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Dizion. 3° Ed. .
DIGIUNO
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pag.507
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DIGIUNO.
Definiz: | Add. Voto di cibo. Lat. ieiunus. |
Esempio: | Boc. Nov. 77. 57. Ed il suo fante, che ancora era digiuno, ne mandò a mangiare.
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Esempio: | Cr. 4. 36. 1. I Bolognesi, a corpo digiuno, gli assaggiano. |
Esempio: | Bern. Orl. Ha gli occhi rossi, e vede sol con uno; Il Sol non lo trovò giammai
digiuno. |
Esempio: | Dant. Inf. 18. Già di veder costui non son digiuno. |
Esempio: | E Dan. Purg. 21. Si fece la mia sete men digiuna [cioè
cominciai a soddisfare al mio disiderio] |
Esempio: | Petr. Cap. 1. Del Re sempre di lagrime digiuno. |
Esempio: | Dan. Purg. 15. Io son d'esser contento più digiuno Diss'io, ec. |
Esempio: | Sag. Nat. Esp. 179. Che la mole dell'acqua ancor digiuna del nuovo freddo non si
diminuisce. |
Esempio: | Pallav. Stor. Conc. 111. Ma nell'una, e nell'altra aggiunta gl'Imperiali scelsero
le più digiune maniere. |
Definiz: | §. In proverbio: Il satollo non crede al digiuno: e vale, che Chi è in buono stato, non crede a chi
si rammarica d'esser malvagio. |
Esempio: | Fir. Luc. Costui, che è satollo, non crede a me, che sono digiuno.
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