Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
FORTEZZA
Apri Voce completa

pag.713


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
FORTEZZA.
Definiz: Virtù morale. Lat. fortitudo. Gr. ἀνδρεία.
Esempio: But. Fortezza è considerato ricevimento de' pericoli, e sostenimento delle fatiche.
Esempio: Circ. Gell. La fortezza è una mediocrita determinata con ragione infra l'audacia, e 'l timore, per cagion del bene, e dell'onesto.
Esempio: Albert. cap. 56. La fortezza, è considerato ricevimento di pericoli, e lungo sofferimento di fatiche.
Esempio: Tes. Br. 7. 32. Fortezza, è virtù, che fa l'huomo forte contr'all'assalto dell'avversità.
Esempio: E Tes. Br. cap. 30. La fortezza sì è abito laudabile, e buono.
Esempio: Sen. Pist. La fortezza, è spregiatrice delle cose da temere.
Esempio: Lab. n. 44. E conviensi fare con senno, e con fortezza.
Esempio: Boez. Varch. 1. 2. Sei tu quegli, mi disse, il qual nutrito già fdel nostro latte, e cresciuto de' nostri cibi, eri a quella fortezza d'animo, che negli huomini si ricerca, pervenuto.
Definiz: §. Fortezza: astratto di Forte, forza, gagliardía. Lat. vis, robur.
Esempio: G. V. 2. 1. 8. E torri di maravigliosa fortezza erano alle porti.
Esempio: Amm. Ant. 2. 4. 3. Costume confermato per lungo tempo, ha fortezza di natura.
Definiz: §. Fortezza: Qualità di sapore, come d'aceto, e d'agrúmi, come cipolle, scalogni, pepe, ec. Lat. acor, aciditas.
Esempio: Cr. 5. 25. 3. Pepe, ec. dopo il corto, corrompe la creatura con la sua fortezza.
Esempio: Pallad. F. R. Noci, ec. mescolate con cipolle, alle quali elle rendono questo cambio, che tolgono loro la fortezza.