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14136 0 14136 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
1) Dizion. 5° Ed. .
G,
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pag.1



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Definiz: § II. G sol re ut, è lo stesso che Gisolreutte. –


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Esempio: Salv. Avvert. 1, 282: Il c e 'l g da certi popoli non si posson pronunziare.


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Esempio: Bemb. Pros. 69: Alquanto spesso e pieno suono appresso rende la F: spesso medesimamente e pieno, ma più pronto, il G.


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Definiz: § I. La lettera G nel diagramma musicale antico indicava il Sol in quarto spazio della chiave di basso, se era maiuscola; se era minuscola, indicava il Sol in seconda riga della chiave di violino; la g minuscola raddoppiata indicava il Sol sopra le righe. –


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Esempio: Cavalcant. B. Retor. 263: Sono dolci comunemente quelle parole le quali hanno assai vocali, e dell'altre lettere il g, il c, lo l, lo f, lo m fanno dolcezza, tali sono amore, giovare;...... e di queste fa dolcezza qualcuna innanzi all'altra, come lo l innanzi al c in questa parola dolce, dinanzi al g, come involge; il g innanzi allo l, voglia, scoglio, e simili. Aspre certamente sono quelle nelle quali è lo r.... innanzi al g e doppo, come gorgo, agro.... Lo s ancora fa il suono insuave ed aspro dinanzi al t, nel principio della parola, innanzi al c, al g, al p, al q, al t, allo f, allo m, come in questa parola storpio, scoglio, sgraziato, sfogo.


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Esempio: Don. Tratt. Enarm. 336: Il D senza punto fa quarta, e quinta con G sol re ut, e terza minore e sesta maggiore con.... mi.


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Esempio: E Salv. Avvert. appr.: E quando pure sforzar si vogliono o da vero o per gabbo, il c e 'l g in suono vicino a quel della s e del c, o quel della s e del g, mal lor grado son trasportati; scipolla, fansciullo, mansgiare, e sgiusgiola, che è quasi natio a' Franceschi.


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Esempio: Don. Tratt. Enarm. 331: I tasti neri dell'armonia ipolidia sono accordati come ne' cembali comuni, salvo che tra G ed A qui c'è l'a la mi re col b molle.


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Esempio: Papin. Lez. Burch. 73: Osservate attentamente come il nostro Burchiello, in grazia della venerabile antichità, dice Gaio, come lo dicevano gli antichi, i quali avevano maggior piacere della G, che della C.


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Esempio: E Don. Tratt. Enarm. appr.: Nella fronte del tasto B ipolidio,..... si può notare col rosso il C lidio, al quale corrisponde detta voce; nel G il D, e così l'altre di mano in mano.


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Esempio: E Don. Comp. Music. 30: Mi par anco molto a proposito di due sistemi segnare l'uno col nero.... e l'altro col rosso: il che riuscirà molto commodo per notare quelle voci metaboliche che cadono in amendue tra il G e l'A, e tra il D e l'E.


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Esempio: Buomm. Ling. tosc. 31: Il G corre la medesima sorte del C, e segna due suoni, l'uno muto, ottuso e rotondo, come in garbo, gostanza, gusto e grotta; l'altro chiaro, acuto e sonante, come in gente, generoso, ginepro. Ma acciocchè e' suoni ottuso, se gli aggiugne l'H, scrivendo gheppio, gherone, ghianda, ghiotto, ghirlanda: e se dee sonar chiaro, si contrassegna con I; già, giallo, giogo, e giusto.


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Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 188: Mutata la R in L si fece facilmente lifriggerio. Ma perchè la difficoltà potrebbe piuttosto battere sopra quei due GG, dico che, quand'anche non si fossero trovati esempj, ognuno però poteva restar persuaso, che questa voce era secondo il gusto de' nostri vecchi, riflettendo che essi sovente raddoppiavano il G nelle voci, come si vede in reggia, brivileggio, Cartaggine, rifuggio, ec., e molto più nella voce fugga per fuga usata dal Boccaccio.


15) id: 6a97b289348d47d1bb752f3c32f7f7a5)
Definiz: lettera palatina, la settima dell'alfabeto e la quinta delle consonanti, che i grammatici dicono mute. Pronunziasi Gi, e si fa di gen. masc., e anche femm. Per l'affinità del suono il G si sostituisce in molte voci al C e alla Z, dicendosi Gastigare e Castigare, Luogo e Loco, Lagrima e Lacrima, Servigio e Servizio, Palagio e Palazzo. Innanzi alle vocali A, O, U, ha suono più muto e più rotondo, come in Gala, Gora, Gusto: innanzi alle vocali E ed I si manda fuori più ammollita, come in Gelido, Giro; ma per darle il suono che ha colle altre tre vocali, le poniamo l'H dopo, come in Ghermire, Ghiaccio; in quel modo che per darle il suono ammollito avanti all'A, E, U, si pone tra essa e queste vocali un I, scrivendo Giacere, Giogo, Giubba. Si assimila alla lettera M, come in Domma, Flemma; e talora, nel mezzo della parola, davanti a vocale sparisce, come in Reale per Regale, in Sciaurato per Sciagurato, in Reina per Regina. Talvolta si cangia in V, come Fragola in Fravola. Seguita dalle vocali ia colle quali formi sillaba, talora si cambia popolarmente in D; come ad es., Ghiaccio in Diaccio, Giacere in Diacere, Giacinto in Diacinto. Non si pone il G avanti ad altre consonanti che alla L, alla N, alla R, nella stessa sillaba, e perde alquanto del suo suono, come in Gloria, Ignavia, Grazia. Ammette avanti di sè nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, la L, N, R, come Volgere, Fango, Argine. La S le va avanti nel principio della parola o della sillaba, come in Sgabello, Sgherro, Sgorbio, Sgualdrina. Ng, dinanzi ad E ed I, o si conserva, o per metatesi diventa Gn, come Ungere e Ugnere, Angiolo e Agnolo, Piangere e Piagnere. –
2) Dizion. 5° Ed. .
AFFOLTARE.
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pag.271



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Esempio: Dat. G. Tac. 175: Tutti s'affoltavano di correre a gli alloggiamenti.
3) Dizion. 5° Ed. .
DIRIZZARE, e per sincope DRIZZARE.
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pag.443



1) id: f06050f816fa4679924edd10c14341e1)
Esempio: Dat. G. Tac. 40 t.: Dirizzando altari, e sacrificando vittime agl'iddii infernali.
4) Dizion. 5° Ed. .
INNESTO.
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pag.863



1) id: f44b0ffa8c344162b11ddc8ad2edd787)
Esempio: Magal. Lett. At. 576: L'ateismo è innesto forzato sull'intendimento umano.
5) Dizion. 5° Ed. .
DISLOGAMENTO.
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pag.581



1) id: b9e7bc1356924ad384e5b0dfe9e0a68c)
Esempio: Magal. Lett. At. 327: Le convulsioni, i dislogamenti, le fratture.
6) Dizion. 5° Ed. .
ADOTTAMENTO.
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pag.228



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Esempio: Dav. Tac. 1, 279: Entrati consoli G. Antistio e M. Suilio, s'avacciò l'adottamento di Domizio.
7) Dizion. 5° Ed. .
CONCITATORE.
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pag.341



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Esempio: Dat. G. Tac. 130: Lividineio e gli altri concitatori del tumulto in esilio furon mandati.
8) Dizion. 5° Ed. .
IMPENNELLARE.
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pag.198



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2) id: 12a5a0816bbc4da4bbd1e46671319040)
9) Dizion. 5° Ed. .
ASPRISSIMO, e talvolta ASPERISSIMO
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pag.756



1) id: c7314d7e43e4428c91e5e6808dd81e1d)
Esempio: Dav. Tac. 1, 203: Eranvi parole asprissime.
10) Dizion. 5° Ed. .
INFINGERE, e talora anche INFIGNERE.
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pag.708



1) id: c7a80f35b00e48369642b8a7a8b11d2f)
Esempio: Dav. Tac. 1, 101: Dapprima s'infinse contento.


2) id: 3c176a65b5924c8abacd9fca2ddeeeed)
Esempio: E Dav. Tac. 1, 199: Non ebbe Tiberio virtù (secondo lui) sì amica, come l'infingere.


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Esempio: Vill. G. 774: Procedea di fatto in civile e cherminale a sua volontà, come gli era posto in mano per li detti reggenti..., non ricordandoci noi Fiorentini ciechi, overo infignendoci di ricordare, quello di male ch'avea operato il detto messer Iacopo al simile uficio l'anno 1335.
11) Dizion. 5° Ed. .
LIBIDINOSISSIMO.
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pag.333



1) id: 88aa9c05da6845ed9cb37b884bea1c55)
Esempio: Dav. Tac. 2, 206: Son gente libidinosissima.
12) Dizion. 5° Ed. .
ABBRACCIANTE
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pag.43



1) id: f2ca71886e0145329bc97ac7a324a920)
Esempio: Magal. Lett. At. 510: Una forza.... movente utilmente, e abbracciante vigorosamente.
13) Dizion. 5° Ed. .
BASTONATA
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pag.93



1) id: 7cfc0c98c00f4649887de0631420d4cd)
Esempio: Magal. Lett. At. 226: Saremo due ciechi che facciamo alle bastonate.
14) Dizion. 5° Ed. .
FINISSIMAMENTE.
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pag.141



1) id: 53cede06dc874ce2a4fb31ed2a66efc5)
Esempio: Magal. Lett. At. 24: Un'infinità di doppj di taffettà finissimamente impuntito.
15) Dizion. 5° Ed. .
GEMITIO, con l'accento sull'ultimo i, e GEMITIVO.
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pag.99



1) id: 6784431c0b75435186456f4003e153cf)
Esempio: E Magal$ Lett. At. 360: Tartaro deposto dal gemitio d'una vena.
16) Dizion. 5° Ed. .
AFFACCHINARE.
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pag.240



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Esempio: Dat. G. Tac. 176: In questo modo tutti i più ricchi soldati erano affacchinati senza discrezione alcuna.
17) Dizion. 5° Ed. .
AMMALIZIATO.
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pag.438



1) id: 1be81c86792144889f750f1027ca474f)
Esempio: Magal. Lett. At. 103: Intelletto non offuscato dall'ignoranza, non ammaliziato dalla politica.


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Esempio: Magal. Lett. At. 184: Restituisce a questi spiriti,.... di già ammaliziati, l'innocenza.


3) id: 00c72784d7c84d60aed4614f38c6c9e5)
Esempio: E Magal. Lett. At. 574: Ogn'intelletto non ammaliziato è portato a credere che ci sia Iddio.
18) Dizion. 5° Ed. .
APOLOGHETTO.
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pag.566



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Esempio: Magal. Lett. At. 211: Di questi apologhetti se ne potrebbero far cento.
19) Dizion. 5° Ed. .
ANIMALITÀ.
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pag.514



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Esempio: Magal. Lett. At. 400: Basta che si consideri separata la spiritualità dall'animalità.
20) Dizion. 5° Ed. .
BUSSOLA
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pag.332



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Esempio: Magal. Lett. At. 254: Negli indivisibili il nostro intelletto smarrisce la bussola.