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Dizion. 3° Ed. .
DIGIUNO
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DIGIUNO.
Definiz: | Sust. Il digiunare. Latin. ieiunium. Gr. νηστεία. |
Esempio: | Espos. Vang. E 'l digiuno si è una incompassione de' corpi, quando son loro
sottratti, e negati, per alcun tempo, li cibi. Il digiuno è rifrenamento, ovvero ristrignimento del ventre.
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Esempio: | But. Lo digiuno cagiona disiderio di mangiare, e però si pon qui per lo disiderio.
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Esempio: | G. V. 6. 19. 4. Con tutto il Chericato di Roma, con solenni digiuni, e orazioni,
andò per tutte le principali Chiese. |
Esempio: | Maestruz. 1. 39. Il digiuno è allora laudabile, quando la carne indebolisce, e
scema la forza in tal modo, che più agevolmente si sottometta allo spirito, e non perciò s'avaccia la morte.
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Esempio: | Boc. Nov. 16. 20. In più lunghi digiuni, che lor sarien bisognati. |
Esempio: | Petr. Son. 198. Send'io tornato a solvere il digiuno Di veder lei, che sola al
mondo curo. |
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