Lessicografia della Crusca in rete

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La ricerca è stata rilevata in 485 forme, per un totale di 249 occorrenze

4° Edizione
Diz Giu. totali
475 10 485 forme
244 5 249 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
180) Dizion. 4° Ed. .
ORNATISSIMAMENTE
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pag.431



1) id: 723b1b1cd4bc4e9f889b72ce8c17613c)
Esempio: Sen. Pist. Secondochè disse Virgilio, che studiò più di parlare ornatissimamente, che in dire appunto la verità.
181) Dizion. 4° Ed. .
ESILIO, e ESIGLIO.
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pag.309



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Esempio: Dant. Inf. 23. Allor vid'io maravigliar Virgilio Sovra colui, ch'era disteso in croce, Tanto vilmente nell'eterno esilio.
182) Dizion. 4° Ed. .
VALICATO.
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pag.190



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Esempio: But. Purg. 17. 2. Dimostrò Virgilio a Dante li tre gironi già montati da loro, e valicati.
183) Dizion. 4° Ed. .
SPANDERE
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pag.634



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Esempio: Dant. Inf. 1. Or se' tu quel Virgilio, e quella fonte, Che spande di parlar sì largo fiume?
184) Dizion. 4° Ed. .
FIUME
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pag.476



1) id: 23b122f2e85448c08bd5bfc10e7c26b9)
Esempio: Dant. Inf. 1. Or se' tu quel Virgilio, e quella fonte, Che spande di parlar sì largo fiume?
185) Dizion. 4° Ed. .
NULLO
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pag.367



1) id: 01f866b27f4a4c0fb6f0cf75c95e6683)
Esempio: Dant. Purg. 7. I' son Virgilio, e per null'altro rio Lo ciel perdei, che per non aver fe.
186) Dizion. 4° Ed. .
FINISSIMO
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pag.466



1) id: 4414c761b4c3417a8dc4c32a594d941c)
Esempio: Sen. Pist. 108. Colui, che' versi di Virgilio legge a' fanciulli, non pensa, che ciascun dì sia finissimo.
187) Dizion. 4° Ed. .
SOLLICITAMENTO.
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pag.574



1) id: 6de383e3796a4c34a907d0117b9a2c70)
Esempio: But. Inf. 34. 1. Compie la descrizione del Lucifero, e lo sollicitamento di Virgilio di partirsi (cioè: l'affrettamento)
188) Dizion. 4° Ed. .
FONTE.
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pag.490



1) id: 932545437e354354989059eb904a4a91)
Esempio: Dant. Inf. 1. Or se' tu quel Virgilio, e quella fonte, Che spande di parlar sì largo fiume?
189) Dizion. 4° Ed. .
MONITORE
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pag.277



1) id: 9c77828e08104cb4b4885f9089ca6175)
Esempio: But. Purg. 25. 1. Virgilio, che significa la ragione, che de' essere padre, cioè monitore, e governatore della sensualità.
190) Dizion. 4° Ed. .
NOTIFICARE
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pag.361



1) id: 4970fc538acd442c9c767710d4334168)
Esempio: But. Purg. 3. Nella sesta finge, come egli notifica a Virgilio, come gente viene, onde si potrà aver consiglio.
191) Dizion. 4° Ed. .
STIPIDIRE
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pag.747



1) id: b0d7a2285f2342b8a97e8eac15a54936)
Esempio: Com. Inf. 13. Vedendo Virgilio, che Dante per la cosa non mai veduta, cioè boce sanza corpo, era stipidito.
192) Dizion. 4° Ed. .
RAGGIORNARE.
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pag.45



1) id: a94e63ee46f34db89aabc157ff489fea)
Esempio: But. ivi: Mai non raggiorna; ecco che Virgilio fa sollicito Dante, rammentandogli, che 'l tempo passato mai non ritorna.
193) Dizion. 4° Ed. .
RIO
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pag.204



1) id: c24f6fbfe90e4f9d9aa637a4f6883514)
Esempio: E Dan. Purg. 7. I' son Virgilio, e per null'altro rio Lo ciel perdei, che per non aver fe.
194) Dizion. 4° Ed. .
TRADURRE
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pag.118



1) id: 08c2d176c19843638c43400fd7dc5b41)
Esempio: Cas. lett. 69. Abbi Terenzio, e Virgilio in mano ec. bisogna farseli familiari ec. recitarli, tradurli, imparargli a mente.
195) Dizion. 4° Ed. .
SBANDEGGIAMENTO
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pag.335



1) id: 689f8871cdaa4a9180e7638807a3abb5)
Esempio: But. Inf. 23. 1. Allora vidde Dante meravigliare Virgilio sopra colui, che era disteso in croce tanto vilmente nell'eterno sbandeggiamento.
196) Dizion. 4° Ed. .
VOLGO
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pag.322



1) id: 4e20d12bdd3546c6b8fcef2cf5e2a462)
Esempio: Bemb. pros. 1. 39. Virgilio meno sarebbe stato pregiato, che molti dicitori di piazza, e di volgo peravventura non furono.
197) Dizion. 4° Ed. .
BUCCOLICA
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pag.478



1) id: 86b103141f784850b6ad6a323fbe41fd)
Esempio: But. Purg. 22. Virgilio, lo quale intra gli altri libri, che egli fece, fece uno libro, che si chiama Buccolica.
198) Dizion. 4° Ed. .
DISFAMARE.
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pag.175



1) id: c6250ed75c074f33975d76f95bac5b1f)
Esempio: But. E se la mia ragion, dice Virgilio a Dante, non ti disfama, cioè non ti sazia, e non ti sodisfà.
199) Dizion. 4° Ed. .
DITO,
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pag.216



1) id: 498c1f0d2ed1477c944c03ad656a0d46)
Definiz: §. V. Legarsela al dito: vale Imprimersi bene alcuna cosa nella memoria; detto da quel segno, o filo, che si lega, o mette talvolta al dito per ricordanza d'alcuna cosa. Lat. altâ mente reponere, Virg. v. il cap. 7. de' proverbj di Salomone, d'onde par, che tragga l'origine.