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Dizion. 2° Ed. .
FORTEZZA
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FORTEZZA.
Definiz: | Virtù morale. Lat. fortitudo. |
Esempio: | But. Fortezza è considerato ricevimento de' pericoli, e sostenimento delle fatiche.
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Esempio: | Circ. Gell. La fortezza è una mediocrità determinata con ragione infra l'audacia,
e 'l timore, per cagion del bene, e dell'onesto. |
Esempio: | Alber. cap. 56. La fortezza è considerato ricevimento di pericoli, e lungo
sofferimento di fatiche. |
Esempio: | Tes. Br. 7. 32. Fortezza è virtù, che fa l'huomo forte contr'all'assalto
dell'avversità. |
Esempio: | E Tes. Br. cap. 30. La fortezza sì è abito laudabile, e
buono. |
Esempio: | Sen. Pist. La fortezza è spregiatrice delle cose da temere. |
Esempio: | Lab. n. 44. E conviensi fare con senno, e con fortezza. |
Definiz: | ¶ Astratto di forte, forza, gagliardía. Lat. vis, robur. |
Esempio: | G. V. 2. 1. 8. E torri di maravigliosa fortezza erano alle porti. |
Esempio: | Amm. ant. Costume confermato per lungo tempo, ha fortezza di natura. |
Esempio: | Cr. 5. 25. 3. Provoca l'orina, e manda fuori la creatura, e, dopo il coito,
corrompe la creatura con la sua fortezza. Qui qualità di sapore. Lat. acer,
acritudo. |
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