Lessicografia della Crusca in rete

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MESSO
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MESSO.
Definiz: Sost. masc. Muta di vivande; ma oggi è voce di raro uso, dicendosi comunemente Servito. Si chiamò anche Messa; e fu pure usata semplicemente per Piatto, Pietanza.
Dal lat. missus, della quarta declinazione, che nei bassi tempi ebbe anche tal senso. –
Esempio: Vill. G. 1, 155: E 'l conte Palatino del Reno che oggi succede per retaggio al duca di Baviera, e servelo a tavola del primo messo.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 185: Quivi, essendo il re successivamente di molti messi servito, e di vini ottimi e preziosi,... sommo piacere avea. Ma pure, venendo l'un messo appresso l'altro, cominciò il re ec.
Esempio: Deput. Decam. 15: Questa voce messo in questo senso è rara a trovare.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 223: A ogni messo di vivanda, si mutano tutti gli strumenti della mensa.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 151: In una barchetta fu apparecchiata la mensa.... In varie altre barchette poi erano distribuite varie maniere dimessi. In una i carnaggi...; nell'altra i pesci.... Nella terza barchetta seguian le paste ec.
Esempio: E Pallav. Perfez. crist. 488: I Manichei.... più condescendevano alla gola con tartufi e con alcune saporose radici d'erbe condite d'olio, d'agro e di pepe, o di mèle, che un cristiano con qualche semplice messo di carne povera e senza dote di condimenti.
Esempio: E Pallav. Perfez. crist. 575: Ne' conviti studiasi di recar piacere a tutte le potenze conoscitrici. Alla vista,... con la varietà splendidamente adorna de' messi, ec.
Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 319: Poche vivande in pochi messi, e queste, nè per qualità pellegrine, nè per conditura appetibili più che le communissime e volgari.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 61: Fu cosa di maraviglia, come in un tratto riempita di nuovi messi la mensa, rallegrò egli ciascuno, ec.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 438: A questa tavola (della mormorazione), quanto più si divora con ingordigia, tanto più cresce il piacere; anzi tanto più cresce ancora l'imbandigione, mentre ciascuno di buon grado vi aggiugne qualche messo del suo, raccontando alcun accidente di nuovo, ec.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 474: I' m'ho fatto pensiero, togliendo donna, ci sarebbe di bisogno d'una ischiava; che ho la Margherita, che no m'è però riuscita una facciente persona; e quando ben fussi, n'aresti bisogno d'un altro messo, però che la Cateruccia non è da fare pensiero.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 505: La donna di Lionardo la teneva per cucire, e non ha 'vuto el cervello a ciò: che s'ella fussi buona serva, l'are' tenuta per sè. Di' che n'hai una in casa, che fu di Filippo degli Albizzi. Cotesta era tenuta dassai e saccente messo: ma e' la venderono perchè el vino gli cominciava a far noia.