Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 4° Ed.
380) Dizion. 4° Ed. .
MISCHIA
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pag.254

MISCHIA.
Definiz: Quistione, Riotta. Lat. rixa, lis. Gr. ἔρις.
Esempio: M. V. 6. 57. Fece muovere certi di sua setta, i quali cominciarono mischia con quelli cittadini.
Esempio: Albert. 2. 1. Spesse volte addiviene, che per le ferite fatte nelle mischie tra l'una parte, e l'altra li medici della nostra arte a ciascuna parte consigliano, e all'una parte, e all'altra loro medicina fanno.
Esempio: Varch. stor. 10. 314. Di già s'era cominciato una ferocissima mischia.
Esempio: E Varch. stor. 11. 361. Appiccarono una spaventosissima mischia, e tanto durarono, cadendone morti, ed essendone feriti dall'una parte, e dall'altra, che ec.
Definiz: §. E per similit. Disputa. Lat. quaestio. Gr. ζήτησις.
Esempio: Bocc. nov. 96. 2. E perciò io, che in animo alcuna cosa dubbia forse avea, veggendovi per le già dette alla mischia, quella lascerò stare.
Esempio: Carl. Fior. Non ha temuto d'appiccarsi a mischia con un tal collegio.

381) Dizion. 4° Ed. .
MISCHIAMENTO
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pag.254

MISCHIAMENTO.
Definiz: Il mischiare, Mescuglio. Lat. permixtio, confusio. Gr.
Definiz: διάμιξις, σύγχυσις.
Esempio: Cr. 1. 4. 4. Il loto la mondifica (l'acqua) e la disvizia da ogni estraneo mischiamento.
Esempio: Fr. Giord. Pred. D. L'altra cagione perchè elle si sozzano, e si macolano si è per lo mischiamento insieme, come vedete.
Esempio: Amm. ant. 40. 2. 6. I malvagj insozzano la dignità per lo loro mischiamento.

382) Dizion. 4° Ed. .
MISCHIANTE
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MISCHIANTE.
Definiz: Che mischia. Lat. miscens, commiscens. Gr.
Definiz: μίσγων, συμμιγνύων .
Definiz: §. Per Colui, che fa mischia, Romoreggiante. Lat. rixans, litigiosus. Gr. ἐριστικὸς, φιλονεικός.
Esempio: Liv. dec. 3. Non riposerà giammai la nostra città, non rifinerà giammai il mischiante popolo, finchè li padri non corran sopra la plebe.

383) Dizion. 4° Ed. .
MISCHIANZA
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pag.254

MISCHIANZA.
Definiz: Mescolamento. Lat. immixtio. Gr. μίξις.
Esempio: Pallad. Le ghiove non sieno bianche, ovvero ignude, ovvero sabbione sanza mischianza d'altra buona terra.
Esempio: Coll. SS. Pad. Noi siamo francati dalla corruzione, e dalla mischianza della carne.
Esempio: Vit. Pitt. 14. Questa pittura ec. era tuttavia condotta con somma accuratezza ec. con mischianza, e composizione di colori.

384) Dizion. 4° Ed. .
MISCHIARE
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pag.254

MISCHIARE.
Definiz: Meschiare, Mescolare; e oltre al signific. att. si adopera nel sentim. neutr. pass. Lat. immiscere, commiscere. Gr. ἐμμιγνῦναι, συμμιγνῦναι.
Esempio: Nov. ant. pr. 2. Se li fiori, che proporremo, fossero mischiati tra molte altre parole, non vi dispiaccia.
Esempio: Dant. Par. 4. Che la forza al voler si mischia, e fanno Sì, che scusar non si posson l'offese.
Esempio: G. V. 1. 20. 2. La loro signoría si mischia molto de' nostri fatti della città di Firenze.
Esempio: Petr. son. 62. Ch'a poco a poco par, che 'l tempo mischi.
Esempio: Pallad. Marz. 3. Caverai la terra a dentro due piedi, mischiavi la cenere.
Definiz: §. E per metaf. Far mischia, o rissa, Adirarsi. Lat. rixari.
Esempio: Com. Inf. 31. La lingua di Virgilio il morse prima, quando gli disse: per poco, teco non mischio, e poi porse a questa pontura la medicina.

385) Dizion. 4° Ed. .
MISCHIATAMENTE
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pag.254

MISCHIATAMENTE.
Definiz: Avverb. Mescolatamente, Con mescuglio. Lat. permixte, confuse. Gr. μίγδην, μεμιγμένως .
Esempio: Cr. 6. 2. 8. Se mischiatamente si seminino (l'erbe) quando saranno cresciute, si divelgano quelle, che saranno da trasporre.
Esempio: Petr. uom. ill. Rotto l'ordine mischiatamente in ogni parte, nuovamente ciascuna parte correva contra i nimici.
Esempio: G. V. 9. 219. 5. Come a quelli della setta, che non reggeano mischiatamente.

386) Dizion. 4° Ed. .
MISCHIATO
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MISCHIATO.
Definiz: Sust. Mischiamento. Lat. commixtio, permixtio. Gr.
Definiz: σύμμιξις, διάμιξις .
Esempio: G. V. 12. 8. 14. La qual compagnía ec. poco s'osservò ec. perchè non era piacevole mischiato, nè buona compagnía.
Esempio: E G. V. cap. 17. 7. S'acquetarono, ma però malcontenti di sì fatto mischiato.

387) Dizion. 4° Ed. .
MISCHIATO
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pag.255

MISCHIATO.
Definiz: Add. da Mischiare. Lat. commixtus. Gr. συμμιχθείς.
Esempio: G. V. 5. 9. 1. E ciò fu per troppa grassezza, e riposo mischiato colla superbia ingratitudine.
Esempio: E G. V. 6. 59. 2. Fuggendo i Volterrani per ricoverare nella città ec. i Fiorentini mischiati co' Volterrani ec. si misero dentro.
Esempio: Dant. Inf. 3. Mischiate sono a quel cattivo coro.
Esempio: E Dan. Inf. appresso: Elle rigavan lor di sangue il volto, Che mischiato di lagrime a' lor piedi Da fastidiosi vermi era ricolto.
Esempio: E Dan. Par. 32. Casca Giù la gran luce mischiata con quella.
Esempio: Din. Comp. 2. 28. Tanto feciono col detto Papa, dicendo, che la città tornava in mano de' Ghibellini ec. e la gran quantità de' danari mischiata colle false parole, che ec. promise di prestare a' Guelfi Neri la gran potenza di Carlo di Valos.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 14. Vino mischiato in acqua inebria più tosto, che non fa il puro.

388) Dizion. 4° Ed. .
MISCHIATURA.
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pag.255

MISCHIATURA.
Definiz: Mischiamento. Lat. permixtio. Gr. διάμιξις .
Esempio: Mor. S. Greg. E così per questa mischiatura di vizj lo ipocrito non dà in se lo color puro.

389) Dizion. 4° Ed. .
MISCHIO
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pag.255

MISCHIO.
Definiz: Sust. Mescuglio. Lat. confusio, permixtio. Gr.
Definiz: σύγχυσις, διάμιξις .
Esempio: Dant. Par. 25. Si quietò con esso il dolce mischio, Che si facea del suon.
Esempio: But. ivi: Con esso 'l dolce mischio, cioè con la mistura del canto, che faceano li detti tre Apostoli, che era dolcissimo.

390) Dizion. 4° Ed. .
MISCHIO, e MISTIO
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MISCHIO, e MISTIO.
Definiz: Add. Aggiunto a panno, a marmo, o simili, vale Di diversi colori. Lat. discolor. Gr. ἐτερόχροος.
Esempio: Cant. Carn. 137. Voglion zibellini, e dossi, Guanti, martore, e bassette, Panni neri, mischj, e rossi.
Esempio: Buon. Fier. 4. 1. 11. Intorno un tavolin di legno mistio Di color mille.

391) Dizion. 4° Ed. .
MISCOGNOSCERE
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pag.255

MISCOGNOSCERE.
v. MISCONOSCERE.
392) Dizion. 4° Ed. .
MISCONOSCENTE
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pag.255

MISCONOSCENTE.
Definiz: Che misconosce. Lat. ingratus, immemor beneficii. Gr. ἀγνώμων.
Esempio: Esp. Vang. Sono uomini insaziabili, e misconoscenti.

393) Dizion. 4° Ed. .
MISCONOSCERE, MISCOGNOSCERE, e MESCONOSCERE
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pag.255

MISCONOSCERE, MISCOGNOSCERE, e MESCONOSCERE .
Definiz: Disprezzare. Lat. despicere. Gr. περιιδεῖν.
Esempio: Guitt. lett. 1. Li preziosi, nobili, ricchi tesauri suoi ne 'nsegna mesconoscere, e disaminare.
Esempio: Vit. Barl. 31. Quando Giusaffà ebbe fatte sue orazioni, per confondere meglio il nimico, sì rispose al suo padre: i' non miscognosco nè mica, che ciascuno debbia inorare suo padre, e ubbidire il suo comandamento (cioè: io non nego)

394) Dizion. 4° Ed. .
MISCONTENTO
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pag.255

MISCONTENTO.
Definiz: Add. Non soddisfatto, Mal contento. Lat. non contentus. Gr.
Definiz: οὐκ αὐτάρχης.
Esempio: Tac. Dav. ann. 2. 31. Miscontenti de' suoi figliuoli assaggiarono la signoría d'una donna detta Erato.

395) Dizion. 4° Ed. .
MISCREDENTE
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pag.255

MISCREDENTE.
Definiz: Scredente, Infedele. Lat. incredulus, infidelis. Gr. ἄπιστος.
Esempio: Tes. Br. 2. 25. E allora fu la Cristiana legge confermata, e dannata la miscredente, e gli Eretici.
Esempio: E Tes. Br. 3. 2. Ma la forza degli Saracini miscredenti hanno la maggior parte occupati.
Esempio: Vit. Barl. 42. Convertirono i miscredenti alla Fede di Gesù Cristo nostro padre perpetuale.
Esempio: Buon. Fier. 3. 4. 2. Si dolgon, quel del figlio miscredente, Quel della moglie ec.

396) Dizion. 4° Ed. .
MISCREDENZA.
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pag.255

MISCREDENZA.
Definiz: Mala credenza, L'errar nella fede. Lat. incredulitas, *infidelitas, impietas. Gr. ἀπιστία .
Esempio: Bocc. nov. 6. 2. Avvisando non di ciò alleviamento di miscredenza ec. ne dovesse procedere.
Esempio: Tes. Br. 7. 82. Di miscredenza nasce malizia, picciol cuore, ec.
Esempio: Tratt. pecc. mort. Erano morti in loro peccati, e in loro miscredenza.
Definiz: §. Per Contumacia, Malignità. Lat. contumacia. Gr. αὐθάδεια.
Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 23. Le legioni poste alle latora, per codardía, o miscredenza lasciato il luogo, corsero all'asciutto.

397) Dizion. 4° Ed. .
MISCREDERE
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pag.255

MISCREDERE.
Definiz: Creder male. Lat. perperam, vel male credere. Gr.
Definiz: κακῶς πιστεύειν.
Esempio: Dav. Scism. 11. Già era costui per lo suo miscredere detto vicario dell'Inferno del Re.

398) Dizion. 4° Ed. .
MISDIRE
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MISDIRE.
Definiz: Dir male. Lat. obtrectare, male dicere. Gr.
Definiz: λοιδορεῖν, καταλαλεῖν.
Esempio: Liv. M. Anzi cominciò più a biasimare il Re a' padri, e misdire di lui.
Esempio: E Liv. M. altrove: Allora cominciò la mala femmina a misdire di suo padre.
Esempio: E Liv. M. altrove: Misdicendo di loro.
Esempio: Esp. Pat. Nost. Quelli, che t'odiano, e ti hanno misfatto, o misdetto.
Definiz: §. Per Contraddire. Lat. contradicere. Gr. ἀντιλέγειν.
Esempio: Tes. Br. 7. 25. Ma se bisogno non fa misdire a cose, che non appartengono a nostro ingegno, noi dovemo operare, che ec.

399) Dizion. 4° Ed. .
MISERABILE
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MISERABILE.
Definiz: Add. Ripieno di miseria, Degno di compassione. Lat. miserabilis, miser. Gr. τλήμων, ἄθλιος.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 186. Venne in tanta oppinione di se, e in tanta superbia di volere altrui ammaestrare, ch'era miserabil cosa.
Esempio: Filoc. 1. 56. Il miserabile Re, il cui regno Acheronte circonda.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. E non t'avvedi, che tu se' povero, e nudo, cieco, e misero, e miserabile?
Esempio: Scal. S. Ag. L'umana infermitade è miserabile, cioè a dire, che richieda misericordia.
Esempio: Alleg. 88. Dipoi ch'è imprigionato, L'uscir per miserabil ha per mira.
Definiz: §. Miserabile, per Piccolissimo, Scarsissimo, e nel signific. del §. II. di Misero.
Esempio: Red. Oss. an. 196. Ho trovato in una tartaruga marina di 69. libbre il cervello suo non arrivare al peso della sesta parte d'una miserabile oncia.