. Conv. 3. Ogni cosa fanno come pargoli, , sanza uso di ragione.
Esempio: Com. Inf. 15. E nella sovversione delle cinque Cittadi, furon morti, eziandio li pargoli d'un die nati.
Esempio: S. Grisost. Siamo in questa vita, come pargoli.

166) Dizion. 3° Ed. .
PARI,
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pag.1156

PARI,
Definiz: Che i Poeti dissero anche PARE. Eguale. Lat. aequalis, par.
Esempio: Boc. Introd. n. 18. Ed egli sopra gli omeri de' suo' pari, con funeral pompa di cera, e di canti, alla Chiesa, ec. n'era portato.
Esempio: E Bocc. Nov. 77. 42. Che centomila tue pari non potranno, mentre che 'l Mondo durar dee.
Esempio: E Bocc. Nov. 28. 8. Ma, che puote una mia pari, che a un così fatto huomo, come voi siete, sia convenevole.
Esempio: E Bocc. numer. 78. in fin. Zeppa noi siam pari pari.
Esempio: Tes. Br. 1. 12. Ma Lucifero disse, che era pari a Dio, e grande come Dio.
Esempio: Com. Infer. 8. Non rende debita reverenza alli maggiori, ne caritativa benevolenza a' pari.
Esempio: Dan. Par. 14. Ed ecco intorno di chiarezza pari, Nascere un lustro.
Esempio: Petr. Son. 64. Non son, come a voi par, le ragion pari.
Esempio: E Petr. Son. 183. Tra quantunque leggiadre donne, e belle, Giunga costei, ch'al Mondo non ha pare.
Esempio: Rim. Ant. Dan. Maian. Onde ho vita gioiosa, senza pare.
Definiz: §. Al pari: posto avverb. vale Ugualmente.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 225. Si illanguidisce anche egli al pari del boreale.
Definiz: §. Stare a piè pari: diciamo dello Star con tutte le sue comodità.
Esempio: Firenz. Lucid. Dove noi definiamo a piè pari.
Definiz: §. Coll'articolo, in forza di sust.
Esempio: Dant. Conv. 27. Pittagora poneva i principj delle cose naturali lo pari, e l'impari, considerando tutte le cose, ec.

167) Dizion. 3° Ed. .
PARI.
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pag.1156

PARI.
Definiz: Avverb. Al pari.
Esempio: Dan. Purg. 29. Ed io, pari di lei, Picciol passo, con picciol seguitando.
Definiz: §. Del pari, o di pari: Egualmente.
Esempio: Dant. Purg. Di pari come buoi, che vanno a giogo.
Esempio: Sag. Natur. Esp. 7. Circondáti dallo stesso ambiente, camminassero sempre del pari.
Esempio: Martel. Lett. 32. Per poter poi disputare la causa del pari.
Esempio: Bern. Orl. 1. 26. 55. Parresti aver ben spesi i tuoi danari, Se questa sera la levi del pari (maniera con che si dinota Uscir di che che sia, senza scapito, o guadagno)

168) Dizion. 3° Ed. .
PARI
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pag.1156

PARI.
Definiz: Numero, che si può dividere in due parti eguali. Lat. par.
Esempio: Mor. S. Greg. Il primo caffo si è tre, il primo pari si è quattro, de' quali numeri si fa sette.
Definiz: §. Giucare a pari, o caffo. Lat. ludere par impar. I Greci dicevano ἀρτιάζειν. E forse di qui Pariglia, che nel giuoco de' dadi, sono due medesimi numeri, come Ambassi, Duino, Terno, Quaderno, Cinquino, Sino: e vale anche Contraccambio, come: Render la pariglia.

169) Dizion. 3° Ed. .
PARIETARIA.
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pag.1156

PARIETARIA.
Definiz: Paritaria.
Esempio: Red. Esp. Nat. 34. Ho fatto stillare la vitriuóla, o parietaria in orinali di vetro.
Esempio: E Red. Esp. Nat. 35. La melissa, in questi inalbamenti, è quasi simile alla parietaria.

170) Dizion. 3° Ed. .
PARIGLIA
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pag.1156

PARIGLIA.
Vedi Pari.
171) Dizion. 3° Ed. .
PARIMENTE
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pag.1156

PARIMENTE.
Definiz: Similmente. Latin. pariter, simul.
Esempio: Boc. Proem. n. 9. Parimente diletto delle sollazzevoli cose, in quello mostrate, e util consiglio potranno pigliare.
Esempio: Omel. S. Greg. Tutti quegli, i quali riempie, gli fa parimente ardenti, e parlanti.
Esempio: Cas. Ufic. Com. La condizione dell'amicizia, parimente si muta.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 14. S'osservi parimente in altrettanto tempo, fino a che si sarà ripieno il bicchiere.

172) Dizion. 3° Ed. .
PARI PARI
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pag.1156

PARI PARI.
Definiz: In vece del superl. Parissimo, il qual non diremmo. Lat. omnino aequalis.
Esempio: Boc. Novell. 58. 13. Zeppa mio, noi siam pari pari.

173) Dizion. 3° Ed. .
PARITÀ, PARITADE, e PARITATE.
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pag.1156

PARITÀ, PARITADE, e PARITATE.
Definiz: Astratto di Pari: Egualità. Lat. aequalitas.
Esempio: But. Perchè non hanno tre parità, come ha sette, e quattordici.
Esempio: Dan. Conv. 3. La seconda si vede per queste cagioni, che la parità ne' viziosi è cagione d'invidia.
Esempio: E Dan. Conv. 11. Invidia è sempre dove è alcuna paritade intra gli huomini.

174) Dizion. 3° Ed. .
PARITARIA
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pag.1156

PARITARIA.
Definiz: Vetriuóla. Lat. parietaria.
Esempio: Cr. 9. 42. 2. Prendasi paritaria, assenzio, e brancorsina.
Esempio: Tes. Pov. P. S. L'albúme dell'uovo, con sugo di paritaria.

175) Dizion. 3° Ed. .
PARLAGIO
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pag.1156

PARLAGIO.
Definiz: Luogo, dove si fa il parlamento. Lat. forum.
Esempio: G. V. 1. 36. 3. Questo edificio in nostro volgare, aviamo chiamato parlagio.
Esempio: Ricord. cap. 14. E anche un'altro, de' nobili di Roma, dovesse far fare il Parlagio, e 'l guardingo, e laterina, sì come stavano al modo di Roma.
Esempio: E Ricord. cap. 28. Anche era un certo luogo fatto pe' Romani, il quale si chiama Parlagio, nel quale stavano i baroni Romani, con Cesare insieme, a fare il parlamento, e 'l consiglio: ed era tondo, e acconcio per modo, che potea vedere, e udire l'uno l'altro, quando parlavano, e consigliavano insieme. Il detto parlagio era nella via, ch'è oggi chiamata anguillaia.

176) Dizion. 3° Ed. .
SINGULARIZZARE, e SINGOLARIZZARE
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pag.1533

SINGULARIZZARE, e SINGOLARIZZARE.
Definiz: Ridurre nel singulare.
Esempio: Circ. Gell. Perchè la materia è il primo principio di dividere, e di singularizzar le cose.
Definiz: §. Neut. pass. Uscir della comune, farsi singolare.

177) Dizion. 3° Ed. .
SINGULARMENTE, e SINGOLARMENTE
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pag.1533

SINGULARMENTE, e SINGOLARMENTE.
Definiz: Particolarmente con singularità. Lat. praecipuè, peculiariter, praesertim, maximè, singulariter.
Esempio: G. V. 8. 47. 1. Ma singularmente si disse, che la detta Cometa significò l'avvento di Mess. Carlo.
Esempio: Sen. Declam. Più tempo stesti, che non fosti con lui, così, simigliante, tu puoi stare ora, e singularmente, perch'io te l'ho comandato.
Esempio: Caval. Fr. Ling. Conciossiacosachè a Dio singularmente piaccia l'umiltà dopo 'l peccato.
Esempio: Com. Dan. Uccise ventimila abitatori della detta Città in un Palagio, ec. fattigli singularmente richiedere [cioè a uno a uno. Lat. singulatim]
Esempio: Trat. Gov. Fam. La quale singolarmente sconfitto aveva in se il serpente antico.

178) Dizion. 3° Ed. .
SINGULO, e SINGOLO.
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pag.1533

SINGULO, e SINGOLO.
Definiz: Ciascun di per se. Lat. singulus.
Esempio: Cavalc. Fr. Ling. Troppo sarebbe a denominare per singulo le diverse qualità delle persone.
Esempio: Vit. S. G. E così diceva per singulo di tutte l'altre cose della passione.
Esempio: Cresc. 1. 13. 4. Appresso il domandi quello avrà fatto del grano, e del vino, e di tutte l'altre cose per singulo [in questi esempli è usato per singulo a modo avverbiale. Lat. singillatim]

179) Dizion. 3° Ed. .
SINGULTO.
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pag.1533

SINGULTO.
Definiz: Singhiozzo. Lat. singultus.
Esempio: Cant. Car. Le preci, i pianti, i singulti, i sospiri Furon buttati a' venti.