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Dizion. 4° Ed. .
CARO.
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pag.573
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CARO.
Definiz: | Add. Che vale, o si stima gran prezzo. Lat. carus, preciosus. Gr.
τίμιος. |
Esempio: | Bocc. nov. 15. 34. E ricordatosi del caro anello, che aveva loro udito dire, come
fu giù disceso, così di dito il trasse all'Arcivescovo. |
Esempio: | E Bocc. nov. 28. 11. Oltr'a questo, io ho di belli gioielli, e
di cari, li quali io non intendo, che d'altra persona sieno, che vostri. |
Esempio: | E Bocc. nov. 79. 11. Non ve n'è niuno sì cattivo, che non vi
paresse uno Imperadore, sì siamo di cari vestimenti, e di belle cose ornati. |
Definiz: | §. I. Per metaf. Grato, Giocondo, Pregiato. Lat. carus, gratus, iucundus. Gr.
ἡδύς. |
Esempio: | Petr. canz. 29. 5. Tien caro altrui, chi tien se così vile. |
Esempio: | E Petr. son. 14. Che vede il caro padre venir manco.
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Esempio: | E Petr. 252. S'i' avessi pensato, che sì care Fossin le voci
de' sospir mie' in rima. |
Esempio: | Libr. Viagg. Ed era morta la moglie, che era molto cara, e buona donna.
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Esempio: | Bocc. pr. 1. Fra i quali, se alcuno mai n'ebbe bisogno, o gli fu caro ec. io son
uno di quegli. |
Esempio: | E Bocc. Introd. 36. Reputiamci noi men care, che tutte
l'altre? |
Esempio: | E Bocc. 44. Avviso loro buona, ed onesta compagnía dover tenere
non che a noi, ma a molto più belle, e più care, che noi non siamo. |
Esempio: | E Bocc. 53. Per quanto egli avrà cara la nostra grazia,
vogliamo, e comandiamo, che si guardi ec. |
Esempio: | E Bocc. nov. 10. 9. Tuttavia il vostro amor m'è caro.
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Esempio: | E Bocc. g. 1. f. 1. Omai, care compagne, niuna cosa resta più
a fare al mio reggimento. |
Esempio: | E Bocc. nov. 15. 7. Credendosi in un onestissimo luogo andare,
e ad una cara donna. |
Esempio: | Dant. Inf. 15. La cara buona immagine paterna. |
Esempio: | E Dan. Inf.32. Vivo son io, e caro esser ti puote.
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Esempio: | E Dan. Par. 8. Grata m'è più, e anche questo ho caro.
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Definiz: | §. II. Caro, per Iscarso. Lat. parvus. |
Esempio: | Franc. Barb. 104. 17. Le membra tue di mostrar serai caro. |
Esempio: | Dant. rim. 17. Vi piaccia agli occhi miei non esser cara. |
Definiz: | §. III. Caro, per Appartenente a carestía, come Tempo caro, cioè Tempo, nel quale è carestía.
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Esempio: | Cr. 1. 13. 9. Le cose ec. che serbar si possono, venda nel caro tempo.
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Definiz: | §. IV. Tener caro, vale Avere in pregio, in istima, Trattar bene. Lat. carum habere. Gr. ἀγαπᾷν. |
Esempio: | Bocc. nov. 50. 20. E tienla cara, siccome si dee tener moglie. |
Esempio: | Cas. uf. com. 122. Ma certo non è cosa veruna da far più agevole, che amare, e
tener grandemente cari coloro, della cui grata famigliarità sentiamo diletto. |
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