Lessicografia della Crusca in rete

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4° Edizione
Diz Giu. totali
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4398 95 4493 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
240) Dizion. 4° Ed. .
OTTA .
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pag.445



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Esempio: Varch. Lez. 501. Ad ora ad ora, cioè qualche volta, che gli antichi dicevano otta per vicenda.
241) Dizion. 4° Ed. .
SIMMETRÍA.
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pag.533



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Esempio: Varch. Lez. 11. La natura risulta dalla simmetria, cioè dalla moderata, e commisurata mescolanza degli quattro elementi.
242) Dizion. 4° Ed. .
VERISSIMAMENTE
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pag.243



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Esempio: Varch. Lez. 353. Il qual Platone siccome amò insieme con Socrate onestissimamente, così ancora scrisse d'amore verissimamente.
243) Dizion. 4° Ed. .
AVANZATICCIO
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pag.328



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Esempio: Varch. lez. 37. E benchè si chiami superfluo, e avanzaticcio, non è però superfluo, nè avanza ec.
244) Dizion. 4° Ed. .
DISORDINE.
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pag.189



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Esempio: Vett. Colt. 28. Così volti con tutto l'animo all'aratolo (i bifolchi) e avendo gli occhi quivi, fanno questo disordine, e spezzano que' rami giovani.
245) Dizion. 4° Ed. .
GOVERNARE
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pag.647



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Esempio: Vett. Colt. 55. Mi sono proposto ec. di celebrare la pianta in se, e mostrare la gentilezza, e leggiadría dell'ulivo, e come si debbano governare.


2) id: 1d94951202284ae09e0f9e5e97dd50d8)
Esempio: E Vett. Colt. 65. Noi veggiamo, che vicino al mare, dove zeffiro arriva fresco, e soave ec. non usano di governare gli ulivi.
246) Dizion. 4° Ed. .
SINOPIA, e SENOPIA
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pag.539



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Esempio: Vett. Colt. 33. Si segnino queste talee con senopia, o altro colore, per porle poi ne' divelti, come elle stavano in sull'ulivo, e non sottosopra.
247) Dizion. 4° Ed. .
SOLCHETTO.
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pag.568



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Esempio: Vett. Colt. 71. Sul cominciare delle piove eglino lavoravano al piè dell'ulivo, e vi facevano intorno una pozzanghera, e quivi voltavano uno, o più solchetti.
248) Dizion. 4° Ed. .
IDDEA
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pag.708



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Esempio: Vett. Colt. 4. In Atene nella rocca, della quale fu guardiana questa Iddea (Pallade) stava un ulivo, il quale per lunghi secoli vi s'era conservato.
249) Dizion. 4° Ed. .
PIOTA
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pag.627



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Esempio: Vett. Colt. 44. Si ficchi la vanga intorno quanto è sotterra l'ulivino, e così si venga a cavare colla sua piota, le quali piote ec.
250) Dizion. 4° Ed. .
CONCIARE
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pag.739



1) id: 06aa44062e2d4c42a490b699b2f59ce8)
Esempio: Vett. Colt. Alcuni lodano molto i ritagli de' cuoj nuovi, e quello ancor più, che si spicca da dosso alle pelli, quando elle si conciano.
251) Dizion. 4° Ed. .
CORBEZZOLO
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pag.814



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Esempio: Vett. Colt. Ponendole in luoghi prima salvatichi, e disfatti a questa fine, dove fossero stati lecci, o corbezzoli, cioè alberi, che i Latini chiamavano arbuti.
252) Dizion. 4° Ed. .
FORMATIVO
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pag.497



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Esempio: Varch. Lez. 10. Il principio intrinseco, onde si genera alcuna cosa, come è la virtù formativa del seme.
253) Dizion. 4° Ed. .
EMBRICE
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pag.279



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Esempio: Varch. Lez. 244. Secondariamente (può essere differente) di forma, e non di materia, come tegolo, ed uno embrice.
254) Dizion. 4° Ed. .
SFONDARE
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pag.506



1) id: e264bc19a54f4af4b3e6d318c5e0b19c)
Esempio: Varch. Lez. 215. Faccendolo sfondare, e parere lontano con tutte le apparenze, e vaghezze, che si possono disiderare.
255) Dizion. 4° Ed. .
ESSEMPIO.
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pag.315



1) id: c36fc48c00314975bf697c63536e802f)
Esempio: Varch. Lez. 549. L'essempio è come una spezie di comparazione, onde dovunche è essempio è, ancora necessariamente comperazione.
256) Dizion. 4° Ed. .
DISONOREVOLE.
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pag.187



1) id: d3a31aaf875e4850b07fdfb4c965b846)
Esempio: Varch. Lez. 242. Non mi parrà nè faticoso, nè disonorevole ec. discendere alla dichiarazione di molte cose ec.
257) Dizion. 4° Ed. .
INDEGNISSIMO
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pag.794



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Esempio: Varch. Lez. 357. Non si niega, che gli sdegni, e gli odj non producano molti, e indegnissimi casi.
258) Dizion. 4° Ed. .
INDISUSATO
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pag.798



1) id: 4842dc45c09a4c60820de2cf787b73f1)
Esempio: Varch. Lez. 460. Se alcuno non sente muover dentro al cuore, e quasi infinita indisusata dolcezza vede ec.
259) Dizion. 4° Ed. .
INFERMUCCIO
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pag.813



1) id: ff9c446cb8414c8aacb78b98be9cdea0)
Esempio: Varch. Lez. 11. Diciamo ec. per lo contrario, di uno sparuto, ed infermuccio: egli ha la natura debole.