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280) Dizion. 4° Ed. .
MANGIATO
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pag.147



1) id: f8cde74e02384fe399f2552967b98e2f)
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Tornò al diserto, e trovò quello santo Padre dietro alla sua cella morto, quasi tutto mangiato da' lupi.


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Esempio: Tac. Dav. ann. 15. 219. Sfoderò il detto pugnale, mangiato dalla ruggine, e diello a Milico liberto, che lo arrotasse, e brunisse (quì è metaf. e vale consumato; il Lat. ha: vetustate obstrusum)
281) Dizion. 4° Ed. .
DISAGGUAGLIARE
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pag.152



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Esempio: Cavalc. med. spir. I quali quanto in gran parte da loro si disagguaglino, non lo so dire, ma l'opere stesse gridano.
282) Dizion. 4° Ed. .
INSALVATICHIRE
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pag.860



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. La possessione, disse, e 'l podere d'un uomo buono per negligenza insalvatichì, e riempissi di spine, e di ortiche.


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Esempio: Vit. SS. Pad. Un buon 'uomo aveva una sua possessione bella, e fruttifera, e per negligenza la lasciava insalvatichire.


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Esempio: Segr. Fior. disc. 2. 21. I Fiorentini se o per via di leghe, o d'aiuto avessero dimenticati, e non insalvatichiti i suoi vicini, a quest'ora sarebbero signori di Toscana.


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Esempio: Pecor. g. 22. ball. Non t'insalvatichir, poichè tu sai, Ch'io t'ho amata, e amo più che mai. Io non so questo, Amor, perch'e' si sia, Che tu se' meco sì insalvatichita.
283) Dizion. 4° Ed. .
INCENDITRICE
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pag.771



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. D'ogni peccato è l'ira radice, ed è d'ogni virtù disperditrice, del cuor, che è di Dio tempio, è incenditrice.
284) Dizion. 4° Ed. .
VALENTEMENTE
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pag.188



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Questa opera, e questo beneficio il nostro cuore più giustamente richiede, più dolcemente alletta, più forte strigne, e più valentemente accende.


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Esempio: M. V. 6. 76. Il quale valentemente s'ordinò contra a' tiranni, e fece gran cose.
285) Dizion. 4° Ed. .
ERADICATORE.
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pag.292



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Fratel mio, non te ne contristare, ma combatti, che noi non siamo eradicatori delle cogitazioni, ma siamo combattitori contra esse.
286) Dizion. 4° Ed. .
DEBOLUZZO
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pag.60



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Esempio: Rim. ant. Guid. Cavalc. 61. E va tagliando di sì gran valore, Che i deboluzzi spiriti van via.
287) Dizion. 4° Ed. .
DISTRETTAMENTE.
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pag.209



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Esempio: Cavalc. Specch. cr. Perocchè Cristo, il quale si partì da noi salendo in cielo, ritornerà al giudicio, e distrettamente domanderà.
288) Dizion. 4° Ed. .
LAMENTATORIO.
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pag.12



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Lo morto non sente le pene, nè infamia, ned altre vere, o false, crudeli, e lamentatorie, e lusinghevoli parole.
289) Dizion. 4° Ed. .
ELEMOSINARIO.
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pag.275



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Esempio: Cavalc. med. cuor. Onde si narra nella leggenda di san Giovanni Elemosinario, Patriarca d'Alessandria, che, ec. (quì ha forza di soprannome.)
290) Dizion. 4° Ed. .
PREMEDITARE
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pag.699



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. La terza cosa, che ci aiuta ad essere pazienti, sì è pensare, e meditare la tribolazione innanzi che vegna.
291) Dizion. 4° Ed. .
CANCELLERÍA.
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pag.528



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Esempio: Cavalc. med. cuor. Neuna cosa addiviene in questa vita visibilmente, e sensibilmente, che imprima non si detti nella cancellería del Giudice eterno.


2) id: 1783ba18cede40aab404026b83de7cf7)
Esempio: Ar. Sat. 2. E se in cancellería m'ha fatto sozio.
292) Dizion. 4° Ed. .
LIMARE
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pag.68



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Onde proverbio è: maladetto il ferro, il quale, quanto più è limato, e messo al fuoco, più diventa rugginoso.


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Esempio: Bern. Orl. 1. 6. 49. Sol questa nuova donna il cuor gli lima.


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Esempio: Dant. Conv. 74. Limaro, e a perfezione la filosofia morale ridussono.


4) id: 85b4de813c7743f1a9532c1b9206719a)
Esempio: Dant. Purg. 15. E fecimi 'l solecchio, Che del soverchio visibile lima.


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Esempio: Petr. cap. 10. Sì par, che i nomi il tempo limi, e cuopra.


6) id: 1a3702774c2a48148bd293fed90499a8)
Esempio: Dial. S. Greg. M. 3. 16. Sicchè non si limò, e non si ruppe.
293) Dizion. 4° Ed. .
TAGLIATURA.
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pag.7



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Tanto l'uomo più pazientemente porta la tagliatura del medico, quanto più è fracida, e ria quella parte, ch'e' taglia.


2) id: fa75a930947f428aba40b43ac333d37e)
Esempio: Mir. Mad. M. Dormì, e vide una donna bellissima toccargli colla mano la tagliatura del suo piede.


3) id: 9e46a929641b4c2e8b1a4d3c53360130)
Esempio: Cr. 2. 7. 7. Meglio s'appicca, e vive il ramo tagliato per lo traverso con tagliatura alquanto lunga, che quello, ch'è tagliato per lo diritto circularmente, cioè tondo.
294) Dizion. 4° Ed. .
FRUTTIFICANTE
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pag.539



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Esempio: Cavalc. Med. spir. L'arbore infruttuoso si dee tagliare, acciocchè non occupi la terra vanamente, e 'l luogo toglia a un fruttificante, e buono.


2) id: 3761323aac9944b1b27890e98720185f)
Esempio: Tac. Dav. stor. 5. 365. E la terra apparente riarsa aver perduto l'umore fruttificante.


3) id: 6e5fac8849374145a209290837d50a25)
Esempio: Cas. Oraz. Carl. V. 141. Siccome nobilissima pianta peregrina nel nostro terreno translata, ed allignata, e la vostra divina stirpe fruttificante, lietissimi ricevemmo.
295) Dizion. 4° Ed. .
LAVATURA
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pag.31



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Tanto odore rendette, che chiunque lo toccò, non potette poi per gran tempo per niuna lavatura rimuovere quell'odore dalle sue mani.


2) id: 3eff93e22a9f4ef4a690596b0c2ca278)
Esempio: Lab. 204. Molto s'era il viso, e la gola, e 'l collo con diverse lavature strebbiata.
296) Dizion. 4° Ed. .
LIBERATORE
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pag.63



1) id: 5217863be87b405d8d8cdd022fb64502)
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Bisogno è, che, s'egli avesse cuor di pietra, s'ammolli ad amare tanto benifattore, e liberatore, non mirando pure al suo pro.
297) Dizion. 4° Ed. .
DISCIPLINA
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pag.161



1) id: e3b18a63ec104c49a329e6cff31d8204)
Esempio: Cavalc. Specch. cr. Onde tutta la sua vita in terra, secondo l'umanità, ch'egli prese, fu disciplina, e regola delli nostri costumi.


2) id: a1dd0257ea2142e38432a97725eb42d3)
Esempio: Serm. S. Ag. Sono buoni i digiuni, e le vigilie, e le macerazioni del corpo, e 'l cilicio, e la disciplina; queste sono tutte buone, ma non sono gioconde.


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Esempio: E G. V. 7. 68. 2. Al fallo della guerra si è incontanente apparecchiato la disciplina, e penitenza.


4) id: aa1a6e10635e45d0b78973b844813059)
Esempio: Malm. 6. 97. E quì va in mezzo, bacia terra, e in fine Tornando al luogo piovon discipline.


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Esempio: Dav. Scism. 46. Sergenti andaro a spogliarsi la casa, e avvenutisi ad una cassetta di ferro, la ruppero, e vi trovaro in vece di gioie, o moneta, ciliccio, e disciplina.


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Esempio: Maestruzz. 2. 9.6. Licitamente può battere il padre il figliuolo, e il signore il servo per cagione di correzione, e di disciplina.


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Esempio: G. V. 6. 3. 1. E così si mostrò per divino giudicio, che i Pisani avessono quella disciplina per la loro arroganza, e ingratitudine.


8) id: ec07fa61e8fd4bdc826989bacb21da05)
Esempio: E G. V. 11. 133. 3. Al fallo della guerra segue incontanente la disciplina.


9) id: 3d948e91cd3d410390326ef6505abb10)
Esempio: Capr. Bott. 10. 208. E di quali (piaceri) credi tu, che io intenda? di quei, che si cavan dal digiunare, e dal lavorare, o dal lacerarsi colle discipline come fanno certi pazzi?


10) id: 413515e574ac451f8cac8b0efcc15b8d)
Esempio: Pass. 27. Com'è il digiuno, ciliccio, lagrime, discipline, e simili cose, che fanno coloro, che stanno in penitenza.


11) id: 327307fc27084f72984e73701de47ad5)
Esempio: Bern. Orl. 2. 29. 3. E che la disciplina omai pigliate, Perchè talvolta adirato il Signore Con voi, della via giusta non vi cavi.
298) Dizion. 4° Ed. .
VERBIGRAZIA
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pag.237



1) id: 663b16ad3dc744eda437c8ee57118aba)
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Fue la giustizia perseguitata dalla ingiustizia, cioè li giusti dagl'ingiusti; verbigrazia, ecco Abel, che fu lo primo innocente ec.


2) id: 7595fec6be7a41399356089e72136040)
Esempio: S. Grisost. Come, verbigrazia, quando una nobil donna, e signorile volendo fare ec.


3) id: 54e02878fec1486799fb84c55a5bb1b7)
Esempio: E Ber. rim. 1. 13. Però sia detto per un verbigrazia, Ch'e' non si dica poi ec.
299) Dizion. 4° Ed. .
DISSIMIGLIANTE.
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pag.201



1) id: 092098b9f3b040079e68e757f2e78432)
Esempio: Cavalc. med. cuor. Tutti quegli, i quali religiosamente vogliono vivere, è bisogno, che sostengano dagli impj, e dissimiglianti da se persecuzioni, ed ingiurie.


2) id: 41089f58e8ff4e8085d14830adba0d6c)
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 21. Aggiugni ora, che la condizione nostra, e di loro è dissimigliante.