Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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4° Edizione
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340) Dizion. 4° Ed. .
DISMALARE.
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pag.183

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Esempio:

Dant. Purg. 13. Lo monte, che salendo altrui dismala.

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Esempio:

Com. Purg. 13. Quando l'uomo il sale, si dismala, cioè si disvizia.

341) Dizion. 4° Ed. .
DISPARI.
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pag.190

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Esempio:

Dant. Purg. 13. Letizia presi ad ogni altra dispari.

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Esempio:

Dant. Conv. 98. Perchè Pittagora, secondochè dice Aristotile nel primo della fisica, poneva i principj delle cose naturali lo pari, e lo dispari.

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Esempio:

E Dan. Purg. 29. Appresso tutto 'l pertrattato nodo Vidi duo vecchi in abito dispari.

342) Dizion. 4° Ed. .
EGLI.
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pag.271

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Esempio:

Dant. Purg. 2. Se cosa appare, ond'egli abbian paura.

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Esempio:

E Dan. rim. 27. Quand'egli incominciaro La morte mia, ch'or tanto mi dispiace.

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Esempio:

Petr. canz. 48. 8. I' l'esalto, e divulgo Per quel ch'egl'imparò nella mia scuola.

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Esempio:

E Dan. Purg. 8. Ed egli: or va, che 'l Sol non si ricorca Sette volte nel letto.

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Esempio:

Petr. canz. 41. 1. E s'egli è ver, che tua potenza sia Nel Ciel sì grande, come si ragiona.

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Esempio:

E Bocc. nov. 77. 1. Egli non sono ancora molti anni passati, che in Firenze fu una giovane.

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Esempio:

Din. Comp. 1. 17. Assolvea, e condannava sanza ragione, come a loro parea; e tanta baldanza prese, che palesemente ec. vendevano la giustizia, e non ne schifarono prezzo per piccolo, o grande, che egli fusse.

343) Dizion. 4° Ed. .
FESSO
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pag.439

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Esempio:

Dant. Purg. 10. Noi salavam per una pietra fessa.

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Esempio:

Petr. cap. 8. E membra rotte, e smagliate arme, e fesse.

344) Dizion. 4° Ed. .
IRACONDIA, e IRACUNDIA
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pag.916

1) id: 239f470681d54e36a1fb5eaf2f34f14d)

Esempio:

Dant. Purg. 16. E d'iracondia van solvendo il nodo.

345) Dizion. 4° Ed. .
SALIRE.
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pag.304

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Esempio:

Dant. Purg. 19. Drizzare noi verso gli alti saliri.

346) Dizion. 4° Ed. .
SALITORE
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pag.304

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Esempio:

Dant. Purg. 25. Che per artezza i salitor dispaia.

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Esempio:

Bocc. nov. 23. 24. È divenuto andator di notte, apritor di giardini, e salitor d'alberi.

347) Dizion. 4° Ed. .
SALMODÍA
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pag.305

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Esempio:

Dant. Purg. 33. Dolce salmodía Le donne incominciaro lagrimando.

348) Dizion. 4° Ed. .
MANCO
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pag.141

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Esempio:

Dant. Purg. 4. Là dove mio 'ngegno parea manco.

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Esempio:

Dant. Purg. 10. Che dritto di salita aveva manco.

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Esempio:

Dant. Inf. 23. Noi ci volgemmo ancor pure a man manca.

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Esempio:

Petr. canz. 6. 5. Per quelle, che nel manco Lato mi bagna chi primier s'accorse, Quadrella.

349) Dizion. 4° Ed. .
LIBERO
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pag.63

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Esempio:

Dant. Purg. 27. Libero, dritto, sano è tu arbitrio.

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Esempio:

Petr. canz. 41. 8. Lasciando trista, e libera mia vita.

350) Dizion. 4° Ed. .
MADONNA
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pag.113

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Esempio:

Dant. Purg. 33. Incominciai: Madonna, mia bisogna Voi conoscete.

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Esempio:

Bocc.nov. 19. 18. Dicoti, che Madonna Zinevra tua mogliere ha ec. un neo ben grandicello.

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Esempio:

Malm. 1. 65. La mia cugina quì, che fu sua donna (Non avendo figliuoli, o altri in corte Propinqui più) lasciò donna, e madonna.

351) Dizion. 4° Ed. .
LIQUEFATTO
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pag.75

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Esempio:

Dant. Purg. 30. Poi liquefatta in se stessa trapela.

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Esempio:

Bern. Orl. 1. 15. 61. Qual di scirocco suole al caldo fiato L'aria l'inverno liquefatta in pioggia ec.

352) Dizion. 4° Ed. .
PEDAGOGO
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pag.533

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Esempio:

Dant. Purg. 12. Finchè 'l sofferse il dolce pedagogo.

353) Dizion. 4° Ed. .
A DESTRA.
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pag.61

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Esempio:

Dant. Purg. 7. Anime sono a destra quà remote.

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Esempio:

Nov. ant. 23. Stando lo 'mperadore un giorno tra questi due savj, l'uno gli stava a destra, e l'altro a sinistra.

354) Dizion. 4° Ed. .
MARTIRARE
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pag.174

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Esempio:

Dant. Purg. 15. Gridando a se pur martira, martira.

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Esempio:

Franc. Sacch. rim. 9. Ordina, pensa ciò, ch'altrui martira.

355) Dizion. 4° Ed. .
MALIGNAMENTE
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pag.132

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Esempio:

Dant. Purg. 17. Malignamente già si mette al niego.

356) Dizion. 4° Ed. .
POPPA
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pag.661

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Esempio:

Dant. Purg. 2. Da poppa stava 'l celestial nocchiero.

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Esempio:

E Bemb. rim. 29. Il ciel nube non ave, E l'aura in poppa con soave forza Spira.

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Esempio:

Bemb. Asol. 1. 54. Tante ne lascio addietro ragionando, quante lascia da poppa alcuna nave gocciole d'acqua marina.

357) Dizion. 4° Ed. .
METRO
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pag.226

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Esempio:

Dant. Purg. 27. Tant'era ivi lo 'ncendio senza metro.

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Esempio:

Dant. Inf. 19. Ch'io pur risposi lui a questo metro.

358) Dizion. 4° Ed. .
NEGLIGENZA, e NEGLIGENZIA
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pag.332

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Esempio:

Dant. Purg. 2. Qual negligenzia, quale stare è questo?

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Esempio:

Tass. Ger. 2. 18. Le negligenze sue sono artificj.

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Esempio:

Vit. SS. Pad. 2. 99. Era un altro monaco in Isciti di grande austeritade, e astinenzia, ma era troppo dimentico per sua negligenzia.

359) Dizion. 4° Ed. .
STIMOLO
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pag.746

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Esempio:

Dant. Purg. 25. Se di bisogno stimolo il trafigge.

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Esempio:

Bocc. nov. 26. 9. Egli è lo stimol di Filippello, il qual tu con fargli risposte, e dargli speranza m'hai fatto recare addosso.

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Esempio:

Amm. ant. 25. 1. 2. Crudele stimolo tra gli altri peccati lussuria è, la quale mai non lascia l'affetto dimorare in pace, la notte bolle, lo dì angoscia.

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