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2° Edizione
Diz Giu. totali
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100) Dizion. 2° Ed. .
VIVACE.
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pag.933



1) id: d1910938822743caa88a13b1f516b929)
Esempio: Bocc. g. 7. p. 3. Messe le tavole sotto vivaci arbori.


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Definiz: E vivace, si dice a huomo di spirito svegliato.


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Esempio: Dan. Par. 2. Voglio informar di luce sì vivace [cioè sì risplendente]
101) Dizion. 2° Ed. .
MANCO
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pag.494



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Esempio: Sen. declam. P. E debbasi servare questa legge, sanza niuno manco.


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Esempio: Dan. Purg. c. 10. Che dritto di salita aveva manco.


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Esempio: Ricord. Cap. 190. Per manco di moneta, gran parte si ritornò nella Magna.


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Esempio: Fav. Esop. Credendo avere presi gli animi delle genti, con tanta buona fama, che non credono, che di loro si possa stimar niuno manco.
102) Dizion. 2° Ed. .
CALONNIATORE
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pag.141 [143]



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Esempio: Declam. Quintil. P. Il calonniatore quella medesima pena sostenesse, che l'accusato.
103) Dizion. 2° Ed. .
CANTARE
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pag.148



1) id: 10ba7a3baed543ca9987260a3e737e4f)
Esempio: E Bocc. g. 9. p. 3. Sei canzonette, ec. cantate furono.


2) id: ec4345c782d94b6492f820492bf1a26a)
Esempio: E Bocc. g. 2. p. 2. Gli uccelli su per li verdi rami cantando.


3) id: c6edf689233347d695917b07415f132a)
Definiz: ¶ E cantare, in vece di poetare. Lat. canere, dicere.


4) id: c3d99d10f72f47d6a724aac8d07d516d)
Definiz: ¶ E quando uno vuol mostrare di non aver pure un danaio, si dice.


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Esempio: Dan. Purg. c. 1. E canterò di quel secondo regno, Dove l'umano spirito si purga.


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Esempio: Petr. Son. 225. In dubbio di mio stato or piango, or canto, E temo, e spero.


7) id: 58d390384b564a30b0ce1e93b34aed4a)
Esempio: E Bocc. introd. n. 32. Se i frati di quaentro alle debite ore cantino i loro ufici.
104) Dizion. 2° Ed. .
REPULSA.
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pag.687



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Esempio: Bocc. g. 4. p. 5. Non avendo prima avuta alcuna repulsa.
105) Dizion. 2° Ed. .
LIBERAZIONE
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pag.474



1) id: cfa50d8134aa4a85a1a07cb828155582)
Esempio: Sen. Declam. P. Addomandai la liberazione, e tu liberamente mi liberasti.
106) Dizion. 2° Ed. .
SMOZZICATO
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pag.796



1) id: fb1df10c01e148d3bcc4fb03ba6f6a4c)
Esempio: Declam. Quintil. P. E le smozzicate ombre con le sue parti.
107) Dizion. 2° Ed. .
SCROLLARE
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pag.766



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Esempio: Bocc. g. 4. p. 2. L'essere da cotal vento fieramente scrollato.
108) Dizion. 2° Ed. .
SDORMENTARE
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pag.767



1) id: c1b000602d8445f29742c203da64e2ee)
Esempio: Declam. Quintil. P. Alla perfine il sangue caldo, ch'uscía, t'avrebbe sdormentata.
109) Dizion. 2° Ed. .
PRODURRE, e PRODUCERE.
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pag.637



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Esempio: Boc. g. 4. p. 13. Io producerei le storie in mezzo.


2) id: 5b4ce3b1b26545c0bdd3726ebdd1e01c)
Esempio: E Bocc. n. 3. 7. In testimonianza di dover ciò ragionevolmente fare, ciascuno produsse fuori il suo anello.
110) Dizion. 2° Ed. .
DISTRIGNIMENTO
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pag.289



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Esempio: Rim. ant. P. N. Chi d'amar mi conviene Tienmi in distrignimento.
111) Dizion. 2° Ed. .
SOMEGGIARE
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pag.804



1) id: 506053381dd64d5aa5782aa32cfb23d1)
Esempio: Tratt. P. mort. Dee guardarsi la persona di non lavorare, ec. ne di sommeggiare, e tagliar legne.
112) Dizion. 2° Ed. .
SCONFORTARE
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pag.761



1) id: 867d3c6388d24e479ca2dc7534cebc63)
Esempio: Lib. Mott. Sconfortandolo, che non pigli moglie.
113) Dizion. 2° Ed. .
ABBONDEVOLMENTE
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pag.5



1) id: 9bdf90b1c77940b487093401b2eceed2)
Esempio: Boc. g. 3. p. 5. Niuna n'è laudevole, ec. di che quivi non sia abbondevolmente.


2) id: 8fc164e3c7e249d3a5d1edebeb387948)
Esempio: Salust. Iug. R. Anche fece far foderi di legnáme abbondevolmente.
114) Dizion. 2° Ed. .
INTAGLIATORE
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pag.445



1) id: 1a9f875794464dd48d180343dd62548e)
Esempio: Sen. declam. P. Grande, e solenne intagliatore d'immagini, e di dipignere, che aveva nome Parrasio.
115) Dizion. 2° Ed. .
INVENZIONE
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pag.452



1) id: 306765a63ddf4976bb4c9d4ff4943d8c)
Esempio: Declam. Quintil. P. Nelle tre parti di quella scienzia, cioè della invenzione [rettorica] Lat. inventio.
116) Dizion. 2° Ed. .
SVOGLIARE.
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pag.855



1) id: fdaa4950bb2f4d87be8491dc72e2119d)
Esempio: Rim. ant. P. N. Perdo gioia, e mi svoglio, Quando di sua contezza mi rimembre.
117) Dizion. 2° Ed. .
SUPERBIA.
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pag.857



1) id: 9a1cb79a5afe48a08ba68fc8b101b8e0)
Esempio: Tratt. P. mort. Superbia è appetito, o vero disiderio disordinato, e perverso, di propria eccellenza.


2) id: 81ee97cb081e4a1eb757512aad957b54)
Esempio: E Tratt. P. mort. altrove. Superbia, e desiderio disordinato d'eccellenza, ma vanagloria e desiderio della manifestazion di quella eccellenza.


3) id: d9aaa59a819c4cf7ab9b18c96df6479b)
Esempio: E Albert. cap. 47. Ogni superbia è cominciamento di peccato.


4) id: 0997cacd55884b73a1b95d035c76de26)
Esempio: Cosc. S. Bernar. La superbia, come ella è nascimento, e capo di tutti i peccati, così è rovina di tutte le virtudi.


5) id: ccb8695dd34e418daf866e69ae275987)
Esempio: Albert. capit. 48. Ed è la superbia un desiderio di tenersi l'huomo se medesimo troppo buono.
118) Dizion. 2° Ed. .
APPENATO
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pag.63



1) id: ae6c21dc65894a3683964a005d376750)
Esempio: Mirac. Mad. P. N. Avvenne, che un lebbroso molto appenato, venne alla casa di costui.


2) id: e5efb491a2c148a0803ab8ec386b73a6)
Esempio: Cavalc. Pungil. La seconda derisione dissi, e dico, che è assai peggiore, cioè di far beffe degli appenati, infermi, e miseri.
119) Dizion. 2° Ed. .
ERBUCCE,
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pag.310



1) id: b30c8661b3e54626b3f10b51c17154c5)
Esempio: Bocc. g. 6. p. 2. E ogni cosa d'erbucce odorose e di be' fiori seminata.