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1) Dizion. 4° Ed. .
VOLGARE
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VOLGARE.
Definiz: Add. Di volgo, Comunale. Lat. vulgaris, communis. Gr. δημώδης.
Esempio: Dant. Inf. 2. T'amò tanto, Ch'uscío per te della volgare schiera.
Esempio: Petr. son. 72. Volgare esempio all'amoroso coro.
Esempio: Bocc. lett. Pr. S. Ap. 295. Arei io voluto ec. una tavola coperta di netti, ed onesti mantili, cibi popolareschi, ma nettamente parati, e con queste cose così temperate volgari vini, e chiari (cioè: bassi, deboli)
Esempio: Pass. prol. Mi pregarono, che ec. le riducessi a certo ordine per iscrittura volgare.
Esempio: E Passav. 315. Egli converrebbe ec. esser retorico, ed esercitato nel parlar volgare, e aver sentimento d'Iddio, e spirito di santa devozione.
Esempio: Ricett. Fior. 2. I quali hanno tradotto, o scritto di tal materia in lingua volgare.
Definiz: §. Aggiunto a uomo, o a significativo d'uomo, vale Idiota, Senza lettere. Lat. illiteratus, idiota. Gr. ἀγράμματος.
Esempio: Bocc. intr. 5.Le quali (enfiature) i volgari nominavano gavoccioli.
Esempio: E Bocc. nov. 59. 4. Si diceva tra la gente volgare, che queste sue speculazioni eran solo in cercare, se trovar si potesse, che Iddio non fosse.
Esempio: Boez. G. S. 3. Il quale (libro) io naufragato ec. ho redutto di gramatica volgare ad utilitade de' volgari, che sanza lettera hanno intrinseco abito virtuoso.
Esempio: Sen. ben. Varch. 7. 16. Alcuni sono volgari, e plebei, e questi son quelli, che si fanno l'uno all'altro dagli uomini indotti.
Esempio: Red. Vip. 1. 61. Per levare una certa ubbía a quelle volgari donnicciuole, che doveano lavarlo dopo morte.