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380) Dizion. 4° Ed. .
PIACERE
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pag.595



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Esempio: E Bocc. nov. 80. 25. Mi trarrei il cuor per darlovi, se io credessi piacervene.


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Esempio: Cas. lett. 10. La prego umilmente, che le piaccia di credere al detto Monsig. di Lansac quanto gli esporrà.


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Esempio: E Dan. Purg. appresso: Marzia piacque tanto agli occhi miei, Mentre ch'io fui di là.


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Esempio: Sen. Pist. Ch'elli non dotti l'opinioni, e si piaccia di quelle medesime, che agli altri dispiacciono.


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Esempio: E Dan. Purg. 20. Queste parole m'eran sì piaciute, Ch'io mi trassi oltre per aver contezza Di quello spirto, onde paren venute.
381) Dizion. 4° Ed. .
SCORTICARE
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pag.423



1) id: 4069c8df0e7448498669b04c24b4a8c1)
Esempio: Bocc. nov. 80. 4. Essendo, non a radere, ma a scorticare uomini date del tutto.


2) id: 684c216387514e53901234ee1e378ff6)
Definiz: §. IX. Scorticare il pidocchio, si dice di Chi è grandemente avido di guadagnare.


3) id: 03a00ec3a2724c06800570a20cd0a6be)
Definiz: §. II. Figuratam. per Cavar di sotto altrui astutamente danari; che anche diciamo Pelare.


4) id: cf0cfe3819b44be29b9e5f72abf6f79e)
Esempio: E Buon. Fier. appresso: Ben son di senno cassi Quei, che scortican se, perch'altri ingrassi.


5) id: c7d64600479b44a7a09e6ce6550f957a)
Definiz: §. VII. Scorticar se, perchè altri ingrassi; in modo proverbiale si dice di Chi giova altrui con proprio pregiudizio, o danno. Lat. malo suo aliorum bono consulere.


6) id: 340501b5b4c24d2cab0ab85e2d467310)
Definiz: §. V. Tanto ne va a chi tiene, quanto a chi scortica; modo di dire proverbiale, che significa, che Nello stesso modo pecca, ed è punito chi fa il male, che chi lo consiglia, e vi consente. Lat. agentes, et consentientes pari poenâ puniuntur.
382) Dizion. 4° Ed. .
TEMERARIAMENTE.
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pag.28



1) id: b324f7d788e04bfda87b6d55a2d2b37c)
Esempio: Maestruzz. 1. 80. Il padre, e la madre non temerariamente giurano il matrimonio de' figliuoli.
383) Dizion. 4° Ed. .
AFFORZATO.
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pag.78



1) id: 95e8ea114e994ea29418a49b3ccb100b)
Esempio: Nov. ant. 80. 1. Noi siamo afforzati, la città è rifatta, l'amistà nostra è grande.
384) Dizion. 4° Ed. .
TRAMUTARE
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pag.126



1) id: bd0278f0c1114d188c0ab341e96a00c0)
Esempio: Bocc. nov. 80. 32. Acciocchè niuna cosa gli potesse esser tocca, o tramutata, o scambiata.


2) id: 85cda8ebddf643d590a97734e393cb37)
Esempio: Agn. Pand. 22. La prima sarebbe avere bene ordinata, e disposta tutta la casa, ove io potessi starmi a ogni mio destro bene agiato sanza avermi a tramutare troppo; troppo è dannoso, e di grande spesa, disagio, e molestia il tramutarsi di luogo a luogo.
385) Dizion. 4° Ed. .
UBBIDIRE
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pag.202



1) id: 86bf8040d9084490a72c6fe08b6f86fd)
Esempio: E Bocc. nov. 80. 23. Mal ti se' portato, male hai i tuoi maestri ubbiditi.


2) id: 3d672c60eb3b4a92ad1da5464c9f4091)
Esempio: Vit. Barl. 127. Ne guardi di male per lo suo piacere, e concedaci grazia, che noi l'ubbidiamo.
386) Dizion. 4° Ed. .
VOLTA
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pag.325



1) id: f703f27366e2465e8765200288ee3140)
Esempio: E Bocc. nov. 80. 1. Dioneo, che sapeva, che a lui toccava la volta, disse.


2) id: f4e8ed4af8b948e4ae84b9dd9329c56c)
Definiz: §. II. Pigliar la volta, vale Prendere il luogo di far checchessia secondo l'ordine. Lat. inire ordinem. Gr. τάξιν εἰσέρχεσθαι.


3) id: aa9419e802244fa1bbdbca8ae0644ec1)
Esempio: Pass. 346. Che lasciando pure fare loro, fanno tanto, che basta, di male, sicchè me ne tolgono la volta.


4) id: 2fc356f2f8964daa816fd0ab9e5398cf)
Esempio: Guid. G. Poichè il Re Peleo pose fine alle sue parole, primo tra gli altri, pigliando la volta di dire, Ercole così rispose.
387) Dizion. 4° Ed. .
CORSA
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pag.834.



1) id: 298091b224d9455b93f3212f5d839a5b)
Esempio: M. V. 6. 80. I Fiamminghi affannati per la corsa ec. non li poteron seguire.


2) id: 6ce7a3dddeb24b8cbf83b799f54ccbb7)
Esempio: E G. V. 8. 2. Il popolo minuto gridando; muoia la podestà, a corsa uscirono di palagio.
388) Dizion. 4° Ed. .
ORSU.
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pag.435



1) id: 3e5b98aae228465da607a43db785de22)
Esempio: E Firenz. As. d'oro. 80. Orsù io posso adunque annoverare questa prima boria delle mie virtù, a comparazione d'una delle dodici di Ercole.
389) Dizion. 4° Ed. .
PERDONAMENTO
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pag.564



1) id: 9acec8473a99403cb7e0844e7d54c9f3)
Esempio: Tes. Br. 7. 80. L'uomo dee molto temere, che per isperanza, che Dio promette di suo perdonamento, elli non sia perseverato nel peccato.
390) Dizion. 4° Ed. .
GROSSAGRANA
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pag.677



1) id: e13b79d86cea4bcc92f075c6b013d990)
Definiz: Sorta di panno fatto di seta, e di pelo di capra, o altra simil materia.


2) id: d17d5b9d028447b2a5edb0a32f79d7bf)
Esempio: E Alleg.340. E dal vezzo a' calzini Scendete, e' par di bianca grossagrana Trinata a ramucelli D'alloro una sottana.


3) id: 6775f67dc7ee4563ae45ea6289b8a927)
Esempio: Alleg. 29. Il qual per questa via Cresciuto in albagía Il mantello strapazza, e la sottana Di filaticcio, e mezza grossagrana.
391) Dizion. 4° Ed. .
LUPIGNO
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pag.102



1) id: 76999c47d77343299012a37b33e3f6a1)
Definiz: Add. Di lupo, Di razza di lupo, A modo di lupo. Lat.lupinus. Gr. λύκειος.


2) id: ec556bc4604645c69495db2097d5e4b6)
Esempio: Genes. Fu di pelle bruna, ed ebbe gli occhi lupigni.


3) id: 5468395520c84a35ab051cf2f6c9c925)
Esempio: Franc. Sacch. nov. 177. Se i tiranni lupigni pensassono alla presente novella, piuttosto porterebbono vestigio, e natura di pecorella, che di lupo.
392) Dizion. 4° Ed. .
BACIAMENTO
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pag.364



1) id: 4276fa3cb8874b58bf2ab22b485fb765)
Esempio: Car. lett. 1. 38. Vi ristorerò di soprappiù di ringraziamenti, e di baciamenti di mani.


2) id: 7a51d4bc12004414bbe46527fb7ab754)
Esempio: E Car. lett. 2. 69. E in vece di ciò mi basteranno i baciamenti di mano a S. Ecc.
393) Dizion. 4° Ed. .
RAVIGGIUOLO, e RAVEGGIUOLO.
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pag.79



1) id: 8e06ffab01464b68ba9c9b4e0084d7f8)
Definiz: Spezie di cacio schiacciato, per lo più di latte di capra.
394) Dizion. 4° Ed. .
NETTAREO
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pag.338



1) id: bf9425aeffb74d4c92a14107bdf0c46b)
Definiz: Add. Di néttare, Di qualità di néttare. Lat. nectareus. Gr. νεκτάρεος.
395) Dizion. 4° Ed. .
PALUDALE
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pag.471



1) id: c8bc794ed9cd488cb9e5c9bf3ba1cbf6)
Definiz: Add. Di palude, Di natura di palude. Lat.palustris. Gr. ἕλειος.


2) id: 536d0f3c5c2040a2a706f05fa68c45cd)
Esempio: Cr. 7. 1. 4. Sarà prossimano a natura di palude, e producerà giunchi, pannie, e quadrelli, e simiglianti paludali erbe.


3) id: c8ae980c167b4c22adbcd42efb019eed)
Esempio: E Cr. 11. 12. 1. L'acqua miglior di tutte a innaffiare i campi, e a maturare il letame, è la paludale, o vero delle fossora.
396) Dizion. 4° Ed. .
COREGGIAIO
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pag.819



1) id: 0ab9f33d296a4ca391cfe26893413f80)
Definiz: Facitor di coregge, e di cinture di cuoio. Lat. corrigiarum faber.
397) Dizion. 4° Ed. .
EPISODICO.
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pag.290



1) id: 9ca57ede63294467adb5ae575e188848)
Definiz: Add. Di episodio, A maniera di episodio.
398) Dizion. 4° Ed. .
SCALAMATI
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pag.353



1) id: d388252af7aa4f9d9a611a99093de5c2)
Definiz: Nome di malattía di cavalli. Lat. *scalamatus.


2) id: ce79f5def39e4bb886544d5934983e2a)
Esempio: Cr. 9. 22. 1. Del morbo scalamati, e sua cura. Questa infermità asciuga, e disecca le 'nteriora del cavallo, e macera il corpo, e 'l suo sterco fa putire più, che quel dell'uomo; e ciò gli avviene per lunga magrezza, che procede per poco cibo a lui dato, e per molta fatica, la qual riscalda, e disecca le membra, in tanto che non può diventar grasso, nè far carne, nè ancora si cura di mangiare.
399) Dizion. 4° Ed. .
ROMPERE
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pag.263



1) id: 67621181350849a89d0b585e131c2c7a)
v. i §§. di DIACCIO, e di GHIACCIO.

2) id: 7ba39ea6ad1c498ca385519f15f87a82)
v. i §§. di DIACCIO, e di GHIACCIO.

3) id: f5af4b8fc3a24e348e1be02b9ff05825)
v. il §. di MALÍA

4) id: ef8e12a93d4f4e1ab318c68c28da621b)
Esempio: Varch. Ercol. 80. Quando alcuno aveva in animo, e poco meno, che aperte le labbra per dover dire alcuna cosa, e un altro la dice prima di lui, cotale atto si chiama furar le mosse, o veramente romper l'uovo in bocca.


5) id: 05a1071e1d6d4f788c9f86c7bbe004c0)
Esempio: E Varch. Ercol. 80. Alcuni usano ec. tu m'hai rotto la parola in bocca, e alcuni tagliata, il che pare piuttosto convenire a coloro, che mozzano altrui, e interrompono il favellare.


6) id: ed0e00b00f15441e9b6f3c20f9c47b88)
Esempio: Amet. 82. Questa maraviglia ebbe forza di rompere il sonno.


7) id: 227f78f9f2974ca499fe7f4d1329412f)
Esempio: Tes. Br. 5. 17. Se alcuno rompeva la sua legge, non attendeva sentenza di se, anzi s'uccideva egli medesimo per vendetta di suo fallo.


8) id: 32d422892dbe4ef685ad506a83db6d45)
Esempio: Cr. 2. 20. 1. I campi grassi, e secchi ne' luoghi aridi del mese di Gennaio, e di Febbraio si posson rompere, e arare.


9) id: 6225d1a5154f40938fbc57fa166c7914)
Esempio: E G. V. 10. 108. 4. Condannaro i figliuoli di Castruccio ec. e chi furono caporali con loro a rompere il popolo di Pisa.


10) id: fff9ee95485b42a4b0fdc847d52e3530)
Esempio: Pass. pr. Parla il santo Dottore della penitenzia, per somiglianza di coloro, che rompono in mare.


11) id: df6a83dddf8a4f9ea33b695d85e31f33)
Esempio: Petr. canz. 24. 6. Ruppesi intanto di vergogna il nodo, Ch'alla mia lingua era distretto intorno.


12) id: d30af5375d1348538712a7e4cf6fc56e)
Esempio: E Dan. Purg. 32. Com'io vidi calar l'uccel di Giove Per l'arbor, giù rompendo della scorza.


13) id: e9df4dc8b250403ba3eb9c0437d72454)
Esempio: Tac. Dav. stor. 1. 253. Tirandolo l'amicizia di Galba a rompere il collo, divenne pronto, audace, astuto ec.


14) id: 2a4413c25d384cbdb8dff16a6b30a421)
Esempio: Alam. Colt. 4. 88. Purchè non molto di grandezza avanzi Quel, che rompe in un dì solo un bifolco.


15) id: a58086cfbb5c4a02a2c0afba041a2c27)
Esempio: Dittam. 5. 5. Figliuol, diss'egli, non t'avvenga mai, Quand'un parla, di romper la parola, Se cagion degna a domandar non hai.


16) id: c0bf1db85c3a4e1d8083f6cbfc36c73f)
Esempio: E Sen. ben. Varch. 4. 37. Questi, avendo una volta rotto in mare, fu dall'onde alle possessioni d'un certo di Macedonia gittato.


17) id: 4bfa796ecbfb4f41b521c7626dca7ed1)
Esempio: E Firenz. As. d'oro. 239. Ma quel fastidioso di quel compratore gli rompeva pure il capo col dimandargli or d'una, or d'un'altra.


18) id: 13bbd1f195134227bcc832f56527f94f)
Esempio: Dant. Inf. 5. L'altra è colei, che s'ancise amorosa, E ruppe fede al cener di Sicheo (quì Lat. fidem frangere. Gr. πίστιν διαλύειν)


19) id: f564f6204256437aa572c2fbbfa1ab78)
Definiz: §. XXIII. Rompere il ghiaccio, o 'l guado d'una cosa, vale Cominciare a impiegarsi, e ad operare intorno di essa, ed anche Essere il primo a farla.


20) id: 88546e16394b42bc897306f5739acdf9)
Esempio: Nov. Ant. 51. 7. Dee essere lo cavaliere astinente, e digiunare il venerdì ec. e se rompere gliele conviene, ammendare il dee in alcuna maniera di ben fare.


21) id: ac16aebfa7eb442b9a7379fe2cb6c212)
Esempio: Bocc. nov. 42. 5. Avvisandosi dover di necessità avvenire, o che il vento barca senza carico, e senza governatore rivolgesse, o ad alcuno scoglio la percotesse, e rompesse.


22) id: 1c766fc0f09247e7a71264234a9295a9)
Esempio: E Petr. son. 138. Che poría questa il Ren, qualor più agghiaccia, Arder con gli occhi, e rompre ogni aspro scoglio (quì poeticamente rompre sincopato in vece di rompere)


23) id: 6c7a3f69dadc4e2fb681de4020ec3659)
Esempio: Car. lett. 2. 262. Di grazia rompete questa lancia per me con tutto il vostro podere, che so quanto sia, e che colpo può fare (cioè: prendete a far questa 'mpresa)


24) id: f69ad1b9de83439f8c136e56b574aae1)
Esempio: Cron. Morell. 304. Credo, fu tregua per dieci anni alla pena di fiorini duemila chi rompesse, e credo, che poi in sul rompere si ridusse a pace, per non cadere nella pena.


25) id: 4a68e88d8ac54413a207fb44b48b080b)
Esempio: Bern. Orl. 1. 18. 47. Ruppi la testa ad un maestro mio, Che pure intorno mi stava a cianciare, Nè mai più vidi poi libro, o scrittura, Ogni maestro avea di me paura.