Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 4° Ed.
80) Dizion. 4° Ed. .
NEPITELLO
Apri Voce completa

pag.335

NEPITELLO.
Definiz: Orlo propriamente della palpebra dell'occhio. Lat. gena, palpebra.
Esempio: Pallad. Marz. 27. Se avrà peli biscolori, cioè di più colori, nelle nepitella degli occhi, ovvero negli orecchi, genera figliuoli svariati di colore.
Esempio: Cr. 9. 58. 1. Se avrà peli di più colori ne' nipitelli degli occhi, o degli orecchi, varierà molto il color della creatura (il Lat. ha palpebris, aut auribus)
Esempio: Burch. 1. 28. Sicchè fra i nepitelli di Plutone Già trionfava la salsiccia nuova.

81) Dizion. 4° Ed. .
NÈ PIÙ NÈ MENO.
Apri Voce completa

pag.335

NÈ PIÙ NÈ MENO.
Definiz: Posto avverbialm. vale Per l'appunto, Non diversamente, Quel medesimo. Lat. adamussim.
Esempio: Nov. ant. 94. 3. A lei parve, che dicesse bene, e nè più, nè meno fece.
Esempio: Bocc. nov. 1. 15. Io ho vivendo tante ingiurie fatte a Demoneneddio, che per farnegli io una ora in su la mia morte, nè più, nè meno ne sarà.
Esempio: E Bocc. nov. 36. 11. De' così fatti, e de' più spaventevoli (sogni) assai n'ho già veduti, nè perciò cosa del mondo più, nè meno me n'è intervenuto.
Esempio: E Bocc. nov. 76. 1. Come Filostrato fu dal nome di maso tirato a dover dire la novella ec. così nè più, nè meno son tirata io da quello di Calandrino.
Esempio: E Amet. 95. E quello nè più, ne meno, che 'l bollente ferro tratto delle ardenti fucine, vide d'infinite faville isfavillante.

82) Dizion. 4° Ed. .
NEPOTE
Apri Voce completa

pag.335

NEPOTE.
Definiz: Si dice al Figliuolo del fratello, della sorella, e anche del figliuolo. Lat. nepos. Gr. ἔγγονος, ἀπόγονος, ἔκγονος.
Esempio: Bocc. nov. 13. 7. Ad attendere a' fatti loro un giovane lor nepote, che aveva nome Alessandro, mandarono.
Esempio: Dant. Inf. 16. Nepote fu della buona Gualtrada.

83) Dizion. 4° Ed. .
NEQUISSIMO
Apri Voce completa

pag.335

NEQUISSIMO.
Definiz: V. L. Add. Iniquissimo. Lat. nequissimus, iniquissimus, maxime impius. Gr. πονηρότατος.
Esempio: G. V. 2. 3. 1. E molte altre città di Campagna, e terre di Roma dallo nequissimo Totile furono distrutte.
Esempio: S. Ag. C. D. Questa placazione di cotali Dii disonestissima, ed impurissima, svergognatissima, nequissima ec. levò.
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 67. Dopo queste parole i buoni spiriti disparirono, e allora si levarono due nequissimi ec. e percossommi.
Esempio: Ambr. Bern. 2. 7. Oh nequissimo! Ordiva prima, e po' voleva tessere.

84) Dizion. 4° Ed. .
NEQUITÀ, NEQUITADE, e NEQUITATE
Apri Voce completa

pag.335

NEQUITÀ, NEQUITADE, e NEQUITATE .
Definiz: Nequizia, Iniquità. Lat. nequitia, iniquitas. Gr. μοχθηρία, πονηρία.
Esempio: Albert. cap. 6. Fate a voi amici delle ricchezze della nequitade.
Esempio: E Albert. appresso: Li peccati, e le nequitadi sono nimici dell'anima loro.

85) Dizion. 4° Ed. .
NEQUITANZA
Apri Voce completa

pag.335

NEQUITANZA.
Definiz: V. A. Nequizia. Lat. iniquitas, nequitia. Gr. μοχθηρία, πονηρία.
Esempio: Fr. Iac. T. 4. 12. 12. Detto ha quasi niene Della sua gran nequitanza.

86) Dizion. 4° Ed. .
NEQUITOSO.
Apri Voce completa

pag.335

NEQUITOSO.
Definiz: Add. Che ha nequizia. Lat. nequam, improbus. Gr. πονηρός.
Esempio: Fr. Iac. T. 1. 3. 3. Sua lingua nequitosa Non può giammai posare.
Esempio: Buon. Fier. 5. Intr. 1. E voi sante, e voi caste, e voi pudiche Spinse per terra, e nequitosa oppresse.
Esempio: E Buon. Fier. 5. 4. 5. E nequitoso, e ratto, Con molta al fianco e berrovaglia, e plebe, Sgombrò la piazza.

87) Dizion. 4° Ed. .
NEQUIZIA
Apri Voce completa

pag.335

NEQUIZIA.
Definiz: Malvagità, Scelleratezza, Malizia. Lat. nequitia, pravitas. Gr. μοχθηρία, πονηρία.
Esempio: Dant. Par. 4. È argomento Di fede, e non d'eretica nequizia.
Esempio: G. V. 10. 24. 2. Onde grande nequizia ne seguì in Pisa.
Esempio: Coll. SS. Pad. Della nobiltà dell'anima, e delle nequizie spirituali.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 35. E come in mar, così in terra spandi Maggior nequizia per sì fatta via.
Esempio: Lor. Med. canz. 52. 3. E tanta è la lor nequizia, e la loro ingorda voglia, Ch'elle fan come la foglia, Che si volta a tutte l'ore.

88) Dizion. 4° Ed. .
NERBARE
Apri Voce completa

pag.336

NERBARE.
Definiz: Percuoter con nerbo. Lat. nerveo flagro caedere. Gr. τοῖς νεύροις μαστίζειν.

89) Dizion. 4° Ed. .
NERBO
Apri Voce completa

pag.336

NERBO.
Definiz: Nervo. Lat. nervus. Gr. νεῦρον.
Esempio: Dant. Inf. 9. Gli occhi mi sciolse, e disse: or drizza il nerbo Del viso.
Esempio: Fr. Giord. Pred. D. Del sangue si fa la carne, l'ossa, e le veni, e le nerbora.
Esempio: Scal. S. Ag. Dagli la benedizione, che l'Angelo diede a Iacob, mortificandogli il nerbo della coscia.
Esempio: Tes. Br. 5. 44. Abbiano ec. (i buoi) dure nerbora, e piccole unghie, e coda grande, e pilosa.
Esempio: Fr. Giord. S. Pred. 71. Il sangu non ha questi difetti, de'quali si fanno l'ossa, e le membra, e le nerbora.
Definiz: §. I. Per metaf. e vale Forza, Importana, il Migliore. Lat. robur.
Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 10. Aggiunsevi gran parte de' cavalli di guardia, col nerbo di Germani, che allora la persona guardavano dello 'mperadore.
Esempio: E Tac. Dav. stor. 2. 288. Furono il nerbo di parte Flavia.
Esempio: Tass. Ger. 18. 102. Che il nerbo delle genti ha 'l Re in aiuto.
Definiz: §. II. Esser di buon nerbo, Aver buon nerbo, e simili, vagliono Esser forte, e gagliardo. Lat. robustum esse.
Esempio: Ar. Fur. 35. 47. Io son di tal valor, son di tal nerbo, Che aver non dei d'andar di sotto a sdegno.
Esempio: Bern. Orl. 2. 1. 63. Il più fiero garzon non nacque mai, Persona ha di gigante, e forte nerbo.
Definiz: §. III. Nerbo, per Corda di strumento. Lat. chorda nervea. Gr. τὸ νεῦρον.
Esempio: Sen. Pist. Tu m'insegni, come le gravi, e le agute voci s'accordano insieme, come si fa la concordia de' nerbi, che rendono diseguale suono (il T. Lat. ha nervus)
Definiz: §. IV. Nerbo, propriamente Quello, di che ci serviamo, come di frusta, ad uso di nerbare.
Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 4. Le granate, e le scope A te, briccone, a te, poltrone, io serbo, E nell'aceto a stagionarsi un nerbo.

90) Dizion. 4° Ed. .
NERBOLINO
Apri Voce completa

pag.336

NERBOLINO.
Definiz: Dim. di Nerbo. Lat. nervulus.
Esempio: M. V. 11. 60. La mattina si trovarono tutte colle costole, e nerbolini tutti bianchi (quì per similit.)

91) Dizion. 4° Ed. .
NERBORUTO
Apri Voce completa

pag.336

NERBORUTO.
Definiz: Add. Di grossi nerbi, ed eminenti, che denotano fortezza. Lat. nervosus, torosus, fortis. Gr. νευρώδης, σταθυρός, ἰσχυρός.
Esempio: Bocc. nov. 88. 6. Uom grande, e nerboruto, e forte.
Esempio: Lab. 32. Asciutto, e nerboruto, e di non molto piacevole aspetto.
Esempio: G. V. 7. 1. 3. Grande di persona, e nerboruto, di colore ulivigno, e con gran naso.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Dav. Colt. 194. Dove l'altro tagliato a buona stagione è sodo, ferrigno, nerboruto, e pesante.

92) Dizion. 4° Ed. .
NERBOSO
Apri Voce completa

pag.336

NERBOSO.
Definiz: Add. Che ha grossi nerbi, Nerboruto. Lat. nervosus.
Esempio: Pallad. Marz. 23. Voglionsi scegliere (i buoi) novelli colle membra quadrate, e grandi ec. le gambe sode, nerbose, e piccole.

93) Dizion. 4° Ed. .
NERBUTO
Apri Voce completa

pag.336

NERBUTO.
Definiz: Add. Che ha nerbi, Nerboso. Lat. nervosus. Gr. νευρώδης.
Esempio: Lor. Med. canz. 106. 3. E vuol carne nerbuta senza l'osso.
Definiz: §. Per metaf. Forte, Gagliardo.
Esempio: Cas. Oraz. 50. Sono per lo più indizio di gagliarda, e forte, e nerbuta natura.
Esempio: Cant. Carn. Paol. Ott. 35. Bisogna, che chi fa questo mestiero Sia ben fatto, e ossuto ec. Ma sopra tutto giovane, e nerbuto.

94) Dizion. 4° Ed. .
NEREGGIANTE.
Apri Voce completa

pag.336

NEREGGIANTE.
Definiz: Che nereggia. Lat. nigricans. Gr. ὑπομέλας.
Esempio: Libr. cur. malatt. Se vi sea colore rosso nereggiante, annunzia morte.

95) Dizion. 4° Ed. .
NEREGGIARE.
Apri Voce completa

pag.336

NEREGGIARE.
Definiz: Negreggiare, Tendere al nero, Tirare al nero. Lat. nigrescere, ad nigrum vergere. Gr. ἀπομελαίνεσθαι.

96) Dizion. 4° Ed. .
NERETTO
Apri Voce completa

pag.336

NERETTO.
Definiz: Add. Dim. di Nero, detto per vezzi. Lat. nigellus. Gr. ὑπομέλας.
Esempio: Amet. 27. Occhi ec. neretti, soavi, lunghi, benigni, e pieni di riso.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 232. Le femmine, che hanno mestruo ec. i loro occhi sono neretti, e il loro viso d'altro colore, ch'elle non sogliono.

97) Dizion. 4° Ed. .
NEREZZA
Apri Voce completa

pag.336

NEREZZA.
Definiz: Astratto di Nero. Lat. nigredo, nigrities. Gr. μελανότης, μελανία.
Esempio: Amm. ant. 37. 3. 7. Non indolcia la ventura sanza il fiele suo, nè imbianca sanza nerezza; siccome non è monte sanza valle.
Esempio: Volg. Ras. Ratto nascimento di capelli, e spessezza, e nerezza, e crespezza, e grossezza, ed asprezza, tutte queste cose significano la complessione calda.
Esempio: Varch. Lez. 257. La bianchezza non ha altro contrario vero, che un solo, cioè la nerezza.

98) Dizion. 4° Ed. .
NERICANTE
Apri Voce completa

pag.336

NERICANTE.
Definiz: Che nereggia, Che tende al nero. Lat. subniger, nigricans. Gr. ὑπομέλας.
Esempio: Cr. 9. 64. 1. Abbiano gli orecchi grandi, e la fronte lata, e crespa, e i labbri, e gli occhi nericanti.
Esempio: Pallad. Marz. 23. La fronte larga, e crespa, i labbri, e gli occhi nericanti.

99) Dizion. 4° Ed. .
NERICCIO
Apri Voce completa

pag.336

NERICCIO.
Definiz: Add. Che ha del nero, Che tende al nero, Nericante. Lat. subniger. Gr. ὑπομέλας.
Esempio: Ricett. Fior. 50. Sotto al quale (mallo della noce moscada) vi è la mace, e sotto ssa il guscio duro, e nericcio, come quello delle nostre nocciuole,