Lessicografia della Crusca in rete

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4° Edizione
Diz Giu. totali
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80066 1052 81118 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
280) Dizion. 4° Ed. .
FOSSATELLO
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pag.511



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Esempio: Fir. As. 93. Io mi fermai dentro ad un fossatello, che assai pigramente sotto mi correva.
281) Dizion. 4° Ed. .
FRADICIUME
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pag.513



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Esempio: Fir. Luc. 1. 2. O che continuo flagello è questo? e che fradiciume, e che tormento?
282) Dizion. 4° Ed. .
MADRIGALETTO
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pag.115



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Esempio: Fir. Luc. 1. 1. Lasciami vedere, s'io ho quel madrigaletto, ch'i' feci fare in laude sua.
283) Dizion. 4° Ed. .
SEGRENNA.
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pag.459



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Esempio: Fir. Luc. 1. 2. Così bisogna fare a queste segrenne, che ti hanno cura alle mani.
284) Dizion. 4° Ed. .
SONETTACCIO.
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pag.587



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Esempio: Fir. rim. 53. Altro ci vuol ch'un sonettaccio, a cui Tronche abbia l'ossa la cieca ignoranza.
285) Dizion. 4° Ed. .
SCHERICATO.
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pag.378



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Esempio: Fir. nov. 4. 230. Ahi pretaccio, ribaldo schericato, vedi, vedi, che io ti ho pur giunto.
286) Dizion. 4° Ed. .
FRAPPA
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pag.517



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Esempio: Fir. As. 195. Io presi una veste da donna tutta piena di frappe, e di fiocchi.


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Esempio: Buon. Fier. 5. 4. 4. E d'orpello, e di fiamme, e frappe, e fronde Nobilitati.
287) Dizion. 4° Ed. .
STEFANO
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pag.735



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Esempio: Fir. Luc. 3. 2. Or che 'l compare ha pieno lo stefano, e trangugiatosi ogni cosa.
288) Dizion. 4° Ed. .
RIBALDONACCIO.
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pag.124



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Esempio: Fir. Luc. 3. 2. E poi vogliono esser tenuti gentiluomini, e aver la coda dietro; ribaldonaccio.
289) Dizion. 4° Ed. .
ASINITÀ, ASINITADE, e ASINITATE
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pag.286



1) id: 10bea1d183754c3eaff8a6d55d5de9bb)
Esempio: Fir. As. 245. Dove io mi ricordo aver provato il maggior pericolo, ch'io portassi mai nell'asinità.


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Esempio: Buon. Fier. 3. 1. 5. E vuoi poi, ch'ella stessa Rivolti in pazzia tua Ogni asinità sua.
290) Dizion. 4° Ed. .
TURCHINA.
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pag.173



1) id: 7cf3bb6a7dbb4a19a9e2991c8a074215)
Esempio: Fir. nov. 8. 300. Egli è un bel rubino ec. no no, pazzo, l'è una turchina.
291) Dizion. 4° Ed. .
VIRTUALMENTE
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pag.284



1) id: f6bab1179c474a59b74eda23b12c722f)
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 342. Quelle membra, per virtù delle quali la bellezza risulta più virtualmente.
292) Dizion. 4° Ed. .
ALIQUOTO.
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pag.116



1) id: 7d6984a875f446f3a3115ceb2b766ad2)
Esempio: Fir. Rag. Quel numero è perfetto, le parti aliquote del quale accozzate insieme rilevano detto numero.
293) Dizion. 4° Ed. .
CORAMVOBIS
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pag.812



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Esempio: Fir. Luc. 3. 4. Quanti ce ne sono di quelli perdigiorni, e di questi be' coramvobis!
294) Dizion. 4° Ed. .
GIOCUCCIO
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pag.608



1) id: fdf6a47a2f5c4d6aa0432dedeb7b9e15)
Esempio: Tratt. gov. fam. 71. Mille differenze di giocucci tutti a vanità notricanti.
295) Dizion. 4° Ed. .
GARONTOLO.
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pag.571



1) id: 97ef0c0fcfc842d9b77b63a4b49354ff)
Definiz: Pugno, Percossa col pugno, voce bassa. Lat. pugnus.
296) Dizion. 4° Ed. .
FULMINARE
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pag.544



1) id: 42691dd4e56f4bfc8ac4ae2f5025edae)
Definiz: Percuotere col fulmine. Lat. fulminare. Gr. κεραυνοῦν, κεραυνοβολεῖν.


2) id: 94fb7dd036a34c219e14f610edef1faf)
Definiz: §. II. E per metaf. Sentenziare condannando. Lat. damnare, diris defigere, fulminare. Gr. καταγινώσκειν.


3) id: 7eae8fdc920b493980d1c6ebc4ff6f47)
Definiz: §. I. Fulminare, diciamo anche per similit. Sbuffare, e Alterarsi fuor di misura. Lat. indignari, stomachari. Gr. ἀγανακτεῖν.
297) Dizion. 4° Ed. .
PUNGOLARE.
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pag.770



1) id: b92027c332554df095093e087d630c24)
Definiz: Stimolare col pungolo. Lat. stimulo lacessere. Gr. κεντεῖν.
298) Dizion. 4° Ed. .
PENNELLARE.
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pag.547



1) id: 0ee13cd1d4a7421e9457ae335e324de4)
Definiz: Lavorar col pennello, Pennelleggiare. Lat. pingere. Gr. γράφειν.
299) Dizion. 4° Ed. .
ABBRUCIARE.
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pag.16



1) id: 30c739055a1b416bb89b93a551192503)
Definiz: Consumar col fuoco. Lat. comburere, exurere. Gr. καταφλέγειν.


2) id: 2f8b416e743f4fce9fdae61e3bed6e97)
Definiz: §. IV. Aver abbruciato l'alloggiamento, diciamo in proverb. di chi ha fatto in qualche luogo cosa, che non convenga, per la quale e' non vi possa più tornare. Lat. frangere tesseram.