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4° Edizione
Diz Giu. totali
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280) Dizion. 4° Ed. .
POTESTÀ, POTESTADE, e POTESTATE
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pag.683



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Esempio: Dant. Purg. 18. Di ritenerlo è in voi la potestade.
281) Dizion. 4° Ed. .
VERACE
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pag.236



1) id: ff15c7def5e44e259db70c85f07804bc)
Esempio: Dant. Purg. 18. Vostra apprensiva da esser verace Tragge intenzione.


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Esempio: Petr. canz. 49. 11. Raccomandami al tuo figliuol verace Uomo, e verace Dio.
282) Dizion. 4° Ed. .
APPRENSIVA
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pag.237



1) id: d586053f902241a590ac2a27e524a652)
Esempio: Dant. Purg. 18. Vostra apprensiva da esser verace Tragge intenzione.
283) Dizion. 4° Ed. .
MIRRA.
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pag.253



1) id: f2fc49eb5a994f718560d8f75ca814fa)
Esempio: Dant. Inf. 24. E nardo, e mirra son l'ultime fasce.
284) Dizion. 4° Ed. .
ROBA
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pag.256



1) id: 295a802414fc4e2390352b56b1e956ee)
Esempio: Dant. Inf. 24. Lo villanello, a cui la roba manca.


2) id: bc1b3d2d05b54eb08b3ae934117195ce)
Esempio: Bern. rim. 1. 40. L'anguilla è tutta buona, e tutta bella, E se non dispiacesse alla brigata, Potría chiamarsi buona roba anch'ella (quì per similit.)


3) id: 8a5d2192fa2e4a098a2ccd58b774bb56)
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 232. Avendo compassione, cavossi una roba, e diegliele.


4) id: ad31bfbebce244089abbbe3de117396c)
Esempio: E Alam. Gir. 24. 7. Di ricche robe al modo lor selvaggio Ciascun l'ispide membra ricopría.


5) id: 2f7c8586f43e42f8a8fb755dee817aca)
Esempio: E Dan. Purg. 13. Così li ciechi, a cui la roba falla, Stanno a' perdoni a chieder lor bisogna.


6) id: be56b188d66644aa94cfada72a73170a)
Esempio: G. V. 9. 164. 1. I Pisani fecero certe nuove gabelle sopra loro legni, e galée, che adducessero roba de' franchi ec. faccendo pagare alla roba.
285) Dizion. 4° Ed. .
DOPPIO.
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pag.243



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Esempio: Dant. Inf. 23. Che la prima paura mi fe doppia.


2) id: 3616496ddc4349c6920534552d9b5d38)
Esempio: E Dan. Purg. 16. Prima era scempio, e ora è fatto doppio.


3) id: 5f971f42b4714cc8ba3f0679b12e2f41)
Esempio: Morg. 26. 21. Io l'ho sempre veduto in uno specchio Un tristo, un doppio, un vil traditor vecchio.


4) id: 49ec5b25008347e4bb81f943ed051e31)
Esempio: M. V. 8. 59. Furono ec. nella state molte febbri terzane, e semplici, e doppie.


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Esempio: E Dan. Purg. 31. Come in lo specchio il sol, non altrimenti La doppia fiera dentro vi raggiava, Or con uni, or con altri reggimenti (quì: biforme.)
286) Dizion. 4° Ed. .
DORATO.
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pag.243



1) id: 6a40b50cf9b64c4cb665c5e91a49e363)
Esempio: Dant. Inf. 23. Di fuor dorate son, sì ch'egli abbaglia.


2) id: b6609ac105664277b080e9cce02efd49)
Esempio: Petr. canz. 41. 4. Prendi i dorati strali, e prendi l'arco, E facciamisi udir, siccome suole.


3) id: 9db767ab186b4913b4707e33e5036621)
Esempio: Tes. Br. 8. 29. Io dico, che dee essere fornito di motti intendevoli, ec. ch'egli non vuol esser dorato di lusinghe, nè di motti coverti.
287) Dizion. 4° Ed. .
GIUDEO.
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pag.620



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Esempio: Dant. Inf. 23. Che fu per li Giudei mala sementa.


2) id: e7dd454a882345b59d0b55e539c48ff1)
Esempio: Rim. ant. M. Cin. 50. O voi, che siete ver me sì giudei, Che non credete il mio dir senza pruova, Guardate, se presso a costei mi truova Quel gentile amor, che va con lei.


3) id: 89da646178a24c4fa0bfdac3f9be3824)
Esempio: Maestruzz. 1. 79. Quando il fedele contrae collo 'nfedele, o con Giudeo, o con Pagano, nullo è allora matrimonio.


4) id: f3622601c1a94e3785993fa445bd746c)
Esempio: Nov. ant. 72. 1. Il Soldano, avendo mestiere di moneta, fu consigliato, che cogliesse cagione a un ricco Giudeo, ch'era in sua terra, e poi gli togliesse il mobile suo, ch'era grande oltre numero.


5) id: 35e3a3e2e26a4ec086bdfd0dc0bf7457)
Esempio: Nov. ant. 72. 1. Il Soldano mandò per questo Giudeo, e domandolli qual fosse la miglior fede, pensando, s'elli dirà la giudea, io dirò, ch'elli pecca contro la mia; e se dirà la saracina, ed io dirò: dunque perchè tieni la giudea?
288) Dizion. 4° Ed. .
ABBAGLIARE.
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pag.5



1) id: 924eae8822f94e2185a42118f9904774)
Esempio: Dant. Inf. 23. Di fuor dorate son, sì ch'egli abbaglia.
289) Dizion. 4° Ed. .
ARRICCIARE
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pag.269



1) id: 250fe9c49b8b448daf4db3d4d59fa508)
Esempio: Dant. Inf. 23. Già mi sentia tutti arricciar li peli.


2) id: cd35decb4cf8451db9090680c4c196e8)
Esempio: Dittam. 1. 4. Vecchia mostrava, e 'n sulle gambe storta, Arricciava la carne, e ciascun pelo, Come porco per tema talor porta.
290) Dizion. 4° Ed. .
TURARE.
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pag.171



1) id: 4af233bf72a24889ba2a1d7e88864c34)
Esempio: Dant. Inf. 23. Che l'un de' lati all'altra bolgia tura.
291) Dizion. 4° Ed. .
BUGIARDO
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pag.481



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Esempio: Dant. Inf. 23. Ch'egli è bugiardo, e padre di menzogna.


2) id: 249e1c18e19e4c4b9ef04ebc9c9778cc)
Esempio: Dant. Purg. 19. Ma come fatto fui Roman pastore, Così scopersi la vita bugiarda.


3) id: 82ab9f0bd27140169c4f626e8193c8d7)
Esempio: Buon. rim. 27. Che s'ogni donna lievemente cade A creder al bugiardo la menzogna, Che con falsi argomenti persuade, ec.


4) id: 9acc78772c864fec95449521e736d9bb)
Esempio: Cr. 1. 4. 10. Si fa nella matrice una infertà, la quale vien detta mola, quando nella matrice nasce carne, e bugiarda pregnezza.
292) Dizion. 4° Ed. .
BOLGIA
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pag.446



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Esempio: Dant. Inf. 18. Di che la prima bolgia era repleta.


2) id: 11ae570476ab4d7fb10e840912afce40)
Esempio: Tes. Br. 5. 1. Serpenti ec. non fiedono, se prima non sono riscaldati, e però esce di loro più veleno di dì, che di notte, perchè di notte si ricoglie, e fa bolge per la rugiada.
293) Dizion. 4° Ed. .
ADOCCHIARE.
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pag.63



1) id: 2cde8485bde64585b4505dd4d0d297c9)
Esempio: Dant. Inf. 18. Però t'adocchio più, che gli altri tutti.


2) id: 7255131c4b5d4de8bac570103c0073cd)
Esempio: Dant. Inf. 29. E ten' dee ricordar, se ben t'adocchio.
294) Dizion. 4° Ed. .
MASCHIO
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pag.177



1) id: 37e349be6bbf4acc815a7e9c6e5376b7)
Esempio: Dant. Inf. 18. Tutti li maschi loro a morte dienno.


2) id: 3f1406a959184636895e7d901881fef1)
Esempio: E Dan. Inf. 20. Quando di maschio femmina divenne.


3) id: 8fa9cd2cab504b0cbb80ec065768ed09)
Esempio: Bern. Orl. 1. 4. 67. Sopra i merli gli avanza la cintura, Che par, ch'il maschio della rocca sia.


4) id: 57ea20d917844b2b8c430d315cf2b45f)
Esempio: E Ber. Orl. 1. 15. 50. E già pareva al traditor ladrone Veder la rocca d'intorno tagliata, E rovinato il maschio, e 'l torrione.
295) Dizion. 4° Ed. .
LAICO
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pag.8



1) id: 1c8e3fd8b5fd412a81ea7dbe850d128f)
Esempio: Dant. Inf. 18. Che non parea, s'era laico, o cherco.


2) id: 7f66a2246847494e9c321064de0eb328)
Esempio: G. V. 1. 1. 3. Acciocchè gli laici, siccome gli alletterati ne possano ritrarre frutto, e diletto.
296) Dizion. 4° Ed. .
CINGHIO.
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pag.666



1) id: d8789ba56e4f4ddaa04b046c67eeeaab)
Esempio: Dant. Inf. 18. Quel cinghio, che rimane adunque è tondo.


2) id: 0150ae0bb1da4aa884457f15c138af04)
Esempio: E Dan. Purg. 22. Nel primo cinghio del carcere cieco Spesse fiate ragioniam del monte.


3) id: c21365406eb946faa1a195ad33bc2e9f)
Esempio: E Dan. Purg. 13. Questo cinghio sferza La colpa dell'invidia, e però sono Tratte da amor le corde della ferza.
297) Dizion. 4° Ed. .
CONDANNARE
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pag.747



1) id: c24a01a459254c44998c847cd4e0fec2)
Esempio: Dant. Inf. 18. Tal colpa a tal martirio lui condanna.


2) id: 18247835b2b84a5facd865ceee3341e0)
Esempio: Petr. canz. 17. 4. Nessun pianeta a pianger mi condanna.
298) Dizion. 4° Ed. .
VISTA.
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pag.288



1) id: 4614344290844763a9027bf6759d9083)
Esempio: Dant. Inf. 18. E quinci sien le nostre viste sazie.


2) id: 3887dfba0a2347a389970359e132d8b2)
Esempio: Dant. Inf. 1. Ma non sì, che paura non mi desse La vista, che m'apparve d'un lione.


3) id: 7ebcbeb0892c4a48b2d80e93018d6943)
Esempio: Dant. Inf. 11. Ma perchè poi ti basti pur la vista, Intendi come, e perchè son costretti.


4) id: 64fe711c932444e2a322f313be65f62d)
Esempio: E Bocc. nov. 61. 8. Fece vista di svegliarsi.


5) id: f6e5ab3b615f4da085debb60e5d752a7)
Esempio: Cecch. Mogl. 5. 8. E' fa le viste Di non udir questo ribaldo.


6) id: a5f8f2920d8d4aa9a2a1aa110d32fc73)
Esempio: Nov. ant. 18. 3. Danneli quattrocento, che troppo credeva, che fossero più i dugenti marchi, che non mi sembrano a vista.


7) id: 23fc9240eb884295bebb850aa0e36cfe)
Esempio: Salv. Granch. 4. 1. Faccendo 'l babbione, e 'l serfedocco, far vista d'avere Pensato ec.


8) id: 8c7240910fd54f1d8591bc7b33d69d91)
Esempio: Red. cons. 1. 142. Non è maraviglia alcuna, che ec. si lamenti ora di qualche caligine della vista.


9) id: fd4fcad3762c405ca11c44ba60fe5417)
Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 2. Da lui fatti de' Cesari, e in vista di recusare ardentemente desiati (il T. Lat. ha: species recusantis)
299) Dizion. 4° Ed. .
STUPIRE.
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pag.788



1) id: 33046c8770c54f32b362eeb238e03bd4)
Esempio: Dant. Par. 26. Fec'io intanto, inquanto ella diceva, Stupendo.