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4° Edizione
Diz Giu. totali
28492 616 29108 forme
19596 371 19967 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
120) Dizion. 4° Ed. .
SIGNORSO
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pag.531



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Esempio: Dav. Mon. 117. Lo mal monetiere dice a signorso: da che la moneta tua corre leggiera un grano, meglio è guadagnarloti tu, anzi ch'altri la tosi.
121) Dizion. 4° Ed. .
IMBOLÍO
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pag.723



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Esempio: E Dav. Mon. 120. Ma qual maggior falsità, che stremar la moneta, cioè le facoltà del popolo chetamente, quasi d'imbolío (alcune stampe per errore hanno imbolo)
122) Dizion. 4° Ed. .
TAZZETTA
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pag.24



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Esempio: Borgh. Mon. 158. Nè era nelle lor case, se non se una cotal tazzetta, e come ciotola, e una piccola saliera, che adoperavano ne' privati sacrifizj.
123) Dizion. 4° Ed. .
NUMERO
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pag.368



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Esempio: Borgh. Mon. 174. Faceva quell'effetto, che noi colle note dell'abbaco aggiungendo a' primi numeri un zero, o due, o tre ec. facciam crescere le centinaia in migliaia.


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Esempio: E Borgh. Mon. 235. Nè altro l'ha di certi libri levato, che il troppo multiplicare de' numeri, che risultava di quella maniera.


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Esempio: E Borgh. Mon. 176. Forse tutte le nazioni hanno avute alcune proprie note, e figure per gli numeri, non gli volendo sempre distendere con tutte le sue lettere.


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Esempio: Serm. S. Ag. 52. Questa fortezza hanno gli eretici, e i falsi frati, del qual numero per la grazia di Dio so, che non siete voi.
124) Dizion. 4° Ed. .
S
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pag.288

125) Dizion. 4° Ed. .
ADOPERATO.
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pag.65



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Esempio: Dav. Mon. 115. Il danaio fu un trovato ottimo, uno strumento da far beni infiniti; se alcuno l'adopera male, non l'adoperato, ma l'adoperante si biasimi, o si corregga.
126) Dizion. 4° Ed. .
PAESE
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pag.458



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Esempio: Borgh. Mon. 184. Ma perchè alcuni restano talvolta da questi nomi abbagliati, e spesso, come noi diciamo, beono a paesi, non è stato male toccarne brevemente un motto.
127) Dizion. 4° Ed. .
MORSA, e MORSE
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pag.286



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Esempio: Borgh. Mon. 247. Insino al 1330. e più oltre si truova di così fatti contrassegni, e forse più strani, che ho lasciati in pruova; morse da cavagli ec.
128) Dizion. 4° Ed. .
MISLEALE
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pag.258



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Esempio: Dav. Mon. 111. Fu Marcantonio tra l'altre cose infamato d'aver battuto il danaio dell'ariento misleale, e mescolato col ferro (quì per metaf. e vale: cattivo, di cattiva lega)
129) Dizion. 4° Ed. .
RIBATTERE.
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pag.124



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Esempio: Dav. Mon. 120. Perciò non si vede, che Lucca, nè altra città voti Firenze di moneta per ribatterla, posciachè il cambio ad ogni modo la livella, e ragguaglia.
130) Dizion. 4° Ed. .
SERQUA
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pag.488



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Esempio: Dav. Mon. 120. La villanella usata a vender la sua serqua dell'uova un asse di dodici once, vedendolsi in mano sì scriato, e ridotto a un'oncia, avrebbe detto ec.
131) Dizion. 4° Ed. .
RAMETTO.
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pag.56



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Esempio: Borgh. Mon. 212. Nè dia noia, che si mostri alcuna piccola differenza fra 'l nostro, e quel di Francia, e consiste in quelli due rametti, che i nostri chiamano fioretti.
132) Dizion. 4° Ed. .
NONDIMENO
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pag.356



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Esempio: Borgh. Mon. Fior. 169. Ma i nostri quantunque trovassero il mondo allora assai del suo buono uso antico essere guasto, non pertanto di meno ebber pure in ciò gran vantaggio.
133) Dizion. 4° Ed. .
VERISIMILISSIMO.
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pag.243



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Esempio: Borgh. Mon. 152. Vedendosi in effetto, che le monete molto a buon'ora ci furono, verisimilissimo è, che allora uscisser fuori quando altre accompagnature della medesima sorte, e natura venner nascendo.
134) Dizion. 4° Ed. .
SGRIDATO.
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pag.519



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Esempio: Dav. Mon. 116. Si dee ec. guardarlo da que' malori, che in lui mal custodito si sogliono ingenerare, falsità, monopolio, simonía, usura, e gli altri già sgridati, e noti per tutto.
135) Dizion. 4° Ed. .
TERRAZZANO
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pag.65



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Esempio: Dav. Mon. 119. Un gran maestro di sapienza ordinò ec. che la repubblica a chi di fuori con forestiera moneta venisse non la togliesse, ma giustamente la gli pagasse a terrazzana.
136) Dizion. 4° Ed. .
STOFFO.
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pag.751



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Esempio: Dav. Mon. 118. Il nostro fiorino valeva sessanta anni fa sette lire, oggi si cambia per dieci; perchè? perchè in quelle sette tanto stoffo, e buono ariento era, quanto in queste dieci.
137) Dizion. 4° Ed. .
ERARIO.
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pag.292



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Esempio: Borgh. Mon. 155. Oltre questa, e altre sicurissime, e chiarissime autorità, lo mostra il nome dell'erario, che era la camera pubblica destinata a conservare il tesoro detta così dal rame, che e' dicono aere.
138) Dizion. 4° Ed. .
RINSANGUINARE, e RINSANGUIGNARE
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pag.199



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Esempio: Dav. Mon. 116. Così il danaio ec. correndo per le borse grosse nelle minute, tutta la gente rinsanguina di quel danaio, che si spende, e va via continuamente nelle cose, che la vita consuma.
139) Dizion. 4° Ed. .
ANNICHILATO, e ANNICHILITO
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pag.206



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Esempio: Fr. Iac. T. 7. 7. 7. Uomo annichilato Vive nel tuo abitare.