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1) Dizion. 4° Ed. .
INGAGGIARE
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pag.827



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Esempio: Rim. ant. M. Cin. B. M. 136. Ch'aspetto amor, che la morte m'ingaggia (cioè sfida)


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Esempio: E N. ant. nov. 83. 5. Essendo egli un giorno collo 'mperadore a cavallo con tutta la lor gente, s'ingaggiaro chi avesse più bella spada.


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Esempio: Nov. ant. 19. 3. Messere, io n'ho più di voi. Quivi fu il sì, e 'l no. Ingaggiarsi le parti. Aggiornaro il giorno, che ciascuno mostrasse suo tesoro.
2) Dizion. 4° Ed. .
SCONSOLATAMENTE
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pag.413



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Esempio: Rim. ant. M. Cin. 54. Perchè ne vivo sconsolatamente.
3) Dizion. 4° Ed. .
DISCONFORTO
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pag.162



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Esempio: Rim. ant. M. Cin. 53. Sicchè la ragion prende disconforto.
4) Dizion. 4° Ed. .
VAIAIO
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pag.187



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Esempio: Rim. ant. Bell. Man. Ant. Pucc. 183. La settima vaiaj, e pellicciaj.
5) Dizion. 4° Ed. .
STORNARE
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pag.755



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Esempio: Rim. ant. M. Cin. 8. Perocchè forza di sospir lo storna.


2) id: d94f29dfe181448898b119c2ffcac5cd)
Esempio: Nov. ant. 51. 7. Almeno non se ne parta, se altrimente non la puote stornare.


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Esempio: Rim. ant. Guid. Cavalc. 70. Muove cangiando core, e riso, e pianto, E la figura con paura storna.


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Esempio: Filoc. 7. 8. E non che a questo io vi storni, ma confortar vi deggio.
6) Dizion. 4° Ed. .
PIZZICAGNOLO
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pag.639



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Esempio: Rim. ant. Bell. man. Ant. Pucc. 184. Quindecima (arte) sì sono i pizzicagnoli.
7) Dizion. 4° Ed. .
DISNORE.
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pag.185



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Esempio: Rim. ant. M. Cin. 56. Come colei, che sel pone in disnore.
8) Dizion. 4° Ed. .
GIOVINELLO.
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pag.614



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Esempio: Rim. ant. M. Cin. Una gentil piacevol giovinella Adorna vien d'angelica virtute.
9) Dizion. 4° Ed. .
CERTANZA.
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pag.626



1) id: 85f60f7f1c1b48b48faf1a03b83d85c8)
Esempio: Rim. ant. M. Cin. 55. Non la san muover per altra certanza.
10) Dizion. 4° Ed. .
GUARDATRICE
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pag.689



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Esempio: Rim. ant. M. Cin. 137. Alta, gentile, e bella guardatrice Del suo onor.
11) Dizion. 4° Ed. .
COM
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pag.707



1) id: b6e281968ea643e9a198f9eb049f9b91)
Esempio: Rim. ant. M. Cin. 55. Intendol sì, com fa 'l Tedesco il Greco.


2) id: de4354ee68094f00a0196612936e1f74)
Esempio: Dant. rim. 43. Ah com poca difesa Mostra signore, a cui servo sormonta.
12) Dizion. 4° Ed. .
M
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pag.107



2) id: c342d03e8430481cabf2fe1826e317e2)
Definiz: §. M, talora serve per nota del numero Mille.


3) id: 18ca60f6519e4627bb52c7f1ecddac8f)
Esempio: E Din. Comp. 2. 44. Molti furono accusati, e convenía loro confessare, aveano fatta congiura, che non l'avevano fatta, e eran condannati in fior. M. per uno.


4) id: 867e9768724f4098bd36e3794d65e1b1)
Definiz: Lettera di suono simile alla N, pondendosi in cambio di essa innanzi a B, o P, per miglior pronunzia, come IMBOLÍO, e EMPIO. Consente in mezzo di parola innanzi di se, e in diversa sillaba la L, R, S, come ALMA, ORMA, RISMA quantunque la S si truovi di rado nel mezzo della parola, e per lo più ne' verbi composti colla preposizione DIS, come DISMETTERE; ma nel principio è più frequente, come SMANIA, SMARRITO. Proferiscesi la S innanzi alla M nel secondo modo, cioè con sottil suono, e rimesso, come nella voce ROSA, conforme a quello, che si dice nella lettera S. Raddoppiasi nel mezzo della parola, quando egli occorre, come FEMMINA, MAMMA, ec.


5) id: 31d4b73969704ef682a54c705d1900c5)
Esempio: Din. Comp. 1. 7. E per le rendite, e pe' fedeli volea l'anno fior. MMM. i quali gli promettesse messer Vieri de' Cerchi ricchissimo cittadino.
13) Dizion. 4° Ed. .
DISDEGNOSAMENTE
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pag.170



1) id: 2426a9380d734afbb2cad3ac8067c872)
Esempio: Rim. ant. M. Cin. 54. Sicchè si parte disdegnosamente, E lasciavi uno spirito d'amore.
14) Dizion. 4° Ed. .
DISTRANO.
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pag.209



1) id: 8bdff40e20304f8998817774219d2260)
Esempio: Rim. ant. M. Cin. Dal qual tanto distrano In verità mi sarà 'l dipartire.
15) Dizion. 4° Ed. .
REDIRE.
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pag.90



1) id: b4ce47ad231a47e3bec3cd774bd74f89)
Esempio: Rim. ant. M. Cin. 49. Così non morragg'io, se fia tostano Lo mio redire.


2) id: 52ed011784604a1c964723c86218e9c8)
Esempio: Nov. ant. stamp. ant. 75. 1. Il giullare andò alle nozze, e satollossi, e redì a casa, e trovò il compagno suo, ch'avea guadagnato.
16) Dizion. 4° Ed. .
INTRAVERSARE
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pag.894



1) id: ed7393e7fe234d9296a55446c2734482)
Esempio: Rim. ant. M. Cin. 50. Avvegnachè crudel lancia intraversi Nell'alma questa giovin donna gente.
17) Dizion. 4° Ed. .
SDEGNARE
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pag.439



1) id: 230f02b8e0314771b576bf88732ff196)
Esempio: Rim. ant. M. Cin. 58. Onde Madonna sdegna, E sdegnando mi cela sua figura.
18) Dizion. 4° Ed. .
B
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pag.361



2) id: 03832eb31eca4e04858932008c1ebaf4)
Definiz: Lettera assai simile al P, e all'V consonante, dicendosi molte voci coll'una, e coll'altra scambievolmente; come SERBARE, e SERVARE, NERBO, e NERVO, BOCE, e VOCE, PUBBLICO, e PIUVICO. Delle consonanti riceve dopo di se nella medesima sillaba la L, e la R, e vi perde alquanto di suono; come OBBLIGO, PUBBLICO, BRACCIO, OMBRA, benchè colla L di rado si truovi appresso i Toscani, nè mai in principio di parola, come pronunzia a loro più strana, salvo alcune voci Latine, come BLANDO, BLANDIMENTO, ec. Consente avanti di se in mezzo di parola, ma in diversa sillaba, la L, M, R, S, come ALBUME, LEMBO, ERBA, USBERGO, quantunque si trovi di rado colla S in mezzo della parola, e per lo più ne' verbi composti colla preposizione DIS, come DISBRIGARE. Usasi più frequentemente in principio di parola, come SBANDITO, SBATTERE; e deesi sempre la S avanti al B pronunziare col suono più sottile, o rimesso; come nella voce ACCUSA, di che si dice nella lettera S. Puossi raddoppiare nel mezzo della parola, quando egli occorre, come NEBBIA, TREBBIO, ec.
19) Dizion. 4° Ed. .
PRESSO
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pag.709



1) id: 4000bde124454a65b4b48107585de0aa)
Esempio: Rim. ant. M. Cin. 48. E sol però così pensoso voe, Tenendomi la man presso lo core.


2) id: 536270dd91e44065a7b024b8014fd5be)
Esempio: Petr. son. 222. Che presso a que' d'amor leggiadri nidi, Il mio cor lasso ogni altra vista sprezza.
20) Dizion. 4° Ed. .
INTELLIGIBILMENTE
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pag.875



1) id: 182d262426104a049f4c6440278658e7)
Esempio: Rim. ant. M. Cin. 49. Immaginando intelligibilmente, Mi conforta un pensiere, che tesse un volo.