Lessicografia della Crusca in rete

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4° Edizione
Diz Giu. totali
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280) Dizion. 4° Ed. .
SPIEDE, e SPIEDO
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pag.665



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Esempio: Ar. sat. 3. Così la feccia Del vin si dà, che ha seco una puntura, Che più mortal non l'ha spiedo, nè freccia.
281) Dizion. 4° Ed. .
VACCINA.
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pag.183



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Esempio: Ar. sat. 3. Provvedimi di legne secche, e buone, Di chi cucini pur così alla grossa Un poco di vaccina, o di montone.
282) Dizion. 4° Ed. .
SESTILE
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pag.494



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Esempio: Ar. sat. 5. Erano allora gli anni miei fra Aprile, E Maggio belli, ch'or l'Ottobre dietro Si lasciano, e non pur Luglio, e Sestile.
283) Dizion. 4° Ed. .
DISGRADARE.
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pag.178



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Esempio: Iac. Sold. Sat. 5. Chi domin è costui, ch'ha sì gran fava? Domanda alcun; io ne disgrado quella, Ch'enfiata in lucco rosso si mostrava.
284) Dizion. 4° Ed. .
IMO
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pag.732



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Esempio: Ar. sat. 1. Che se tu non la fai, che sei de' primi Di sangue, e di ricchezze in la tua terra, Non la faran già quei, che son degl'imi.
285) Dizion. 4° Ed. .
POLTRO.
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pag.653



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Esempio: E Ar. sat. 4. E più mi piace di posar le poltre Membra, che di vantarle, ch'agli Sciti Sien state, agl'Indi, agli Etiopi, ed oltre.
286) Dizion. 4° Ed. .
CIUFFO.
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pag.679



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Esempio: Iac. Sold. Sat. 4. E faccia pruova ancor, se colla mano Afferrar può lo sventolante ciuffo Di lei, che fugge, e poi s'attende in vano.
287) Dizion. 4° Ed. .
TINELLO
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pag.78



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Esempio: Ar. sat. 3. La maggior cura, che sul cor gli calchi, È che Fiammetta stia lontana, e spesso Causi, che l'ora del tinel gli valchi.
288) Dizion. 4° Ed. .
USCIERE
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pag.339



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Esempio: Ar. sat. 3. Fa', che vi sien de' libri, con ch'io passi Quell'ora, che comandano i Prelati Al loro uscier, che alcuno entrar non lassi.
289) Dizion. 4° Ed. .
LETAME
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pag.52



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Esempio: Ar. sat. 3. Unga 'l suo schidion pure, o il suo tegame Sino all'orecchio a ser Vorano il muso Venuto al mondo sol per far letame.
290) Dizion. 4° Ed. .
RAGAZZINO.
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pag.43



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Esempio: Bern. rim. 1. 33. Attenetevi al vostro ragazzino.


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Esempio: Morg. 1. 31. Orlando disse: pazzo Saracino, Io vengo a te, com'è di Dio volere, Per darti morte, e non per ragazzino.
291) Dizion. 4° Ed. .
MULTA
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pag.306



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Esempio: E Ar. sat. 5. Si stilla notte, e dì sempre il cervello, Come al Papa ognor dia freschi guadagni Con nuovi dazj, e multe, e con balzello.
292) Dizion. 4° Ed. .
SBARCATO
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pag.338



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Esempio: Iac. Sold. sat. 5. Sbarcata la vedremo anche a' festini, Ove treschi, saltelli, e coccoveggi, Chiamando a' suoi panion cento zerbini (quì per similit. e vale Scesa, Smontata)
293) Dizion. 4° Ed. .
TRACANNARE
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pag.116



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Esempio: E Ar. sat. 2. E 'l vin fumoso a me viepiù interdetto, Che 'l tosco; quivi a inviti si tracanna, E sacrilegio è non ber molto, e schietto.


2) id: 1daad95f419f4ebcad5721ae3de3a348)
Esempio: Sen. ben. Varch. 1. 10. Verrà un dì, che gli ubbriachi saranno in somma riputazione, e l'aver tracannato di molto vino sarà virtù grandissima.
294) Dizion. 4° Ed. .
SGHERRO
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pag.513



1) id: a5542e4e9d5d4987915a17164df30ad7)
Esempio: Bern. rim. 1. 99. Bravi, sgherri, barbon, gente bestiale.


2) id: 76983e81ecd3439f9a575924af43d26c)
Esempio: Menz. sat. 7. Ch'e' par per Dio, ch'una razzaccia sgherra Pretenda sol co' suoi costumi indegni Muovere al valor prisco ignobil guerra.


3) id: f7f7db79802b4de785d36dea7076e60a)
Esempio: Buon. Fier. 1. 4. 6. Il più importuno, Superbo, imperioso, e soprastante Di qualsivoglia mai persona sgherra.
295) Dizion. 4° Ed. .
MALVOLUTO
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pag.137



1) id: a6192b8b98564f08bcb9c99ed520c1c4)
Esempio: Bern. rim. 1. 86. Tanto è perseguitato, e malvoluto.
296) Dizion. 4° Ed. .
MUMMIA
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pag.306



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Esempio: Bern. rim. 1. 93. Una mummia appiccata a tramontana.
297) Dizion. 4° Ed. .
NECESSARIO.
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pag.331



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Esempio: Bern. rim. 1. 4. La credenza facea nel necessario.
298) Dizion. 4° Ed. .
ROVINATO.
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pag.276



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Esempio: Bern. rim. 1. 35. Case spianate, e ponti rovinati.


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Esempio: Cecch. Mogl. 2. 1. Oh eccomi scoperto, E rovinato (cioè: perduto, ridotto in cattivo stato)
299) Dizion. 4° Ed. .
SCHIAMAZZO
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pag.381



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Esempio: Bern. rim. 1. 2. Avendo udito far tanto schiamazzo.