Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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4° Edizione
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320) Dizion. 4° Ed. .
LATINO
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pag.27

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Esempio:

Dant. rim. 13. E cantin gli augelli, Ciascuno in suo latino.

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Esempio:

Dant. Par. 12. Mi mosse la infiammata cortesía Di fra Tommaso, e 'l discreto latino.

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Esempio:

Dant. Par. 10.Nell'altra piccioletta luce ride Quell'avvocato de' Templi Cristiani, Del cui latino Agostin si provide.

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Esempio:

Franc. Sacch. rim. 48. Non so sulla terra Gente, il cui voler ragion sotterra, Quant'è la nostra, di cui fai latino.

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Esempio:

Poliz. 1. 44. Ogni aura tace al suo parlar divino, E canta ogni augelletto in suo latino.

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Esempio:

Fiamm. 1. 98. Ma egli più savio, che io non pensava, astutissimamente si guardava dal falso latino.

321) Dizion. 4° Ed. .
ALOROSO.
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pag.132

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Esempio:

Rim. ant. Dant. da Maian. Rosa, e gillio, e flore aloroso.

322) Dizion. 4° Ed. .
TIGRE,
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pag.77

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Esempio:

Rim. ant. Dant. Maian. 86. Siccome tigra per mirar si prende.

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Esempio:

Vinc. Mart. rim. 32. Sicchè ogni tigre renderebbe umano.

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Esempio:

Bern. Orl. 1. 1. 26. Da fare innamorare un tigre, un sasso.

323) Dizion. 4° Ed. .
SOLERE
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pag.573

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Esempio:

Dant. Par. 18. Vinceva gli altri, e l'ultimo solere.

324) Dizion. 4° Ed. .
OPIMO
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pag.412

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Esempio:

Dant. Par. 18. Sì, ch'ogni musa ne sarebbe opima.

325) Dizion. 4° Ed. .
FESTEGGIANTE
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pag.440

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Esempio:

E vit. Dant. 13. Erano molti nella casa del festeggiante.

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Esempio:

Bemb. Asol. 1. Quantunque le mie rime da non esser dette a donne liete, e festeggianti non siano.

326) Dizion. 4° Ed. .
LITTERATO.
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pag.79

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Esempio:

E vit. Dant. 258. Solamente a' litterati avrebbe fatto utile.

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Esempio:

Dant. Vit. nuov. 31. Siccome in Grecia non volgari, ma litterati poeti queste cose trattavano (quì Latini)

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Esempio:

E Conv. 64. Conciossiacosachè molti siano più quelli ec. non litterati, che litterati, seguitasi, che non averebbono pieno lo suo comandamento, come il volgare da' litterati, e non litterati è inteso.

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Esempio:

G. V. 8. 5. 2. Era semplice, e non litterato, e delle pompe del mondo non si travagliava volentieri.

327) Dizion. 4° Ed. .
PARTITORE
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pag.506

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Esempio:

Bocc. vit. Dant. 222. Partitore delle abitazioni, e delle strade.

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Esempio:

Rim. ant. Guitt. 95. E con gran doglia ha fatto partitore Il cor dall'alma.

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Esempio:

Bern. Orl. 2. 21. 24. Che vedran quanto porta loro amore, E come è saggio, e giusto partitore.

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Esempio:

G. V. 8. 6. 3. Per molti savj si disse, ch'egli fu partitore di parte Guelfa sotto l'ombra di mostrarsi molto Guelfo.

328) Dizion. 4° Ed. .
CONTEMPORANEO
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pag.784

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Esempio:

Bocc. vit. Dant. 243. Non solamente passò ciascun suo contemporaneo.

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Esempio:

E Bocc. vit. Dant. 252. Secondo che i suoi contemporanei rapportano di Moisè.

329) Dizion. 4° Ed. .
FREGIARE
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pag.527

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Esempio:

Dant. Inf. 8. Bontà non è, che sua memoria fregi.

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Esempio:

E Dan. Purg. 1. Li raggi delle quattro luci sante Fregiavan sì la sua faccia di lume ec.

330) Dizion. 4° Ed. .
AMBE, AMBO.
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pag.148

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Esempio:

Dant. Inf. 8. Allora stese al legno ambe le mani.

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Esempio:

Petr. canz. 8. 5. E sien nel cuor punite ambe le luci, Ch'ella strada d'Amor mi furon duci.

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Esempio:

Vinc. Mart. rim. 4. Questi ligustri quì, questi amaranti, Ti diè pur dianzi il tuo vicin Fileno, E queste rose, che tu porti in seno, Da Tirsi avesti, ambi novelli amanti.

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Esempio:

E Dan. Inf. 14. Lo fondo suo, e ambo le pendici, Fatte eran pietra.

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Esempio:

E Dan. Inf. 13. I' son colui, che tenni ambo le chiavi Del cuor di Federigo.

331) Dizion. 4° Ed. .
BRAGO
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pag.463

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Esempio:

Dant. Inf. 8. Che quì staranno, come porci in brago.

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Esempio:

Dant. Purg. 5. Corsi al palude, e le cannucce, e 'l braco M'impigliar sì, ch'io caddi ec.

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Esempio:

Dittam. 1. 19. Ancor per portar via lo fango, e 'l brago, Per le mie strade chiaviche fe fare.

332) Dizion. 4° Ed. .
COLLO
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pag.699

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Esempio:

Dant. Inf. 8. Lo collo poi colle braccia mi cinse.

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Esempio:

Dant. Par. 4. Ch'al sommo pinge noi di collo in collo.

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Esempio:

Vit. Cr. Quì lo venerabile legno lungo, e grosso gli fu posto in collo.

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Esempio:

Vit. Crist. D. Tienlo un poco in collo, almen tanto che pianga, la madre.

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Esempio:

Buon. Fier. 4. 1. 1. O tutte in un sol collo Navicate per aria.

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Esempio:

E Dan. Inf. 13. Ale hanno late, e colli, e visi umani.

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Esempio:

Petr. canz. 5. 5. Dunque ora è il tempo da ritrarre il collo Dal giogo antico.

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Esempio:

Bern. Orl. 1. 20. 1. Nè per gli abiti bigi, azzurri, e persi, ec. Avere il collo torto, e gli occhi bassi, E 'l viso smorto, in paradiso vassi.

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Esempio:

Buon. Fier. 1. 4. 4. Ed offerire in olocausto un toro Si stima quei, che fa 'l collo al comune.

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Esempio:

Buon. Tanc. 1. 3. E giuocando fatto il collo Mi fu spesso, e messo in mezzo Ben fui sì, ch'i' n'anda' al rezzo.

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Esempio:

Tac. Dav. stor. 1. 253. Tirandolo l'amicizia di Galba a rompere il collo, divenne pronto, audace, astuto, e a sua posta buono, e cattivo sommamente.

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Esempio:

Tac. Dav. stor. 1. 265. Portò bene danno presente, e spavento di futuro il subito allagamento del Tevere, che alzato a dismisura rovinò il ponte Sublicio, e per quella materia tenendo in collo, cavalcò non pure i luoghi bassi, e piani della città, ma i non più allagati.

333) Dizion. 4° Ed. .
ALMA.
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pag.132

1) id: 8fc1f4833eb64b6f818a6b151e01e2c4)

Esempio:

Dant. Inf. 8. Baciommi 'l volto, e disse alma sdegnosa.

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Esempio:

Bern. rim. (parlando della pesca) L'alma, e la carne tua, sia benedetta.

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Esempio:

Petr. canz. 18. 5. Felice l'alma, che per voi sospira.

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Esempio:

Vinc. Mart. rim. 15. Levate, ove 'l valor gl'invita, Gli occhi dell'alma a più serena vita.

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Esempio:

Vit. Plut. Entrò Cato, e puosesi in sul letto, e prese il dialogo di Plato, il quale scrive per l'alma.

334) Dizion. 4° Ed. .
DISCOVRIRE
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pag.167

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Esempio:

Dant. Purg. 9. Poichè la verità gli è discoverta.

335) Dizion. 4° Ed. .
FORMATO
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pag.498

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Esempio:

Dant. Purg. 29. Femmina sola, e pur testè formata.

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Esempio:

Buon. rim. 71. Dunque acquetar nella beltà novella Da Dio formata, l'alto desir vostro Ei solo, ed uom non mai fare il potea.

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Esempio:

Red. cons. 1. 153. Per questa cagione si possono essere formati alcuni polipi, che maggiormente serrano, ed ostruiscono.

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Esempio:

G. V. 11. 66. 1. Si cominciò a fondare i pilastri della loggia d'Orto san Michele di pietre conce, grosse, e ben formate.

336) Dizion. 4° Ed. .
FORMAZIONE
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pag.498

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Esempio:

Dant. Purg. 10. Siccome verme, in cui formazion falla.

337) Dizion. 4° Ed. .
DERIVARE
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pag.75

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Esempio:

Dant. Purg. 33. Ma vedi Eunoe, che là deriva.

338) Dizion. 4° Ed. .
DISFIORARE.
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pag.177

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Esempio:

Dant. Purg. 7. Morì fuggendo, e disfiorando il giglio.

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Esempio:

Com. Inf. 7. Colui, che disfiora la vergine, le toglie quel bene, che mai non può racquistare.

339) Dizion. 4° Ed. .
DISGROPPARE.
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pag.179

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Esempio:

Dant. Purg. 9. Perch'ell'è quella, che 'l nodo disgroppa.

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