Lessicografia della Crusca in rete

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380) Dizion. 4° Ed. .
AUSTRO
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pag.343



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Esempio: Dant. Purg. 32. Che son sicuri d'aquilone, e d'austro.
381) Dizion. 4° Ed. .
ANNUNZIO
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pag.208



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Esempio: Dant. Purg. 12. A questo annunzio vegnon molto radi.


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Esempio: Dant. Inf. 13. Con tristo annunzio di futuro danno.


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Esempio: E Fiamm. 6. 24. O misera, quali annunzj, quali empiti, non bisognando, venturi t'infigni?
382) Dizion. 4° Ed. .
ARCIONE
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pag.250



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Esempio: Dant. Purg. 6. E dovresti inforcar li suoi arcioni.
383) Dizion. 4° Ed. .
ARTEZZA
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pag.278



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Esempio: Dant. Purg. 25. Che per artezza i salitor dispaia.
384) Dizion. 4° Ed. .
ASCENDERE
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pag.280



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Esempio: Dant. Purg. 11. Laggiù dimora, e quassù non ascende.


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Esempio: Buon. rim. 10. Dal mortale al divin non vanno gli occhi, Che sono infermi, e non ascendon, dove Ascender senza grazia è pensier vano.


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Esempio: Petr. cap. 1. E così n'ascendemmo in loco aprico.


4) id: 6b4083a1f7da441ab002064783725a0f)
Esempio: Ambr. Bern. 3. 1. I danar, che 'n guardia Ho dato all'oste, che oggi ascendono A duemila ducati.


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Esempio: Segn. stor. 8. 216. Egli aveva acquistato un palazzo ec. e successivamente la villa sua, delle quali ritrasse masserizie di gran valuta, che ascesono alla somma di diecimila scudi.
385) Dizion. 4° Ed. .
CILICCIO, e CILICIO.
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pag.663



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Esempio: Dant. Purg. 13. Di vil ciliccio mi parean coperti.
386) Dizion. 4° Ed. .
ARMONIZZARE
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pag.264



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Esempio: Dant. Purg. 31. La dove armonizzando il Ciel t'adombra.
387) Dizion. 4° Ed. .
ASSAGGIARE
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pag.292



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Esempio: Dant. Purg. 2. Come colui, che nuove cose assaggia.


2) id: 119ee7f331e645fa853f0d65f98614a5)
Esempio: Boez. Varch. 2. p. 1. Ma egli è tempo, che tu pigli per bocca, e assaggi alcuna cosa tenera, e dilettevole, la quale penetratati all'interiora, ti faccia la via a' beveraggi più gagliardi.
388) Dizion. 4° Ed. .
COROLLARIO
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pag.822



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Esempio: Dant. Purg. 28. Darotti un corollario ancor per grazia.


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Esempio: E Dan. Par. 8. Ma perchè sappi, che di te mi giova, Un corollario voglio, che t'ammanti.


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Esempio: But. Purg. 28. Corollario è una conclusion vera, che discende dalle cose dette di sopra oltra lo proposito, e chiamasi corollario, come diminutivo, derivato da corona.
389) Dizion. 4° Ed. .
AVE
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pag.332



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Esempio: Dant. Purg. 10. Giurato si saría, che dicesse ave.


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Esempio: Morg. 1. 2. Quel dì, che Gabbriel tuo ti disse ave.
390) Dizion. 4° Ed. .
LAMPEGGIARE
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pag.13



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Esempio: Dant. Purg. 14. Che 'n quella croce lampeggiava Cristo.


2) id: c16b27f14f9c4f99a590c0d8ce017a83)
Esempio: E Dan. Purg. 21.Perchè la faccia tua testeso Un lampeggiar d'un riso dimostrommi?
391) Dizion. 4° Ed. .
NASUTO
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pag.321



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Esempio: Dant. Purg. 7. Anche al nasuto vanno mie parole.


2) id: 9a1b06f1cc71457ebdedc9553c8cb85c)
Esempio: Cas. rim. burl. 1. 12. E 'l bacio resti a chi non è nasuto.
392) Dizion. 4° Ed. .
LUNGHESSO
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pag.99



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Esempio: Dant. Purg. 2. Noi eravam lunghesso il mare ancora.


2) id: ffeef386044c43758bb06ff645c5a45f)
Esempio: E Dan. Purg. 19. Quando una donna apparve santa, e presta Lunghesso me, per far colei confusa.
393) Dizion. 4° Ed. .
BECCAIO
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pag.405



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Esempio: Dant. Purg. 20. Figliuol fui d'un beccaio di Parigi.
394) Dizion. 4° Ed. .
BELVA
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pag.412



1) id: ba35bf3487824c23bdf1f6b4c6713156)
Esempio: Dant. Purg. 14. Poscia gli ancide, come antica belva.
395) Dizion. 4° Ed. .
CONCORDIA
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pag.744



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Esempio: Dant. Purg. 16. Sicchè parea tra esse ogni concordia.


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Esempio: Amet. 18. Di concordia, dov'egli era, n'andarono.


3) id: 14d338854fe34d9a89b4dbd680b87801)
Esempio: Bocc. nov. 24. 11. Rimasi adunque in concordia, venuta la Domenica frate Puccio cominciò la sua penitenza.


4) id: 711d2d4f8de24193ac9e3f32e7d0d35a)
Esempio: G. V. 7. 85. 1. Si prese concordia sotto saramento, presente il detto Papa, di fare la battaglia.
396) Dizion. 4° Ed. .
AMMIRAGLIO.
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pag.158



1) id: 71e750dffc474079a7fad24d5f2f7602)
Esempio: Dant. Purg. 13. Ma più vi metteranno gli ammiragli.


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Esempio: Dant. Purg. 27. Ma mia suora Rachel mai non si smaga Dal suo ammiraglio, e siede tutto giorno (cioè non si parte mai da rimirar la faccia d'Iddio, nella quale si scorgono, siccome in uno specchio, tutte le cose. Alcuni T. a penna hanno Miraglio, dal Mirare)


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Esempio: Tac. Dav. vit. Agr. 399. Ridusse l'esercito negli Oresti, ove ec. comandò all'ammiraglio, che girasse la Brittannia.
397) Dizion. 4° Ed. .
VENTILARE
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pag.232



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Esempio: Dant. Purg. 19. Mosse le penne poi, e ventilonne.
398) Dizion. 4° Ed. .
BIFORME
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pag.431



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Esempio: Dant. Purg. 32. Che legar vidi alla biforme fiera.
399) Dizion. 4° Ed. .
VIGORE.
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pag.272



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Esempio: Dant. Purg. 9. Non stringer, ma rallarga ogni vigore.


2) id: f53fcb6b5dd64e8791972024f5ef1256)
Esempio: Amm. ant. 1. 2. 5. Per molta fortezza delle membra lo vigore della mente addebilisce molto, quasi come natura non voglia donare l'uno, e l'altro bene.