Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 4° Ed.
20) Dizion. 4° Ed. .
NEFANDEZZA.
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pag.331

NEFANDEZZA.
Definiz: Nefandigia. Lat. flagitium. Gr. μοχθηρία.
Esempio: Dav. Scism. 61. In compagnía, per più vituperio, di Gualtieri barone d'Ungerford condannato di nefandezza (quì per Soddomía)

21) Dizion. 4° Ed. .
NEFANDIGIA.
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pag.331

NEFANDIGIA.
Definiz: Scelleraggine. Lat. flagitium. Gr. μοχθηρία.
Esempio: Tac. Dav. ann. 15. 214. Per non lasciare alcuna nefandigia lecita, e non lecita, indi a pochi giorni tolse per marito uno stallone di quella mandria detto Pittagora.

22) Dizion. 4° Ed. .
NEFANDISSIMO.
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pag.331

NEFANDISSIMO.
Definiz: Superl. di Nefando. Lat. impurissimus. Gr. μιαρότατος.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Vi si accostano coll'anima di nefandissime scelleraggini imbrattata.

23) Dizion. 4° Ed. .
NEFANDO
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pag.331

NEFANDO.
Definiz: Add. Empio, Scellerato. Lat. nefandus, infandus, nefarius. Gr. μιαρός, ἀθέμιστος.
Esempio: Filoc. 7. 86. Hai potenzia di muovere i duri cuori da' loro proponimenti nefandi.
Esempio: Circ. Gell. 9. 107. E' si truovano molto più nefandi errori infra di voi, che infra gli uomini.
Esempio: Tac. Dav. ann. 16. 235. Curzio Montano di versi nefandi componitore.
Esempio: Bern. Orl. 1. 28. 5. Che, come sopra udiste, s'accorgeva, Che commetteva un peccato nefando.
Esempio: Serd. stor. 1. 2. Onde tutti i popoli, e tutte le nazioni poco prima avevano appreso ec. nefandi riti, e superstizioni.

24) Dizion. 4° Ed. .
NEFARIO.
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pag.331

NEFARIO.
Definiz: Add. Scellerato. Lat. scelestus, nefarius. Gr. μιαρός, ἀθέμιστος.
Esempio: Lab. 301. Al tutto al dipartir dal nefario amore della scellerata femmina mi dispuosi.
Esempio: Fir. As. 278. Ma quel nefario uomo, che più d'una volta si era imbrattato le mani nel sangue umano, messo mano per un giannettone, che egli aveva, lo lanciò all'un de' due giovani per mezzo del petto.
Esempio: E disc. an. 60. Io non credo, che ec. egli si sia messo a tentare così nefaria impresa.

25) Dizion. 4° Ed. .
NEFRITICO.
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pag.331

NEFRITICO.
Definiz: V. G. Add. Aggiunto di dolore, che viene altrui ne' lombi, prodotto da calcoli, o da renella; e pigliasi anche per Chi patisce di tal dolore. Lat. *nephriticus. Gr. νεφριτικός.
Esempio: Tes. Pov. P. S. cap. 27. La radice di ringi ec. guarisce i calculosi, i nefritici, e gli stranguriati.
Esempio: Red. cons. 1. 27. Quando dunque questo concorso, e questo scambievole bollore de i due fluidi acidi, e salsi ec. si fa ne' reni, ne nasce il dolore nefritico.

26) Dizion. 4° Ed. .
NEFRITIDE
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pag.332

NEFRITIDE.
Definiz: Malattia, che depende da' reni. Lat. *nephritis. Gr. νεφρῖτις.
Esempio: Red. cons. 1. 26. La gotta, e la nefritide sono due malattíe, le quali provengono da una sola unica stessa stessissima cagione. Osservo, che coloro, che patiscono podagra, patiscono anco di nefritide. Osservo parimente, che se la nefritide produce i calcoli ne' reni, e la gotta produce altresì a lungo andare i tufi, ed i calcinacci nelle articolazioni delle mani ec.
Esempio: E Red. cons. 30. Il voler liberare in tutto, e per tutto sua Eminenza con forza, e con violenza di medicamenti dalla podagra, dalla nefritide, e da' flati, io l'ho per impossibile.

27) Dizion. 4° Ed. .
NEGAMENTO
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pag.332

NEGAMENTO.
Definiz: Il negare. Lat. negatio, inficiatio. Gr. ἄρνησις, ἀπογόρευμα.
Esempio: Coll. Ab. Isac. cap. 17. Acciocchè noi in neuna parte non diamo alli nostri nemici segno di negamento.
Esempio: Med. Arb. cr. Ridicendo, e affermando il negamento tre volte.

28) Dizion. 4° Ed. .
NEGARE
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pag.332

NEGARE.
Definiz: Dir di no, Disdire, Non concedere. Lat. negare, renuere, recusare. Gr. ἀρνεῖσθαι, ἀνανεύειν, ἀποφάσκειν.
Esempio: >Bocc. nov. 1. 7. Invitato ad uno omicidio, o a qualunque altra rea cosa, senza negarlo mai, volonterosamente v'andava.
Esempio: E Bocc. nov. 18. 3. Se monsignor lo Re, il quale è giovane Cavaliere, e tu se' bellissima damigella, volesse del tuo amore alcun piacere, negherestigliele tu?
Esempio: E Bocc. nov. 34. 12. E del tutto negaron di mai, se non per battaglia, arrendersi.
Esempio: E Bocc. nov. 56. 5. Il mosterrò per sì fatta ragione, che non che tu, ma costui, che 'l niega, dirà, che io dica 'l vero.
Esempio: E Bocc. nov. 71. 8. Ella, che quivi vedeva il testimonio, nol seppe negare, e disse: maisì.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 39. Nè negare il mi puoi, se io il disiderassi.
Esempio: Dant. Purg. 2. Più volte m'ha negato esto passaggio.
Esempio: E Conv. 77. Per un modo puote l'uomo disdire, non offendendo alla verità, quando quello, che non è, non si confessa; e questo è proprio negare.
Esempio: Petr. canz. 17. 1. Ma s'egli avvien, ch'ancor non mi si nieghi Finir anzi 'l mio fine Queste voci meschine ec.
Esempio: Fior. Virt. A. M. Quella gli fece negare Iddio, e adorare quegl'idoli.
Definiz: §. Negare il paiuolo in capo.
v. PAIUOLO §. I.
29) Dizion. 4° Ed. .
NEGATIVA.
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pag.332

NEGATIVA.
Definiz: Sust. Negazione.
Esempio: Cecch. Corr. 3. 1. Pur io starò In sulla negativa.

30) Dizion. 4° Ed. .
NEGATIVO
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pag.332

NEGATIVO.
Definiz: Add. Che ha forza di negare. Lat. inficialis. Gr. ἀρνητικός.
Esempio: Segn. crist. instr. 3. 30. 19. Con pena negativa nella sottrazione di qualche aiuto maggiore, che per altro si darebbe loro, di grazia.

31) Dizion. 4° Ed. .
NEGATO
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pag.332

NEGATO.
Definiz: Add. da Negare. Lat. negatus, denegatus. Gr. ἀρνησθείς ἀρνηθείς, ἐξαρνησθείς ἐξαρνηθείς.
Esempio: Amet. 74. Tentò i miei matrimonj, li quali da me negatili, non si stette.
Esempio: Amm. ant. 23. 3. 9. Oh fedeltà de' segreti sempre negata a' grandi mali.
Esempio: M. V. 5. 7. Per potere avere la dispensazione a lui più volte negata.

32) Dizion. 4° Ed. .
NEGAZIONE
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pag.332

NEGAZIONE.
Definiz: Il negare. Lat. negatio, inficiatio. Gr. ἄρνησις.
Esempio: Bocc. nov. 82. 4. Pensarono, acciocchè la negazion non v'avesse luogo, di volerla far cogliere col giovane alla badessa.
Esempio: Guicc. stor. 12. 565. Incerti gli uomini qual fosse più vera, o la negazione dell'uno, o l'affermazione dell'altro.
Definiz: §. E Negazione, termine filosofico.
Esempio: Dant. Conv. 77. Irreverente dice privazione, lo non reverente dice negazione.

33) Dizion. 4° Ed. .
NEGGHIENTE.
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pag.332

NEGGHIENTE.
Definiz: V. A. Che ha negghienza.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Vi si fermano addormentaticci, o negghienti.

34) Dizion. 4° Ed. .
NEGGHIENZA
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pag.332

NEGGHIENZA.
Definiz: V. A. Pigrizia, Trascuraggine. Lat. socordia, segnities, pigritia, inertia. Gr. ὄκνησις, ῥᾳθυμία, ἀκηδία.
Esempio: Med. Arb. cr. Destati, e leva su, e scuoti da te con fervore la negghienza dell'accidia, e la pigrizia.
Esempio: Dant. Purg. 4. Ed ivi eran persone, Che si stavano all'ombra dietro al sasso, Come l'uom, per negghienza a star si pone.
Definiz: §. Avere in negghienza, Mettere a negghienza, e Non avere a cuore. Lat. negligere, nihili facere, neglectui habere. Gr. ἀμελεῖν, ὀλιγωρεῖν, καταφρονεῖν.
Esempio: Albert. cap. 33. Chi disidera l'utilità della fama, hae in negghienza crescimento di pecunia.
Esempio: E Albert. appresso: Chi hae in negghienza la fame, è crudele.
Esempio: E Albert. cap. 35. Li molti riposi fanno sì pigri gli uomini, che poco meno tutte le lor cose hanno in negghienza, e lascianle non coltivate.
Esempio: Dant. Conv. 76. Mettere a negghienza di sapere quello, che gli altri sentono di lui, non solamente è di persona arrogante, ma di dissoluta.

35) Dizion. 4° Ed. .
NEGHIETTOSO.
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pag.332

NEGHIETTOSO.
Definiz: V. A. Add. Neghittoso. Lat. socors, desidiosus. Gr. ὀκνηρός, ῥᾴθυμος.
Esempio: Tratt. pecc. mort. Questi rassembra il malvagio neghiettoso, che vuole anzi putire nella prigione puzzolente, e lorda, che durare un poco di fatica di salire la scala per andarsene.
Esempio: Coll. Ab. Isac. cap. 9. Non essere neghiettoso, quando il peccato ti pare picciolo.

36) Dizion. 4° Ed. .
NEGHITTOSAMENTE.
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pag.332

NEGHITTOSAMENTE.
Definiz: Avverb. Con negghienza. Lat. segniter, oscitanter. Gr. ἀμελῶς.

37) Dizion. 4° Ed. .
NEGHITTOSO
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pag.332

NEGHITTOSO.
Definiz: Add. Che fugge la fatica, Tardo, Lento, Pigro, Trascurato. Lat. socors, piger, iners, lentus, desidiosus. Gr. ὀκνηρός, ῥᾴθυμος, ἀργός.
Esempio: Petr. canz. 11. 2. Sicchè la neghittosa esca del fango.
Esempio: Esp. Pat. Nost. Quasi vuol dire egli è difettuoso in esser neghittoso.
Esempio: Vit. Plut. Disprezzava, come neghittoso, tutti quegli uomini, che non volevano andare alla battaglia.
Esempio: Menz. rim. 1. 31. Non può cor neghittoso ec. Alle grand'opre avere il cielo amico.
Esempio: E Menz. rim. 334. Per te il cor neghittoso ognor si desta.

38) Dizion. 4° Ed. .
NEGLETTAMENTE
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pag.332

NEGLETTAMENTE.
Definiz: Avverb. Con poca cura, Negligentemente, e quasi Neghittosamente. Lat. pigre, desidiose, negligenter. Gr. ἀμελῶς, ἀκηδέστως, ὀκνηρῶς.
Esempio: Com. Purg. 8. Rimembransi del passato giorno, e poco utilmente compartito, e neglettamente valicato.

39) Dizion. 4° Ed. .
NEGLETTO
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pag.332

NEGLETTO.
Definiz: Add. Disprezzato, Trasandato. Lat. neglectus. Gr. ὀλιγωρηθείς.
Esempio: Petr. canz. 41. 5. Dal laccio d'or non sia mai chi mi scioglia Negletto ad arte, e innanellato, ed irto.
Esempio: Fiamm. 4. 85. I negletti capelli d'oro ec. siccome io poteva, in ordine rimetteva.
Esempio: Tass. Ger. 7. 9. Nè gli avidi soldati a preda alletta La nostra povertà vile, e negletta.
Esempio: Ar. Fur. 7. 75. Finchè dell'armi sue più dì neglette Si fu vestito dal capo alle piante.