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Dizion. 4° Ed. .
MEDESIMO
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MEDESIMO.
Definiz: | Che i poeti dissero anche MEDESMO. Pronome, che vale Stesso, e non istà senza compagnia di nome, o di
pronome giammai, e la sua terminazione con essi congiunta varia per generi, e numeri. Co' pronomi QUESTO, QUELLO, IL,
quasi si usa come in sentim. neutr. Lat. idem. Gr. ὁ
αὐτός. |
Esempio: | Bocc. nov. 19. 4. Il terzo quasi in questa medesima sentenzia, parlando,
pervenne. |
Esempio: | E Bocc. num. 9. E tu medesimo di', che la moglie tua è
femmina. |
Esempio: | E Bocc. nov. 21. 14. Purchè noi medesime nol diciamo. |
Esempio: | Lab. 78. Guardando tra molte, che quivi n'erano in quello medesimo abito.
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Esempio: | Dant. Purg. 26. Essi medesmi, che m'avean pregato. |
Esempio: | E Dan. Par. 5. Seco medesmo a suo piacer combatte.
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Esempio: | E Dan. Par. 24. Che quell'opere fosser quel medesmo.
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Esempio: | Petr. son. 1. Di me medesmo meco mi vergogno. |
Esempio: | E Petr. son. 44. Esce D'un medesimo fonte Eufrate, e Tigre.
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Definiz: | §. Si aggiugne anche, quantunque senza necessità, alle voci MECO, TECO, SECO, e talora si trova usato anche nella
terminazione maschile, riferendosi a femmina. |
Esempio: | Bocc. nov. 49. 17. La qual cosa la donna vedendo ec. la grandezza dell'animo suo
ec. molto seco medesimo commendò. |
Esempio: | E Bocc. nov. 65. 11. La quale questo volendo disse seco
medesimo. |
Esempio: | Fiamm. 1. 56. Certo voler nol dei, nè credo, che 'l vuogli, se savia teco medesima
ti consigli. |
Esempio: | E Fiamm. 3. 1. Io alcuna volta meco medesima fingeva, lui
dovere ancora, indietro tornando, venirmi a vedere. |
Esempio: | Fir. As. 25. Io curioso riguardava con diligenzia la gola del mio compagno, e
diceva meco medesimo. |
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