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280) Dizion. 4° Ed. .
PROPOSTO
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pag.748



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Definiz: Sust. Col secondo O stretto, Proposito, Deliberazione. Lat. propositum, intentio. Gr. προαίρησις.


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Definiz: §. Proposto, in vece di Cosa proposta, Suggetto. Lat. argumentum.
281) Dizion. 4° Ed. .
PROPOSTO
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pag.748



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Definiz: Pur col secondo O stretto. Add. da Proporre. Lat. propositus. Gr. προβληθείς.
282) Dizion. 4° Ed. .
ACCEFFARE.
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pag.26



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Definiz: Prender col ceffo, Abboccare, ma è proprio delle bestie. Lat. dentibus arripere.
283) Dizion. 4° Ed. .
CARDARE.
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pag.564



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Definiz: Cavar fuora il pelo a' panni col cardo. Lat. carminare. Gr. κτενίζειν.
284) Dizion. 4° Ed. .
CALCIO.
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pag.507



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Definiz: Percossa, che si dà col piede. Lat. calx, calcis ictus. Gr. λάξ.


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Esempio: Fir. dial. bell. donn. 338. Acciocchè al calcio noi non serviamo per isconciare, ma sì bene per dare alla palla talora, se ella ci balza.


3) id: e84f0095c4b0427383e82ea52e0def47)
Esempio: Bocc. nov. 12. 19. E i tre masnadieri il dì seguente andarono a dar de' calci al rovaio.


4) id: a6936a1b6e31453b8d9e9e0bcfc6535d)
Definiz: §. I. Per lo Piede stesso. Lat. calx, calcaneus. Gr. πτέρναπτέρνη.


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Definiz: §. VIII. Calcio è anche nome d'un Giuoco proprio, e antico della città di Firenze, a guisa di battaglia ordinata, che si fa con una palla a vento rassomigliantesi alla sferomachía. Di questo giuoco v. Pur. disc. Calc. Lat. harpastum, harpasti ludus. Gr. σφαιρομαχία.


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Definiz: §. V. E in proverb. Avere altrui un calcio in gola, che vale Aver da rimproverargli alcuna cosa. Lat. ad exprobrandum paratum esse.


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Definiz: §. VI. Dare de' calci al vento, al rovaio, o all'aria, e simili, modo basso, vale Essere impiccato. Lat. suspendio vitam finire. Gr. ἐπάγχεσθαι.


8) id: 8d8e94e39a37441990a1a578c5752a77)
Definiz: §. IV. Dar dove un calcio, e dove un pugno, similmente modo proverb. che vale Tirare innanzi due diversi affari nel medesimo tempo per diversi mezzi. Lat. partim huc, partim illuc incumbere; duas res simul spectare.
285) Dizion. 4° Ed. .
ARRAMATARE
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pag.267



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Esempio: Carl. Fior. 19. Arramata, ch'e' son tordi.
286) Dizion. 4° Ed. .
DINANZI
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pag.129



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Definiz: Preposizione, che serve comunemente al terzo caso, benchè benissimo si usi anche col secondo, col quarto, e col sesto; e vale Dalla parte anteriore; contrario a Dopo, e a Dietro. Lat. ante. Gr. πρό.


2) id: b0efe277ffbe49e288ce5b7c2f4a45f4)
Definiz: §. Talora vale Alla presenza, Appresso. Lat. ante, coram. Gr. ἐναντίον, ἀντικρύ.
287) Dizion. 4° Ed. .
ARRENDUTO
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pag.269



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Esempio: Ninf. Fies. O qual fu quella mai sì dispietata, Col cuor crudel, che non fosse arrenduta.
288) Dizion. 4° Ed. .
RINFILARE
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pag.191



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Esempio: Fir. Luc. 4. 5. Madonna, voi vi siete sfilata la corona. F. S'i' l'ho sfilata, mio danno; rinfilerenla.
289) Dizion. 4° Ed. .
CASCINA.
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pag.582



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Esempio: Viv. disc. Arn. 44. Col formarne più sproni davanti alla ripa incontro alle cascine.
290) Dizion. 4° Ed. .
GHIOZZO.
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pag.599



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Definiz: Pronunziato col primo O largo, e col Z rozzo, diciamo a un Piccolo pesciatello senza lische, e di capo grosso. Lat. gobius. Gr. κωβιός.


2) id: 4fcb38ce145a497da3fd561cb12fae56)
Definiz: §. E dalla gran testa di questo pesce, diciamo Ghiozzo ad Uomo di grosso ingegno, e ottuso. Lat. crasso sub aere natus, vir hebetis ingenii. Gr. ἀβέλτερος.
291) Dizion. 4° Ed. .
A CAPO ALL'INGIÙ.
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pag.21



1) id: d35e80fa958a4ec58c082277d3a2c335)
Definiz: Posto avverbialm. vale Col capo volto verso terra; lo che anche si dice A capo ingiù, e Col capo ingiù. Lat. in caput praeceps.
292) Dizion. 4° Ed. .
CONTRASTARE
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pag.797



1) id: f6064449df644f6a8e33a73001ed580d)
Definiz: Ostare, Opporsi, Resistere, Contrariare. Talvolta si costruisce col terzo, e talora col quarto caso dopo di se. Lat. adversari, se se obiicere. Gr. ἀντιοῦσθαι.


2) id: b9453deb7d464152baa9d6e275f3f9ca)
Esempio: E Bocc. nov. 18. 5. Pensando niuna cosa a ciò contrastare, se non vergogna di manifestargliele, si dispose del tutto e quella cacciar via.
293) Dizion. 4° Ed. .
STUPEFATTIVO
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pag.788



1) id: 58e4e7a3d309433fb073b8489298e99d)
Esempio: Volg. Mes. Vogliono cose stupefattive, le fregagioni col sale ec.
294) Dizion. 4° Ed. .
FORZIERETTO
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pag.510



1) id: fa1bfdc096b54d0192088d9ab2fb7747)
Esempio: Burch. 1. 81. Vone col forzieretto un quarto, o dua.
295) Dizion. 4° Ed. .
MEZZISSIMO
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pag.235



1) id: 12233f1b87d6438294cd006576fa2032)
Definiz: Superl. di Mezzo, pronunziato col Z aspro, e coll'E stretto.


2) id: c53de54f1c604796b3793096097bebbb)
Esempio: Cr. 5. 20. 9. Prendasi le pere mezzissime, e si pigino con sale.
296) Dizion. 4° Ed. .
OTTIMISSIMAMENTE.
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pag.447



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Esempio: Libr. Masc. Il sugo della ginestra col vino giova ottimissimamente.
297) Dizion. 4° Ed. .
TORCIFECCIO, e TORCIFECCIOLO
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pag.101



1) id: cc7c3c30bce0448b971d0d2ca3eb869a)
Definiz: Strumento di panno lino, col quale si preme la feccia.


2) id: 81da0c94bb9d4f588112295146dcdfe0)
Esempio: Ricett. Fior.119. Sopra al pane si mette un torcifeccio sottile, che stilli quel sugo.


3) id: fa5964027a2c4ba0a7c561057534e52a)
Esempio: Burch. 1. 19. Così nel gocciolar de' torcifeccioli L'odor degli agli cotti, e petronciani Fanno piacere al Papa i fichi peccioli.
298) Dizion. 4° Ed. .
AITARE.
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pag.104



1) id: 36c26c9ee8a8484595d5bfa4499a1f1f)
Esempio: Petr. son. 14. Quanto più può, col buon voler s'aita.
299) Dizion. 4° Ed. .
TEMPERATOIO.
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pag.32



1) id: edc3168111594dbaa1ad7946a4c2733a)
Definiz: Strumento, col quale si temperano per lo più le penne.


2) id: 8792b75c67c541c9a88e358dc7fbc9cb)
Esempio: Tac. Dav. ann. 5. 109. Vitellio, vedutosi da lusinghiere speranze, e timori, si fece dare un temperatoio, quasi per mettersi a scrivere.