Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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3° Edizione
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49807	618	50425	occorrenze

320) Dizion. 3° Ed. .
ACCESO.
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pag.16

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Esempio:

Dan. Inf. 23. E vede presso a se le fiamme accese.

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Esempio:

Dan. Purg. 15. Poi vidi genti, accese in fuoco d'ira, Con pietre un giovinetto ancider, forte Gridando, ec.

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Esempio:

E Dan. Inf. 25. Così paréa venendo verso l'epe Degli altri due un serpentello, acceso, Livido, e nero come gran di pepe [cioè incollorito] Lat. furens.

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Definiz:

§. Aggiunto a colore, vale, allegro, vivo.

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Esempio:

Petr. Canz. 8. 6. Che 'l mio core a virtute Destar solea, con una voglia accesa.

321) Dizion. 3° Ed. .
CASA
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pag.296

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Esempio:

Dan. Inf. 13. Io fe' giubbetto a me delle mie case.

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Esempio:

Dant. Purg. 14. La casa Traversari, e gli Anastagi.

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Definiz:

§. Stare, o simili, a casa e bottega.

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Esempio:

Stor. Aiolf. Tutta la casa si levò a romore.

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Definiz:

§. Tornare a casa: vale nel figurato Tornare al proposito.

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Esempio:

G. V. 12. 7. 22. E Marti nostro significatore era nel detto segno della Libra contradio alla sua casa.

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Esempio:

Bern. Orl. 2. 3. 20. E però di saperla or non vi caglia, Che a luogo e tempo a casa io so tornare.

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Esempio:

Cecch. Esalt. Cr. 1. 2. Porsi a casa, e bottega per affatto.

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Esempio:

Petr. Canz. 3. 1. Qual torna a casa, e qual s'annída in selva.

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Esempio:

Boc. Nov. 40. 15. E sì sen'andaron di concordia a casa i prestatori.

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Esempio:

Fir. Trin. 3. 6. Che so io, che io andassi in perdizione a casa maladetta.

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Esempio:

Bellinc. Ch'i' vi so dir, che tutti i tavoliéri, Vanno le case a i gufi appigionare, ec.

13) id: 0e7608d0a1aa4fceb1e53663e6127764)

Esempio:

Sen. Ben. Varch. 3. 28. In casa tua sei orgoglioso, e importabile; a casa altri umile, e dimesso.

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Definiz:

§. Casa nel giuoco di sbaraglíno, e di sbaraglio: si dice Quando due tavole sono accoppiate insieme a uno de' segni del tavoliere.

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Esempio:

Tac. Dav. An. 1. 15. E la notte in sul primo sonno cominciano a chiedere il gonfalóne, che stava in casa Germanico.

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Esempio:

Bern. Orl. 3. 6. 46. Disse Ruggier ancor non m'era accorto, Che quella insegna è fatta come questa, E veramente la portate a torto, Se non siam d'una casa.

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Definiz:

§. Chi fa la casa in piazza, o e' la fa alta, o e' la fa bassa: che è, Chi fa le cose in pubblico, non può soddisfare a ognuno.

322) Dizion. 3° Ed. .
ACCORTO.
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pag.22

1) id: b1615da6627e452f887c974a5046d831)

Esempio:

Dan. Inf. c. 3. Ed egli a me, come persona accorta.

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Esempio:

E Dan. Inf. cant. 34. Appresso porse a me l'accorto passo.

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Esempio:

E Dan. Purg. 9. Dicendo intrate, ma facciovi accorti, Che di fuor torna chi 'ndietro si guata.

323) Dizion. 3° Ed. .
INSEGNARE
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pag.897

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Esempio:

Dan. Inf. 6. Ed io a lui: ancor vo, che m'insegni.

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Esempio:

Nov. Ant. 7. 12. Avea uno suo giovane figliuolo, lo quale facea nudrire, ed insegnare le sette Arti liberali.

3) id: f0ace294b27442f7aa5a1a650d24c4bb)

Esempio:

E Dan. Inf. Cant. 27. Fin'or t'assolvo, e tu m'insegni fare, Sì come Prenestino in terra getti.

324) Dizion. 3° Ed. .
MERLO
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pag.1027

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Esempio:

Dan. Purg. 20. Come si va per muro stretto a merli.

325) Dizion. 3° Ed. .
MESTIERE, e MESTIERO
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pag.1030

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Esempio:

Dan. Inf. 30. Ho io il braccio a tal mestier disciolto.

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Esempio:

E Dan. Par. Cant. 14. A costui fa mestiere, e nol vi dice.

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Esempio:

Dan. Vit. Nuov. Nella quale io sarò tutte le fiate, che sarà mestiere.

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Esempio:

Dan. Par. 8. La sua natura, che di larga parca Discese, avria mestier di tal milizia.

326) Dizion. 3° Ed. .
ORBO
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pag.1123

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Esempio:

Dan. Purg. 13. Lo mento a guisa d'orbo in su levava.

327) Dizion. 3° Ed. .
MITRIARE.
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pag.1046

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Esempio:

Dan. Purg. 27. Perch'io te, sopra a te corono, e mitrio.

328) Dizion. 3° Ed. .
UNO
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pag.1802

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Esempio:

Dan. Par. 2. E quei, fuorch'uno, Seguiterieno a tua ragion distrutti.

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Esempio:

Dan. Rim. Amore, e 'l cor gentil sono una cosa.

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Esempio:

E Dan. Purg. Cant. 21. Perchè tutti ad uno Parver gridare.

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Esempio:

Dant. Conv. Cortesia, ed onestade è tutt'uno.

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Definiz:

§. A un per uno: quasi lo stesso, che A uno a uno.

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Esempio:

Fiam. 4. Deh desti tu a tutte, od a quest'una.

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Definiz:

§. A uno a uno: Modo quasi avverbiale. Lat. singillatim, singuli singule.

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Esempio:

Fiamm. 7. Ma forse i miei argomenti, frivoli già tenete, questo uno solo, ed ultimo a tutti gli altri dia supplimento.

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Esempio:

Sen. Ben. Varch. 7 6 Concio sia che egli possegga, come fanno i Re tutte le cose insieme, e la proprietà di loro a una a una sia sparsa in ciascheduno.

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Definiz:

§ Recare in uno: Mettere a comune.

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Esempio:

Dant. Purg. 9. Che 'l padre, e 'l figlio ad una morte offerse.

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Esempio:

Dant. Purg. 4.In questo significato, lasciò Voce, Venimmo dove quelle anime ad una, Gridaron noi.

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Esempio:

M. V. 10. 25. Gli mosse a congiura, e, in una, a cercar de' modi [cioè in una concordia]

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Esempio:

Petr. Son. 202. E caramente accolse a se quell'una.

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Esempio:

G. V. 8. 80. Il Cardinale richiese cautamente l'altro collegio, che quando a loro piacesse si congregassero in uno.

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Esempio:

G. V. 1. 26. 2. Borghi, e villate, ec. ma i detti la recaro in una, a guisa di Città.

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Esempio:

Sen. Benif. Varch. 2. 32. Se i benifizzi de' figliuoli non possono a un per uno vincere la grandezza de' meriti paterni, più benifizzi messi insieme, e posti in un luogo solo la vinceranno.

329) Dizion. 3° Ed. .
VOTO
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pag.1812

1) id: 204b8c53f4c34530b4a095d17e18b76c)

Esempio:

Dan. Par. 5. Non prendano i mortali il voto a ciancia.

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Esempio:

E Dan. Par. Cant. 3. Qui rilegate per manco di voto.

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Esempio:

But. Voto è promissione fatta a Dio dall'huomo.

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Esempio:

Boc. Nov. 76. Io fo voto a Dio d'aiutarmene al sindacato.

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Esempio:

Bern. Orl. 1. 25. 50. Così il Ciel sia propizio a' voti miei.

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Esempio:

Ar. Fur. 29. 11. A cui fatt'ave con pensier divoto, Della sua castità perpetuo voto.

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Esempio:

Alam. Giron. 20. 11. E feci voto a lui, ch'uscendo fuore, Spenderei in suo servigio l'ultime ore.

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Esempio:

But. altrove. Voto non è altro, che obbligagione della volontà libera, fatta con promession dall'huomo a Dio, intorno ad alcuna cosa.

330) Dizion. 3° Ed. .
MENTO
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pag.1024

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Esempio:

Dan. Purg. 13. Lo mento, a guisa d'orbo, in su levava.

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Esempio:

E Dan. Purg. Cant. 31. Ch'io non levai al suo comando il mento.

331) Dizion. 3° Ed. .
GIUBBETTO, e GIUBBETTE.
Apri Voce completa
pag.772

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Esempio:

Dan. Inf. 13. Io fe' giubbetto a me delle mie case.

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Esempio:

Real. Franc. Fiovo comandò, che la donna fusse presa, e quelli famigli, che erano presi, mandò a impiccare alle giubbette.

332) Dizion. 3° Ed. .
PALESARE
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pag.1144

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Esempio:

Dan. Par. 16. Apri la mente a quel ch'io ti paleso.

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Esempio:

Boc. Nov. 18. 42. Disse il Conte a Perotto, che già era in pensiero di palesarsi.

333) Dizion. 3° Ed. .
AFORISMO.
Apri Voce completa
pag.45

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Esempio:

Dan. Par. 11. Chi dietro a iura, e chi ad aforismi.

334) Dizion. 3° Ed. .
SUSO.
Apri Voce completa
pag.1651

1) id: fb9332d78af44ac88dca02768bd76f59)

Esempio:

Dan. Par. 2. Beatrice in suso, ed io a lei guardava.

2) id: fe998058c1fa4e4cbcbb35d9a73b4bd4)

Esempio:

E Dan. Par. Cant. 7. Quanto disubbidendo intese ir suso.

3) id: 81f34351393749f1bac2cfb871e41e79)

Esempio:

E Dan. Inf. 33. E gli altri duo, che 'l canto suso appella.

335) Dizion. 3° Ed. .
SCIUGARE
Apri Voce completa
pag.1470

1) id: adb8bab95e894cb59ffedb2d4a7af087)

Esempio:

Nov. Ant. 63. 1. E stavasi in una grotta al Sole a sciugare.

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Esempio:

Ricett. Fior. Acciaccate colle mani l'infilano, e le mettono a sciugare.

336) Dizion. 3° Ed. .
LEANZA
Apri Voce completa
pag.944

1) id: b05301b19ea1486698e4e7eae1b9f6d3)

Esempio:

Amm. Ant. G. 215. Agli amici fede, e a tutti gli huomini leanza.

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Esempio:

Rim. Ant. P. N. Per un voler, ch'è somma d'ogni amanza Vera, ch'amor non è sanza leanza.

337) Dizion. 3° Ed. .
LEGGITORE.
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pag.947

1) id: 5eb396898ba449e9a48901e69dae2812)

Esempio:

Nov. Ant. pr. n. 2. Non gravi a' leggitori, che sono stati molti.

2) id: d73f160a6f8347f2bd0e2572ecaaf63c)

Esempio:

Amm. Ant. 3. 3. 3. Per la fiamma dell'esemplo de' Santi, l'animo del leggitóre s'accende.

338) Dizion. 3° Ed. .
ALCHIMISTA.
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pag.58

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Esempio:

Nov. ant. 74. 1. Scrisse d'uno, che s'era lasciato ingannare a uno alchimista.

339) Dizion. 3° Ed. .
FAVOLATORE
Apri Voce completa
pag.666

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Esempio:

Nov. Ant. 30. 1. Il favolatore cominciò a dire una favola d'un villano.

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