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340) Dizion. 4° Ed. .
RIMPOLPARE
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pag.185



1) id: 3f02b98c468d46aa88f46c36f388c20d)
Esempio: Dant. rim. 16. Onde la piaga del mio cuor rimpolpo.
341) Dizion. 4° Ed. .
DUREZZA.
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pag.259



1) id: e970af2bee6246aa949270b279f88dbb)
Esempio: Petr. son. 72. Quando ti ruppi al cuor tanta durezza.


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Esempio: E Dic. div. 193. Indi è mansuetudine, e durezza.


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Esempio: E Dic. div. 314. Dolci durezze, e placide ripulse.


4) id: 7d972407d770410aa1898dd412296d0a)
Esempio: Coll. SS. Pad. I quali da indi innanzi seguitando cattività di cuore, e durezza, caddero in nocevole tiepidezza, e nel profondo pelago della morte.


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Esempio: M. V. 7. 69. E stando in questa durezza, Vanni da Susinana degli Ubaldini suo padre, ec. andò al Legato.


6) id: 73540fd403c048948324ffc639f342a0)
Esempio: Bocc. nov. 25. 8. Sperando, ec. che la vostra benignità sia tanta, e sì ammollita la vostra passata durezza, verso me dimostrata, che ec.
342) Dizion. 4° Ed. .
RIVERDIRE
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pag.250



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Esempio: Franc. Sacch. rim. 46. O d'un cuor secco farlo riverdire.
343) Dizion. 4° Ed. .
IL
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pag.713



1) id: 025b54ae16ed43b6b9b467ee4821a784)
Esempio: Dant. Inf. 1. Che m'avea di paura il cuor compunto.


2) id: 14bc761acec34d36a9f50f98b805da2e)
Esempio: E Bocc. nov. 25. 15. Dio vi dea quella allegrezza, e quel bene, che voi disiderate il maggiore.


3) id: 38793f0c980f427aa096ab6f1f3b1dc2)
Esempio: Bemb. rim. 143. A lui ch'arse per lei la state, e il verno.


4) id: b850de196d2c4925905343e5f8ea1f44)
Definiz: §. I. Quando si pospone a' monosillabi A, CHE, CO, DA, DE, SE, SU, ec. lascia la sua vocale, e si congiugne con quella, che gli precede, dicendosi, e scrivendosi CHE 'L, COL, DAL, DEL, SE 'L, SUL.


5) id: c1ca572814734ea69a24e7d5a23aa89a)
Definiz: §. II. IL, alcuna volta si usa in forza di ripieno, e talora per maggior espressione, o più precisa distinzione.


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Esempio: Petr. canz. 7. 5. Oggi ha sett'anni, Che sospirando vo di riva in riva La notte, e il giorno.


7) id: 1209bb9abeed449d917445b924d32f87)
Esempio: M. V. 9. 61. Il capitano ec. cadde, e sconciossi il piede in forma, che non potè stare in su' piedi (cioè sconciossi uno de' piedi)


8) id: dab341aeafd14caf892a08685be437b0)
Definiz: §. V. IL, dietro le particelle Per, e Con, fu da' migliori autori usato raro, o non mai; pure ve ne ha qualche esemplo, se si può dar fede ad alcuni Testi.
344) Dizion. 4° Ed. .
MONDISSIMO
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pag.275



1) id: bb02b6860cd14dfeb849c8a115b59835)
Esempio: Med. Arb. cr. Avvegnachè ella fosse tutta mondissima, e pura.


2) id: 5b0f1ecc10bc40909d70a62e99f83915)
Esempio: Coll. SS. Pad. Offerire sempre a Dio il cuore perfetto, e mondissimo, e guardarlo, che non sia tocco da verune turbazioni.


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Esempio: Dant. Conv. 152. L'albergo, dove il celestiale Re entrare dovea, convenía essere mondissimo, e purissimo.
345) Dizion. 4° Ed. .
NEGAMENTO
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pag.332



1) id: c0aeb61fb35246a7b86dbea4864eb307)
Esempio: Med. Arb. cr. Ridicendo, e affermando il negamento tre volte.
346) Dizion. 4° Ed. .
DEIFICARE
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pag.66



1) id: df4f4f87a73a4035b5184134d90b227b)
Esempio: Cavalc. discipl. spir. E non è grandissima ingiuria a Dio, che l'uomo, il quale è creatura, quasi deificandosi, dea a se l'onore, che solo si conviene a Dio?


2) id: 7afeea22dd0341ed84d305a68473523e)
Definiz: §. E neutr. pass. per Esser beatificato, o glorificato.
347) Dizion. 4° Ed. .
SOLITARIO
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pag.574



1) id: ec41a7a59ea44a619f1d4cb7c2ef8221)
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Che mi volete dar, s'io faccio cader questo solitario ec. Mossesi, e andossene al diserto, e di notte tardi giunse alla cella di questo solitario, e picchiando all'uscio, molto lamentandosi, e piangendo ad inganno, come figliuola del diavolo, quel solitario per lo picchiare, e per lo pianto commosso, aperse l'uscio.


2) id: 0e8c4b4dbc7d4e868b6e2ea99653f77f)
Esempio: E Bocc. nov. 77. 25. Perciocchè di notte si convien fare, ed in luoghi solitarj.


3) id: 3f3e6ad0653346f089f4b81158eed9d1)
Esempio: E Petr. son. 263. Di vaga fera le vestigie sparse Cercai per poggi solitarj, ed ermi.
348) Dizion. 4° Ed. .
MASTICARE
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pag.180



1) id: 86502daca8dc483b941bfca5783e20db)
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Come adiviene oggi di molti, che tutto 'l giorno pare, che mastichino salmi, e paternostri, e non inghiottiscano niente, cioè nullo abbiano intendimento.


2) id: f0bbedad37c1464b977c7f1f7407e28b)
Esempio: Galat. 64. Se tu proferirai le lettere, e le sillabe, ec. nè anche le masticherai, nè inghiottiraile appiccate, e impiastricciate insieme l'una coll'altra.


3) id: 23a74ab46aec444588384807668b1d7a)
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 14. E quivi tutte le virtù, ch'avea in altrui singolarmente vedute, si riduceva a memoria, e quasi per una santa considerazione masticandole, guardava d'incorporarlesi.


4) id: 91f72c2e4aaa4c57ab9f306019ebff56)
Esempio: Malm. 4. 6. E ben si scorge a una mestizia tale, Che la mastican tutti più che male.


5) id: 69859ec1ed664d5faef30a8d1af8eed9)
Definiz: §. II. Per Bene esaminare alcuna cosa seco medesimo, ragionandone tra se; e in questo significato diciamo anche Rugumare. Lat. perpendere, meditari, expendere. Gr. μελετᾶν, ἐξετάζειν.
349) Dizion. 4° Ed. .
CHIARIFICARE.
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pag.641



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Esempio: Cavalc. Specch. cr. Se l'anima in questa vita non arde nella fornace della carità, non sarà chiarificata nello splendor di quella eterna bellezza.


2) id: 45ac79829c7246dc9ff4ad7bdd2c19ab)
Esempio: E Tes. Pov. P. S. altrove: Lo fiele dell'avoltoio giova a chiarificare lo vedere.


3) id: 00e9f0f7be86419d9f700a8a75ba0e27)
Esempio: Tes. Pov. P. S. Lo grasso del pesce di fiume, mescolato con olio, e con mele, giova molto a chiarificare l'occhio.


4) id: 0708f85ffdae42c98a2371676277e931)
Esempio: E Cr. 4. 31. tit. In che modo si chiarifica tosto il mosto.
350) Dizion. 4° Ed. .
A GRATO.
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pag.98



1) id: bea7f3f1dd254075b4064655179c697b)
Esempio: Rim. ant. Guid. Cavalc. 65. Già però fede il cor non abbandona, Anzi ragiona di servire a grato Al dispietato core.


2) id: 5c36fffaf78d4d489986e1ec9b63a3ec)
Esempio: Rim. ant. Guitt. 91. E parmi bello di servire a grato.
351) Dizion. 4° Ed. .
RIMERITARE
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pag.177



1) id: 176a52c8426a48228449b29f39be9499)
Esempio: Cavalc. Discipl. spir. Quando l'uomo, ch'è entrato a servire a Dio, n'esce, e torna addietro, non pare, che questo tale si fidi, che Dio lo possa, o voglia rimeritare.


2) id: ccc6c6f9091848048fce10b09eeb4361)
Esempio: Sen. ben. Varch. 3. 2. Finalmente a rimeritare il benifizio è bisogno e di virtù, e di tempo.
352) Dizion. 4° Ed. .
VERGINALE
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pag.240



1) id: fd8ac13fa3114aa7b5fa8f01f81fdb05)
Esempio: Med. Arb. cr. Uscì, e nacque dal ventre verginale, e dolcissimo.
353) Dizion. 4° Ed. .
CHERUBINO.
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pag.637



1) id: 74955efc7d934b9db52462faf0fe2e9d)
Esempio: Cavalc. frutt. ling. Cherubino viene a dire: plenitudine di scienza; e questi sono quegli spiriti, li quali, come più vicini a Dio, più chiaramente lo contemplano.


2) id: ccc95224543a49159cb3b49ab26ff49f)
Esempio: Fior. Ital. D. Dallato a questo civorio, cioè dall'una parte, e dall'altra, fae due cherubini d'oro.
354) Dizion. 4° Ed. .
INCREATO
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pag.788



1) id: 26fa7aaee6604f4593ed3fc19716bad4)
Esempio: Med. arb. cr. L'unigenito figliuol di Dio, verbo increato ec.
355) Dizion. 4° Ed. .
IMPREZZABILE
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pag.753



1) id: 97b8c1b3b0324f5986c7449c172fe2fc)
Esempio: Med. Arb. cr. Sacrificio piacevole a Dio è prezzo imprezzabile.
356) Dizion. 4° Ed. .
BOCIARE
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pag.445



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Esempio: Lor. Med. canz. Bociandomi su pe' canti, Ch'i' tengo barattería.


2) id: 02abd69a96034b6e86239e21cf601dde)
Definiz: §. Bociare, si dice dello Squittir del segugio seguitante la fiera, o la traccia d'essa, onde viene il proverb. Bociare in fallo, cioè Parlar senza fondamento, e a caso. Lat. falsos rumores serere.
357) Dizion. 4° Ed. .
PENOSAMENTE
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pag.548



1) id: a590849feca94cdc8c71d4306c571b4b)
Esempio: Med. Arb. cr. Si riposano penosamente in quegli aspri sermenti.
358) Dizion. 4° Ed. .
SFIBBIATO.
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pag.503



1) id: f682cf5b94fe49f2a7e6f50cd2306830)
Esempio: Lor. Med. Beon. 6. Quello sfibbiato è Pippo Giugni mio.
359) Dizion. 4° Ed. .
FILATOIO
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pag.459



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Esempio: Lor. Med. Nenc. 9. Guadagna al filatoio di buon danari.


2) id: 79c63cabf7764f8da281dce50ad70aeb)
Esempio: Malm. 8. 18. Evvi una madia zoppa da un piede, E un filatoio colla sua ciscranna.