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4° Edizione
Diz Giu. totali
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220) Dizion. 4° Ed. .
RAGGIUGNERE.
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pag.45



1) id: c30c1eb6b04147c4a0b0913a9e98e85e)
Esempio: Petr. son. 72. Ma già ti raggiuns'io, mentre fuggivi.


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Esempio: Poliz. st. 1. 40. Tosto Cupido entro a' begli occhi ascoso Al nervo adatta del suo stral la cocca, Poi tira quel col braccio poderoso, Talchè raggiugne l'una all'altra cocca.


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Esempio: Dant. Inf. 12. Che da quest'altra a più a più giù prema Lo fondo suo, infinch'e' si raggiugne, Ove la tirannía convien che gema.


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Esempio: Tac. Dav. ann. 2. 47. Quindi navigando a fretta per le Ciclade, e per tragetti di mare, raggiunse in Rodi Germanico.


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Esempio: Sen. ben. Varch. 2. 25. Ma bisognerà bene, che uno sia veloce, ed usi grande sforzo a voler raggiugnere colui, che di già gli è passato innanzi.
221) Dizion. 4° Ed. .
SCOLORITO
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pag.404



1) id: d07d4759ef644ea899a6ca7ed6073cdf)
Esempio: Petr. son. 24. Fia la vista del sole scolorita.


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Esempio: Bern. Orl. 1. 1. 33. Mostrando in viso or rosso, or scolorito, Che passione strana l'ha assalito.


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Esempio: Tass. Ger. 12. 81. E quasi un ciel notturno anco sereno Senza splendor la faccia scolorita.


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Esempio: E Tass. Ger. 13. 2. Quì nell'ora, che 'l sol più chiaro splende, È luce incerta, scolorita, e mesta.
222) Dizion. 4° Ed. .
SCOPPIO
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pag.417



1) id: 3f29f19ece534b43bc9571c960db18c7)
Esempio: Petr. son. 32. Infino a Roma n'udirai lo scoppio.


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Esempio: E pros. Tosc. 1. 84. Il medesimo pensiero, e discorso, uscendo più da una bocca, che da un'altra, fa più scoppio, ed ha maggior forza, e valore.


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Esempio: Salvin. disc. 1. 394. Ci donano a conoscere il pregio della virtù non essere così a prima vista palese, nè fare quello scoppio, che fa una sfolgorante bellezza.
223) Dizion. 4° Ed. .
STANCARE
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pag.706



1) id: 676a26ee3c3d428cb88fa67f1f54c158)
Esempio: Petr. son. 209. È cosa da stancare Atene, Arpino.


2) id: f06ca045329e4d1e91162e10b04488f0)
Esempio: E Petr. son. 245. Torna ov'io son, temendo, non fra via Mi stanchi.
224) Dizion. 4° Ed. .
SCURO
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pag.437



1) id: efa37205c38b4c338c4d082d7f4aea9c)
Esempio: Petr. son. 197. Mirandol di dolor turbato, e scuro.


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Esempio: Maestruzz. 2. 32. 1. Ne' testimonj sono alcune cose da considerare ec. Item gli scuri, e non cognosciuti non sono ricevuti, ovvero solamente sono ricevuti, ma con tormenti.
225) Dizion. 4° Ed. .
ASPE
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pag.287



1) id: 165fc37b67a84e8b92490400a5b2c07e)
Esempio: Petr. son. 175. Che sol truovo pietà sorda, com'aspe.
226) Dizion. 4° Ed. .
ABBANDONARE.
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pag.7



1) id: 8da8eb5a71144b44bc73e0c1440a385b)
Esempio: Petr. son. 20. Le qua' vilmente il secolo abbandona.


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Esempio: Dant. Inf. 1. Tant'era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai.


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Esempio: Ar. Fur. 2. 10. Ecco Rinaldo colla spada addosso A Sacripante tutto s'abbandona.


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Esempio: Dant. Inf. 2. Perché se del venire i' m'abbandono, Temo, che la venuta non sia folle.
227) Dizion. 4° Ed. .
A TORTO
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pag.312



1) id: 3f9970caaf704a04ab0f1ff1e96696a6)
Esempio: Petr. son. 44. Che m'hanno congiurato a torto incontra.


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Esempio: Alam. Colt. 1. 22. Nè si contenti Di quei dell'avo suo, che forse a torto Neghittoso accusava i colli suoi.
228) Dizion. 4° Ed. .
ASSIDERE
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pag.301



1) id: 8c91cf0018654adaa27ea178034c5a83)
Esempio: Petr. son. 89. Quì cantò dolcemente, e quì s'assise.


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Esempio: E Petr. son. 298. E pietosa s'asside in sulla sponda.


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Esempio: E Petr. canz. 30. 4. Pur lì medesmo assido Me freddo pietra morta in pietra viva.


4) id: 1ce4e677500447adafcdbb4fc4d3f295)
Esempio: Fiamm. 1. 23. M'avevano tra l'altre donne assai eccellente luogo serbato, nel quale, poichè assisa fui ec.


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Esempio: Dant. Par. 1. Maraviglia sarebbe in te, se privo D'impedimento giù ti fossi assiso, Come a terra quieto fuoco vivo.
229) Dizion. 4° Ed. .
LASSÙ.
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pag.25



1) id: e8277514a1f74598adac5d2c71b7a93e)
Esempio: Petr. son. 126. Volse Mostrar quaggiù quanto lassù potea.


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Esempio: E Petr. son. 296. Pur lassù non alberga ira, nè sdegno.
230) Dizion. 4° Ed. .
MEMBRO
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pag.201



1) id: af330b375afe4ed494f05c1b9a2d5859)
Esempio: Petr. son. 259. Lo spirto dalle belle membra sciolto.


2) id: e41e9cf82c5a4a21af97cd90eef41e11)
Esempio: E Petr. canz. 4. 3. Com'ogni membro all'anima risponde.


3) id: 2c1aa9d5f798452d93855f673d9ca6e4)
Esempio: Tes. Br. 1. 1. Così è il corpo di questo libro compilato di sapienza, siccome quello, ch'è istratto di tutti li membri di filosofia in una somma brevemente.


4) id: db9657dc20744112b8c4fe7a3295444c)
Esempio: M. V. 4. 2. La quale di ragione s'apparteneva alla sua signoría, come principale membro del suo reame.


5) id: c9747bb4af174c23abf3f9782a152e06)
Esempio: Cr. 6. 61. 2. Se nella fine della sua decozione si giungerà polvere di semi di ruchetta, e pinocchi, sarà ottima al coito, e a rizzare il membro.
231) Dizion. 4° Ed. .
AVELLERE
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pag.332



1) id: 843d2860139b4b88a0350b5e98a6871b)
Esempio: Petr. son. 314. Ch'ogni basso pensier del cuor m'avulse.
232) Dizion. 4° Ed. .
RICONOSCERE
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pag.143



1) id: 39c68bd788e640019e6ce5d8f5b4d3da)
Esempio: Petr. son. 260. Ben riconosco in voi l'usate forme.


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Esempio: Cas. lett. 19. Riconoscendo in questo affare quella stessa virtù, che aveva veduto per più da presso in concistoro.


3) id: d300e594c1404939a43903280421e689)
Esempio: Bern. Orl. 2. 2. 45. A riconoscer venite la stanza, Poi potrete al viaggio vostro andare.


4) id: 7d0df1c6a0c14247a039fc2118dd70d1)
Esempio: E G. V. cap. 30. 5. Riconoscendola da lui per omaggio, dandogliene ogni anno un falcone pellegrino.


5) id: 21a47913d08d451d9ceb6910301b2efa)
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 244. La tribulazione fa l'uomo riconoscere se medesimo.


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Esempio: G. V. 4. 3. 2. Rimase sì compunto, che spirato di grazia si riconobbe.


7) id: 41c14eed4bf347d38b0a40d974d6c5ea)
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 116. E però questo benificio da voi riconoscendo, voglio ec. farvi omaggio.


8) id: 4fed23183d54484689e0bd259a77eb07)
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 93. Allora egli riconoscendo la sua colpa, fece penitenzia, e domandógli perdono.
233) Dizion. 4° Ed. .
LUTTA
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pag.106



1) id: 0ce21ccd87d6466997c686e7363bda26)
Esempio: Petr. son. 281. Spirto già invitto alle terrene lutte.


2) id: f6dfebbc838d46ca8ebc3716061692a5)
Esempio: Filic. canz. E alla gran lutta L'Asia s'unío quì tutta.
234) Dizion. 4° Ed. .
CONTRARIO
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pag.796



1) id: 6b3c63bc25f340da87269fb12d2b5807)
Esempio: Petr. son. 40. E spesso l'un contrario l'altro accense.


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Esempio: E Petr. 77. Ma 'l cor chi legherà, che non si sciolga, Se brama onore, e 'l suo contrario aborre?


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Esempio: Liv. dec. 1. Che l'invidia della signoría non gli facesse contrario, nè disturbamento.


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Esempio: Cr. 9. 15. 2. La quale, imperocchè prossimana al cuore, crudelmente gli fa contrario.


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Esempio: Varch. stor. 12. 438. I vincitori fatti superbi guardavano a traverso, e svillaneggiavano i vinti; i vinti per lo contrario venuti dimessi si rammaricavano tacitamente di Malatesta.
235) Dizion. 4° Ed. .
BEARE
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pag.402



1) id: ed10dd50c1bd45ae98442f4517b3f5db)
Esempio: Petr. son. 297. Beata se', che puo' beare altrui.
236) Dizion. 4° Ed. .
VERACEMENTE.
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pag.236



1) id: 943605ea81f54a34900cceb65848dabe)
Esempio: Petr. son. 110. E so ch'io ne morrò veracemente.
237) Dizion. 4° Ed. .
TINTO
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pag.78



1) id: c82d5c57c12e46f3a71664c1a73abba3)
Esempio: Petr. son. 29. Nell'altrui sangue già bagnato, e tinto.


2) id: c22c53cd0afe4cbf84f948f81570f227)
Esempio: E Petr. canz. 5. 7. E tinto in rosso il mar di Salamina.


3) id: 46f5cabc5f7343d093f9bad8ef27f039)
Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 6. Gallo, vedutol tinto, replicò (il T. Lat. ha: vultu offensionem consectaverat)


4) id: 36c1467590434bbca7ba7c270aa78e72)
Esempio: Salvin. disc. 1. 183. E chi è alcun poco tinto nello studio delle leggi, fa ciò, ch'io dico.


5) id: 6e70ec1cc9e4441b9111a9dbf28e73ce)
Esempio: Bocc. nov. 88. 7. Tutto tinto nel viso, dicendo: che arrubinatemi, e che zanzeri son questi?
238) Dizion. 4° Ed. .
USCIO
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pag.339



1) id: 0814def26e5c4a59bd04ad5b385f370d)
Esempio: Petr. son. 96. Infino all'uscio del suo albergo corsi.


2) id: 523ffd344dd74d5e99bce668d1d9e5f1)
Esempio: Petr. canz. 44. 2. D'avorio uscio, e finestre di zaffiro.


3) id: d12cb871756a47f494c247e0851b0088)
Esempio: Petr. son. 3. Che di lagrime son fatti uscio, e varco.


4) id: 9210dfb1a18744e4a33e673148fab5df)
Esempio: Bern. rim. 1. 33. E troverrete l'uscio andando al tasto.


5) id: 9c2024a60f02430291e6c2b48012765a)
Esempio: Fir. Luc. 1. 2. Ma, vedi, io voglio, che noi attacchiamo i pensieri tutti alla campanella dell'uscio.


6) id: 92e5b09f295e4b6ea0cc7739064c66ff)
Definiz: §. Serrar l'uscio, o la stalla quando son perduti i buoi.


7) id: 0905d9bfadf74c6594b35c8ab56b9831)
Esempio: Bern. Orl. 1. 20. 4. Chi non mostra quel, ch'è, va con inganni, E non entra per l'uscio nell'ovile.


8) id: 16fa53586095478bafd7fb2f81129446)
Esempio: Buon. Tanc. 1. 5. Lo vo' strignere or or fra l'uscio, e 'l muro, E vo' d'averla mettermi in sicuro.


9) id: 529573717de44a0a904897414c23ff9d)
Esempio: Cecch. Corr. 2. 3. E però ora, che e' non ci è, ti bisogna serrarla Tra l'uscio, e 'l muro.
239) Dizion. 4° Ed. .
VECCHIERELLO
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pag.207



1) id: fbb93a6cff4d4fa6817a893a5d59f01c)
Esempio: Petr. son. 14. Muovesi 'l vecchierel canuto, e bianco.


2) id: c0417b543d774895af46b7c0a45eb258)
Esempio: E Petr. 26. Levata era a filar la vecchierella.


3) id: 6cad0575ad0f43cca800c1fe5b4afd98)
Esempio: Serd. stor. 1. 49. Prette baie, e pazzíe da vecchierelle.