Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 3° Ed.
100) Dizion. 3° Ed. .
PARACUORE.
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pag.1151

PARACUORE.
Polmone.
101) Dizion. 3° Ed. .
PARADISO
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pag.1151

PARADISO.
Definiz: Sust. Luogo de' Beati, la Scrittura dice in Lat. Paradisus. Gr. παράδεισος.
Esempio: Boc. Nov. 1. 19. Bestemmiate Cristo, e la Madre, e tutta la corte di Paradiso.
Esempio: E Bocc. Nov. 47. 19. Tanta fu la sua letizia, che d'Inferno, gli parve saltare nel Paradiso.
Esempio: Petr. Sonet. 57. Ma certo il mio Simon fu in Paradiso.
Esempio: Dant. Purgat. 1. Andar davanti al primo Ministro, ch'è di quei di Paradiso.
Esempio: Passav. Per la tua bontà mi sono diliberato dalle pene del Purgatorio, e vommene a Paradiso.
Esempio: Cron. Mor. Partissi di qua, e andossene a Paradiso.
Esempio: Bern. Orl. 3. 5. 2. Altro del Gentiluomo non tenete, Che il nome solo, e un campo diviso Per arme, dove tanta parte avete, Quanta ha San Marcellino in Paradiso.
Definiz: §. Paradiso: Fig.
Esempio: Dan. Purg. 15.Tal ch'io pensai co' miei toccar lo fondo Della mia grazia, e del mio Paradiso.
Esempio: But. Cioè della felicità, ch'io debbo avere, in vedendo Dio.
Esempio: Vit. Plut. Ella disse: che sì, ma vien tu solo, per tale, che abbi tutto, e menollo nel suo Paradiso, e fecelo star presso al pozzo.
Esempio: Circ. Gell. Case, ec. paiono, a rispetto delle nostre caverne di fiere, e non un Paradiso, come, ec.
Definiz: §. Paradiso terrestre, e Paradiso assolutamente: si dice il luogo delizioso, dove primamente Iddio collocò Adamo, ed Eva.
Esempio: Dittam. 6. 8. In un bel Paradiso a star condusse Adamo, ed Eva.
Esempio: Tesorett. Brunett. E fece Adamo, ed Eva, ec. Mantenente fue miso Fuora del Paradiso, Dove era ogni diletto.
Esempio: E Tes. Br. altrove. Li fiumi principali, Che son quattro, li quali, Secondo lo mio avviso Muovon di Paradiso.

102) Dizion. 3° Ed. .
PARADISO
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PARADISO.
Definiz: Aggiunto, che si da a una spezie di mele.
Esempio: Lib. Viagg. Gli alberi di quelle, non hanno foglie, ma quegli, che portano mele paradise, hanno bene le foglie, che son lunghe un piede per ogni verso.
Definiz: §. Abbiamo anche una sorta d'uva, alla qual diciamo uva Paradisa.

103) Dizion. 3° Ed. .
PARADOSSO.
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PARADOSSO.
Definiz: Cosa fuori della comune opinione. Lat. paradoxum, incredibile. Grec. παράδοξον.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 2. 31. Questo paradosso, ciò è cosa fuori d'opinione, e degna di maraviglia.
Esempio: Red. Ins. 141. Questo mio pensiero non vi parrà totalmente un paradosso.
Esempio: E Red. Ins. 147. Qual vergogna, o quale stravagante paradosso mai sarebbe, ec.

104) Dizion. 3° Ed. .
PARAFERNA
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PARAFERNA.
Definiz: Voce Greca. Quello, che oggi diciam Sopraddote. Gr. παράφερνα.
Esempio: Maestruz. Paraferna è ciò, che la moglie ha fuor della dote.

105) Dizion. 3° Ed. .
PARAFERNALE
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PARAFERNALE.
Definiz: Sopraddotale. I Legisti dicono *paraphernalis.
Esempio: Maestruz. E così è dato al marito, per le cose parafernali.

106) Dizion. 3° Ed. .
PARAFRASI.
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PARAFRASI.
Definiz: Traduzione ampliata. Latin. paraphrasis. Grec. παράφρασις.
Esempio: Firenz. Dialog. Bell. Donn. 336. Subito, che mandò fuori una traduzione della Poetica d'Orazio, quasi in forma di parafrasi.
Esempio: Red. Vip. 1. 47. Eutecnio sofista, che compilò a' libri di Nicandro le parafrasi, non per ancora date in luce.

107) Dizion. 3° Ed. .
PARAGGIO
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PARAGGIO.
Definiz: Da pareggiare, paragone, agguaggliamento, ragguaglio. Lat. aequiparatio, aequatio.
Esempio: Petr. Cap. 12. E vederassi in quel poco paraggio.
Esempio: G. V. 12. 66. 10. E di più di 1600. tra Conti, e Baroni, e Banderesi, e Cavalieri di paraggio [cioè valorosi a ogni paragone]
Esempio: Nov. Ant. 80. 2. Uccise di sua mano mille fra Re, Baroni, e Cavalieri di paraggio.
Esempio: Rim. Ant. E la beltà, ch'è 'n voi sanza paraggio.
Esempio: Passav. 209. E non trovando niuna altra creatura a suo paraggio, alla quale, per la sua condizione altiera, maritar si potesse [cioè, che fosse suo pari]

108) Dizion. 3° Ed. .
PARAGONARE
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PARAGONARE.
Definiz: Far paragone: Assimigliare, comparare. Lat. comparare, conferre, dal Greco παράγειν. Flos. 3.
Esempio: Petr. Son. 303. Si paragona pur co' più perfetti.
Esempio: Fir. As. 192. E menò un giovane grande, e grosso, e tale, che io non so, se egli si poteva paragonare ad alcun di loro.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 14. La di cui aria, vuol paragonare colla prima.
Esempio: Red. Ins. 107. Paragona i Greci, ed i Troiani, ec. gli paragona dico alle mosche ronzanti, intorno alle secchie piene di latte.

109) Dizion. 3° Ed. .
PARAGONATO.
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PARAGONATO.
Definiz: Add. da Paragonare.
Esempio: Sen. Benif. Varch. 6. 6. Io vedrò più tosto (paragonáti tra se il benifizio, e l'ingiuria) se resto creditor di cosa nessuna.
Esempio: Red. Inset. 45. Ne' sagrosanti libri vengon paragonati i più forti, e i più terribili nimici alle pecchie.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 14. Si aveva prossimamente quella differenza, che si ritrova tra l'umido delle due arie paragonate.

110) Dizion. 3° Ed. .
PARAGONE
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PARAGONE.
Definiz: Pietra, sulla quale fregando l'oro, e l'ariento, si fa prova della sua qualità. Lat. index, lydius lapis.
Esempio: Boc. Let. Adunque, come il paragone l'oro, così l'avversità dimostra, chi è amico.
Esempio: Red. Esp. Nat. 5. Son di color nero, simile a quello del paragone.
Definiz: §. Oro di paragone: si dice di Quello, che può stare a tutti i cimenti. Lat. aurum obryzum.
Esempio: G. V. 6. 22. 2. Gli cambiò l'una a uno agostáro d'oro, ec. ed era grosso, e di carati venti di fine di paragone.
Definiz: §. Da questo paragone, che si fa dell'oro, e dell'ariento, usiamo Paragone: per Pruova, ed esperienza.
Esempio: Ariost. Furios. Più volte s'eran già, non pur veduti, Ma al paragon dell'arme conosciuti.
Definiz: §. Paragone: Comparazione, egualità.
Esempio: Fir. As. d'oro. Tale fia finalmente la sua miseria, che ella non truovi paragone per tutto 'l Mondo.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 16. Che è l'antecedente del paragone dell'umido dell'aria, e de' venti.
Esempio: E Sag. Nat. Esp. 14. Volendosi dunque far paragone di un'aria coll'altra, si osservi, ec.
Esempio: Segn. Pred. 17. Ahimè conviene, che io mi ricuopra la faccia, per la vergogna d'esser caduto a paragoni sì vili.

111) Dizion. 3° Ed. .
PARAGRAFO
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PARAGRAFO.
Definiz: Propriamente una delle parti, nella quale si dividono da' Legisti le leggi, e le dicono in Lat. paragraphus, e 'n Gr. παράγραφος, e lo segnano §.
Esempio: Dant. Vit. Nuov. Verrò a quelle parole, le quali sono nella mia memoria, sotto maggiori paragrafi.
Esempio: Com. Inf. 1. A te conviene, ec. in questo paragrafo, ed infino quivi. Ed io a lui, ec.

112) Dizion. 3° Ed. .
PARALELLEPIPEDO.
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PARALELLEPIPEDO.
Definiz: Figura solida Geometrica, composta ne' lati opposti di superficie parallelle. Onde si dice solido paralellepipedo.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 218. O solidi paralellepipedi fatti degli stessi metalli.

113) Dizion. 3° Ed. .
PARALELLO, e PARALLELO
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PARALELLO, e PARALLELO.
Definiz: Equidistante, termine Geometrico. Lat. parallelus.
Esempio: Dan. Par. 12. Come si volgon per tenera nube, Du' archi paralleli, e concolori.
Esempio: But. Quattro cerchj paralleli, cioè, equidistanti sì che 'l primo è intorno al Polo artico, e chiamasi paralello artico.
Esempio: Sagg. Nat. Esp. 175. Spignendole paralelle al medesimo piano.
Esempio: Red. Ins. 128. Con due linee rette paralelle, distese dai lati.

114) Dizion. 3° Ed. .
PARALISIA.
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PARALISIA.
Definiz: Sorta di malattia nota.
Esempio: Lib. Cur. Malat. Giova a coloro, che hanno paralisía.

115) Dizion. 3° Ed. .
PARALITICO
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PARALITICO.
Definiz: Infermo di paralasia. Lat. paralyticus.
Esempio: M. Aldob. Vale a' paralitici, e a quelli, che tremano, e a gotte.
Esempio: Dittam. 6. 6. Fesano il paralitico, che pianto Più di trent'anni avea infermo, e tristo.
Esempio: Dial. S. Greg. M. Sì la percosse di paralisía, sicchè molti anni giacque paralitica.
Esempio: Caval. Fr. Ling. Narra S. Gregorio d'un paralitico, che ebbe nome Servio, ch'era stato sì perduto, che eziandio la mano non si poteva porre alla bocca.

116) Dizion. 3° Ed. .
PARAMENTO
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PARAMENTO.
Definiz: Veste, e abito Sacerdotale, e quei panni, o drappi, co' quali s'adornano i templi, e le case. Latin. ornamentum.
Esempio: Matt. Vill. 9. 21. Scese nella cappella, e arse il tavolato, e i paramenti dell'Altar maggiore.
Esempio: Maestruz. Che sarà, se 'l Cherico dica la pistola senza paramanto?
Definiz: §. Per Ogni abito ricco, e ornato.
Esempio: Filoc. lib. 5. 355. La donna, ec. ornata di quella corona, anella, e altri preziosi paramenti.
Esempio: Matt. Vill. 4. 3. Tutti sforzáti di coperte, e d'altri paramenti, e d'avvistate sopravveste.
Definiz: §. Per Abbigliamenti di palafreno. Latin. phalerae.
Esempio: Matt. Vill. poco sopra. Palafreni covertati di velluto, e di scarlatto, e di drappo di seta, guerníti di ricchi paramenti di sella, e di freno.

117) Dizion. 3° Ed. .
PARAPETTO
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PARAPETTO.
Definiz: Sponda, detto così, perchè su la sponda s'appoggia il petto. Latin. sponda.
Esempio: Gio. Vill. 11. 59. 10. Con corridoio di fuori grande, tra 'l muro con parapetto, per gli Cavalieri.
Esempio: E G. V. 12. 115. 1. Avendo riguardo, e parapetto a modo di Pisa.
Esempio: Tavol. Ritond. E viensene a un parapetto, lo quale era sopra la porta, dicendo chi siete voi, vassallo?
Esempio: Sag. Nat. Esp. 258. Che serve di parapetto a chi soffia.

118) Dizion. 3° Ed. .
PARAPIGLIA.
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PARAPIGLIA.
Definiz: Voce, con che si esprime subita e numerosa confusion di persone.

119) Dizion. 3° Ed. .
PARARE
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PARARE.
Definiz: Vestire di paramento: Addobbare. Lat. ornare, exornare. E non che nell'attivo si usa anche nel sent. neut. pass.
Esempio: Gio. Vill. 8. 63. 5. E di presente si fece parare dell'ammanto di S. Piero.
Esempio: Passav. 336. Si parò alla prima messa, e solennemente la cantò.
Definiz: §. Parare: Riparare.
Esempio: Bern. Orl. 1. 4. 89. Io son contento, se tu pari questa [stoccata]
Esempio: E Ber. Orl. 1. 5. 46. Rinaldo alzò lo scudo, e nel parare Gli da nel fianco una strana percossa.
Definiz: §. Parare: Porgere. Lat. porrigere.
Esempio: Tes. Br. 1. 18. Nel Vangelo comandò di parare l'altra gota, quando l'una fosse ferita.
Esempio: Introd. Virt. Dice il Vangelo di colui, che vuole esser perfetto: chi ti da in una gota, para l'altra.
Definiz: §. Parare: Mettere avanti, presentare, opporre.
Esempio: Bocc. Nov. 69. 9. Quanto ti puo' tu conoscere alla fortuna obbligato, pensando, ch'ella t'abbia parato dinanzi così fatta cosa.
Esempio: Pass. 384. Il diavolo farà sognare, ec. e all'uno, e all'altro parerà innanzi alcuna cosa, per la quale vengono insieme a rissa, e tenzóne.
Esempio: Serm. S. Agost. Parastevi con tutte le medicine, e rimedj, acciocchè a voi non venisse.
Esempio: Boc. Nov. 66. 9. Io mi parai in sull'uscio della camera.
Definiz: §. Parare: Impedire opponendosi: come
Esempio: Esempio del Compilatore Parare un colpo, una palla, un cavallo: Parare il lume, la vista, o simili.
Esempio: Serd. Stor. 3. Fatte alcune balle di bambagia di figura rotonda, se le rotolavano innanzi, per parare i colpi dell'artiglierie.
Esempio: E Serd. Stor. 7. Fatta, come una palvesata paravano l'arme de' nemici.
Definiz: §. Non so dove questa cosa voglia andare a parare: cioè A riuscire, a terminare.
Definiz: §. Pararsi altrui dinanzi una cosa: vale Venire in fantasia, sovvenire. Lat. succurrere, in mentem venire.
Esempio: Boc. Nov. 39. 1. E' mi si para dinanzi pietose donne, una novella, ec.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 23. E nota oramai per ogni parte d'Europa quella famosa esperienza dell'argento vivo, che l'anno 1643. si parò davanti al grand'intelletto del Torricelli.
Definiz: §. Pararsi dinanzi: Venire a fronte, venire a mano, incontrarsi, opporsi.
Esempio: Boc. Nov. 11. 9. Domandando a ciascuno, che dinanzi lor si parava, loro, che luogo facesse.
Esempio: E Bocc. Nov. 14. 9. S'incominciarono ad appiccare a quelle cose, che per ventura loro si paravan davanti.
Esempio: E Bocc. Nov. 84. 11. Nella strada paratisi dinanzi ad Angiulieri.
Definiz: §. Parare: Fermare.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 154. Sicchè dopo questa fuga, l'acqua non si para in un subito, ma seguita a sollevarsi (qui neut. pass.)