Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 4° Ed.
40) Dizion. 4° Ed. .
NEGLIGENTARE
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pag.332

NEGLIGENTARE.
Definiz: Trascurare. Lat. negligere.
Esempio: Salvin. disc. 2. 328. Stimando nostro quel, che è alieno da noi, e il nostro negligentando come alieno, sarà la nostra vita una perpetua confusione.

41) Dizion. 4° Ed. .
NEGLIGENTE, e NIGLIGENTE
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pag.332

NEGLIGENTE, e NIGLIGENTE.
Definiz: Add. Trascurato, Che trasanda le cose, e non ne tien cura. Lat. negligens, socors, iners. Gr. ἀμελής, ῥᾴθυμος, ἀπράγμων.
Esempio: Bocc. nov. 60. 7. Nigligente, disubbidiente, e maldicente.
Esempio: Dant. Purg. 4. Costui, che mostra se più negligente, Che se pigrizia fosse sua sirocchia.
Esempio: Cr. 2. 16. 6. Avvegnachè con fatica si lavori (il campo) nondimeno risponderà secondo la volontà de' non negligenti lavoratori.
Esempio: Tes. Br. 5. 17. E quando nasce alcuna tra loro (api) che sia negligente, sicchè non voglia stare a niuno di questi officj, lo Re la fa cacciare di fuori di lor magione in tal modo, che non ve la raccolgono più.
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 129. Vedendolo alquanti frati nigligenti, e dissoluti del monistero, così umile, e paziente ec. tutte le colpe, e difetti, ch'eglino commettevano, apponevano a lui.

42) Dizion. 4° Ed. .
NEGLIGENTEMENTE
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NEGLIGENTEMENTE.
Definiz: Avverb. Con negligenza, Trascuratamente. Lat. negligenter, incuriose. Gr. ἀμελητί, ἀκηδέστως.
Esempio: Paol. Oros. Il frodolentissimo nemico ammoniro come lentamente, e negligentemente il passo si guardava.
Esempio: Coll. SS. Pad. Nè cadere negligentemente ne' desiderj nocevoli della golosità del ventre ec.

43) Dizion. 4° Ed. .
NEGLIGENZA, e NEGLIGENZIA
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NEGLIGENZA, e NEGLIGENZIA .
Definiz: Trascuraggine. Lat. negligentia, socordia, incuria. Gr. ἀμέλεια, ῥᾳθυμία, ἀφροντιστία.
Esempio: Tratt. pecc. mort. La negligenza è circa l'atto interiore, cioè di non eleggere di far quello, che si debba, o di non farlo diligentemente, come si debba, ec. Procede adunque la negligenza da una remission di volontà, per la qual cosa non è sollecita la ragione, a deliberar di far quel, che debbe, o nel modo, che debbe.
Esempio: Tes. Br. 5. 43. Non è cosa da contare, se non la sua negligenzia, e del suo allentamento, che gli uomini ne contano di molti proverbj.
Esempio: E Tes. Br. 7. 62. Negligenza è, quando l'uomo può tornare addietro, e vendicare lo torto fatto, e non fa.
Esempio: Dant. Purg. 2. Qual negligenzia, quale stare è questo?
Esempio: G. V. 9. 325. 2. Quelli, che lo avevano a fare ec. per negligenza, ovvero per miseria di spendio s'indugiarono tanto a fornirlo, che quando vollono, non ebbono il podere.
Esempio: Coll. SS. Pad. Le quali cose cessando ancora per negligenza, che vi s'inframmetta ec.
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 99. Era un altro monaco in Isciti di grande austeritade, e astinenzia, ma era troppo dimentico per sua negligenzia.
Esempio: Tass. Ger. 2. 18. Le negligenze sue sono artificj.

44) Dizion. 4° Ed. .
NEGLIGERE
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NEGLIGERE.
Definiz: V. L. Dispregiare, Trascurare. Lat. negligere, contemnere. Gr. ὀλιγωρεῖν, καταφρονεῖν.
Esempio: Dif. Pac. E per certano niuno buon uomo non dee negligere, nè dimenticare, nè lasciare questa cura, e intenzione.
Esempio: Dant. Purg. 7. E fa sembianti D'aver negletto, ciò, che far dovea.
Esempio: E Dan. Par. 3. E questa sorte, che par giù cotanto, Però n'è data, perchè fur negletti Li nostri voti.

45) Dizion. 4° Ed. .
NEGOSSA, e NEGOSSO.
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NEGOSSA, e NEGOSSO.
Esempio: Cr. 10. 36. 4. Si piglian colla negossa, che è una rete a modo della rivale, ed è annodata a una pertica con due bastoncelli atanti da una parte.
Esempio: E Cr. cap. 37. 1. Siccome di sopra de' negossi abbiam detto (il T. Lat. ha negossa)

46) Dizion. 4° Ed. .
NEGOZIANTE.
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NEGOZIANTE.
Definiz: Che negozia, Negoziatore. Lat. negociator. Gr. πραγματευτής.
Esempio: Serd. stor. 6. 221. Vi sono spessi alberghi, e osteríe da ricevere i forestieri, e' negozianti.
Esempio: E Serd. stor. 7. 250. Già scala nobilissima, ed ora ec. frequentata da pochi negozianti.

47) Dizion. 4° Ed. .
NEGOZIARE
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NEGOZIARE.
Definiz: Fare, e Trattar negozj mercatanteschi, o d'altra maniera. Lat. negociari. Gr. πραγματεύσεσθαι πραγματεύεσθαι.
Esempio: G. V. 11. 93. 5. Per quelli, che andavano fuor di Firenze a negoziare.
Esempio: Capr. Bott. 6. 110. Sta un po' salda, e innanzichè tu vadia più là, dimmi quello, che vuol dire negoziare, che io per me non lo 'ntendo. A. Negoziare non vuol dire altro, che trattare, e occuparsi in una cosa, facendo n quella tutto quello, che fa bisogno, ed è un verbo, che ha avuto origine da una parola, che i Latini dicono negocium, che nella nostra lingua significa faccenda.
Definiz: §. I. Negoziare, si dice anche il Trattare, che fanno i Principi, le cose di Stato. Lat. rem in consilio habere, consultare, deliberare, agere. Gr. συμβουλεύειν.
Definiz: §. II. Negoziare, in sentim. osceno, vale Congiugnersi canalmente. Lat. congredi, rem habere. Gr. συνουσιάζειν.

48) Dizion. 4° Ed. .
NEGOZIATO
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NEGOZIATO.
Definiz: Sust. Negozio, Trattato. Lat. tractatus, negocium. Gr. πρᾶγμα, ἔργον.
Esempio: Segn. crist. instr. 3. 25. 13. Certa cosa è, che a' figliuoli gioverà sempre il regolarsi in negoziato tanto importante col consiglio de' loro maggiori.

49) Dizion. 4° Ed. .
NEGOZIATO
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NEGOZIATO.
Definiz: Add. da Negoziare.

50) Dizion. 4° Ed. .
NEGOZIATORE
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NEGOZIATORE.
Definiz: Che negozia. Lat. negociator. Gr. πραγματευτής.
Esempio: But. Finge, che rappresentino gli spiriti, che sono stati attivi nel mondo, negoziatori, e mercatanti, acquistatori di ricchezze, e ingegnosi.
Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 2. Chi 'l mana? Enr. un Fiorentino Negoziatore in Londra.

51) Dizion. 4° Ed. .
NEGOZIO
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NEGOZIO.
Definiz: Faccenda, Traffico, Affare. Lat. negocium, res. Gr. πρᾶγμα.
Esempio: Dant. Par. 11. E chi rubare, e chi civil negozio.
Esempio: Cas. lett. 8. E le raccomando assai il negozio, che si tratta.
Esempio: Red. cons. 1. 83. Crederei, che sano consiglio, e molto giovevole per questa signora fosse ec. rimettere il negozio della sua salute all'opera della natura.
Definiz: §. Per similit.
Esempio: Petr. cap. 4. E Progne riede Colla sorella al suo dolce negozio.

52) Dizion. 4° Ed. .
NEGOZIOSO.
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NEGOZIOSO.
Definiz: Add. Di Negozio, Che fa volentieri negozj.

53) Dizion. 4° Ed. .
NEGOZIUCCIO.
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NEGOZIUCCIO.
Definiz: Piccol negozio, Negozio di poco momento. Lat. negociolum, recula. Gr. πραγμάτιον.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Trattava con netta coscienza i suoi poveri negoziucci, e mercanziuole.

54) Dizion. 4° Ed. .
NEGREGGIARE
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NEGREGGIARE.
Definiz: Nereggiare. Lat. nigrescere. Gr. μελαίνεσθαι.
Esempio: Art. Vetr. Ner. 7. 115. Il troppo calore fa negreggiare l'azzurro.
Esempio: E Art. Vetr. Ner. 7. 122. L'allume fa gialleggiare il vetro, e rosseggiare alquanto, e non fa negreggiare.
Esempio: Ricett. Fior. 57. L'ottimo rabarbaro è il fresco, che di fuori nel rosso negreggia.

55) Dizion. 4° Ed. .
NEGRETTO.
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NEGRETTO.
Definiz: Neretto. Lat. subniger, fuscus. Gr. πελιδνός.
Esempio: Bern. Orl. 2. 22. 23. Nè già il lor Re gli avanza di figura, Negretto è come loro, e piccolino.
Esempio: Fir. As. 46. Egli è grande, rispos'io, e un poco negretto.

56) Dizion. 4° Ed. .
NEGRIGENTE
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NEGRIGENTE.
Definiz: V. A. Lo stesso, che Negligente. Lat. negligens, socors.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 261. Questo fece, acciocchè quegli vedendosi costretto di pagare li predetti danari, non fosse negrigente a farla corrompere, e guadagnare di peccato.
Esempio: E Vit. S. Pad. 2. 169. Quelli, i quali egli trovava negrigenti ec. cacciava con molta vergogna.
Esempio: E Vit. S. Pad. 192. Lo fece battere, e flagellare come negrigente.

57) Dizion. 4° Ed. .
NEGRIGENZA, e NEGRIGENZIA
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NEGRIGENZA, e NEGRIGENZIA.
Definiz: V. A. Lo stesso, che Negligenza. Lat. negligentia, socordia.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 230. Partendosi quella, per negrigenzia, o per dimenticamento non seguitando lo consiglio del predetto Giovanni, venne in Alessandria.

58) Dizion. 4° Ed. .
NEGRISSIMO.
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NEGRISSIMO.
Definiz: Superl. di Negro. Lat. nigerrimus. Gr. μελάντατος.
Esempio: Fiamm. 1. 22. O se la mente mia fosse sana, quanto quel giorno a me negrissimo avrei conosciuto, e senza uscir di casa l'avrei trapassato (quì per metaf.)

59) Dizion. 4° Ed. .
NEGRO.
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NEGRO.
Definiz: Nero. Lat. niger, ater. Gr. μέλας.
Esempio: Rim. ant. M. Cin. 59. Il gran contraro, ch'è tra 'l bianco, e 'l negro.
Esempio: Dant. Inf. 14. O s'egli stanchi gli altri a muta a muta In Mongibello alla fucina negra.
Esempio: Petr. canz. 40. 8. Non fa per te di star fra gente allegra, Vedova sconsolata in vesta negra.
Definiz: §. Per metaf. Lat. ater, infaustus. Gr. μέλας, ἀπόφημος.
Esempio: Petr. son. 211. Or tristi augurj, e sogni, e pensier negri Mi danno assalto.
Esempio: E Petr. 284. Forse presago de' dì tristi, e negri.
Esempio: Bern. Orl. 1. 26. 62. Che non ti stimo, e non ti prezzo un fico, Nè tu, nè la tua negra fatatura.