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4° Edizione
Diz Giu. totali
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7017 74 7091 occorrenze
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180) Dizion. 4° Ed. .
RIFRUSTO
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pag.162



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Esempio: Fir. Luc. 5. 3. Io non so che mi si tiene, ch'i' non gli dia un rifrusto di pugna.
181) Dizion. 4° Ed. .
SPADULARE
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pag.631



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Esempio: Luc. Mart. rim. burl. 2. 226. Abbonisce, spadula, e dà l'uscita A tutte l'acque, e le conduce al mare.
182) Dizion. 4° Ed. .
SFILARE.
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pag.504



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Esempio: Fir. Luc. 4. 5. Oh madonna, voi vi siete sfilata la corona. F. S'io l'ho sfilata, mio danno; rinfilerenla.
183) Dizion. 4° Ed. .
GIAMBO.
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pag.603



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Esempio: E Fir. Luc. 3. 2. Anzi fa le viste di non credere per volere il giambo de' fatti miei.
184) Dizion. 4° Ed. .
GIOSTRARE.
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pag.611



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Definiz: §. III. Per Far gite lunghe, o frequenti. Lat. susdeque ire, huc illuc ire. Gr. περιπατεῖν ἄνω κάτω, Luc. gr.
185) Dizion. 4° Ed. .
INCIGNERE
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pag.779



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Esempio: Luc. Panz. Quando venne a marito, avea forse quattordici anni, e mai non incinse, se non questa volta sola.
186) Dizion. 4° Ed. .
LUCERNIERE.
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pag.92



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Esempio: Fir. Luc. 2. 1. Tu andresti dietro a un lucerniere infino in Fiandra, purchè egli avesse uno sciugatoio intorno.


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Esempio: Buon. Fier. 2. 4. 7. Di duo' amanti all'un tocca a trionfare, E quell'altro ha a servir per lucerniere.
187) Dizion. 4° Ed. .
DORMIRE
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pag.245



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Esempio: Fir. Luc. 2. 3. E' bisogna, chi va attorno, stare in cervello, e dormire la notte come la lepre.
188) Dizion. 4° Ed. .
TESTAMENTO
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pag.71



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Esempio: Fir. Luc. 2. 2. Eh pover uomo, ti so dire, che tu stai fresco; tu non puoi far testamento.
189) Dizion. 4° Ed. .
CHIAMATO.
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pag.639



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Esempio: Petr. canz. 7. 7. Anzi tempo chiamata all'altra vita.
190) Dizion. 4° Ed. .
CAVALCATA.
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pag.597



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Esempio: Fir. Luc. 2. 3. Come viene una cavalcata di forestieri, ch'abbiano cera d'aver qualche carlino, vogliono intendere donde sono ec.


2) id: 096683030e8d43e7b8b04a908a1e40ec)
Esempio: G. V. 7. 114. 3. Nè già per loro cavalcata non uscirono le masnade de' Fiorentini.
191) Dizion. 4° Ed. .
LETTUCCIO
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pag.55



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Esempio: Fir. Luc. 2. 4. Mettete la coltre di raso in sul letto, e que' guanciali lavorati d'oro in sul lettuccio.
192) Dizion. 4° Ed. .
PENTOLINO
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pag.552



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Esempio: Fir. Luc. 5. 6. Non v'ho io levato quattro da dosso, che ve ne portavano a pentoline come un bambino?
193) Dizion. 4° Ed. .
DALL'A SINO ALLA ZETA, o DALL'A ALLA ZETA
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pag.5



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Esempio: Fir. Luc. 4. 1. Non t'ho io detto, che io le ho scoperto tutta la trama dall'a fino alla zeta?
194) Dizion. 4° Ed. .
SPONTANEAMENTE
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pag.680



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Esempio: Fir. Luc. 4. 3. Tu sai bene, che io non te la chiesi, e che tu me la portasti spontaneamente.
195) Dizion. 4° Ed. .
CARRO.
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pag.576



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Esempio: E Luc. 4. 1. Dico, che tu vadia alla volta sua, e che tu gli dica un carro di villaníe.
196) Dizion. 4° Ed. .
ANDAZZO.
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pag.196



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Esempio: Fir. Luc. 1. 1. E se mai fu andazzo di poeti, e di improvvisanti, n'è stato in questa terra quest'anno.
197) Dizion. 4° Ed. .
BALDRACCA
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pag.371



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Esempio: Fir. Luc. 4. 1. Belle prodezze d'un marito, rubare una veste a una sua moglie per darla a una baldracca!
198) Dizion. 4° Ed. .
CARBONE.
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pag.563



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Esempio: Fir. Luc. 3. 2. Ch'io non possa mangiare tordi grassi ec. s'io non me ne vendico a misura di carboni.


2) id: ac260e8e94134036b56134e98ffd25f5)
Esempio: Varch. stor. 7. Fu molte fiate avvertito, che chi avendo per le gambe, ec. bolla alcuna, la grattava, ella convertitasi finalmente in carbone fra tre dì l'uccideva.
199) Dizion. 4° Ed. .
CAPPA.
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pag.555



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Esempio: Fir. Luc. 4. 1. Io non presto i tuoi saj, nè le tue cappe, nè gli altri tuoi panni io.