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4° Edizione
Diz Giu. totali
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300) Dizion. 4° Ed. .
REDENTORE.
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pag.90



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Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 319. Benedetto Iddio redentore dell'anime nostre.


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Esempio: Serm. S. Ag. 88. Quì dimostrò il suo senno, e la giustizia del nostro redentore, che volle col nostro tesoro pagare il nosttro debito, e volle, che colui, ch'era stato creatore, quel medesimo fosse redentore.
301) Dizion. 4° Ed. .
SANTO
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pag.320



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Esempio: Vit. SS. Pad. Quando uscivano di santo, addimandava loro perdono.
302) Dizion. 4° Ed. .
SCOMUNICAZIONE, e SCOMUNICAGIONE
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pag.407



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Esempio: Vit. SS. Pad. L'altro, come malizioso, volentieri rimase nella scomunicazione.
303) Dizion. 4° Ed. .
RIMENARE
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pag.177



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Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 153. Andarongli dietro, e volevanlo rimenare.


2) id: 3febff887d234dc2ac80b68ad64d2964)
Esempio: E Vit. S. Pad. 294. Priegoti, messere, che mi facci rimenare nella mia contrada.


3) id: 57dea822f5bf4240a99cdb3a32563fcb)
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 146. Zaccheria si puose lo mantello suo sotto i piedi, e rimenavalo co i piedi.


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Esempio: E Vit. S. Pad. 382. Doipo queste parole fu rimenato dagli Angioli sopra il tetto della sua casa.
304) Dizion. 4° Ed. .
MANDUCARE
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pag.143



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Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 13. Chi non lavora non manduchi.
305) Dizion. 4° Ed. .
CONCORDIARE
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pag.744



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Esempio: Vit. SS. Pad. Adivenne, che non potendoli concordiare, combatterono insieme.
306) Dizion. 4° Ed. .
SOAVISSIMO
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pag.555



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Esempio: Coll. SS. Pad. Allora finalmente comprenderà, che sieno non solamente possevoli, ma soavissime quelle cose, le quali ec.
307) Dizion. 4° Ed. .
ELETTO.
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pag.275



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Esempio: Coll. SS. Pad. Conciossiacosachè quel vasello eletto, testimone di se, ch'aveva bisogno di ragionare co' suoi compagni ec.


2) id: 7d329d50a57f4411936cf8d57b371a85)
Esempio: Mor. S. Greg. 1. 10. Le menti degli eletti ec. cercano quel bene, a che sono creati.
308) Dizion. 4° Ed. .
DIVIDERE
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pag.218



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Esempio: Coll. SS. Pad. Tutte queste cose adopera uno, e quel medesimo spirito dividendo a ciascuno secondochè egli vuole.
309) Dizion. 4° Ed. .
GRANAIO
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pag.654



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Esempio: Coll. SS. Pad. Ancora poichè n'ha ripieni i granai, se ne trae fuori per rimettere ne' letaminosi solchi.
310) Dizion. 4° Ed. .
MORTIFERO
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pag.290



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Esempio: Coll. SS. Pad. Tutto quello, che si ritrae da essa, è da schifare, come cosa mortifera, e nocente.
311) Dizion. 4° Ed. .
PIGREZZA
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pag.621



1) id: 7156016faf924c8caa4f2255c230739d)
Esempio: Coll. SS. Pad. E compresi da questa pigrezza, e lentezza non possiamo accivire allo scaglione del profitto spirituale.
312) Dizion. 4° Ed. .
ORMA
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pag.430



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Esempio: Coll. SS. Pad. Compi gli andamenti miei nelle vie tue, acciocchè non si muovano l'orme mie (cioè: passi)
313) Dizion. 4° Ed. .
MUTOLO
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pag.313



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Esempio: Coll. SS. Pad. Per la sua compagnía fa esser sensibile la mutola, e la insensibil materia della carne.


2) id: 36b2c59ff41444a1b5d7d6b24520c441)
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 232. Essendo nelle contrade di Bettelem indemoniata una donna, ch'era mutola, e gravida ec.
314) Dizion. 4° Ed. .
PONDO
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pag.657



1) id: e971a3833c524d179f00cdea2808183d)
Esempio: Coll. SS. Pad. Quelli non sappiendo il pondo della quistione proposta, addomandaron con preghiere, che sciogliesse la quistione.
315) Dizion. 4° Ed. .
LETAMINOSO
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pag.52



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Esempio: Coll. SS. Pad. Ancora poichè n'ha ripieni i granaj, se ne trae fuori per rimettere ne' letaminosi solchi.
316) Dizion. 4° Ed. .
MALADIZIONE
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pag.125



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Esempio: Coll. SS. Pad. Poichè l'ebbe imbolato, fu degno d'esser percosso di maladizione, e d'esser dannato di morte eternale.
317) Dizion. 4° Ed. .
MINESTRA
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pag.248



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Esempio: Coll. SS. Pad. Non pigliando fuor di questo alcuna minestra di cotto, nè in domenica, nè in sabato.
318) Dizion. 4° Ed. .
RACCOMUNARE.
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pag.34



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Esempio: Coll. SS. Pad. Le tengono come loro proprie, e non le vogliono raccomunare agli altri, che n'hanno bisogno.
319) Dizion. 4° Ed. .
SECOLARESCO
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pag.448



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Esempio: Coll. SS. Pad. Non sono obbligati da veruni affetti di parenti carnali, nè a veruni legami d'opere secolaresche.


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Esempio: Coll. Ab. Isac. cap. 16. Coloro, che inebriano di speranza, diventano accesi, e non ricevono tribolazione, e nulla cosa secolaresca.