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Dizion. 4° Ed. .
MIRARE
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MIRARE.
Definiz: | Fisamente guardare. Lat. fixis oculis aspicere, obtutum figere, intueri. Gr.
ἐϕορᾷν. |
Esempio: | Dant. Par. 7. Molto si mira, e poco si discerne. |
Esempio: | E Dan. Par. 25. Mi disse: mira, mira, ecco il barone.
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Esempio: | Amet. 67. Vidi il pallido giovane me con tutto lo 'ntendimento mirante
fiso. |
Esempio: | Petr. son. 204. Mira quel colle, o stanco mio cuor vago. |
Esempio: | Tav. Rit. Chi è incolpato, pensa d'esser mirato. |
Esempio: | Bemb. Asol. 1. 72. Verso la porta del giardin camminando, tutte più volte il
mirarono. |
Esempio: | Tass. Ger. 2. 93. Poichè la tempra, e la ricchezza, e 'l fregio Sottilmente da lui
mirati foro. |
Definiz: | §. I. Per similit. si riferisce allo 'ntelletto, e vale Diligentemente considerare. Lat. contemplari, animadvertere, inspicere. Gr. θεωρεῖν. |
Esempio: | Bocc. canz. 4. 3. Senza mirare il danno Del mio futuro affanno. |
Esempio: | Dant. Inf. 9. Mirate la dottrina, che s'asconde Sotto 'l velame degli versi
strani. |
Esempio: | Petr. canz. 5. 5. Che s'al ver mira questa antica madre ec. |
Esempio: | E Petr. canz. 18. 15. Mirate, quale Amor di me fa
strazio. |
Esempio: | E Petr. canz. 29. 7. Signor, mirate, come il tempo vola.
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Esempio: | Bern. Orl. 1. 25. 1. Ma voi, ch'avete gl'intelletti sani, Mirate la dottrina, che
s'asconde Sotto queste coperte alte, e profonde. |
Definiz: | §. II. Mirare, per Volgere il pensiero ad ottener checchessia, Aver riguardo a checchessia; tolta la metaf. dal
Fisamente guardare, che fa colui, che tira al berzaglio; che anche si dice Aver la mira, e Tener
la mira. Lat. animum intendere. Gr. προσέχειν τὸν
νοῦν. |
Esempio: | Liv. Dec. 3. Li dieci compagni si mostravano al popolo, come quelli, che miravano
di continuare il lor magistrato. |
Esempio: | Ar. Fur. 30. 50. E non miraron, per mettersi in terra, Dare a' cavalli
morte. |
Definiz: | §. III. Per Affisar l'occhio per aggiustare il colpo al berzaglio, Prender la mira. Lat. collineare. Gr. εὐστοχεῖν. |
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