Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 4° Ed.
340) Dizion. 4° Ed. .
MIO
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pag.251

MIO.
Definiz: Pronome possessivo, che nel genere maschile nel numero del più ha Miei, nel femminile nel numero del meno ha Mia, e nel numero del più Mie. Lat. meus, a, um. Gr.
Definiz: ἐμός .
Esempio: Bocc. nov. 1. 21. Ho fatte mie picciole mercatanzíe.
Esempio: E Bocc. nov. 19. 3. Io non so, come la mia si fa.
Esempio: E Bocc. nov. 23. 25. Ma tu ti se' molto bene ammendato per li miei gastigamenti.
Esempio: Dant. Par. 2. Dietro al mio legno, che cantando varca.
Esempio: E Dan. Par. 4. Dalli miei dubbj d'un modo sospinto.
Esempio: Petr. canz. 38. 2. I miei sospiri, ch'addolciscon l'aura.
Esempio: E Petr. st. 38. 3. Quante lagrime, lasso, e quanti versi Ho già sparti al mio tempo.
Esempio: E Petr. son. 202. Che mi scusi appo voi, dolce mia pena.
Definiz: §. Si muta nella particella MA, e MO, allora, che si affige alle voci Moglie, Fratello, o simili.
Esempio: Bocc. nov. 76. 7. Mogliama nol mi crederrà.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 16. Questo uscio fa sì gran romore, quando s'apre, che leggiermente sarei sentita da fratelmo, s'io t'aprissi.

341) Dizion. 4° Ed. .
MIRA
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pag.251

MIRA.
Definiz: Quel Segno della balestra, o dell'archibuso, o simili, nel quale s'affisa l'occhio, per aggiustare il colpo al berzaglio; al quale aggiustare diciamo Porre la mira, o Prendere la mira. Lat. collineare. Gr. στοχάζειν.
Esempio: Gal. Sist. 243. Quando io v'avessi drizzato la mira d'un archibuso, mai per qualsivoglia noto della nave non mi bisognerebbe muoverla un pelo per mantenerla aggiustata.
Esempio: Ar. Fur. 9. 31. Dal traditor fu in mezzo gli occhi colto, Che l'avea di lontan di mira tolto.
Esempio: Varch. rim. past. Presa la mira in vista, e nel cuor torvo.
Esempio: Bern. Orl. 1. 6. 37. Par che sia stato un'ora a tor la mira.
Esempio: Morg. 4. 51. Ulivier gli occhi alla donzella gira, Mentre Rinaldo in questo modo parla, Subito pose al berzaglio la mira, E incominciò con gli occhi a saettarla.
Esempio: Serd. stor. 7. 284. Erano feriti da ogni parte da' dardi, e artiglieríe de' nemici tirate di mira.
Definiz: §. I. Mira, si usa anche figuratam. Onde Por la mira, Aver la mira, o simili, figuratam. si dicono del Fisamente volgere il pensiero, o dell'Avere la mente volta a checchessia.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 45. Ben giunse a questa mira Sardanapalo, e Roboam, e molti, Ch'a seguir le lor voglie furon stolti.
Esempio: Sagg. nat. esp. 218. Come quelle, che non sono state prese di mira in una determinata applicazione di lavorare intorno alla calamita.
Esempio: Salv. Granch. 2. 2. Dove domine Tien la mira costui?
Esempio: Alleg. 88. Dipoi chi è imprigionato Uscir per miserabile ha per mira.
Definiz: §. II. Pigliar di mira alcuno, vale Volgersi con attento pensiero ad alcuno, ad oggetto di perseguitarlo, ovvero d'aiutarlo.

342) Dizion. 4° Ed. .
MIRABILE
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pag.251

MIRABILE.
Definiz: Add. Degno di maraviglia. Lat. mirificus, mirabilis, mirus. Gr. θαυματοποιὸς, θαυμαστὸς, θαυμάσιος.
Esempio: Bocc. nov. 17. 26. Domandò il Duca, se così era mirabil cosa, come si ragionava.
Esempio: Dant. Par. 2. Giunto mi vidi, ove mirabil cosa Mi torse 'l viso a se.
Esempio: Petr. son. 210. Giunti in un corpo con mirabil tempre.
Esempio: Red. lett. 1. 295. Gli ho mandato alcuni sonetti di una poetessa veramente mirabile.

343) Dizion. 4° Ed. .
MIRABILISSIMAMENTE
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pag.252

MIRABILISSIMAMENTE.
Definiz: Superl. di Mirabilmente. Lat. maxme mirandum in modum. Gr. θαυμαστότατα.
Esempio: Vit. Benv. Cell. 64. Questo cavallo si maneggiava mirabilissimamente.

344) Dizion. 4° Ed. .
MIRABILISSIMO
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pag.252

MIRABILISSIMO.
Definiz: Superl. di Mirabile. Lat. mirificissimus. Gr.
Definiz: θαυμαστότατος.
Esempio: Filoc.5. 15. Una giovane di mirabilissima bellezza ec. colla luce de' suoi begli occhi mi prese intanto il cuore del suo piacere, che mai uomo di piacer di donna fu così preso.
Esempio: Fir. As. 306. Tu vedesti quattro bellissime fantesche a vedere, e non vedere aver disteso un letto di mirabilissimi materassi.
Esempio: Borgh. Rip. 514. Un Cristo di marmo fatto da lui, figura mirabilissima.

345) Dizion. 4° Ed. .
MIRABILMENTE
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pag.252

MIRABILMENTE.
Definiz: Avverb. Con modo ammirabile, Maravigliosamente, Miracolosamente. Lat. mirifice, mirabiliter. Gr. θαυμαστῶς.
Esempio: Bocc. nov. 31. 20. Più mirabilmente, che le tue parole non potevano esprimere.
Esempio: Fiamm. 1. 47. Gli occhi miei ec. mirabilmente artificiosi divennero al loro uficio.
Esempio: Dant. Purg. 25. Per se stessa cade Mirabilmente all'una delle rive.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 35. Vergognavasi mirabilmente, che tanta libertà, e tanta gentilezza, quanta era quella dell'anima sua, fosse rinchiusa, e quasi legata a servire a sì piccolo corpo, a sì vil cosa, come è la carne (cioè: grandemente)

346) Dizion. 4° Ed. .
MIRABOLANO
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pag.252

MIRABOLANO.
Definiz: Spezie di susino, che produce il frutto molto soave, della qualità del quale v. Diosc. Lat. myrobalanum, prunus myrobalanus. Gr. μυροβάλανον.
Esempio: M. Pier. Reg. Usare continuamente li mirabolani conditi è somma medicina.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 46. Dee prendere cinque dramme di mirabolani Indi.
Esempio: Ricett. Fior. 75. I mirabolani così chiamati dagli Arabi non sono i mirabolani, cioè la noce unguentaria di Dioscoride, detta volgarmente Ben, ma sono altre spezie di frutti, de' quali ne fanno cinque spezie, cioè citrini, cheboli, indi, emblici, e bellirici, tutti oggi conosciuti.
Esempio: E Ricett. Fior. 47. Il seme del carvi, e i mirabolani emblici si nutriscono, bagnandogli in tanto latte, quanto essi possano da per loro succiare.

347) Dizion. 4° Ed. .
MIRACOLO
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pag.252

MIRACOLO.
Definiz: Cosa soprannaturale, Opera, e Effetto, che non si può fare, se non dalla prima cagione. Lat. miraculum, portentum, ostentum, prodigium. Gr. θαῦμα.
Esempio: G. V. 4. 14. 5. Onde Iddio mostrò per lui mirabile miracolo.
Esempio: Bocc. nov. 96. 14. M'è sì strano, e sì nuovo, che voi per amore amiate, che quasi un miracol mi pare.
Esempio: Dant. Par. 18. Veggendo quel miracolo più adorno.
Esempio: Petr. son. 254. O miracol gentile, o felice alma.
Definiz: §. I. Miracolo, per Cosa grande, maravigliosa.
Esempio: Cron. Morell. 309. Ed in fine essi iscrivevano miracoli tanti, e tali, che i Paladini di Carlo Magno furono fanciulli a rispetto di questi.
Definiz: §. II. Si dicono alcuna volta Miracoli i Contrassegni affettati d'ammirazione.
Esempio: Buon. Fier. 2. 4. 15. Al ciel ne vanno le misericordie, E i miracol del volgo.

348) Dizion. 4° Ed. .
MIRACOLONE
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pag.252

MIRACOLONE.
Definiz: Miracolo grande; si dice per lo più per ischerzo. Lat. monstrum, prodigium. Gr. τέρας .
Esempio: Tac. Dav. ann. 2. 37. Contavano i tornati più di lontano miracoloni di bufere, novissimi uccelli, ec.
Esempio: Alleg. 89. Lascerete di farvi il più sfoggiato miracolon del mondo.

349) Dizion. 4° Ed. .
MIRACOLOSAMENTE
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pag.252

MIRACOLOSAMENTE.
Definiz: Avverb. Per miracolo, Con miracolo. Lat. mire, miraculo. Gr.
Definiz: θαυμαστῶς.
Esempio: But. In ogni luogo sono impalpabili, ma miracolosamente sopra natura nello 'nferno ec. sono palpabili.
Esempio: E But. Purg. 25. 2. Questo fa la divina iustizia miracolosamente.
Esempio: Tratt. pecc. mort. Santa Agata, la qual non volle medicina corporale, avendo bisogno, ma miracolosamente fu da Dio sanata.
Esempio: Varch. Ercol. 34. Codesto avvenne miracolosamente, e noi favelliamo secondo l'ordine, e possanza della natura.

350) Dizion. 4° Ed. .
MIRACOLOSISSIMO
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pag.252

MIRACOLOSISSIMO.
Definiz: Superl. di Miracoloso.
Esempio: Red. lett. 1. 101. Il pensiero de' primi tre versi è miracolosissimo, chiarissimo, e proprissimamente detto.

351) Dizion. 4° Ed. .
MIRACOLOSO
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pag.252

MIRACOLOSO.
Definiz: Add. Di miracolo, Che ha del soprannaturale. Lat. mirificus, admirabilis. Gr. θαυματοποιὸς, θαυμάσιος.
Esempio: Bocc. nov. 89. 6. Essendo già quasi per tutto 'l mondo l'altissima fama del miracoloso senno di Salamone discorsa.
Esempio: G. V. 9. 292. tit. Di miracolosa neve, che venne in Toscana.
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. Era il più miracoloso fanciullo, e 'l più nuovo, che mai nascesse al mondo.
Esempio: Bern. Orl. 1. 17. 49. Che andare a quel giardin miracoloso Ad ogni altra ventura anteponeva.

352) Dizion. 4° Ed. .
MIRADORE
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pag.252

MIRADORE.
v. MIRATORE.
353) Dizion. 4° Ed. .
MIRAGLIO
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pag.252

MIRAGLIO.
Definiz: V. A. Specchio. Lat. speculum. Gr. κάτοπρον.
Esempio: Guitt. lett. 13. Carissimi, del mondo miragli siete voi tutti nel mondo magni, a cui s'affaitan tutti i minori vostri.

354) Dizion. 4° Ed. .
MIRARE
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pag.252

MIRARE.
Definiz: Fisamente guardare. Lat. fixis oculis aspicere, obtutum figere, intueri. Gr. ἐϕορᾷν.
Esempio: Dant. Par. 7. Molto si mira, e poco si discerne.
Esempio: E Dan. Par. 25. Mi disse: mira, mira, ecco il barone.
Esempio: Amet. 67. Vidi il pallido giovane me con tutto lo 'ntendimento mirante fiso.
Esempio: Petr. son. 204. Mira quel colle, o stanco mio cuor vago.
Esempio: Tav. Rit. Chi è incolpato, pensa d'esser mirato.
Esempio: Bemb. Asol. 1. 72. Verso la porta del giardin camminando, tutte più volte il mirarono.
Esempio: Tass. Ger. 2. 93. Poichè la tempra, e la ricchezza, e 'l fregio Sottilmente da lui mirati foro.
Definiz: §. I. Per similit. si riferisce allo 'ntelletto, e vale Diligentemente considerare. Lat. contemplari, animadvertere, inspicere. Gr. θεωρεῖν.
Esempio: Bocc. canz. 4. 3. Senza mirare il danno Del mio futuro affanno.
Esempio: Dant. Inf. 9. Mirate la dottrina, che s'asconde Sotto 'l velame degli versi strani.
Esempio: Petr. canz. 5. 5. Che s'al ver mira questa antica madre ec.
Esempio: E Petr. canz. 18. 15. Mirate, quale Amor di me fa strazio.
Esempio: E Petr. canz. 29. 7. Signor, mirate, come il tempo vola.
Esempio: Bern. Orl. 1. 25. 1. Ma voi, ch'avete gl'intelletti sani, Mirate la dottrina, che s'asconde Sotto queste coperte alte, e profonde.
Definiz: §. II. Mirare, per Volgere il pensiero ad ottener checchessia, Aver riguardo a checchessia; tolta la metaf. dal Fisamente guardare, che fa colui, che tira al berzaglio; che anche si dice Aver la mira, e Tener la mira. Lat. animum intendere. Gr. προσέχειν τὸν νοῦν.
Esempio: Liv. Dec. 3. Li dieci compagni si mostravano al popolo, come quelli, che miravano di continuare il lor magistrato.
Esempio: Ar. Fur. 30. 50. E non miraron, per mettersi in terra, Dare a' cavalli morte.
Definiz: §. III. Per Affisar l'occhio per aggiustare il colpo al berzaglio, Prender la mira. Lat. collineare. Gr. εὐστοχεῖν.

355) Dizion. 4° Ed. .
MIRATO
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pag.253

MIRATO.
Definiz: Add. da Mirare; Rimirato, Guardato. Lat. conspectus, inspectus. Gr. βεβλεμμένος.
Esempio: Amet. 57. La mia faccia egualmente mirata da' giovani, e dalle donne per lunghi spazj infinite fiate.
Esempio: Bocc. lett. Ella con gli occhi della mia mente mirata, e nel mezzo delle mie pene contemplata, non so con che ascosa soavità allo afflitto core fa quasi le sue continue amaritudini obliare.

356) Dizion. 4° Ed. .
MIRATORE, e MIRADORE
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pag.253

MIRATORE, e MIRADORE.
Definiz: Che mira. Lat. fixis oculis aspiciens. Gr. ἐϕορῶν.
Definiz: §. Per Ispecchio. Lat. speculum.
Esempio: Guitt. lett. 5. Credo, che piacesse a lui di poner voi tra noi, per fare maravigliare, e perchè foste specchio, e miradore, ove si provvedesse, e agenzasse ciascuna valente, e piacente donna, e prode uomo, schifando vizio, e seguendo vertù.
Esempio: Tes. Br. 2. 18. Luca tanto vale a dire, quanto miratore, e lucente.

357) Dizion. 4° Ed. .
MIRICE
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pag.253

MIRICE.
Definiz: Tamerice. Lat. myrica. Gr. μυρίκη.
Esempio: Cr. 2. 8. 1. Tagliati i predetti arbori, vi crescono sopra i lor ceppi arbori, che si chiamano tremule, e arbori, che si chiamano mirici nelle parti della Magna.

358) Dizion. 4° Ed. .
MIRIFICO
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pag.253

MIRIFICO.
Definiz: V. L. Add. Maraviglioso. Lat. mirificus. Gr. θαυματοποιός.
Esempio: Bocc. vit. Dant. 253. Quanto dimostrato è di sopra essere stato in questo mirifico poeta.
Esempio: Fr. Iac. T. 3. 23. 8. Oh portento mirifico! La Croce di due spate Vide in te fra Pacifico.
Esempio: Serm. S. Ag. 10. O pace, tu se' tale bene nelle cose create, tanto mirifico, tanto glorioso, che non si puote udire cosa più dolce.

359) Dizion. 4° Ed. .
MIRMICOLEONE
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pag.253

MIRMICOLEONE.
Definiz: V. L. Spezie d'animale. Lat. mirmicoleon.
Esempio: Mor. S. Greg. 5. 14. Il mirmicoleone è uno animale piccolissimo, nimico delle formiche, e sta questo animale sotto la polvere per impacciare, e uccidere le formiche, le quali sono intente alle loro granella. Mirmicoleone in lingua Latina non è altro a dire, se non leone delle formiche, ovvero più chiaramente formica, e leone.