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La ricerca è stata rilevata in 372 forme, per un totale di 196 occorrenze

4° Edizione
Diz Giu. totali
364 8 372 forme
192 4 196 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
140) Dizion. 4° Ed. .
PANIERE
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pag.477



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Esempio: Dep. Decam. 77. Ma egli ancor voce nostra cesto, non solamente per uno strumento, e arnese da riporre, e portar cose, come quello, che con voce presa da' Latini diciamo paniere, che Plinio novellamente disse panarium ec.
141) Dizion. 4° Ed. .
REDÍTA.
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pag.90



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Esempio: Dep. Decam. 98. E perchè redíta ec. come voce pura Latina non paia dura, sappiasi pur, che Latina in verità è ella, ma trita in quella età, e per lungo uso addimesticata, e fatta quasi nostra cittadina.
142) Dizion. 4° Ed. .
CAVARE.
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pag.601



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Esempio: Dep. Decam. 83. Dipoi ci sono i proverbj, che hanno quasi autorità di giudice, non che forza di testimonio: Muovi lite, acconcio non ti falla; batti il villano, e saratti amico; cavami d'oggi, e mettimi in domani.
143) Dizion. 4° Ed. .
OGGI
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pag.391



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Esempio: Dep. Decam. 83. Dipoi ci sono i proverbj, che hanno quasi autorità di giudice, non che forza di testimonio: muovi lite, acconcio non ti falla; batti il villano, e saratti amico; cavami d'oggi, e mettimi in domani.
144) Dizion. 4° Ed. .
INVEGGIARE
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pag.900



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Esempio: Dep. Decam. 128. È detto Inveggiare non tanto al modo antico, quanto al proprio, e naturale di questo paese, che in simili voci muta il d volentieri in due g, come vedo, siedo, chiedo, in veggio, seggio, cheggio.
145) Dizion. 4° Ed. .
INCIGNERE
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pag.779



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Esempio: Dep. Decam. 101. Incignere è a noi il medesimo, che ingravidare, e incinta, che gravida, o sia questa voce dal Provenzale excinta, come molti vogliono, o dal Latino, che chiama le pecore vicine alla figliatura incientes, come alcuni credono.
146) Dizion. 4° Ed. .
CAVALIERE.
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pag.598



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Definiz: §. VI. Cavaliere dicesi anche Colui, che è ornato d'alcuna dignità di cavallería. Sono queste di più maniere, delle quali v. Franc. Sacch. nov. 153. e l'annotazioni de' Deputati sopra 'l Decam. a car. 115. e 117. Lat. eques, miles. Gr. ἱππότης.
147) Dizion. 4° Ed. .
TUTTO.
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pag.177



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Esempio: Dep. Decam. 103. Generalmente si può dire, di queste particelle parlando, Avvenga, Tuttavia, Come, e altre tali, le quali, posta che n'è una, par, che di necessità si tirino dietro per corrispondenzia un nondimeno, e un non pertanto, un così ec.
148) Dizion. 4° Ed. .
FORNITO
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pag.502



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Esempio: G. V. 10. 75. 2. Volle avere cavagli, e famiglie vestite, e cavalieri, e donzelli, e forniti di arnesi, e aver larga tavola (così ha il T. Davanz. e altri buoni T. a penna, quantunque i Dep. Decam. correggano questo luogo, leggendo fornite)
149) Dizion. 4° Ed. .
GIULLARE, e GIULLARO.
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pag.624



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Esempio: Dep. Decam. 17. Uomini poi di corte, che spesso si troverrà questo nome in que' tempi, erano quelli, che con piacevolezze d'arti, e di parole, e di graziosi giuochi trattenevano i convitati, che qualche volta si veggono chiamati giullari, e più comunemente buffoni.
150) Dizion. 4° Ed. .
MARINA MARINA
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pag.170



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Esempio: Dep. Decam. 32. Ed acciò i forestieri, a' quali naturalmente sogliono cotali propietà esser poco note, la intendano, egli importa marina marina andarsene lunghesso la marina, o non se ne allontanare molto, che altrimenti si direbbe anche anche riva riva, o piaggia piaggia.
151) Dizion. 4° Ed. .
TALLIRE.
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pag.10



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Esempio: Dep. Decam. 77. Un bel cesto di lattuga si dice, quando si allarga in terra, e fa come una grossa pina di foglie; ma quando si innalza per fare il seme, si dice con voce, come si crede, cavata da' Greci: tallire.
152) Dizion. 4° Ed. .
ALTRO.
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pag.140



1) id: b308bf90214749f4acdbc30537e4e463)
Definiz: (In questo, e nell'esemplo di sopra, vi si sottintende, che porti il pregio d'importanza, e così dinota, come avvisano nelle loro annot. i Deput. del 73. annot.127. dove a maggior chiarezza di questa maniera di dire, dichiarano quel modo frequentissimo appresso di noi: Se Iddio facesse altro di me; che vale S'io mi morissi. Ma per isfuggire il cattivo di cotal voce, amasi meglio quella prima forma di dire)
153) Dizion. 4° Ed. .
MEGLIO
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pag.197



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Esempio: Dep. Decam. 28. Ancorchè chi volesse sottilizzare direbbe in questo luogo esser preso meglio alla Provenzale, che meglio, e peggio disse per più, e meno, onde è quello amo meglio tanto famigliare a' nostri vecchi, e quello vie peggio esser perduta, che disse questo nostro.
154) Dizion. 4° Ed. .
TRAPASSARE
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pag.130



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Esempio: Dep. Decam. 123. Trapassare da se solo importa morire, preso per avventura in que' tempi con molte altre delle voci già di sopra allegate da' Franceschi, che trapassez chiamano i morti, chiamati ancora da questo nostro trapassati, che noi per l'ordinario diciamo i passati.
155) Dizion. 4° Ed. .
TRAPASSATO.
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pag.130



1) id: 01355bc596a24e58bed122c632b6edf8)
Esempio: Dep. Decam. 123. Trapassare da se solo importa morire, preso per avventura in que' tempi con molte altre delle voci già di sopra allegate da' Franceschi, che trespassez chiamano i morti, chiamati ancora da questo nostro trapassati, che noi per l'ordinario diciamo i passati.
156) Dizion. 4° Ed. .
ENTRANTE.
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pag.285



1) id: 9c039f03189f4142ac16cb6f269865dd)
Esempio: Dep. Decam. 14. Il che o non saputo, o non avvertito, è stato cagione di molti scambiamenti, e mutamenti di voci, come quì del rimaso, in rimanente, e pe'l contrario nel Villani dell'entrante, in entrata, quando e' dice spesso, all'entrante di Maggio, o di altro mese.
157) Dizion. 4° Ed. .
GUARDAROBA
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pag.689



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Esempio: Dep. Decam. pr. 17. Nè si adoperano di continuo le voci tutte ec. in lingua ricca, e copiosa, ec. non però, che le già usate getti via, sebbene talvolta, come le volesse un po' risparmiare, le ripone, e consegna in serbo (come a sue guardarobe) agli scrittori antichi.
158) Dizion. 4° Ed. .
MAZZERANGA
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pag.190



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Esempio: Dep. Decam. 71. La terra si dice ammazzerata, quando, essendo molle, è calpesta, o battuta, onde si rassoda, e fa come uno smalto; e di quì è forse mazzeranga quello instrumento, che i nostri lavoratori adoperano a spianare, e assodare l'aie, che anche si truova in Pietro Crescenzio.
159) Dizion. 4° Ed. .
STARE
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pag.710



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