Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 4° Ed.
140) Dizion. 4° Ed. .
NEVICOSO
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pag.340

NEVICOSO.
Definiz: Add. Pieno di neve, Nevoso. Lat. nivosus, ningidus. Gr. νιφώδης.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 101. La sera tardi per mal tempo, freddo, e nevicoso giunse a quel romitorio.

141) Dizion. 4° Ed. .
NEVISCHIO, e NEVISCHIA
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pag.340

NEVISCHIO, e NEVISCHIA.
Definiz: Il nevicare in poca quantità. Lat. ningor levis.
Esempio: Cron. Morell. 360. Cominciò a piovere di Marzo 1409. e non ristette il mal tempo, o d'acqua, o di vento, o di nebbia, o di nevischio.
Esempio: Salvin. disc. 2. 124. Quì forse vuol dire acqua, o quella, che chiamiamo nevischia.

142) Dizion. 4° Ed. .
NEUNO, e NIUNO.
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pag.340

NEUNO, e NIUNO.
Definiz: Lo stesso interamente, che Nessuno, e Nissuno; e delle loro qualità, e significanze vedi quivi. Lat. nemo. Gr. οὐδείς.
Esempio: Bocc. nov. 21. 7. Il luogo è assai lontano di quì, e niuno mi vi conosce.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 37. Niuna gloria è ad un'aquila aver vinta una colomba.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 11. Egli non ve n'è niuno sì cattivo, che non vi paresse uno 'mperadore.
Esempio: E Bocc. concl. 9. Niun campo fu mai sì ben cultivato, che in esso o ortica, o triboli, o alcun pruno non si trovasse mescolato fra l'erbe migliori.
Esempio: E Bocc. lett. Pin. Ross. 287. Niuno è sì discreto, e perspicace, che conoscer possa gli secreti consigli della fortuna.
Esempio: Fiamm. 5. 84. Niuna ebbe mai gli Dii sì favorevoli, che nel futuro gli potesse obbligare.
Esempio: Nov. ant. 7. 4. Messere non donai a chi non m'insegnóe, nè a neuno donai.
Esempio: E N. ant. nov. 21. 2. Udendo questo disse: come può essere? Trovossi in Melano niuno, che contraddicesse alla podestade?
Esempio: Pass. 110. Se n'andò ad un orafo suo cognoscente, e disse, che volea dare guadagno piuttosto a lui, che a niuno altro.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 149. Avea somma cura, e diligenzia, che nullo suo monaco s'andasse a comunicare con neuna macula di peccato.
Esempio: Gr. S. Gir. 3. Colui ama lo suo prossimo, come se, che non l'ama per neuno bene, ch'elli mai gli abbia fatto.
Esempio: E Grad. S. Girol. appresso: In cotal maniera l'allumina l'amore del santo Ispirito, che neuna temporale tentazione non li può mal fare.
Esempio: Cas. lett. 21. Prego V. Sig. Illustriss. che si persuada due cose, l'una, che niuno desidera più di me di servirla; l'altra, che niuno conosce più di me la natura delle persone

143) Dizion. 4° Ed. .
NEVOSITÀ, NEVOSITADE, e NEVOSITATE
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pag.340

NEVOSITÀ, NEVOSITADE, e NEVOSITATE.
Definiz: Astratto di Nevoso. Lat. *nivositas, Cr. lat. Gr. τὸ νιφῶδες.
Esempio: Cr. 2. 25. 3. Luogo di perpetual freddo per nevosità non è convenevole alla generazion delle piante.

144) Dizion. 4° Ed. .
NEVOSO
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pag.340

NEVOSO.
Definiz: Add. Pieno di neve, o Aggiunto di luogo, dove suole star lungo tempo la neve, o di tempo, o di stagione, in cui cade la neve. Lat. nivosus. Gr. νιφώδης.
Esempio: Cr. 2. 14. 4. Il segno della qual cosa è, che le nevose terre poca gramigna, ovvero erba producono.
Esempio: E Cr. 3. 7. 4. Seminasi (il grano) ne' freddi, e nevosi luoghi nella fine d'Agosto.
Esempio: Alam. Colt. 4. 85. L'altre gregge minor l'istessa cura Quasi han, che quelli, alla stagion nevosa.

145) Dizion. 4° Ed. .
NÈ UTI, NÈ PUTI
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pag.341

NÈ UTI, NÈ PUTI.
Definiz: Usato quasi a maniera d'aggiunto, Non capace nè di bene, nè di male. Lat. fatuus, vappa. Gr. μάλσθων μάλθων.
Esempio: Cron. Vell. 24. Mico di Lapo fu piccolo di statura, e sozzo, e dappoco bene, nè uti, nè puti, non ebbe moglie.
Esempio: E Cron. Vell. 133. Filippo figliuolo della detta monna Ginevra è da poco, nè uti, nè puti.
Esempio: Pataff. 3. Or ch'egli è un cotale uti, nè puti.

146) Dizion. 4° Ed. .
NEUTRALE.
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pag.341

NEUTRALE.
Definiz: Add. Che non si dichiara per alcuna parte, Indifferente. Lat. ambiguus, medius. Gr. μέσος.
Esempio: Tac. Dav. ann. 14. 194. Fanti, e cavalli messi in nuove guarnigioni, e tutti paesani neutrali, o nimici messi a ferro, e fuoco.
Esempio: E Tac. Dav. stor. 4. 332. Vinse il fare gli ambasciadori per tratta, avendo anche i neutrali puntato, che si mantenesse il costume.
Definiz: §. Neutrale, per Neutro, nel signific. del §. I. Lat. neuter, neutralis.
Esempio: Salv. avvert. 2. 1. 12. Non pur quanto è il senso, com'è stato creder di molti, ma nella voce ancora il genere neutrale, tuttochè speziale articolo non abbia per questo sesso, si truova pur non poche volte nel Toscano idioma.

147) Dizion. 4° Ed. .
NEUTRALITÀ, NEUTRALITADE, e NEUTRALITATE .
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pag.341

NEUTRALITÀ, NEUTRALITADE, e NEUTRALITATE .
Definiz: Astratto di Neutrale. Gr. μεσότης, ἀδιαφορία.
Esempio: Varch. stor. 15. 603. Al Duca Alessandro ec. non andava per la testa in servizio, anzi in disservizio suo, e del suocero questa neutralità.
Esempio: Guicc. stor. libr. 11. I quali pieni di sospetto cominciavano a sentire i frutti della neutralità.
Esempio: E Guicc. stor. appresso: La neutralità di giorno in giorno, e con consigli ambigui, e interrotti osservando.

148) Dizion. 4° Ed. .
NEUTRALMENTE
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pag.341

NEUTRALMENTE.
Definiz: Avverb. a maniera di neutro. Lat. neutro. Gr. οὐδετέρως.
Esempio: Salv. avvert. 2. 1. 12. Le quali ancora in vece di le quali cose neutralmente disse per mia credenza nel conte d'Anguersa il Boccaccio.

149) Dizion. 4° Ed. .
NEUTRO
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NEUTRO.
Definiz: V. L. Add. Nè l'uno, nè l'altro. Lat. neuter, neutralis. Gr. οὐδέτερος.
Definiz: §. I. Neutro, è anche termine, che denota in gramatica i nomi, che non sono di genere maschile, nè femminile.
Esempio: Salv. avvert. 2. 1. 12. Neutro se abbia la lingua nostra, e se nell'uno, e nell'altro numero.
Esempio: Bemb. pros. 3. 104. Questi nomi altro, che di due generi non sono, del maschio, e della femmina; quello, che da' Latini neutro è detto, ella partitamente non ha, siccome non hanno eziandío l'altre volgari.
Definiz: §. II. Neutri, si dicono anche i verbi, che non si costruiscono nè a maniera attiva, nè a maniera passiva, e tra questi quelli, che trasferiscono la passione nella persona operante, si dicon neutri passivi.

150) Dizion. 4° Ed. .
NEZZA
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pag.341

NEZZA.
Definiz: V. A. Nipote. Lat. neptis. Gr. ὑιωνή.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Fil. di Ser. Albiz. 11. Chieggio la figlia, ed offeri la nezza.

151) Dizion. 4° Ed. .
NIBBIACCIO.
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NIBBIACCIO.
Definiz: Peggiorat. di Nibbio. Lat. immanis, informis, improbus milvus. Gr. ἀναιδὴς ἰκτίν.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Il nibbiaccio del ninferno volteggia, e s'aggira per l'aria intento alla preda.

152) Dizion. 4° Ed. .
NIBBIO
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pag.341

NIBBIO.
Definiz: Uccello di rapina noto. Lat. milvus, milvius. Gr. ἰκτίν.
Esempio: Fior. Virt. A. M. Puossi appropriare la 'nvidia al nibbio, il quale è tanto invidioso, che se vede i figliuoli ingrassar nel nidio, sì bezzica lor le coste, perchè le carni loro infracidino, acciocchè dimagrino.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 90. Nibbio uccello con poco valore è di tale natura, che se vede gli figliuoli ingrassare nel nido, dà loro tanto di becco nelle costole, che dimagrano.
Esempio: Dant. Conv. 74. Meglio sarebbe, voi come rondine volare basso, che come nibbio altissime ruote fare sopra le cose vilissime.
Esempio: Lab. 317. Lamenterati, ma d'averti a modo, ch'un nibbio, lasciato adescare, e pigliare alle busecchie.
Esempio: M. V. 9. 65. Il Legato, che, come il nibbio, aspettava la preda, l'aiutava con tutta la sua forza.
Definiz: §. I. Dir, come il nibbio: mio, mio; detto dalla voce, che quell'animal manda fuora, vale Avere, Possedere.
Esempio: Malm. 2. 81. Di Malmantil, del qual tu sei signora, Ne sei, e ne sarai, io lo raffiobio; Se ben non puoi per or dir come il nibbio.
Definiz: §. II. Nuovo nibbio, si dice d'Uomo semplice. Lat. fatuus. Gr. μωρός, μάλθων.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 13. E non guardate, ch'e' venga da Stibbio, Che non vedeste mai sì nuovo nibbio.
Esempio: E Franc. Sacch. rim. 27. E vien da Stibbio, Siccome nuovo nibbio.
Esempio: E Franc. Sacch. rim. 47. O barbagianni, che fra gli altri impera Con nuovi nibbi sulla Falterona.
Definiz: §. III. In proverb.
Esempio: Ambr. Bern. 3. 9. Non gira il nibbio Giammai, che non sia presso una carogna (e si dice di Cose, che per ordinario non vanno tra loro disgiunte)

153) Dizion. 4° Ed. .
NICCHIA.
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NICCHIA.
Definiz: Dicesi comunemente quel Voto, o Incavatura, che si fa nelle muraglie, o altrove, ad effetto di mettervi statue, o simili. Lat. aedicula. v. Vitr. e i suoi Comentatori di Vitruvio. Gr. οἰκίδιον.
Esempio: Serd. stor. 6. 220. Da ogni parte sono scompartiti alcuni armarj, o nicchie, dove sono poste le statue de' falsi Dei.
Esempio: Borgh. Orig. Fir. 300. La forma si vede ancora mantenuta nella sopraddetta (chiesa) di san Piero all'antica girata in mezzo cerchio, che per la simiglianza della forma si dice nicchia.
Esempio: Borgh. Rip. 312. San Giovan Batista, e san Matteo, figure grandi, che sono in due nicchie d'Orsanmichele.
Definiz: §. Di quì figuratam. si dice d'alcuna dignità, o carica, Essere nicchia adattata, o Non essere nicchia adattata per la persona d'alcuno.

154) Dizion. 4° Ed. .
NICCHIAMENTO
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pag.341

NICCHIAMENTO.
Definiz: Il nicchiare. Lat. in utramque partem versatio.
Esempio: Tratt. segr. cos. donn. Si rendono fastidiose con i soliti nicchiamenti, e ripugnanze.

155) Dizion. 4° Ed. .
NICCHIARE
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pag.341

NICCHIARE.
Definiz: Propriamente significa quel Cominciarsi a rammaricare pianamente, che fanno le donne gravide, quando comincia ad accostarsi l'ora del partorire.
Esempio: Gell. Sport. 1. 1. Non passerà forse domani, che ella partorirà, che di già ella ha cominciato a nicchiare.
Definiz: §. I. Per Semplicemente dolersi, o rammaricarsi. Lat. dolere, subqueri. Gr. μέμφεσθαι, ὀδύρεσθαι.
Esempio: Dant. Inf. 18. Quindi sentimmo gente, che si nicchia Nell'altra bolgia.
Esempio: But. ivi: Nicchia, cioè piange.
Definiz: §. II. Figuratam. si dice anche del Mostrare di non essere soddisfatto interamene, o dell'Imprender malvolentieri a far qualche cosa. Lat. tergiversari, cunctari, Tac.
Esempio: Pataff. 7. Zecca putita, che vai pur nicchiando.
Esempio: Burch. 1. 79. Tu non ne vuoi? e' mi par, che tu nicchi; Io ne vo' pur; deh dammene un miccino.
Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 1. Dovunque ti chiama la virtù ec. si debbe andare senza risguardo di roba ec. e mai non s'ha a farsi beffe de' comandamenti di lei, o nicchiare in esseguirli.
Esempio: Tac. Dav. stor. 4. 340. I soldati vecchi nicchiano; pure mossi da Ordeonio Flacco, e stimolati da' Tribuni gli fecero omaggio.

156) Dizion. 4° Ed. .
NICCHIETTA
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pag.342

NICCHIETTA.
Definiz: Dim. di Nicchia.
Esempio: Benv. Cell. Oref. 56. Nella grossezza del detto ovato erano scompartite otto nicchiette.

157) Dizion. 4° Ed. .
NICCHIO
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pag.342

NICCHIO.
Definiz: Conchiglia, Guscio di pesce marino. Lat. concha, ostrea, ostreum.
Esempio: G. V. 10. 132. 3. Feciono per sopransegne di loro bandiere i nicchi dell'oro, e s. Iacopo.
Esempio: Sen. ben. Varch. 7. 9. Io veggo una cupola lavorata, e distinta scrupulosamente con nicchi di bruttissimi, e pigrissimi animali.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. 73. E come un nicchio sul destrier si serra.
Definiz: §. Per metaf. la Natura della femmina. Siccome trasportano i Greci a significare il medesimo la voce χοῖρις χοῖρος.
Esempio: Bocc. g. 5. f. 4. Questo mio nicchio, s'io nol picchio.

158) Dizion. 4° Ed. .
NICCHIOLINO
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pag.342

NICCHIOLINO.
Definiz: Dim. di Nicchio.
Esempio: Vit. Benv. Cell. 60. In esse anella era legato un nicchiolino in ciascuno.

159) Dizion. 4° Ed. .
NICHILITÀ, NICHILITADE, e NICHILITATE.
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pag.342

NICHILITÀ, NICHILITADE, e NICHILITATE.
Definiz: V. A. Astratto di Nichilo. Gr. οὐδένεια.
Esempio: Esp. Vang. Umili nelle loro cogitazioni, e nelle lor parole, e nell'opere, pensando sempre la lor vita, e nichilitade.
Esempio: Fr. Iac. T. 5. 34. 34. Questa casa sì è chiamata Nichilità smisurata.
Esempio: E Fr. Iac. T. 7. 1. 30. Alta nichilitade, Tuo atto è fatto forte, Ch'apre tutte le porte.