Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 4° Ed.
120) Dizion. 4° Ed. .
NETTAMENTE
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pag.338

NETTAMENTE.
Definiz: Avverb. Con nettezza, Pulitamente. Lat. pure, nitide. Gr. καθαρῶς.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 11. L'acqua della piova, che nettamente è ricolta, e che è caduta da alte nuvole, sì è migliore di tutte altre.
Esempio: Tes. Br. 3. 5. Sopra tutte maniere d'acqua sì è quella, che novellamente è colta di piova, se ella è bene monda, e messa in cisterna ben lavata nettamente, sanza alcuna lordure.
Esempio: Bocc. lett. Pr. S. Ap. 295. Cibi popolareschi, ma nettamente parati.
Definiz: §. Per Costumatamente, Sinceramente, Puramente, Senza macchia, o lordura d'alcun vizio. Lat. sincere, caste. Gr. ἀκεραίως, καθαρῶς.
Esempio: Esp. Pat. nost. Egli si vogliono guardare nettamente, egli si confessano volentieri, e sovente.
Esempio: Cron. Vell. 16. Altri uficj di comune ebbe assai, ne' quali nettamente si portava.
Esempio: Liv. M. E nudriamo noi i nostri figliuoli nettamente, e castamente, per averne cotal guiderdone?
Esempio: Gr. S. Gir. Síi obbediente, e fa' nettamente tutto quello, che tu hai a fare.
Esempio: Bocc. nov. 1. 20. Ben sapete, che io so, che le cose, che al servigio di Dio si fanno, si deono fare tutte nettamente.

121) Dizion. 4° Ed. .
NETTAMENTO
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pag.338

NETTAMENTO.
Definiz: Il nettare. Lat. purificatio, purgatio. Gr. κάθαρσις.
Esempio: Cr. 5. 10. 18. Il sugo delle sue foglie (del fico) è di forte riscaldamento, e mondificamento, e nettamento.

122) Dizion. 4° Ed. .
NÉTTARE
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NÉTTARE.
Definiz: Sust. Bevanda degl'Iddii. E presso a' medici Spezie di bevanda composta. Lat. nectar. Gr. νέκταρ.
Esempio: Dant. Purg. 22. Lo secol primo quant'oro fu bello, Fe savorose con fame le ghiande, E néttare per sete ogni ruscello.
Esempio: But. ivi: Néttare è beveraggio lavorato di vino, e di spezieríe.
Esempio: Petr. son. 160. Pasco la mente d'un sì nobil cibo, Ch'ambrosia, e néttar non invidio a Giove.

123) Dizion. 4° Ed. .
NETTARE
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pag.338

NETTARE.
Definiz: Ripulire, Levar via le macchie, le brutture, Purgare, Tor via il cattivo dal buono. Lat. purgare, mundare, nitidare. Gr. καθαίρειν.
Esempio: Bocc. nov. 37. 7. Dicendo, che la salvia molto bene gli nettava (i denti) d'ogni cosa.
Esempio: E Bocc. nov. 72. 7. La Belcolore scesa giù si pose a sedere, e cominciò a nettar sementa di cavolini, che il marito avea poco innanzi trebbiati.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 46. Ancora non s'era sì ogni cosa potuto nettáre, che non vi putisse.
Definiz: §. I. Nettare, per metaf.
Esempio: Serd. stor. 6. 226. Nè vi mancano in alcun tempo dell'anno armate, ec. in più luoghi per difendere il mare, e nettarlo da' corsari.
Definiz: §. II. Diciamo anche Nettare, per Leppare, o Partirsi con prestezza. Lat. solum vertere, in fugam se coniicere. Gr. μετανίστασθαι, φεύγειν.
Esempio: Bern. Orl. 1. 7. 31. Com'e' fu detto: il Re Gradasso viene, Tu vedesti in un tratto ognun nettare.
Esempio: E Ber. Orl. 1. 22. 9. Lasciatala la fiera, oltre passava Dietro a quel vecchio tristo, che nettava.

124) Dizion. 4° Ed. .
NETTAREO
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NETTAREO.
Definiz: Add. Di néttare, Di qualità di néttare. Lat. nectareus. Gr. νεκτάρεος.
Esempio: Libr. cur. malatt. Siroppi, che hanno più del nettareo, che del medicamento al sapore.

125) Dizion. 4° Ed. .
NETTATO
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pag.338

NETTATO.
Definiz: Add. da Nettare. Lat. purgatus, mundatus. Gr. καθαρισθείς.
Esempio: Libr. cur. malatt. Un pugillo di cavolo tenero nettato dalle sue costoline.

126) Dizion. 4° Ed. .
NETTATIVO
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pag.338

NETTATIVO.
Definiz: Add. Che ha virtù di nettare. Lat. purgatorius. Gr. καθαρτικός.
Esempio: Com. Purg. 27. Quì dimostra l'autore la ferventezza di quel fuoco ultimo nettativo di tutte le macchie.

127) Dizion. 4° Ed. .
NETTATOIO.
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pag.338

NETTATOIO.
Definiz: Strumento, o Arnese, con che si netta.
Esempio: Cant. Carn. 37. La pezza, e 'l nettatoio vi mettiam drento, E per tutto il nettiamo.

128) Dizion. 4° Ed. .
NETTATURA.
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NETTATURA.
Purgatura.
129) Dizion. 4° Ed. .
NETTERE
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pag.338

NETTERE.
Definiz: V. L. Lat. nectere, adnectere. Gr. πλέκειν.
Esempio: Dant. Purg. 33. Qual Temi, e Sfinge nette, e persuade.
Esempio: But. ivi: Nette, e persuade, cioè compone, e conforta.

130) Dizion. 4° Ed. .
NETTEZZA
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pag.338

NETTEZZA.
Definiz: Pulitezza. Lat. puritas, munditas, nitor, nitiditas, nitela. Gr. καθαρότης, στιλβνότης στιλπνότης.
Esempio: Bocc. intr. 54. Al governo delle camere delle donne intente vogliamo che stieno, ed alla nettezza de' luoghi, dove staremo.
Esempio: G. V. 1. 38. 2. Albino prese a smaltar tutta la cittade, che fu uno nobile lavoro, e bellezza, e nettezza della cittade.
Esempio: Tes. Br. 7. 25. Tua nettezza dee essere, che ella non sia agio per troppo ornamento, ma tanto, che tu cacci le salvatiche negligenze, e la compassione laida.
Esempio: Nov. ant. 22. 3. Lo 'mperadore per la nettezza di colui gli donò molto riccamente.
Definiz: §. Per metaf. Purità, Lealtà. Lat. sinceritas, castitas, candor, integritas. Gr. καθαρότης, ἀκεραιότης.
Esempio: Cron. Vell. 16. Se gli avesse prestato Iddio vita, avrebbe avuto in comune assai stato, considerata la sodezza, e nettezza sua.
Esempio: Fr. Iac. T. 2. 15. 3. L'alma serbi in nettezza Senza carnal sozzore.

131) Dizion. 4° Ed. .
NETTISSIMAMENTE
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pag.338

NETTISSIMAMENTE.
Definiz: Superl. di Nettamente.
Esempio: Benv. Cell. Orif. 36. Bisogna proccurare di mettere la diversità de' colori nettissimamnte, e in tal guisa, che paiano miniati.

132) Dizion. 4° Ed. .
NETTISSIMO
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pag.338

NETTISSIMO.
Definiz: Superl. di Netto. Lat. nitidissimus. Gr. καθαρώτατος.
Esempio: Cr. 9. 94. 2. Poi rivolgi l'alveo, e leva il coperchio, e ponlo in su una stanghetta nettissima.
Esempio: M. Aldobr. Ma l'uno, e l'altro (sale) debbe esser nettissimo.

133) Dizion. 4° Ed. .
NETTO
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pag.338

NETTO.
Definiz: Add. Pulito, Senza macchia, o lordura. Lat. purus, mundus, sincerus, nitidus. Gr. καθαρός, ἁγνός.
Esempio: Nov. ant. 8. 1. Cerca l'uomo la ruga per li più netti mangiari, e più delicati.
Esempio: Dant. Purg. 30. Nè quantunque perdeo l'antica madre Valse alle guance nette di rugiada.
Esempio: Petr. son. 166. Candido, leggiadretto, e caro guanto, Che copría netto avorio, e fresche rose.
Definiz: §. I. Per Buono, Senza vizio, o magagna, Leale, schietto. Lat. integer, honestus, castus. Gr. ἄκακος, ἄμομος.
Esempio: Dant. Purg. 3. O dignitosa coscienzia, e netta, Come t'è picciol fallo amaro morso!
Esempio: Cron. Morell. 243. Comecchè malizia e' non avesse usata, ma per più netta coscienza.
Esempio: E Cron. Mor. 278. Se vedi per questa via andare netto, e fare piacere alle parti, fallo.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Trattava con netta coscienza ogni negoziuccio.
Esempio: Liv. M. Ma la sua donna, che era morta, fue prode femmina, e onesta, di netta vita.
Esempio: M. V. 8. 37. L'animo del nostro comune si vide netto, ed intero, per far de' loro errore ricredenti i Pisani.
Esempio: Malm. 3. 2. perchè al mondo non è nulla di netto, E non si può mangiar boccone in pace.
Definiz: §. II. Netto, per Ispedito, Pronto. Lat. promptus, celer, expeditus. Gr. πρόχειρος, ταχύς, εὔζωνος.
Esempio: M. V. 11. 45. S'accostarono a Barga, sanza alcuno sentore de' terrazzani, tanto fu netto, e presto l'assaltò.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 65. A dare un colpo sì tostano, e netto.
Definiz: §. III. Per Esente da pericolo, Senza danno. Lat. innoxius, illaesus. Gr. ἀβλαβής.
Esempio: M. V. 8. 48. I Perugini non ebbono netta del tutto l'avventurosa vittoria.
Esempio: Tac. Dav. stor. 2. 282. E niuno ne andò così netto, che non piangesse qualcuno.
Definiz: §. IV. Uscir di netto da alcuna cosa; vale Non mettervi qualche cosa del suo. Lat. immunem abire. Gr. ἀσύμβολον, ἀσύντακτον ἀπιέναι.
Esempio: Malm. 6. 3. Non si pensi d'averne a uscir netta.
Definiz: §. V. Farla netta, o Far netto, o simili, vale Ingannar con destrezza, e senza pericolo. Lat. astute, prompte, feliciter rem conficere. Gr. πανούργως, προχείρως, εὔ πράττειν.
Esempio: Morg. 18. 176. Tu hai pur fatto, per Dio, netto, e presto.
Esempio: Fir. Luc. 5. 3. Io mi credeva d'averla fatta netta di quella vesta, e avevala, se quel poltrone dello Sparecchia non le rificcava in cupola ogni cosa.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. 75. E sol facea nella mente disegno Del modo breve, e poterla far netta.
Definiz: §. VI. Netto, in forza d'avverb. per Nettamente. Lat. pure, nitide, castigate. Gr. καθαρῶς.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Mess. Dolcib. 20. Tu dei saper, che questo mio difetto Non vuol, ch'io scriva, com'io soglio, netto.
Definiz: §. VII. Giucar netto, vale Andar cauto, e sicuro, con riguardo, e con lealtà. Lat. caste, et caute se gerere.
Esempio: Cecch. Mogl. 2. 3. Ovunque voi andate, giucate sempre netto alle porte; mostrate ciò, che voi avete, pagate ciò, che vi chiedono; che alla fine del giuoco chi gli vuol giuntare, gli paghi.
Esempio: Morg. 26. 150. Sicchè tu giuoca netto, destro, e largo, Ch'e' ti bisogna aver quì gli occhi d'Argo.
Definiz: §. VIII. Al netto; termine de' mercanti, vale Detratti i cali, le spese, o altro da detrarsi secondo i patti, o le consuetudini. Lat. deducto detrimento, vel deductis expensis.
Definiz: §. IX. Di netto, posto avverbialm. co' verbi Tagliare di netto, Portar via di netto, e simili, vale Affatto, Interamente, In un tratto. Lat. statim , illico, e vestigio, funditus. Gr. εὐσθύς εὐθύς.
Esempio: Bocc. nov. 79. 42. E con essa sospintolsi d'addosso, di netto col capo innanzi il gittò.
Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 3. 104. Manda fuor ciò ch'ell'ha, quasi di netto.
Esempio: Bern. Orl. 2. 4. 41. Proprio lo giunse nel corno ferrato, E gliel'ha tutto di netto tagliato.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. 45. E giunselo tra 'l guanto, e il braccialetto, E 'n un tratto gli fe duo moncherini, Che l'una, e l'altra man tagliò di netto.
Esempio: Malm. 2. 35. E rimessa la briglia al suo giannetto, Come un pardo, saltovvi su di netto.

134) Dizion. 4° Ed. .
NEVAIO.
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pag.340

NEVAIO.
Definiz: Si dice quando egli è nevicato assai. Lat. nivatio.

135) Dizion. 4° Ed. .
NEVARE
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pag.340

NEVARE.
Definiz: Nevicare. Lat. ningere. Gr. νίφειν.
Esempio: Petr. canz. 22. 1. Già su per l'alpi neva d'ogn'intorno.
Esempio: Dant. Conv. 158. Nevato è, sicchè tutto cuopre la neve, e rende una figura in ogni parte.
Esempio: Alam. Colt. 4. 96. Là dove vuol dormir, quando più neva, Guardi alla parte, che nel mezzo è posta Tra l'Euro, e l'Ostro.

136) Dizion. 4° Ed. .
NEVATO
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pag.340

NEVATO.
Definiz: Add. Rinfrescato colla neve. Lat. nivatus. Gr. νιφοψυχής.
Esempio: Red. annot. Ditir. 69. Questo lusso di freschezza non è per ancora arrivato a tanto, che ne' conviti si sia introdotto lavarsi le mani con acqua nevata.

137) Dizion. 4° Ed. .
NEVAZIO
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pag.340

NEVAZIO.
Definiz: V. A. Nevaio, Nevazzo. Lat. nivatio.
Esempio: Libr. Macc. M. A. Perch'era grande nevazio, non venne in Galadatin.

138) Dizion. 4° Ed. .
NEVE
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pag.340

NEVE.
Definiz: Pioggia rappresa dal freddo nell'aria men fortemente della grandine. Lat. nix. Gr. χιών.
Esempio: Bocc. nov. 77. 38. La notte, che io nella tua corte di neve piena moriva di freddo.
Esempio: Dant. Purg. 21. Perchè non pioggia, non grando, non neve, Non rugiada, non brina più su cade, Che la scaletta de' tre gradi breve.
Esempio: G. V. 4. 21. 2. Vegnendo in Lombardía alla misericordia del detto Papa per molti dì a piedi scalzi in sulla neve, e 'n sul ghiaccio, a pena gli fu perdonato.
Esempio: Petr. canz. 4. 6. Nè giammai neve sott'al sol disparve.
Esempio: Albert. cap. 20. Volgarmente si dice: ciò, che neve chiude, sole apre.
Esempio: Salvin. disc. 2. 124. A lana è assomigliata la neve nel salmo.
Esempio: E Salvin. disc. appresso: Marziale chiamò le nevi, lane d'acqua cheta.
Definiz: §. I. Aver pisciato in più d'una neve, o simili; proverb. che vale Essere molto esperimentato delle cose del mondo, e da esser difficilmene ingannato; modo basso. Lat. multum aquae navigasse.
Esempio: Pataff. 7. Deh dimmi, ch'ha' pisciato in sette nevi, Che Dio ti vaglia, Pecchia Fiorentino.
Esempio: Varch. Ercol. 78. Quando alcuno, per esser pratico del mondo, non è uomo da essere aggirato, nè fatto fare, si dice: egli sele sa ec. egli ha pisciato in più d'una neve.
Esempio: Fir. nov. 8. 293. E sapete, ch'egli ha pisciato in dimolte nevi, e ch'e' sa a' quanti dì è san Biagio.
Definiz: §. II. Sotto acqua fame, e sotto neve pane; detto proverb. perchè l'acqua dilava la terra, e la porta via, e la neve la 'ngrassa.
Definiz: §. III. Tanto basti la mala vicina, quanto la neve marzolina; proverb. dinotante, che La neve di Marzo poco dura.

139) Dizion. 4° Ed. .
NEVICARE
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pag.340

NEVICARE.
Definiz: Il Cader, che fa la neve dal cielo. Lat. ningere, nivitare. Gr. νίφειν.
Esempio: Bocc. nov. 12. 7. Essendo il freddo grande, e nevicando tuttavia forte ec. cominciò a riguardare ec.
Esempio: Petr. son. 33. Il quale or tuona, or nevica, e or piove.
Esempio: Salvin. disc. 2. 124. Allude forse al nevicare, che appunto: ella fiocca, dicono i nostri fanciulli, quando cade in gran copia la neve.