Lessicografia della Crusca in rete

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240) Dizion. 4° Ed. .
EQUINOZIALE.
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pag.290



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Esempio: Cr. 1. 5. 14. La qual posta è acconcissima agli equinoziali levamenti del sole.
241) Dizion. 4° Ed. .
MADRE, e MATRE
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pag.114



1) id: 89320d072ae74e58bd98b4009f9c993d)
Esempio: Cr. 5. 17. 1. Piantasi (la mortella) con piante dalla madre, ovvero ceppo, divelte.


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Esempio: EPetr. canz. 11. 6. Irreverente a tanta, e a tal madre.


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Esempio: E Petr. cap. 6. Tutti tornate alla gran madre antica (cioè: alla terra)


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Esempio: Petr. canz. 5. 5. Che s'al ver mira questa antica madre, In nulla sua tenzone Fur mai cagion sì belle.


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Esempio: Lib. Astrol. Con questo avrai compiuto la prima faccia, la qual si chiama la madre.


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Esempio: Cas. lett. 18. Nella quale consiste ec. la salute d'Italia, alla quale vostra Maestà è debitrice di molto amore, come a prima sua madre.


7) id: d4e28d1253354b238ef495b33f54e720)
Esempio: E Lib. Astr. appresso: La madre, cioe dell'astrolabio, si è la mina, che è segnata da amendue le parti; e l'una parte sì è, dove sono le lungure, e le latezze, e l'altra parte è, dov'è l'agguagliazion del sole.
242) Dizion. 4° Ed. .
MELARANCIA
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pag.198



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Esempio: Cecch. Esalt. cr. 5. 1. Queste tante melarance O fusson ellen di mezzo sapore.


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Esempio: Varch. Suoc. 2. 1. S'ella s'avesse a guadagnare il pane come fo io, alla fe, alla fe, ella farebbe manco melarance (cioè: manco cose)


3) id: 5aac68930cca418494e9de289ca83e14)
Esempio: Cecch. Donz. 2. 5. Deh non tante melarance, Io non fui mai giuntato, se non da chi ha detto di ec. farmi ricco.


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Esempio: Ciriff. Calv. 2. 58. E senza melarance, o solcio, o sale, Ferono scotto di buon vetturale.
243) Dizion. 4° Ed. .
INGENTILIRE
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pag.831



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Esempio: Cr. 5. 1. 4. E per la sua bontà ingentilisce gli arbori cotal luogo.


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Esempio: Bocc. nov. 68. 2. Pensò di volere ingentilire per moglie, e prese una giovane gentildonna.
244) Dizion. 4° Ed. .
MORO
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pag.286



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Esempio: Cr. 5. 14. 1. Il moro è arbore noto, e amico molto della vite.
245) Dizion. 4° Ed. .
ULIVO.
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pag.302



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Esempio: Cr. 5. 19. 1. L'ulivo è arbore noto, e le sue generazioni son molte.


2) id: d04808b283464e19b92e8cf4fc85d7e8)
Esempio: Ciriff. Calv. 1. 20. Ma che dich'io? tutti alla frasca vanno I becchi la Domenica d'ulivo.


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Esempio: G. V. 10. 24. 1. Venuta in Pisa la novella, e l'ulivo della coronazione del Bavero in Melano.
246) Dizion. 4° Ed. .
DISENFIARE
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pag.173



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Esempio: Cr. 6. 134. 2. Pesta alquanto (la vetriuola) e scaldata con vino, e crusca, disenfia.


2) id: cba2abab65f54210974ea3164d5a2530)
Definiz: §. In signific. neutr. Andar via l'enfiagione. Lat. tumorem solvi, detumescere, Cresc. lat. Gr. ἐξοιδαίνειν.


3) id: 274eb822a2564ce188b5be53c290929d)
Esempio: Cr. 5. 53. 2. Il fomento fatto della decozione delle sue cortecce in acqua salsa fa disenfiare l'enfiazion de' piedi.


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Esempio: E Cr. 9. 16. 2. E se le dette gangole per menamento de' detti setoni non disenfiano, si divellano infino alle radici.
247) Dizion. 4° Ed. .
FUSTUCCIO
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pag.555



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Esempio: Cecch. Esalt. cr. 2. 6. Che questo Fustuccio da galéa sempre gli metta Nuovi scavezzacolli.
248) Dizion. 4° Ed. .
PALLORE
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pag.468



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Esempio: Cr. 10. 6. 2. Il color degli occhi si muta a pallore, e a discolorazione.
249) Dizion. 4° Ed. .
RENOSITÀ, RENOSITADE, e RENOSITATE.
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pag.103



1) id: 5934ca5a5892420e8a53f41c14bb5c7f)
Esempio: Cr. 11. 19. 1. E massimamente se a renosità è mutata.
250) Dizion. 4° Ed. .
ASTORE
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pag.307



1) id: 91c6c68701984e25a0ffabf5c588b37b)
Esempio: Cr. 10. 7. 1. Gli astori son della natura degli sparvieri.


2) id: f382638486c54a9b99434edce135b37b)
Esempio: Nov. ant. 21. 1. Sì li fuggío un suo astore, e volò dentro a Melano.


3) id: f3283695efa14da38ac09bac04f7a419)
Esempio: Tes. Br. 5. 9. L'astore è uno uccello di preda, che l'uom tiene per diletto d'uccellare, siccome uomo tiene sparvieri, e falconi: ed è di fazione, e di colore simigliante allo sparviere, ma è maggior del falcone.
251) Dizion. 4° Ed. .
PULEDRO, e POLEDRO.
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pag.768



1) id: 9b6eb5c070174817adadbfafc6b235a5)
Esempio: Cr. 9. 1. 3. E allora s'appella puledro di primo morso.


2) id: b4ec1d593dc74edda0094aea16b84c90)
Esempio: Nov. ant. 2. 2. Il puledro fu nutricato a latte d'asina.


3) id: b6ad67edbd7e448fadbc63fcc68d68d1)
Esempio: Tes. Br. 3. 9. Nodrire poledri di cavalli, e crescere suo mobile.
252) Dizion. 4° Ed. .
CASSIA.
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pag.585



1) id: 8ed8e172dcd74f83a4eb092415ea3b1c)
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 4. 1. Il capitan ci darà l'erba cassia.
253) Dizion. 4° Ed. .
DEGNEVOLE
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pag.66



1) id: 32369bbe5f0847b48ab1e375d354017a)
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 3. 1. Che Siroe è signor molto degnevole.
254) Dizion. 4° Ed. .
SOPRABBOLLIRE
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pag.594



1) id: 04e9feeb3e8141daa2d96128da15aac4)
Esempio: Cr. 4. 30. 1. Non soprabbollendo, sarà sempre dolce il mosto.


2) id: e424b6da2782482bb07b25a71969233a)
Esempio: E Cr. cap. 33. tit. In che modo il mosto non soprabbolla.
255) Dizion. 4° Ed. .
ARATOLO
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pag.246



1) id: cd2a4c9671ef45e3928f9689c8c3c64e)
Esempio: Cr. 1. 12. 4. Proccuri aver buoni aratoli, e buoni vomeri.
256) Dizion. 4° Ed. .
BIACCA
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pag.426



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Esempio: Cr. 1. 9. 3. Perciocchè del piombo si fa la biacca.
257) Dizion. 4° Ed. .
SCOPRITURA, e SCOVRITURA
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pag.419



1) id: 059a790521b448038406825ef0f4489a)
Esempio: Cr. 5. 1. 2. Si conviene la terra cavar d'intorno ad essi infino alla scopritura delle radici.
258) Dizion. 4° Ed. .
NERVOSITÀ, NERVOSITADE, e NERVOSITATE
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pag.337



1) id: 8f81c25167774ce2bb75ad1b15bb0350)
Esempio: Cr. 5. 16. 6. Confortano lo stomaco (le nespole) e alla sua nervositade non son nocive.
259) Dizion. 4° Ed. .
SEMINALE
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pag.466



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Esempio: Cr. 5. 6. 4. Ne' boschi più spessi, e ne' seminali campi più radi si pongano.