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200) Dizion. 4° Ed. .
TIGNOSO
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pag.76



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Secondo quel proverbio, che si dice, che la madre pietosa fa il figliuolo tignoso (e vale, che Spesso nuoce la soverchia dolcezza. Lat. familiaris dominus fatuum nutrit servum)
201) Dizion. 4° Ed. .
ABBONDEZZA.
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pag.11



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Conoscendo, ec. l'abbondezza della bontà di Dio, e ricevendo li suoi benificj.
202) Dizion. 4° Ed. .
VELAMENTO
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pag.215



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Sostenere, e odiare non è virtù di mansuetudine, ma velamento di furore.


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Esempio: Varch. Ercol. 293. Plutarco, Porfirio ec. il lodano ancora eziandío in coteste stesse sporcizie, dicendo, che elle sono favole, sotto i velamenti delle quali con maraviglioso ingegno trovati si cuoprono di grandissimi, e bellissimi, e utilissimi misterj.
203) Dizion. 4° Ed. .
STRAVOLTO
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pag.770



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Esempio: Cavalc. Discipl. spir. Sieci per esemplo colui, che ha stravolto, pognam caso, un braccio, il quale ec.


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Esempio: Pass. 240. La figura del diavolo s'imprenta nell'anima, e tante sformate immagini, sozze, e stravolte, a quante cose superbamente con vizioso affetto la mente si rivolge, ed ama.


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Esempio: Com. Inf. 11. Dice nell'Etica, che sono tre maniere di cose da fuggire intorno a' costumi, incontinenzia, malizia, bestialitade; quando l'uomo hae stravolto l'appetito, ma la ragione pratica rimane diritta, questa perversione, e corruzione d'appetito è chiamata incontinenza ec.
204) Dizion. 4° Ed. .
SENSATO
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pag.474



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Esempio: Rim. ant. Guid. Cavalc. 70. Egli è creato, ed ha sensato nome.


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Esempio: E Gal. Sist. 43. Il medesimo Aristotile antepone ec. l'esperienze sensate a tutti i discorsi.
205) Dizion. 4° Ed. .
ARRICORDARE.
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pag.269



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Esempio: Rim. ant. Guid. Cavalc. 67. Dimmi, s'arricordare Di quegli occhi ti puoi?


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Esempio: But. Inf. 2. Mentre si chiama, imperocchè s'arricorda; E quando erra in ricordarsi, non si può chiamare degnamente mente, ma smemoraggine, ovvero dimenticaggine.
206) Dizion. 4° Ed. .
BUGIARE
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pag.481



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Esempio: Cavalc. Pung. Seguita ora il peccato del bugiare, cioè dir le bugíe.


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Esempio: Amm. ant. 15. 1. 2. Sono alquanti, che più promettono, e meno attendono, e fannosi nimici coloro, a' quali bugiando promettono.


3) id: d777f28a890547cbbc20b472b6b37b9b)
Esempio: Dant. Purg. 18. Questi, che vive (e certo io non vi bugio) Vuole andar su, purchè 'l sol ne riluca.
207) Dizion. 4° Ed. .
VINCOLO
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pag.278



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. La prima sì è considerare di quanti, e quali vincoli Dio l'ha liberato, che per certo gravi troppo, e vili son questi vincoli, e legami, che legano il peccatore.


2) id: a4ad307a47344f1e91a6f90948286c30)
Esempio: S. Grisost. Io desidero d essere sciolto dal vincolo del corpo, e d'esser con Cristo.
208) Dizion. 4° Ed. .
ANNUMERARE
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pag.208



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Esempio: Cavalc. Specch. cr. E però S. Paolo, poichè ebbe annumerato molti altri doni ec.
209) Dizion. 4° Ed. .
PREBENDATO
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pag.690



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Esempio: Cavalc. Pungil. Onde narra, che in Borgogna stando uno cherico prebendato alla messa ec.


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Esempio: Pass. 86. Fu un cherico grande prebendato, e calonaco di Parigi.
210) Dizion. 4° Ed. .
DISREDARE.
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pag.201



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Esempio: Cavalc. Pungil. Non temere adunque del flagello, nè dell'esser flagellato, ma temi d'esser disredato.
211) Dizion. 4° Ed. .
SPOPPARE.
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pag.680



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Esempio: Cavalc. Pungil. Fa a noi, come le nutrici, le quali vogliono spoppare li fanciulli.


2) id: 5be75b734f1c4b78bc47d87ec7d30209)
Esempio: E Med. cuor. Iddio spoppa sì i suo' figliuoli dal latte della mondana consolazione per l'amaritudine della tribulazione, come le madri spoppano li fanciulli ponendo in sulla poppa alcuna cosa amara.


3) id: fc77938763964ee5aa5d4828390269fb)
Esempio: Cron. Vell. 139. Avendolo spoppato, e cresciuto un poco con grande pena, e fatica, il facea dormire di per se in un letto.
212) Dizion. 4° Ed. .
SERVENTESE
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pag.491



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Nello 'nfrascritto serventese si contiene la sentenzia del precedente trattato della pazienza.


2) id: 1264a49ede404f0e8ec1ca4ee469d601)
Esempio: Com. Par. 9. Costui ec. trovóe in Provenzale coble, serventesi, e altri diri per rima.


3) id: c5d1bf4390074b969f9e01b164fe4390)
Esempio: Varch. Lez. 643. Questa maniera di versi chiamati ora terzetti, ora ternarj, e quando terzine, i quali non sono altro, che versi d'undici sillabe rinterzati, onde si dicono volgarmente terze rime ec. e da messer Antonio da Tempo serventesi.
213) Dizion. 4° Ed. .
GOCCIOLA
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pag.635



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Guai dunque a quegli, che contenti di questa gocciola lasciano la fontana.


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Esempio: Volg. Mes. Starnutazione è utile all'epilensia, al mal della gocciola, e a capogiri.


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Esempio: Tes. Br. 4. 4. E indurano alquanto queste giocciole della rugiada, ciascuna secondo ch'elle sono.


4) id: ff403f07bde64f7caa00c5cfa60610b8)
Definiz: §. II. Gocciola, diciamo a Quella fessura, o buca di tetto, o di muro, donde entri l'acqua, e goccioli.


5) id: db20568736b44af99edcc20b9d127e23)
Esempio: Bocc. nov. 52. 7. Io so non meno ben mescere, ch'io sappia infornare, e non aspettaste voi d'assaggiarne gocciola.


6) id: def9b7858c8a4bdd8bca9884ad3dd831)
Esempio: Circ. Gell. 2. 44. Donde nascono poi in lui tanti catarri, scesa, gocciole, gotte ec. e mille altri infiniti mali.


7) id: 3c56ee4d13e3465899d453b4e21d88bb)
Esempio: Sagg. nat. esp. 78. S'osserva nelle gocciole dell'argento vivo, e d'ogni altro fluido, le quali, o schizzino, o piovano per lo mezzo dell'aria, o posino sopra un corpo asciutto, tirano sempre al rotondo.
214) Dizion. 4° Ed. .
ATTEDIARE
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pag.314



1) id: d3f64e1a327a4353b84017339a6db805)
Esempio: Cavalc. med. cuor. Figliuol mio, non t'attediare, ma ogni dì proccura di migliorare un poco.
215) Dizion. 4° Ed. .
SECOLARESCO
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pag.448



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Altro frutto debbe fare chi è chiamato, e posto in istato di religione, e di vita spirituale, che chi è chiamato, e posto in istato di matrimonio, e d'impedimenti secolareschi.


2) id: 86e3f60d78274f86b6f13bd6aefc70b2)
Esempio: Coll. Ab. Isac. cap. 16. Coloro, che inebriano di speranza, diventano accesi, e non ricevono tribolazione, e nulla cosa secolaresca.


3) id: 92aa1b2b22864b5ebddcc27e90b040c7)
Esempio: Mirac. Mad. M. La quale era molto secolaresca, e varia.
216) Dizion. 4° Ed. .
STATURA
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pag.733



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Te, o uomo, fece diritto in due piedi, colla statura verso 'l cielo, perchè tu pensassi pur del cielo; non discordi adunque il cuor tuo dalla statura tua (cioè: positura)


2) id: a9fd941ca3b0412792bb0a0f4f429c57)
Esempio: Morg. 18. 162. Vedestù mai, Margutte soggiugnea, Un uom più bello, e di tale statura, E che tanto diluvi, e tanto bea?
217) Dizion. 4° Ed. .
IMPROSPERITO
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pag.755



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Esempio: Cavalc. Tratt. paz. Gli uomin allegri, e improsperiti, che son baldi, e pronti, son suggetti alla lussuria.
218) Dizion. 4° Ed. .
NUZIALE
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pag.372



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Esempio: Cavalc. Specch. cr. La caritade è quella vesta nuziale, la quale ci conviene avere.


2) id: 2289e48e28e249508c71607c866c49df)
Esempio: Fr. Iac. T. 3. 16. 12. Del Paradiso il forte passo è aprito, Ciascuno è invitato al suo convito, Che di tutte vivande è ben fornito, Se in veste nuzial ci vada ornato.


3) id: d0adc96a013c44b2a7492c61acd79517)
Esempio: Maestruzz. 1. 59. Ma quì è il bene nuziale, e quel male si fa veniale per lo bene nuziale.
219) Dizion. 4° Ed. .
PINACOLO
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pag.627



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Esempio: Cavalc. Specch. cr. Fu tentato di vanagloria, quando fu condotto sul pinacolo del tempio.


2) id: e5c47a37042c470a915fcc75dfaa3d15)
Esempio: Morg. 25. 143. Tentato, e poi portato in sul pinacolo.