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4° Edizione
Diz Giu. totali
31895 474 32369 forme
19248 255 19503 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
40) Dizion. 4° Ed. .
SBOCCONCELLARE.
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pag.342



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Esempio: Fir. Luc. 3. 1. Domine, ch'e' non vi sia rimasto qualcosa da sbocconcellare qualcun di quei rilievi.


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Esempio: E Fir. Luc. 4. 1. Lasciami andare a vedere, s'i' truovo da sbocconcellare in qualche lato.
41) Dizion. 4° Ed. .
RILEVO, e RILIEVO
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pag.170



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Esempio: Fir. Luc. 3. 1. Domin che non vi sia rimasto qualcosa da sbocconcellare qualcun di que' rilievi.
42) Dizion. 4° Ed. .
DONO
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pag.241



1) id: 3e925744b82e4db18141c4fd490ed197)
Esempio: Fir. Luc. 4. 3. Donastimela liberamente, e adesso la rivuoi, e colle donora.


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Definiz: §. II. In dono, vale A ufo, Gratuitamente; e dicesi semprechè da ciò, di cui si ragiona, non si tragga utilità. Lat. gratis. Gr. δωρεάν.
43) Dizion. 4° Ed. .
GIARDA
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pag.603



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Esempio: E Fir. Luc. 3. 3. E sonsi tutti accordati per farmi qualche giarda.


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Esempio: Bern. Orl. 1. 12. 84. Da lei ben ti guarda, Ch'ella non ti facesse qualche giarda.
44) Dizion. 4° Ed. .
DOMINE
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pag.237



1) id: a2ac9322336a4968944d41c008e4927b)
Esempio: Fir. Luc. 2. 1. E che domin di paese abbiam noi oramai rivoltato?
45) Dizion. 4° Ed. .
GREMBIULE
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pag.669



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Esempio: Fir. Luc. 1. 3. Che venga il morbo a quante ne portan grembiule.


2) id: d06a816fb12e4ff0bed0ac20bc407c57)
Esempio: E Fir. Luc. nov. 8. 294. Porta le berrette all'antica, e giuoca a scacchi col grembiule.
46) Dizion. 4° Ed. .
INDUGIO
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pag.802



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Esempio: Fir. Luc. 1. 3. Sì presto, portala su, che lo 'ndugio piglia vizio.
47) Dizion. 4° Ed. .
MORTO
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pag.291



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Esempio: Fir. Luc. 2. 2. Della signora mia padrona, di chi se' morto fracido.


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Esempio: Disc. Calc. 5. Noi usiamo con ragione di nominare acqua morta quella, che da se non corre, e non è da altri nè attinta, nè agitata.


3) id: dd730865a14c4bcdadedb0d32fb37593)
Definiz: §. XII. Fornello morto, Padella morta, ec. da' chimici si dicono il Fornello, la Padella ec. che abbiano poco calore.


4) id: 8a34a4c92f3c4f0da843eeafe694db01)
Definiz: §. XI. Morto di fame, si dice talora per Mendico, Miserabile, Che non ha da vivere. Lat. inopia maxime laborans. Gr. σπαίνει βίου πιεζόμενος.
48) Dizion. 4° Ed. .
PAZZACCIO.
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pag.528



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Esempio: Fir. Luc. 5. 7. Che vedi tu pazzaccio? costui sogna, ed è desto.
49) Dizion. 4° Ed. .
SBEFFEGGIARE
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pag.339



1) id: c390b4d5e29644f8bdab4331737e63e5)
Esempio: Fir. Luc. 4. 4. Sicchè io ho a essere sbeffeggiata a questa foggia?
50) Dizion. 4° Ed. .
SICURTÀ, SICURTADE, e SICURTATE
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pag.526



1) id: 9aa34beb0c38499fbafad58dae317a77)
Esempio: Fir. Luc. 2. 1. Non vorrei, che tu facessi a sicurtà con essa.
51) Dizion. 4° Ed. .
FACCENDUZZA
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pag.329



1) id: 150544e64f9f4e51b550750beb7a2cc3)
Esempio: Fir. Luc. 1. 3. Noi andremo a far due faccenduzze infino in piazza.
52) Dizion. 4° Ed. .
SCORTESE
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pag.423



1) id: cd638a990cdf4adb83418ae3388bcc6b)
Esempio: Fir. Luc. 5. Lic.Quelli scortesi ec. non usarono alcuna di queste gentilezze.
53) Dizion. 4° Ed. .
ABBAIARE.
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pag.5



1) id: 6db0b94ae53246718b5dd5d8b951c2c8)
Esempio: Fir. Luc. E non trova nè can, nè gatta, che abbai per lui.
54) Dizion. 4° Ed. .
CONTINUO
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pag.790



1) id: 90d6e5956020402899d5eb064c528da4)
Esempio: Fir. Luc. 1. 2. Io ne son ec. di continuo lacerata, e maltrattata.
55) Dizion. 4° Ed. .
ATTENTO
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pag.317



1) id: 844658970d23475b8772d52e3cc36d29)
Esempio: Fir. Luc. 2. 3. E così con queste ragie vengono agli attenti loro.
56) Dizion. 4° Ed. .
POVERETTO
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pag.685



1) id: f0f39ee8a45b4ab5a5ca2063ef24a08c)
Esempio: E Luc. 2. 4. Poveretta a me, forse ch'i' non mi tengo astuta.


2) id: 22bb7308795945c9b8385c2f60c79b11)
Esempio: E Fir. As. 42. Partiti, poveretto, lontano, quanto più puoi da me.
57) Dizion. 4° Ed. .
MANINCONOSO
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pag.150



1) id: e70103320df6488d85b7a1fc1af15837)
Esempio: Fir. Luc. 4. 6. Io la veggio in sull'uscio col marito tutta maninconosa.
58) Dizion. 4° Ed. .
BABBACCIONE
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pag.361



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Esempio: Fir. Luc. 4. 6. Io vi giuro, babbaccion mio, che questa giovane ec.
59) Dizion. 4° Ed. .
CAPARBIO.
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pag.544



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Esempio: Fir. Luc. 4. 2. Moglie fastidiosa, importuna, e caparbia è un purgatorio continuo.