Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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4° Edizione
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100) Dizion. 4° Ed. .
CORRENTE
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pag.827

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Esempio:

Fior. Virt. A. M. Chi leggiere è a sdegnare, tosto sarà corrente a' mali.

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Definiz:

§. XI. In proverb. Al pigliar non esser lente, Al pagar non esser corrente; e vale, che Tu dei esser più pronto a riscuotere, che a pagare.

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Esempio:

E Red. lett. 2. 145. Venerdì prossimo 6. del corrente si dee ritornare a Firenze.

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Definiz:

§. XII. A penna corrente, posto avverbialm. vale Andante, Diviato, Con ispeditezza. Lat. currenti calamo. Gr. καλάμῳ ὀξυγράφῳ.

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Esempio:

Salust. Iugurt. R. La natura dell'uomo è desiderosa di signoría, ed è corrente a compiere il suo desiderio.

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Esempio:

Red. lett. 1. 214. Questa mattina giovedì a ore 18. giorno 10. del corrente Gennaio ho eseguito tutti i suoi comandamenti.

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Definiz:

§. VIII. Giorno corrente, Mese corrente, Anno corrente, e Secolo ec. corrente; che anche si dice Corrente assolutam. vale Quello, nel quale si parla, o a cui si riferisce il discorso. Lat. praesens, currens. Gr. ἱστάμενος.

101) Dizion. 4° Ed. .
IDROPISÍA
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pag.708

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Esempio:

M. Aldobr. P. N. 19. Vagliono a malattíe fredde ec. a idropisíe di fredda, e umida materia.

102) Dizion. 4° Ed. .
DISORDINAMENTO.
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pag.188

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Esempio:

Dial. S. Greg. M. A nullo disordinamento sottomise l'animo suo.

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Esempio:

Amm. ant. 6. 1. 3. Ciò, che sopra questo sarà, non è a necessità della vita, ma al disordinamento del vizio.

103) Dizion. 4° Ed. .
BOMBO
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pag.449

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Esempio:

M. Aldobr. Siccome è a dire mamma, pappo, babbo, bombo.

104) Dizion. 4° Ed. .
PERPERO
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pag.574

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Esempio:

M. V. 7. 71. Ed a' marinai diede cinquemila perperi.

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Esempio:

E M. V. cap. 78. Confermogliele in feudo ec. e diegli 60. mila perperi.

105) Dizion. 4° Ed. .
MENZONIERE, e MENZONIERO
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pag.210

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Esempio:

Liv. M. Il suo compagno volle far tenere a menzoniere.

106) Dizion. 4° Ed. .
VICINANZA
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pag.267

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Esempio:

M. V. 2. 28. Assai presso di vicinanza a' Genovesi.

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Esempio:

M. V. 10. 33. Tratta la vicinanza al romore, ella squarciandosi il viso, 'e capelli, mai non lasciò aprire l'uscio.

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Esempio:

Bocc. nov. 45. 9. E d'altra parte la vicinanza uscita al romore ec. cominciarono questa cosa a biasimare.

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Esempio:

Agn. Pand. 52. A donna degna di riverenza troppo pare sozzo colla bocca contorta, cogli occhi turbati, gittando le mani, gridando, minacciando essere veduta, o sentita dalla vicinanza.

107) Dizion. 4° Ed. .
APPOGGIO
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pag.234

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Esempio:

M. V. 9. 44. Tentavano in Arezzo coll'appoggio degli amici di M. Cino.

108) Dizion. 4° Ed. .
SMOCCOLATURA
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pag.550

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Definiz:

Quella Parte del lucignolo della lucerna, e dello stoppino della candela, che per la fiamma del lume resta arsiccia, e conviene torla via, perchè non impedisca il lume. Lat. fungus, Virg.

109) Dizion. 4° Ed. .
INCORAGGIARE
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pag.787

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Esempio:

Liv. M. Ma lo 'ncoraggiò Tanaquil.

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Esempio:

E Liv. M. appresso: E quando li parve, che fossono bene incoraggiati, e ardenti a combattere.

110) Dizion. 4° Ed. .
DISORREVOLMENTE.
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pag.189

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Esempio:

Liv. M. Sieno così disorrevolmente abbandonati.

111) Dizion. 4° Ed. .
FAVOREVOLMENTE
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pag.420

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Esempio:

Liv. M. Il popolo rispondeva favorevolmente.

112) Dizion. 4° Ed. .
AMMAGRARE, e AMMAGRIRE.
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pag.154

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Esempio:

M. Aldobr. Elle ammagriscono, e disseccano.

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Esempio:

Fr. Iac. T. A me venga la pedagra, Mal di ciglio l'occhio ammagra.

113) Dizion. 4° Ed. .
RICOMPERAGIONE, e RICOMPRAGIONE
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pag.140

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Esempio:

Liv. M. Pagata la sua ricomperagione.

114) Dizion. 4° Ed. .
CONTRADDETTO
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pag.794

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Esempio:

Liv. M. Sanza contraddetto di niuno.

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Esempio:

Esp. P. N. Appresso l'un membro aiuta l'altro ec. e sanza contraddetto.

115) Dizion. 4° Ed. .
BENAGUROSAMENTE
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pag.412

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Esempio:

Liv. M. Si potrebbe benagurosamente trattare.

116) Dizion. 4° Ed. .
FRODOLENTE
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pag.533

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Esempio:

M. Aldobr. P. N. 202. Lussurioso come porco, frodolente come volpe.

117) Dizion. 4° Ed. .
DISSURIA.
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pag.206

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Esempio:

M. Aldobr. P. N. 158. Vale alla stranguria, ed alla dissuria.

118) Dizion. 4° Ed. .
VERITÀ, VERITADE, e VERITATE
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pag.243

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Esempio:

Fior. Virt. A. M. Verità è a usare il vero, senza alcuno mentimento.

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Esempio:

Tesorett. Br. E io, che ognora attendo A saper veritate ec.

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Esempio:

Dant. Par. 4. Ma perchè puote vostro accorgimento Ben penetrare a quella veritate, Come disiri, ti farò contento.

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Esempio:

Vend. Crist. A. 101. Egli così facendo lo seguitava, e non sapea per verità quello, che l'Angiolo facea.

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Esempio:

E Bocc. nov. 79. 14. Diede tanta fede alle parole di Bruno, quanta si saria convenuta a qualunque verità.

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Esempio:

E Bocc. nov. 72. 6. Gnaffe, sere, in buona verità, io vo infino a città per alcuna mia vicenda.

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Definiz:

§. II. In proverb. La verità sta sempre a galla; e vale, che Il vero non si può mai tanto occultare, che o tardi, o per tempo non si palesi. Lat. veritas nunquam latet.

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Esempio:

Petr. son. 232. E 'l rimembrare, e l'aspettar m'accora Or quinci, or quindi sì, che 'n veritate ec. I' sarei già di questi pensier fora.

119) Dizion. 4° Ed. .
GUADAGNO
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pag.681

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Esempio:

M. Pier. Reg. P. Innanzi danno, che mal guadagno.

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Esempio:

Alam. Gir. 2. 85. Io non sapea, che tu fussi il compagno A menar sì bell'asino a guadagno.

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Esempio:

Cecch. Servig. 2. 4. E però a' gran guadagni vavvi adagio.

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Esempio:

Tac. Dav. ann. 14. 198. Tanti terreni ha, tanti danari a guadagno.

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Definiz:

§. III. Mettersi a guadagno, o simili; vale lo stesso, che Guadagnar di peccato.

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Definiz:

§. I. A guadagno, co' verbi Dare, Mettere, o simili; vale lo stesso, che A usura. Lat. foenori pecuniam committere, foenerari, foenori pecuniam occupare. Gr. δανείζειν, δανεισμῷ συμβάλλειν χρήματα, Plat.

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Definiz:

§. II. A guadagno, co' verbi Andare, Menare, Venire, e simili, parlandosi di bestie; vale Andare, o simili, alla monta. Lat. admissario subiici. Gr. ἀναβάτῃ ὑποτίτεσθαι.

8) id: b0707d92b6b04a359568d7b07db0b51e)

Esempio:

Tac. Dav. ann. 2. 55. Nel detto anno il senato fece gravi ordini contro alla disonestà delle femmine, e che niuna, che avesse avuto padre, avolo, o marito cavalier Romano, si mettesse a guadagno.

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