Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 4° Ed.
280) Dizion. 4° Ed. .
MELLATO
Apri Voce completa

pag.199

MELLATO.
Definiz: Sorta di panno mentovato da
Esempio: M. V. 3. 13. Costoro tutti vestiti di fino panno scarlatto, e d'altro fine mellato, catuno con otto scudieri il meno ec. (così ha la stampa sull'autorità del T. Ricci; in altri TT. a penna si legge mescolato)

281) Dizion. 4° Ed. .
MELLIFICARE
Apri Voce completa

pag.199

MELLIFICARE.
Definiz: V. L. Fare il mele. Lat. mellificare. Gr. μελιτουργεῖν.
Esempio: Pallad. Apr. 11. Se rade volte le vedremo (l'api) non è ivi buono il mellificare.

282) Dizion. 4° Ed. .
MELLIFLUO
Apri Voce completa

pag.199

MELLIFLUO.
Definiz: V. L. Add. Atto a produrre il mele. Lat. mellifluus.
Esempio: Pallad.Apr. 11. E se vedremo l'api spesso pascersi intorno ec. è segno, che ivi appresso ha luoghi melliflui.
Definiz: §. E figuratam.
Esempio: Bocc. g. 4. p. 14. La soavità delle parole melliflue, e la fiamma accesa de' pietosi sospiri.
Esempio: Zibald. Andr. 141. Un nuovo duca con molta gente in compagnía melliflua, con melliflui costumi.

283) Dizion. 4° Ed. .
MELLIGA
Apri Voce completa

pag.199

MELLIGA.
v. MELIGA.
284) Dizion. 4° Ed. .
MELLILOTO
Apri Voce completa

pag.199

MELLILOTO.
v. MELILOTO.
285) Dizion. 4° Ed. .
MELLONAGGINE
Apri Voce completa

pag.199

MELLONAGGINE.
Definiz: Scipitezza, Sciocchezza, Grossezza d'ingegno, detta dallo scipitissimo sapore del mellone. Lat. insipientia, hebetudo. Gr. ἀφροσύνη, ἄμβλυσις ἄμβλυνσις.
Esempio: Bocc. nov. 79. 7. Ma sì è grande l'amore, ch'io porto alla vostra qualitativa mellonaggine da Legnaia ec. ch'io non posso negarvi cosa, che voi vogliate.
Esempio: Fir. nov. 8. 298. O che pure lo facessero per mantenergli nella loro sfarinata mellonaggine, acciocchè non uscissero così a fretta del pecoreccio.

286) Dizion. 4° Ed. .
MELLONAIO
Apri Voce completa

pag.199

MELLONAIO.
Definiz: Luogo piantato di melloni.
Esempio: Burch. 1. 50. Se la chiudenda tua del mellonaio Avesse sgangherato l'usciolino.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Libr. Son. 88. Deh per che cagione Non vuo' tu, ch'i' gl'insali il mellonaio?
Esempio: Burch. 2. 46. Io mi ricordo sendo giovinetto Nel tempo, ch'era in succhio il mellonaio.

287) Dizion. 4° Ed. .
MELLONCELLO
Apri Voce completa

pag.199

MELLONCELLO.
Definiz: Dim. di Mellone.
Esempio: Pallad. Sett. 3. Si tolga il melloncello salvatico, e nel suo sugo si maceri (Il Lat. ha cucumer)

288) Dizion. 4° Ed. .
MELLONE
Apri Voce completa

pag.199

MELLONE.
Definiz: Frutta di forma simile alla zucca lunga; nel rimanente di colore, e sapore simile al cetriuolo, ma più scipito. Lat. melangulus, Cresc. lat. cucumis flexuosus.
Esempio: Cr. 6. 2. 9. È da notare, che colà, dove piantar si debbono i porri, cipolle, cavoli, fagiuoli, miglio, panico, zucche, melloni, cocomeri, cedriuoli, e poponi, si possono del mese di Dicembre, Gennaio, e Febbraio seminare.
Esempio: E Cr. cap. 72. 1. Altri sono, che sono sottili, e verdi, e molto lunghi, e quasi tutti torti, i quali si chiamano melangoli, e questi appelliamo noi melloni, i quali si mangiano acerbi, siccome li cedriuoli, e sono d'un medesimo sapore.
Esempio: Bocc. nov. 79. 17. Anzi l'apparaste bene in sul mellone, ch'è così lungo.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 8. Siccome di mangiare ec. zucche, melloni, lomíe.
Esempio: Burch. 2. 3. E fa' di comperare un buon popone; Fiutalo, ch'e' non sia zucca, o mellone.
Esempio: Bellinc. son. 223. Delle risa il mellon vidi crepare.
Definiz: §. I. Mellone, riferito ad uomo, vale Sciocco, Scipito, Di grosso ingegno. Lat. nebulo. Gr. οὐτιδανός.
Esempio: Pataff. 2. Voi siete di guaime due melloni.
Esempio: Lab. 292. E te or gocciolone, ora mellone, or sermestola, e talora cenato chiamando, se quasi ad ogni parola abbracciavano, e baciavano.
Definiz: §. II. Avere il mellone, parlandosi di corso, giostra, o simili, vale Esser l'ultimo, o 'l più dappoco. Lat. in postremis esse. Gr. ἐν ἐσχάτοις εἶναι.
Esempio: Varch. Ercol. 57. Quando alcuno fa, o dice alcuna cosa sciocca, o biasimevole, e da non doverli, per dappocaggine ec. riuscire ec. se gli dice in Firenze: tu armeggi, tu abbachi ec. tu aresti il mellone, tu inciamperesti nelle cialde.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 40. Sicchè alla giostra avesti il mellone.
Esempio: Alleg. 244. Come chi corre al palio, ed ha il mellone.
Definiz: §. III. Mellone, si dice anche Una sorta di briglia, che si usa nella quarta imbrigliatura a' cavalli.

289) Dizion. 4° Ed. .
MINESTRA
Apri Voce completa

pag.248

MINESTRA.
Definiz: Vivanda fatta di brodo, entrovi pane, o altro. Lat. ius, iusculum. Gr. ὁ ζωμός.
Esempio: Coll. SS. Pad. Non pigliando fuor di questo alcuna minestra di cotto, nè in domenica, nè in sabato.
Esempio: Ar. Len. 2. 1. Se talor ne avanzano Minestra, o broda, solete mandarmene.
Esempio: Red. cons. 1. 175.Per desinare si pigli una buona minestra assai brodosa.
Definiz: §. I. Minestra per Tanta materia da fare una minestra, cioè quanta n'entra in una scodella.
Esempio: Mir. Mad. M. Comperarono otto minestre di carne, e dieronla agli osti per cuocerla (cioè: tanta carne, che facesse otto minestre)
Definiz: §. II. Per metaf.
Esempio: Bern. rim. 1. 9. Questa è una certa novella, Una materia astratta, una minestra, Che non la può capire ogni scodella.
Esempio: Vit. Benv. Cell. 494. Disse al Duca: sappiate, signore, che il fare le figure grandi ell'è un'altra minestra, che il farle piccole.
Definiz: §. III. Far le minestre; modo basso, vale Governare, Comandare. Lat. gubernare. Gr. κυβερνᾷν.
Esempio: Malm. 12. 27. Ov'ella a ripigliarlo è poi spedita Da chi dopo di lei fa le minestre.

290) Dizion. 4° Ed. .
MINESTRARE
Apri Voce completa

pag.248

MINESTRARE.
Definiz: Far la scodella, Metter la minestra nella scodella. Lat. iusculum ingerere, egerere. Gr. ζωμὸν ἐκφορεῖν.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 41. Ordinò, che la sua scodella fosse minestrata tanto innanzi, ch'ella fosse tiepida.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. 72. E friggeteli in un altro pignatto, e poi li minestrate col formaggio.
Definiz: §. Per Governare, Amministrare. Lat. gubernare. Gr.
Definiz: κυβερνᾷν .
Esempio: Cron. Morell. 253. Si dichiarerà i gran danni, e persecuzioni a noi avvenute, o per distino di fortuna, o per malizia di chi ci ha avuto a minestrare, o per nostra sciocchezza (lo stamp. però ha ministrare)
Esempio: Fr. Giord. S. Pred. 9. Se andasse per lo campo, ove fu la battaglia ec. ivi vedrebbe la gran moltitudine de' morti, e de' rivesciati per lo campo; vedrebbe ivi, come li uomini sono fediti, e minestrati (cioè: conci male)

291) Dizion. 4° Ed. .
MINESTRELLO
Apri Voce completa

pag.248

MINESTRELLO.
Definiz: V. A. Ministriere, Uomo di corte. Lat. aulicus. Gr. αὐλικός.
Esempio: Tratt. pecc. mort. Fanno più grandi peccati, come sono le menzogne di lusinghieri, e di minestrelli giullari, e de' truffatori, che dicono le buffe.

292) Dizion. 4° Ed. .
MINESTRIERE
Apri Voce completa

pag.248

MINESTRIERE.
v. MINISTRIERE.
293) Dizion. 4° Ed. .
MINESTRUCCIA
Apri Voce completa

pag.248

MINESTRUCCIA.
Definiz: Dim. di Minestra.
Esempio: Fr. Iac. T. 3. 2. 6. Sol la dolciata cioppa Volea, non minestruccia.

294) Dizion. 4° Ed. .
MINGHERLINO
Apri Voce completa

pag.248

MINGHERLINO.
Definiz: Magrino, Sottilino. Lat. gracilis. Gr. ἰσχνός.
Esempio: Varch. stor. 15. 588. Era scarzo della persona, e anzi mingherlino, che no.

295) Dizion. 4° Ed. .
MINIARE
Apri Voce completa

pag.248

MINIARE.
Definiz: Dipignere con acquerelli cose piccole in sulla cartapecora, o bambagina, servendosi del bianco della carta in vece di biacca per i lumi della pittura. Lat. minio picturare. Gr. μιλτογράφειν*
Esempio: But. Purg. 11. 2. In Parigi Città reale del Re di Francia lo miniare si chiama alluminare.
Esempio: Red. Ins. 114. Essendomi stata favorevole la generosa, e real munificenza del serenissimo Gran Duca mio signore, mediante la quale ne ho fatte miniare fino a ora molte, e molte figure.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Fr. Iac. T. 4. 6. 4. Gli diei lo 'ntendimento, E volontà nel centro Del cuor gli ho miniato (cioè: dipinto)
Esempio: Malm. 7. 45. Perchè oggidì non ne va una in fallo, Che non si minj, o si lustri le quoia (cioè: si lisci.

296) Dizion. 4° Ed. .
MINIATO
Apri Voce completa

pag.248

MINIATO.
Definiz: Add. da Miniare. Lat. coloratus.
Esempio: Guar. past. fid. 1. 5. E fai suo nido, E tua cura, e tua pompa, e tuo diletto La scorza sol d'un miniato volto.
Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 3. E quai vi sono Libri più pellegrini, o manuscritti, O storiati, o miniati, o postillati.
Esempio: E Buon. Fier. 5. 4. 2. E quei bei libri, E peregrini, ond'è ricco il suo studio, E legati ec. Miniati, ed illustrati.

297) Dizion. 4° Ed. .
MINIATORE
Apri Voce completa

pag.248

MINIATORE.
Definiz: Che minia. Lat. minio pictor, colorator. Gr.
Definiz: μιλτογραφεύς *.
Esempio: Com. Purg. 11. E questo pruova per Oderisi d'Agobbio, miniatore ottimo del tempo dell'autore, il quale vedendosi così eccellente nella sua arte, montóe in grande superbia, ed aveva opinione, che migliore miniatore di lui non fosse al mondo.
Esempio: But. Purg. 11. 2. Questo Franco da Bologna anco fu finissimo miniatore.

298) Dizion. 4° Ed. .
MINIATURA
Apri Voce completa

pag.248

MINIATURA.
Definiz: Pittura miniata. Lat. res minio picta. Gr. μιλτόγραμμα *.
Esempio: Car. lett. 2. 236. Se bene ha considerato, conoscerà, che ancora la miniatura con piccolissime figure rappresenta i giganti.

299) Dizion. 4° Ed. .
MINIERA
Apri Voce completa

pag.248

MINIERA.
Definiz: Luogo, dal quale s'estraggono i metalli; e prendesi anche per lo Metallo stesso non depurato. Lat. fodina. Gr. μετάλλεια.
Esempio: Pass. 326. Sa ec. le virtù dell'erbe, delle pietre preziose, le miniere dell'oro, e dell'argento, e degli altri metalli.
Esempio: E Passav. 341. Come sarebbe di trovare avere, o tesoro nelle proprie cave, e miniere.
Esempio: Cr. 1. 5. 1. E ancora per la cagione della disposizion della terra loro ec. se in essa è virtù di miniera, o vene, e disposizion di moltitudine d'acque, ovvero di povertà.
Esempio: Bern. Orl. 2. 17. 4. In essa or quel pianeta, or questo suole Produr quel, che miniera noi chiamiamo.
Esempio: E Ber. Orl. 2. 17. 5. Chi crederà, che ognun le sue miniere Abbia dell'oro, e degli altri metalli Fin al salnitro?
Esempio: Serd. stor. 6. 217. Hanno miniere d'oro, d'argento, e di ferro elettissimo, e d'altri metalli.
Definiz: §. Per similit.
Esempio: Sagg. nat. esp. 128. Dove il freddo lavora colà nelle sue miniere co' materiali più proprj.
Esempio: E Sagg. nat. esp. 129. Siccome il fuoco, e la luce nella miniera del sole, così anch'ella o nell'aria, o nell'acqua, o nel ghiaccio avesse sua particolar residenza.
Esempio: E Sagg. nat. esp. 227. La virtù elettrica ec. risvegliasi per delicato, o per valido strofinamento in tutti que' corpi, dove n'è miniera.