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Diz Giu. totali
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120) Dizion. 4° Ed. .
DISPENDITORE.
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pag.191



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Esempio: Gr. S. Gir. 17. Quegli è buon dispenditore, che nulla non ritiene a suo uopo.
121) Dizion. 4° Ed. .
INNASCOSO
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pag.847



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Esempio: Gr. S. Gir. 20. Salamone disse, che sapienza innascosa, e tesoro nascoso non vale nulla.


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Esempio: E Grad. S. Girol. appresso: Più vale gastigamento palese, che amore innascoso.


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Esempio: E Grad. S. Girol. 28. Simigliante è lo Regno di cielo al tesauro, ch'è innascoso nel campo.


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Esempio: E Grad. S. Girol. appresso: Per lo tesauro, che è innascoso in del campo, devemo intendere la vecchia legge.
122) Dizion. 4° Ed. .
DURABILMENTE
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pag.258



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Esempio: Gr. S. Gir. 28. Coloro, che agli altri potranno insegnare, aranno sprendore durabilmente in carità.


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Esempio: Tes. Br. 7. 71. Seneca disse: Ah ventura, tu non se' durabilmente buona.
123) Dizion. 4° Ed. .
MAESTÀ MAESTADE, e MAESTATE
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pag.115



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Esempio: Pist. S. Gir. Questo Iob fu uno Patriarca invincibile, cultore, e amatore della maestà divina.


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Esempio: Serm. S. Ag. 47. Non rimanga macola, che offenda gli occhi della divina maestade.
124) Dizion. 4° Ed. .
MORTIFICATO
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pag.291



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Esempio: Vit. S. Gir. E nel freddo corpo, e nella carne mortificata gl'incendj della lussuria rampollavano.


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Esempio: E Fr. Giord. Pred. S. 16. I santi fanno distinzione dalla cosa morta alla mortificata.


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Esempio: E Fr. Giord. Pred. S. appresso: Queste opere son dette mortificate, non morte, che possono rivivere.
125) Dizion. 4° Ed. .
MILLANTARE
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pag.244



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Esempio: Pist. S. Gir. Per li quali io ti lodi, e ponga, millantandoti, intra gli Angioli.
126) Dizion. 4° Ed. .
DICIANNOVE
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pag.98



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Esempio: Gr. S. Gir. 19. Lo diciannove grado di questa santa iscala (quì vale propriamente: decimonono)
127) Dizion. 4° Ed. .
FRASTORNARE
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pag.520



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Esempio: Grad. S. Gir. 22. Maladetti sien or tutti coloro, che frastornano lo giudicamento degli strani.
128) Dizion. 4° Ed. .
DISSENNATO.
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pag.201



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Esempio: Gr. S. Gir. 4. E sono altresì come uomo dissennato, che stracciasse la gonnella altrui.
129) Dizion. 4° Ed. .
FASCIO
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pag.406



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Esempio: Gr. S. Gir. 5. Lo mio giogo è soave, e lo mio fascio è lieve.


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Esempio: Dial. S. Greg. M. E facendo fascio di ogni erba, subitamente morì.


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Esempio: M. V. 11. 100. Perchè vedieno le cose de' Pisani per ire in fascio.


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Esempio: M. V. 2. 2. E per questo avviene, che ec. più l'antico ordine, e che il gran fascio della nostra comunanza, e la fortuna governi, e regga la città di Firenze, che 'l senno.
130) Dizion. 4° Ed. .
OLIVA
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pag.394



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Esempio: Gr. S. Gir. 4. Altresì ec. dell'oliva, come più è premuta, e più fa olio.
131) Dizion. 4° Ed. .
ALLAPIDARE.
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pag.121



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Esempio: Grad. S. Gir. 9. Siccome fece Santo Istefano, che pregò per coloro, che lo allapidavano.
132) Dizion. 4° Ed. .
CIGOLO, e CIGULO.
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pag.662



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Esempio: Grad. S. Gir. 4. Che cigula cosa è a lassare li diletti di questo seculo.


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Esempio: E Grad. S. Gir. 11. Come il pescatore, che guaita lo pescio al gran filo, o al cigulo, o alla lenza, ovvero in alcuna maniera elli lo può prendere.


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Esempio: E Grad. S. Gir. 7. Se voi perdonate alli uomini lo cigulo peccato, che hanno di voi, lo vostro padre, che è in cielo, vi perdonerà lo vostro grande.
133) Dizion. 4° Ed. .
CENACOLO.
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pag.615



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Esempio: Pist. S. Gir. Daniello nel suo cenacolo fermo teneva le finestre aperte in verso Gerusalemme.
134) Dizion. 4° Ed. .
PREDETTO
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pag.694



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Esempio: Vit. S. Gir. Onde lo predetto Papa co' Cardinali veduto che ebbono, molto piacque loro.
135) Dizion. 4° Ed. .
CALZARE.
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pag.516



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Esempio: Pist. S. Gir. Lo studio di questi cotali è ec. di calzare stretto, e assettato.
136) Dizion. 4° Ed. .
CONSENTITORE
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pag.770



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Esempio: Grad. S. Gir. 20. Chi non gastiga gli altrui peccati ec. è consentitor del peccato.
137) Dizion. 4° Ed. .
COSTRINGERE
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pag.847



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Esempio: Vit. S. Gir. E costrinsegli in tal modo, che al munistero gli menò insieme coll'asino.
138) Dizion. 4° Ed. .
BATTIMENTO
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pag.402



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Esempio: Gr. S. Gir. 4. In pacienza sofferrà lo battimento, e le percussioni delli mali uomini.
139) Dizion. 4° Ed. .
SETTIMANA
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pag.497



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Esempio: Vit. S. Gir. 11. Per tutta la settimana così affriggendomi ec. la mia celluzza avea in odio.


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Esempio: Bern. Orl. 3. 7. 54. Mai non entrava settimana, o usciva Senza vicissitudine, o divario.